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Il turismo eterodiretto: turismo di massa

Il turismo eterodiretto, noto anche come turismo di massa, è un turismo altamente organizzato in cui non c'è spazio per l'organizzazione personale.

  • Incrementare i consumi e la produzione significa incrementare il tempo libero.
  • Il turismo è la forma di sfruttamento del tempo libero caratterizzata dal consumo più alto in quanti si rimane consumatori in tutte le sue fasi.
  • Istituzionalizzazione e legittimazione del turismo come "gusto riposo" con funzione di benessere sociale.
  • Nella prima metà del XX secolo sono state introdotte legislazioni sui congedi obbligatori, ferie retribuite e assegni familiari.
  • La nascita delle agenzie di viaggio è stata guidata dal pioniere Tomas Cook.
  • Il miglioramento dei sistemi di trasporto ha portato alla democratizzazione del viaggio, abbassando i costi per permetterlo a un numero sempre maggiore di persone (es. Ryanair).

Il turismo dell'epoca è stato anche sfruttato a livello propagandistico ed è stato riconosciuto anche a livello statale.

La nascita di associazioni speci che si occupano di turismo e dopolavoro. Nebel (1960) parla di:

  1. mancanza di elemento creativo
  2. il tempo libero diventa pianificato
  3. delega completa della pianificazione = impossibilità dell'iniziativa individuale

Il turismo di massa può essere riassunto in due parole: codificato e ripetibile (ognuno può imitare l'altro)

  • Organizzazione collettiva
  • Standardizzazione delle vacanze
  • Economia di scala
  • Prevalere degli operatori turistici a fronte della scelta individuale
  • Il turista di massa organizzato e gratificato dal poter dimostrare di essere uguale agli altri
  • Automobile
  • Le esperienze diventano delle isole spazio-temporali
  • L'esperienza diventa qualcosa da dire e mostrare (fotografia)
  • Ricerca della sicurezza = assicurazioni di viaggio

Identità di destinazione -> cosa contraddistingue la località e di contro cosa è poco conosciuto ma comunque

parte della sua identità 17/10/2022

Lezione 3

IL SISTEMA SOCIALE E LA VALENZA SOCIALE DEL VIAGGIO

Viaggio= confronto con l'alterità= presa di coscienza di appartenere alla categoria dell'umanità e della relatività degli ordinamenti sociali

Ordinamento sociale e sistema culturale di cui l'individuo è un prodotto. In perenne equilibrio tra continuità ed evoluzione

Letizia R Sociologia del turismo

Progettare l'esperienza turistica

La conoscenza del mondo attraverso il viaggio permette all'individuo una costante rielaborazione del proprio io e per mezzo della differenza e della moltitudine

PARTENZA= momento di distacco dal proprio sistema culturale e riaffermazione della propria autonomia da esso. Cercare la libertà in un gruppo che non mi appartiene

TRANSITO= partenza rinnovata (perché sono tanti i posti con cui vengo a contatto) continuamente perché cambiano gli orizzonti e sistemi sociali

<p>Le società primitive badano di più al misticismo, mentre le comunità più avanzate giocano di più sul grado di indeterminatezza. Interazioni tra le culture che definiscono la società possono essere: </p> <ol> <li>Mono culturale</li> <li>Pluralismo culturale</li> <li>Multiculturalismo</li> </ol> <p>I sistemi sociali sono percepibili come tali solo dall'esterno (se ne rendono conto gli altri) -> interviene l'attività del viaggiatore e la funzione sociale della sua osservazione sia per la comunità ospitante, sia per se stesso perché il confronto gli consente il riconoscimento degli schemi fondanti la sua cultura e quindi un'oggettivazione del mondo e l'elaborazione di riferimenti assoluti.</p> <p>ARRIVO = momento di contatto con la comunità locale e raggiungimento dello status di straniero. Lo straniero può essere una risorsa, ma anche un pericolo. La valutazione dei fattori di rischio è a carico della comunità locale e si genera</p>

All'arrivo (prima impressione)Dicotomia amico/nemico - uomo/Dio (India, popolazioni precolombiane)

Nel XX secolo inizia una riflessione più sistematica sulla figura dello straniero:

Simmel (1908) conia il termine blasé per definire il viaggiatore del XX secolo: estraneo/persona liminale che sta dentro e fuori al contempo.

Lo straniero è caratterizzato da:

  • Mobilità => commerciante
  • Obiettività => giudice
  • Generalità => ebreo => indifferenzazione

Schultz (1986) lo straniero prova il desiderio di accettazione nella comunità insediata e cerca di impararne il sistema culturale MA con gli strumenti del suo sistema di origine => rischio di confondere comportamenti soggettivi per oggettivi => campo di avventure e interpretazioni

Evoluzione storica della figura di straniero:

  • Repulsione, nasce al di fuori dei confini nazionali
  • Falsa carità (civilizzazione)
  • Fascinazione (esotismo)
  • Fonte di conoscenza per noi

stessigg gg fiff fl ff fi fi fi fi ff ffiLetizia R Sociologia del turismoProgettare l’esperienza turisticaLO SPAZIO E IL VIAGGIONella società pre-industriale, l’organizzazione sociale è prevalentemente di carattere mitico-religioso equindi suddivide lo spazio in :

  • Centro sacro => fonte dell’ordinamento
  • Cosmo ordinato
  • Caos circostante

Ne deriva che i movimenti possibili siano:

  • Il pellegrinaggio verso il centro sacro
  • Il viaggio in direzione centrifuga

Con la società moderna interviene il disincanto/scetticismo- mondo senza centro e senza con ni- culto paradisiaco=> accento su un centro mitologico, situato geogra camente al di là dei con ni equindi diventiamo tutti viaggiatori e tutti pellegrini.in questo modo nasce il turista della modernitàI grandi viaggi dell’epoca delle scoperte erano viaggi nello spazio e nel tempo poiché i popoli del nuovomondo venivano visti come esponenti di una

cultura "infantile"

Dal Rinascimento il viaggio inizia ad assumere connotazioni scientifiche:

  • Viene legittimata la curiosità come motivazione del viaggio
  • Viene riconosciuta l'oggettività dello sguardo esterno dello straniero
  • Viene riconosciuta la superiorità dell'esperienza diretta rispetto alla conoscenza acquisita sui libri

Da qui l'importanza delle spedizioni scientifiche, delle osservazioni riportate sui diari di viaggio, la nascita di nuove discipline come la geologia e un nuovo status nobilitato per i viaggiatori, seppur non acculturati.

