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SI VENDONO I CEREALI INTEGRALI E I PRODOTTI?
Manca una definizione normativa su cosa sia un prodotto integrale e cosa debba
contenere
Quantitativo di cereali per definire un cereale integrale: il cereale può essere
intero o spezzato, ridotto, fioccato o in farina, ma con le stesse proporzioni delle
3 strutture della cariosside originale o
In Italia è permessa l’aggiunta di farina integrale ad una raffinata
PRODOTTO INTEGRALE?
inglesi: almeno il 51% degli ingredienti, sono cereali integrali
tedeschi: per pane integrale il 90% deve essere farina integrale
Italia: range di ceneri più alto nella farina integrale; per pasta semola integrale;
circolare del 2003 n168, permette l’uso di crusca e cruschello in aggiunta alla
farina di grano tenero (integrale ricostituita)
DERIVATI DEI CEREALI
PANE: cottura di una pasta lievitata (sfarinati + acqua + lievito, con o senza sale e
grassi)
SOSTITUTI DEL PANE: analoghi al pane con bassa umidità
PASTA: semola di grano duro e acqua, trafilazione o laminazione ed essiccamento
PRODOTTI DA FORNO: con lievito chimico o naturale, + coperture o ripieni
VALORE NUTRIZIONALE
Elevato (~280 Kcal x 100g) con minime differenze con l’integrale
Aumenta con l’aggiunta di grassi (strutto\olio)
Nei sostituti ho valore energetico più alto (-acqua + grassi)
Amido facilmente digeribile
INDICE GLICEMICO: ranking degli alimenti in base al risultante glucosio nel sangue:
La velocità di digestione dei carboidrati (idrolizzati), + velocità + IG, + idrolisi
lenta – IG
Do un alimento di test da 50g di carboidrati, prima del pasto e fino a 2 ore dopo,
controllo una goccia di sangue e creo la curva glicemica. Il giorno dopo lo faccio
con una soluzione a 50g di carboidrati (glucosio). La differenza di area nella
curva, indica l’IG dell’alimento
BASSO IG: curva piatta e prolungata <55
MEDIO IG: 56-69
ALTO IG: >70
Il pane ha un alto IG
PROTEINE: buona digeribilità per la cottura; la qualità biologica degli AA nei cereali,
non è molto buona > manca la lisina (bassa anche per la reazione di millard)
Presenza di sodio utile per la lievitazione, ma se ne aggiunge molto di più (>1g
NaCl\100g > prima fonte di introduzione)
PORZIONE: 50g
FREQUENZA CONSUMO: in base alle diete> maggiore nell’adulto (diverso per
sesso); ~2000Kcal = 3,5 porzioni al giorno
X SOSTITUTI: maggior densità energetica, porzione 30g e frequenza 1 a settimana
FLIP (food labelling of italiano products): qualità nutrizionale dei prodotti alimentari
confezionati in Italia
339 pani (101 pagnotte, 70 panini, 168 a fette)
PANINI: più contenuto energetico, grassi totali e saturi, carboidrati e zuccheri
1020 sostituti
TARALLI: più valore energetico (meno acqua e 18g/100g di grassi), molti saturi e
molto sale, - proteine e – carboidrati
PIADINE: contenuto energetico minore, - grassi – carboidrati e – sale
VALORE NUTRIZIONALE PASTA:
Elevato valore energetico (~350 Kcal/100g), da cotta ~150
Aumenta per paste ripiene (ricche di grassi)
Il valore complessivo varia con il condimento usato (pesto ~500Kcal e
pomodoro <150Kcal)
Permette di consumare insieme le verdure
Elevato amido + lentamente digeribile (basso IG), con amido resistente ~2%
ottenuto durante la produzione (la maglia glutinica intrappola i granuli di amido)
PROTEINE: buona digeribilità ma bassa lisina (persa anche in essiccazione)
