RNA
La sintesi avviene in direzione 5’ 3’
Gli RNA vengono sintetizzati copiando un singolo filamento di DNA (detto filamento di
senso) secondo la legge della complementarità (con unica eccezione che A è
complementare ad U)
Il filamento non codificante viene chiamato filamento non senso
Quindi il filamento di RNA sarà complementare al filamento di senso e uguale al filamento
non senso
5’CCGGAAGGCT3’filamento di non senso
3’GGCCTTCCGA5’ filamento senso (codificante)
5’CCGGAAGGCU3’ RNA
Vengono utilizzati nucleotidi trifosfati per fornire energia (ATP, UTP, CTP, GTP)
L’enzima che sintetizza RNA è la RNA-POLIMERASI capace di iniziare la sintesi dal primo
nucleotide: non necessita quindi dell’innesco (primer)
La timina rispetto all’uracile è più stabile poiché è presenta la molecola CH3
Differenze della trascrizione tra procarioti ed eucarioti
Procarioti
1 sola RNA-polimerasi per mRNA, tRNA e rRNA 23S, 16S, 5S.*
L'RNA-polimerasi è composta da:
core (subunità 2α, β, β') e subunità sigma (σ)
La polimerasi deve trascrivere una determinata sequenza di DNA corrispondente ad un gene.
A monte della zona che dovrà essere trascritta esiste una zona di regolazione per il preciso e
corretto attacco dell'RNA polimerasi: PROMOTORE
*I ribosomiali si misurano in unità Svenberg; tengono conto della densità e della velocità di
sedimentazione durante la centrifugazione poiché non è possibile determinare l'alto numero
di nucleotidi.
Inizio della trascrizione
La subunità sigma si lega al core ed esplora il DNA sino a trovare una sequenza a – 35 nt dal
sito di inizio della trascrizione (ricca in T ed A), detta PRIBNOW BOX, alla quale si lega.
Una volta legata induce il DNA a srotolarsi aprendo una bolla di trascrizione e posizionando
il core in modo preciso perché copi il primo nucleotide (+1) e successivamente gli altri.
Dopo aver iniziato la trascrizione, sigma si stacca e va a legarsi ad un altro core.
Il legame tra i vari nucleotidi viene formato dalla subunità β mentre β’ serve a tenere legato il
DNA.
Terminazione
Esistono due metodi per concludere la trascrizione:
a) presenza di sequenze di terminazione (palindromiche) sul DNA: sequenze
complementari invertite distanziate da un tratto centrale variabile ES. -
GCCCAACCGGACGGGCU-
Queste sequenze una volta trascritte formano una struttura a stelo (più o meno complesse)
che sgancia l’RNA trascritto dal legame con la polimerasi e con il DNA.
b) In alcuni casi interviene anche una proteina detta proteina Rho (ρ) che favorisce la
terminazione legandosi alla parte terminale dell’RNA sganciandolo.
Eucarioti
Il processo di trascrizione ha le stesse modalità descritte in Procarioti con alcune differenze:
a) Il DNA è complessato con proteine istoniche che devono essere temporaneamente
allontanate per permettere la trascrizione
b) La trascrizione avviene nel nucleo
c) Esistono 3 tipi di RNA-polimerasi:
o RNA-polimerasi I per rRNA 28S; 18S; 5,8S (nel nucleo)
o RNA-polimerasi II per mRNA (nel nucleo)
o RNA-polimerasi III per tRNA e rRNA 5S (nel nucleo)
d) È richiesta la presenza di fattori trascrizionali generali perché la RN-polimerasi possano
iniziare la trascrizione, in quanto non esiste il corrispondente del fattore sigma
e) gli RNA trascritti (PRIMARI) debbono subire delle trasformazioni (MATURAZIONE) prima di
passare nel citoplasma ed essere funzionali
f) trascrizione e traduzione non sono contemporanee
Sia in PROCARIOTI sia in EUCARIOTI molte polimerasi si legano in sequenza al DNA per
cui molti filamenti di RNA vengono trascritti dallo stesso gene in breve tempo.
