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DETERMINAZIONE DEL P.TO DI PAREGGIO IN UN'AZIENDA MULTI-PRODOTTO
Fasi:
- Si determina la quantità necessaria per coprire i costi specifici;
- Si determinano le quantità per coprire i costi fissi comuni.
Per i costi specifici si procede come per azienda mono-prodotto per cui:
L'azienda registrerà così una perdita pari ai costi fissi comuni, per cui per raggiungere BEP occorre coprire i costi fissi comuni => lo si farà attraverso i margini di contribuzione di entrambe i prodotti. [Non esiste situazione ottimale in quanto impossibile imputare oggettivamente quote di costi fissi comuni ai due prodotti].
Si ipotizza che resta costante l'incidenza percentuale del fatturato di un prodotto sul fatturato totale e così i costi fissi comuni vengono distribuiti tra i diversi prodotti.
Il prodotto che fattura di più deve essere gravato di una maggiore quota di costi fissi comuni da coprire. Il BEP allora si calcolerà:
(1)
calcolando coefficiente (1-k) cioè la capacità media ponderata dei due prodotti di generare margine di contribuzione per la copertura dei costi fissi comuni -> per ogni 100 di fatturato si ha 1-k di margine di contribuzione.
(2) Data la capacità di contribuzione media, si determina il livello di fatturato necessario per assicurare la copertura dei costi fissi comuni:
Mantenendo il proprio programma, l'azienda dovrà produrre un fatturato per coprire i costi fissi comuni:
-il fatturato dovrà essere raggiunto tramite il contributo determinato in funzione dell'incidenza dei rispettivi livelli di fatturato sul totale -> si ottiene anche livello di fatturato che i prodotti devono garantire per coprire la propria quota di CFC
-si determinano così le unità di prodotto da produrre/vendere per coprire i CFC
-per BEP l'azienda deve produrre un totale di attività pari alla somma di Qbep parziale e quantità a copertura dei
CFC.RIASSUNTO FASI:- determina la quantità break even parziale (CFS / MDC I unitario) -> quantità bep per copertura dei costi fissi specifici
- calcolo capacità media ponderata (1-k)
- calcolo fatturato per copertura costi fissi CFC/(1-k) [eventualmente si potrà aggiungere R.O. =>CFC +RO / (1-k)]
- Ripartizione fatturato sulle linee di prodotto in base alla costanza del mix percentuale (sul totale ricavi, quanto vale in % il ricavo di ogni linea -> in base a quello calcolo la stessa %).
- Divido il Fatturato / prezzo vendita unitario = quantità break even 2
- quantità BEP totale = Q. bep parziale + Q.bep 2
Un peggioramento dell'efficienza può avere un impatto significativo sul BEP (Break Even Point) di un progetto di efficientamento o di down sizing. Ad esempio, se il Margine di Contribuzione (MDC) è inferiore a zero, significa che il prezzo è inferiore al costo variabile unitario e di conseguenza anche i coefficienti angolari saranno inferiori. Questo comporta che la retta dei ricavi si troverà al di sotto della retta dei costi variabili, quindi non ci sarà il punto di pareggio e aumentando la produzione aumenterà sempre di più la perdita.
Il rischio operativo è legato alla leva operativa e al margine di sicurezza. La leva operativa si riferisce alla differente sensibilità manifestata in termini di risultati economici al variare dei volumi di attività. Questa sensibilità rappresenta il rischio operativo a cui un'azienda si espone scegliendo una determinata struttura dei costi.
costi più o meno rigida. Rischio operativo: azienda con maggiore incidenza dei costi fissi sul totale, ha una struttura dei costi più rigida e quindi più soggetta a rischio in caso di contrazione dei volumi di attività, ma beneficia di risultati economici maggiori in caso di espansione dei volumi di attività. Viceversa l'azienda flessibile, quindi con maggiori costi variabili sul totale, è in condizioni di supportare meglio una riduzione della domanda in quanto diminuiscono i costi variabili, ma beneficia meno nell'incremento delle vendite. Il suo indicatore è il grado di leva operativa: Si utilizza MDC II a livello di linea di prodotto e R.O. a livello di azienda o divisione. Se azienda è mono-prodotto MDC II=R.O. Esprime l'ampiezza dell'effetto di leva operativa (=indica la misura in cui i risultati economici variano in % al variare dei volumi di produzione/ vendita). Più la struttura è rigida e piùè alto il grado di leva operativa, più varia il RE in funzione dei volumi. Meno è rigida, meno è alto il grado e meno cambia il RE. QUINDI è direttamente proporzionale alla rigidità dei costi. si può studiare anche in base a diversi livelli:
- GLO è un moltiplicatore e dice quanto ogni punto percentuale di variazione del fatturato genera di variazione percentuale del risultato economico.