SALE: dipende dall’aggiunta nell’acqua; molto alto nelle paste ripiene; aumento di Ca
assorbito se uso acque dure
PORZIONE PASTA SECCA: 80g e frequenza 1,5 porzioni al giorno
ALL’UOVO: 100g
FRESCA RIPIENA: 125g
La pasta secca ripiena ha più Kcal, più grassi e -carboidrati e 1g di sale/100g
(non andrebbe aggiunto all’acqua)
La pasta secca di semola ha 0 sale, ma viene aggiunto all’acqua
La pasta fresca ha lunga shelf life e molti grassi, zuccheri e sale 1,2g/100g
La pasta fresca all’uovo ha +Kcal
VALORE NUTRIZIONALE PRODOTTI DA FORNO:
Elevata energia per grassi e zuccheri
Zuccheri semplici elevati (medio IG per presenza di grassi)
Buona qualità proteica (uova e latte)
Ricchi di sale
DATI FLIP:
Barrette e muesli contengono grassi e zuccheri ~440Kcal
Cereali con crusca hanno bassa energia e – zuccheri, molto sale però
Wafer ~520Kcal, 27g di grassi e 36g di zuccheri
Biscotti da tè ~456Kcal – grassi e + carboidrati (sono più semplici)
Merendine lievitate hanno meno sale
Merendine ripiene hanno molti grassi, proteine e – carboidrati
PORZIONI LIEVITATI: 100g e frequenza 2 porzioni/settimana
BISCOTTI: 30g
CORNETTO: 50g
BARRETTE: 30g
CORNFLAKES: 30g e frequenza 2 porzioni a settimana
LEGUMI
Famiglia delle papilionaceae; ceci, fave, fagioli, lenticchie e piselli sono i più
consumati in Italia
Arachidi e soia sono i più usati per estrarre olio
Consumati freschi, surgelati, in scatola o secchi
Procapite 12g/giorno (in diminuzione)
FRESCHI E CONGELATI: 40%
SECCHI E IN SCATOLA: 60%
(2018 anno dei legumi)
Guadagno in acqua dopo cottura > basso
PROTEINE FAGIOLI: 3-7g se secchi (soia 37g)
LIPIDI scarsi (ceci 6,9g e soia 19,1g)
AMIDO (poco nella soia) ~5g (lenticchie ~45g)
Basse Kcal da secchi e alte da cotti
FIBRA ~10% (5% in scatola)
Ca (poco disponibile nella soia per i fitati)
Fe e vit B
PROTEINE: buon valore biologico
Ricchi di lisina ma meno metionina e cisteina
Per complementare li mangio insieme ai cereali
BASSA DIGERIBILITÀ: frazioni proteiche resistenti a proteolisi (forse anche in
cellule intatte); inibitori di enzimi; lectine o emoagglutinine (10% nei fagioli),
ostacolano l’assorbimento dei nutrienti (legame con le proteine dell’epitelio
intestinale); inibitori e lectine, inattivati con la cottura
ANEMIA EMOLITICA: ereditaria, non si possono consumare le fave (vicina e
convicina > sono glucosidi ossidanti, resistenti alla cottura), responsabili del
favismo (rottura globuli rossi)
CARBOIDRATI:
Amido 35% nei fagioli secchi e 44% nelle lenticchie
Molto amilosio, 20 e 25% di amido retrogradato (lentamente digerito)
IG basso = 17 (fagioli 48 e fave 37)
Zuccheri: ricchi di galattosio Oligosaccaridi (non digerito e FERMENTATI nel
colon, causano flatulenza): raffinosio, stachioso e verbascosio
Allontanare la buccia, riduce questo problema OPPURE ammollo prolungato e
germinazione o si passano al passaverdure (non frullato)
FIBRA: 5-18% solubile e non cellulosica; pectine e saponine che riducono
l’assorbimento del colesterolo
LIPIDI: scarsa quantità, molti polinsaturi (arachide 43%, soia e ceci sono eccezioni)
VITAMINE: fonti di vitamine B1-2-3 e fitati: in parte perse per la solubilità e cottura
MINERALI: Fe, Zn e Ca ma con fitati (Ca in ceci, soia e lenticchie)
I legumi secchi sono un’alternativa alla carne (insieme ai cereali)