EVOLUZIONE DEL VIAGGIO NEL XIX

  • Si viaggia per il gusto di viaggiare e nascono le prime guide
  • Miglioramento delle reti di comunicazione e di trasporti
  • Dopo la prima guerra mondiale i sindacati ottengono le ferie pagate
  • Il viaggio diventa un'ideale di libertà che si afferma come nuovo diritto dell'uomo

"Non luogo" = luoghi tipici che mancano

di solito i turisti cinesi preferiscono mangiare cibo cinese piuttosto che provare la cucina locale. Questo può essere visto come un modo per preservare la propria identità culturale anche durante un viaggio all'estero. Tuttavia, è importante evitare di cadere negli stereotipi quando si prepara un itinerario turistico. Bisogna considerare che ogni turista è un individuo unico con interessi e preferenze diverse. Non si può generalizzare e pensare che tutti i turisti di una determinata nazionalità abbiano gli stessi gusti e interessi. Quando si prepara un itinerario turistico, è fondamentale tenere conto degli aspetti salienti che possono interessare i turisti. Ad esempio, bisogna considerare le attrazioni storiche e culturali, i luoghi di interesse artistico, le attività all'aperto, i ristoranti e le specialità culinarie locali, le possibilità di shopping, le attività ricreative e di intrattenimento, e così via. Inoltre, è importante offrire una varietà di opzioni per soddisfare i diversi interessi dei turisti. Ad esempio, se si sa che ci sono turisti cinesi interessati alla moda e alla fotografia, si potrebbero includere nel itinerario visite a boutique di moda locali, mostre fotografiche o workshop di fotografia. Infine, è fondamentale promuovere un approccio aperto e rispettoso verso i turisti di diverse nazionalità. Non bisogna giudicare o criticare le loro preferenze, ma piuttosto cercare di comprendere e rispettare le loro motivazioni e interessi. In questo modo si può offrire un'esperienza turistica autentica e soddisfacente per tutti i visitatori.

Invece che andare nella trattoria oppure nel ristorante tipico dell'area, preferiscono andare nelle catene di ristoranti internazionali come MC Donald's. Sul volantino proporremmo i negozi di lusso più conosciuti al mondo, i principali monumenti senza scendere troppo nel dettaglio della loro storia e prediligere l'intrattenimento a discapito di una crescita culturale personale.

24/10/2022

LE TEORIE SOCIOLOGICHE SUL TURISMO

Fussel (1988) imposta una sequenza nell'attività del viaggio:

  • Esploratori => ignoto - Rinascimento - disavventure
  • Viaggiatori => identificato - periodo borghese
  • Turisti - sicurezza del codificato - periodo proletario (quando iniziano ad esserci le ferie retribuite)
  • Anti-turisti... verso la definizione di turista...

L. Von Wiese (1930) definisce il forestiero in 3 tipi:

  1. Conquistatore
  2. Né amico, né ostile, solo non interessato alla popolazione locale (forestiero casuale)
  3. Viaggiatore
interessato ai localiOgilvie (1933) introduce il criterio economico: il denaro speso dai turisti deve provenire dalla loro attività ordinaria presso la residenza abituale e non guadagnato nei luoghi visitati. Aumento esponenziale del turismo dopo la seconda guerra mondiale (seconda metà del '900) in ttemento delle riflessioni sociologiche. Knebel (1960) introduce la temporaneità, quindi il movimento deve essere limitato nel tempo, con funzione di puro consumo e con l'impiego di mezzi guadagnati nel luogo di residenza abituale + origine sociale del piacere del viaggio e non propensione innata al nomadismo (Alliance Internationale de Tourisme 1953 = organizzazione no profit che si occupa di facilitare i transiti tra i paesi, esiste ancora) perché il turismo soddisfa un bisogno di lusso, non primario: "piacere del viaggio" - pressione sociale, spinge le persone a spostarsi per non sentirsi inferiori ai colleghi. Conferenza ONU sui viaggi e.

Turismo Internazionale Roma 1963: "i turisti sono visitatori temporanei, che si fermano almeno 24 ore (≠ da escursionista) nel paese visitato, quando lo scopo del viaggio può essere classificato sotto una delle seguenti voci: piacere (ricreazione, vacanza, salute, studio, religione, sport), affari, relazioni famigliari, missioni, convegni."

Cohen (1974): 6 caratteristiche del turista

  1. Temporaneità = no nomade/profugo/emigrante
  2. Volontarietà = no rifugiato
  3. Circolarità = percorso chiuso, no sola andata
  4. Dimensione temporale = relativamente lungo
  5. Non ricorrenza del percorso = no pendolari
  6. Non strumentalità degli obiettivi = no viaggiatore per affari/pellegrino

Elemento essenziale della componente turistica è il cambiamento rispetto alla routine:

  • Motivazione generale => piacere
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
37 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Letiziar19 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Progettare l’esperienza turistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia o del prof Corvo Paolo.