RNA-POLIMERASI II
Si trova nel nucleo.
- trascrive RNA primari (hnRNA) che successivamente verranno modificati (maturazione) per
dare mRNA funzionanti.
- Per iniziare ha bisogno di fattori trascrizionali generali (D, B, F, E, H).
- Tali fattori si legano ad una sequenza del promotore detta TATA BOX (-40).
Esistono anche a monte della TATA BOX sequenza ricche di CG e CAAT BOX
Maturazione del trascritto primario (hnRNA)
1) Al 5’ aggiunto un nucleotide (7-metilguanosina) detta Cap con funzione di protezione dalla
degradazione e funzione specifica nella traduzione.
2) Una polimerasi specifica aggiunge al 3’ una lunga catena: (100-200) nucleotidi di A (poli A)
con funzione di protezione dalla degradazione
3) L’hnRNA è costituito da sequenze dette: o Esoni (codificanti)
o Introni (non codificanti)
Grazie ad un meccanismo complesso che prevede l’intervento di ribonucleoproteine, piccoli
e grandi RNA (spliceosoma (splicing)) gli introni vengono escissi e gli esoni vengono saldati tra
loro.
NUMERO DEGLI ESONI = NUMERO DEGLI INTRONI + 1
La traduzione
Durante la traduzione le principali molecole che giocano un ruolo fondamentale sono:
- mRNA: codice per la sintesi di una determinata proteina
- tRNA: ogni molecola è specifica per il trasporto di un determinato aminoacido. Inoltre,
converte sequenze di nt in sequenze amminoacidi
- ribosoma: permette il corretto appaiamento tra mRNA e i diversi tRNA. Inoltre, partecipa
attivamente alla formazione della catena proteica
struttura molecolare del tRNA
Nel piano: il filamento assume una forma a quadrifoglio
- 2 zone a bracci in cui le basi sono appaiate
- 2 anse senza appaiamento (basi modificate post-trascrizionalmente)
ANSA D: vi si lega l'enzima aminoacilsintetasi specifico per legare un determinato
aminoacido al suo tRNA
ANSA dell'ANTICODONE: contiene una tripletta complementare e antiparallela al codone
che sull'mRNA codifica per un determinato aminoacido Un'ansa variabile
ANSA del TϕC (ϕ=pseudouracile): legame con rRNA 5S della subunità grande del ribosoma
L'aminoacido con il suo gruppo carbossilico (-COOH) si lega all'-OH del C3 del ribosio del
nucleotide (A) al 3' del tRNA. Le aminoacil-sintetasi sono 20, una per ogni aminoacido.
Ognuna trasferisce un AA diverso sul rispettivo tRNA.
Struttura molecolare del ribosoma
Il ribosoma ha una struttura molecolare complessa formata da rRNA e proteine ribosomiali.
Negli eucarioti gli rRNA vengono prodotti nel nucleolo (tranne il 5S: nel nucleo) dove
entrano anche le proteine ribosomiali (prodotte nel citoplasma) che si assemblano con i
rispettivi rRNA per formare i ribosomi.
Nei procarioti tutto ciò avviene nel citoplasma.
I ribosomi procariotici sono più piccoli dei ribosomi eucariotici.
Le differenze tra ribosomi procariotici ed eucariotici sono dovute al numero e alle grandezze
diverse degli rRNA e delle proteine. I ribosomi sono formati da due subunità (piccola e
grande) che si assemblano solo al momento della traduzione (le due subunità ribosomiali
si assemblano e diventano funzionali solo in presenza di mRNA).
Perché avvenga la traduzione è necessario passare da un linguaggio fatto di nucleotidi ad
un linguaggio di amminoacidi.
Gli aminoacidi presenti in tutte le proteini sono 20 mentre le basi sono solo 4.