ESEMPIO: Studiando l'indice struttura dei costi, notiamo come A è più rigida di B, che è più rigida di C:
- esprime dunque la misura in cui i risultati economici variano al variare dei volumi di produzione/vendita.
Si può anche scrivere come:
QUINDI Δ%Risultato economico = GLO * Δ% fatturato (MDCII o R.O.)
La leva operativa è utilizzata quando si parla di volumi. SE si ha una variazione di fatturato, generato da variazione del prezzo di vendita => il reddito operativo aumenta o diminuisce
di un'azienda è un indicatore importante per valutare il suo grado di rischio. Esso rappresenta la percentuale di riduzione delle vendite che l'azienda può sopportare senza subire perdite operative. Il margine di sicurezza può essere calcolato utilizzando la seguente formula: Margine di sicurezza = (Vendite - Punto di pareggio) / Vendite * 100 Il punto di pareggio è il livello di vendite al di sopra del quale l'azienda inizia a generare un profitto. Un margine di sicurezza elevato indica che l'azienda ha una buona capacità di sopportare eventuali contrazioni delle vendite senza subire perdite significative. L'effetto leva è un altro concetto importante da considerare. Esso si riferisce all'aumento o alla diminuzione del fatturato che può essere ottenuto attraverso variazioni dei costi fissi. L'effetto leva può essere visualizzato nel grafico osservando la differenza tra le curve di ricavo e costo totale dell'azienda. Un'azienda con una struttura rigida potrebbe essere penalizzata da una riduzione dei livelli di attività, mentre potrebbe trarre vantaggio da un'espansione. In generale, chi rischia di più può perdere di più, ma anche vincere di più. In conclusione, sia il margine di sicurezza che l'effetto leva sono indicatori importanti per valutare il rischio e il potenziale vantaggio di un'azienda. Una buona gestione finanziaria e una struttura flessibile possono contribuire a ridurre il rischio e massimizzare i profitti.è l'inverso del grado di leva operativa: è l'inverso della leva operativa OR Definisce di quanto si possono ridurre i volumi di attività prima di andare in perdita. Conclusione: • al crescere del grado di rigidità di una struttura di costo, aumenta l'impatto di una variazione del volume di attività sul reddito operativo => maggiore grado di leva operativa. • Al crescere del grado di rigidità, aumenta il punto di equilibrio e si riduce il margine di sicurezza. NOTA: questi indicatori sono utilizzabili quando ci sono variazioni nei volumi di attività, non quando la variazione del fatturato è dovuta al prezzo in quanto non c'è un effetto leva. -> in questo bisognerà calcolare il Δfatturato - Δprovvigioni = Δreddito operativo. incremento % = Δreddito operativo / MDC IISISTEMI DI CONTABILITÀ ANALITICA: Per effettuare un sistema di controllo è necessario losviluppare strategie di miglioramento. La contabilità analitica permette di ottenere informazioni dettagliate sui costi e i ricavi relativi a specifici oggetti di riferimento, come prodotti, servizi o reparti aziendali. Questo sistema di contabilità è collegato e alimentato dal sistema di contabilità generale, ma è più analitico in quanto suddivide i costi e i ricavi in elementi più specifici rispetto alla contabilità generale, che li aggrega in classi omogenee. Attraverso la contabilità analitica, è possibile analizzare da dove provengono i risultati economici e identificare le aree in cui è possibile intervenire per migliorare l'efficienza e la redditività dell'azienda. La contabilità direzionale, invece, si occupa di rilevare, elaborare e presentare informazioni di gestione che consentono di valutare le performance aziendali e prendere decisioni strategiche. Queste informazioni possono riguardare sia dati quantitativi, come costi e ricavi, sia dati qualitativi, come processi interni, soddisfazione dei clienti e immagine percepita. In sintesi, il sistema di contabilità analitica e il sistema di contabilità direzionale sono strumenti fondamentali per la gestione razionale e anticipatoria di un'azienda, fornendo informazioni dettagliate e qualitative che consentono di valutare le performance e sviluppare strategie di miglioramento.prendere decisioni. Il punto di partenza sono i ricavi e costi globali di tutta l'azienda -> si parte dalla contabilità generale. Dopodiché si identificano gli oggetti di calcolo, entità di cui interessa avere l'informazione, che potrà essere prodotto, processo, attività, area geografica etc. L'identificazione dei ricavi specificatamente attribuibili ad un oggetto di calcolo è semplice, mentre è meno facile definire i costi. I costi diretti sono di facile identificazione, mentre gli altri bisognerà valutarli in base ad una quota di competenza. Dopo aver definito tutto ciò si determina il risultato economico parziale dell'oggetto di calcolo. La contabilità analitica consente di migliorare la capacità di:
- controllo economico: comprende l'origine di risultati economici globali individuandone le determinanti -> risultati parziali
- controllo esecutivo: valutare i risultati raggiunti