Fonte di carboidrati a basso IG e pochi lipidi
Presenza di Fe
Fibra
Effetto che riduce l’incidenza di malattie cardiovascolari
SOIA: proteine 35% con qualità nutrizionale leggermente più alta – lipidi 19% e amido
11%
Contiene FITOESTROGENI (isoflavoni e lignani): composti fenolici ma con una struttura
simile all’estradiolo
Si legano ai recettori degli estrogeni (con attività minore); si è osservata una
bassa incidenza di cancro al seno nella popolazione asiatica (fino a 6 volte
meno) > studiati i migranti negli USA, esclusi i fattori genetici: 2 ipotesi,
contenuto di grassi in Giappone molto basso (~8% e 35% in occidente); oppure
un effetto protettivo di composti (alto consumo di soia e sottoprodotti 20-
80mg/die di fitoestrogeni)
La protezione della soia c’è se è un consumo alto ed abitudinale; effetto in pre-
menopausa (>55 g/dì)> riduzione del 60% del cancro al seno
Isoflavoni confinati nella soia
Nella dieta occidentale 1-3mg/dì di fitoestrogeni
+70% sono lignani nella dieta, ma la loro struttura funziona solo se il nostro
microbiota riesce a convertirli in forme attive (enterolattone ed enterodiolo)
FONTE DI LIGNANI: molto distribuiti; in occidente i semi di lino ma vanno rotti o usati
in farina; crusca dei cereali; alcune lenticchie; pochi nella verdura e frutta
EFFETTO ESTROGENICO O ANTIESTROGENICO: affinità inferiore con i recettori
(serve 100/1000 quantità superiori), competono con la proliferazione cellulare o la
inducono come gli ormoni veri
ALTO LIVELLO DI ORMONI: effetto antiestrogenico (prevenzione tumori a seno e
prostata)
BASSO LIVELLO DI ORMONI: post menopausa, effetti negativi sulle ossa e se
consumo fitoestrogeni aiuto la proliferazione delle cellule con effetto estrogenico
I fitoestrogeni potrebbero avere effetto protettivo, tuttavia con gli integratori
non c’è evidenza della loro efficacia > implementati con la dieta
necessariamente
Rischi di integratori quando già ci sono alti livelli di estrogeni
Limite giornaliero ad 80mg
DERIVATI SOIA: olio in occidente
Resta il pannello esausto > 50-90% di proteine; ha capacità di legare l’acqua ed
è usato come ingrediente nei prodotti da forno e carne (farina proteica)
Formaggi di soia (cagliata di latte di soia) o fermentato (sufu)e
Tempeh, per fermentazione del legume
Salsa di soia sempre per fermentazione
Proteine strutturate per bistecche e spezzatini
TOFU: ottenuto da latte di soia > coagulazione > pressa > panetti e volendo si può
fermentare, salare e sottoporre a salamoia per ottenere il sufu
TEMPEH: indica prodotti ottenuti da fermentazione di grani precotti (ma anche
legumi). Messi in ammollo > decorticati > rimozione acqua > inoculo muffe >
pastorizzato e consumato stufato o fritto
COMPOSIZIONE NUTRIZIONALE: ~20% proteine - ~10% lipidi e 111mg di Ca e Fe
SOSTITUTI CARNE:
SEITAN: a base di glutine di frumento, cotto in brodo di soia e alghe; 23g
proteine, pochi grassi
MICOPROTEINE: marca Quorn, proteine da fungo filamentoso > massa
riscaldata, centrifugata, cotta e texturizzata per ottenere fibre simili alla carne.
Poche proteine e + fibre
I legumi sono molto usati per sostituire la carne (meno nei salumi)
Meno grassi saturi nei sostituti (tranne che a confronto con le carni bianche)
Legumi usati anche nelle paste > senza glutine a basso IG <55
I legumi sono più usati nelle preparazioni che tal quali