Se ogni base specificasse per 1 amminoacido avremmo slo 4 aminoacidi specificati 4^1 = 4
Se la combinazione di due basi specificasse per 1 aminoacido avremmo 4^2 = 16 aminoacidi
specificati
Se la combinazione di tre basi specificasse per 1 aminoacido, avremmo 4^3 = 64
combinazioni per 20 amminoacidi
Il codice pertanto è a triplette, cioè la combinazione di tre basi specifica per 1 aminoacido
Ogni tripletta è detta CODONE
Esistono 3 triplette che non codificano per nessun aminoacido e sono dette di STOP (UAG;
UAA; UGA)
Ci sono 64-3 (codoni di stop) = 61 triplette per 20 aminoacidi
- il codice genetico è DEGENERATO o RIDONDANTE: ogni aminoacido può essere specificato
da più di un codone
- i codoni che specificano lo stesso aminoacido sono diversi soprattutto nella terza base
CARATTERISTICHE DEL CODICE GENETICO
UNIVERSALE: uguale per tutti gli esseri viventi tranne alcune eccezioni
NON AMBIGUO: un determinato codone specifica per un solo aminoacido
senza punteggiature: viene letto linearmente (di tre basi in tre basi) e non è sovrapponibile (es.
la stessa base non può essere letta come l’ultima di un codone e la prima del successivo)
TRADUZIONE
1) la lettura dell’mRNA procede in direzione 5’ 3’
2) la sintesi proteica procede: • dall’estremità N-terminale
• all’estremità C-terminale del polipeptide
3) la traduzione ha inizio sempre con: • Formil-metionina in procarioti
• Metionina
Il codone per Metionina è AUG
L’anticodone è UAC.
1 L’inizio
L’mRNA si lega alla SUBUNITA’ PICCOLA ribosomiale e al tRNAmet (codone con anticodone)
grazie a fattori di inizio e ad 1 GTP GMP+P+P che dona energia necessaria per il legame.
L’mRNA in procarioti si lega con la sequenza SHINE-DALGRARNO al rRNA 16S, mentre in
eucarioti l'mRNA si lega con il 5’ -cap (7- metilguanosina) al rRNA 18S.
Successivamente si assembla la SUBUNITÀ GRANDE contenente due siti detti A e P per
accogliere i tRNA. Solo il 1° tRNAmet si lega direttamente al sito P.
2 L’allungamento
Il 2° tRNA con l’AA corrispondente si lega all’mRNA (2° codone/anticodone) e alla subunità
grande, nel sito A, grazie a fattori di allungamento e ad 1 molecola di GTP.
Il legame che si forma tra i due AA avviene tra il gruppo carbossilico (COOH) della metionina e
il gruppo amminico (NH2) del 2° AA (legame peptidico)
L’enzima responsabile è la Peptidil-transferasi.
Dopo la formazione del legame peptidico, il 1° tRNA, rimasto scarico della metionina, viene
allontanato dal sito P.
Avviene quindi la traslocazione:
l’mRNA scivola di un codone trascinandosi il 2° tRNA che passa dal sito A al sito P, lasciando il
sito A libero per l’attacco del 3° tRNA.
Questa traslocazione è mediata da un fattore di traslocazione e dalla scissione di una
molecola di GTP
Il ciclo si ripete tante volte quanti sono gli AA che devevono essere legati.
3 terminazione
quando sul sito A si trova un codone di STOP, a cui non corrisponde nessun tRNA, la sintesi si
arresta.
Inoltre esistono fattori di rilascio che si legano al sito A impedendone comunque l’attacco dei
tRNA
La catena polipeptidica si stacca dall’ultimo tRNA grazie ad un enzima (idrolasi) con un
consumo di energia.
Le due subunità ribosomiali si disassemblano
Il vacillamento delle basi
Il legame tra codone e anticodone è complementare e antiparallelo
Esempio:
3’CAG5’ (anticodone)
5’GUC3’ (codone)
Il numero dei codoni
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Produzione
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Sistemi Integrati di produzione
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