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C B C C B
Se calcoliamo le variazioni percentuali con il metodo usuale, il valore che otteniamo cambierà a
seconda che il prezzo aumenti o diminuisca in un determinato intervallo.
Lo stesso vale per le variazioni percentuali della quantità domandata.
Per assicurare che l’elasticità non dipenda dall’estremità dell’intervallo da cui partiamo, si
calcolano le variazioni di una variabile in rapporto alla media del suo valore iniziale e nale.
Supponendo di avere due punti su una curva di domanda: nel punto 1 la quantità domandata e il
prezzo sono (Q , P ) e nel punto 2 sono (Q , P ), la formula per calcolare l’elasticità della domanda
1 1 2 2
al prezzo può essere scritta: 47
fi fi fi
Elasticità della domanda rispetto al prezzo
1) : concetto a cui si fa ricorso per misurare la
reattività della quantità domandata di un bene o servizio alle variazioni del prezzo di quel bene =>
QUANTO aumenta/diminuisce
Si misura attraverso un coef ciente numerico calcolato come rapporto tra la variazione percentuale
della quantità domandata e la corrispondente (piccola) variazione percentuale del prezzo che l’ha
provocata:
P Q
A 12,5 0
B 7,5 40
C 2,5 80
ε = (Q - Q /Q) / (P - P /P)= (50-40/60) / (2,5-7,5/5)= (40/60) / -1= -0,667
D(BC) C B C B
Se aumenta P di +10%, come cambia Δ%Q?
Se Δ%Q / +10%= -0,66 => Δ%Q= -0,66 x 0,10= -0,066
=> prevedo ciò che succederà alla domanda al variare del prezzo
Esempio: 48
fi
ε = Δ%Q / Δ%P
D
Tipi di domanda:
- Domanda elastica => |ε | > 1
D
- Domanda anelastica/rigida => 0 < |ε | < 1
D
- Domanda elasticità unitaria => |ε | = 1
D
Domanda elastica: ad una variazione % del prezzo corrisponde una variazione % più che
proporzionale della domanda => più che proporzionale
Domanda anelastica/rigida: ad una variazione % del prezzo corrisponde una variazione % inferiore
della domanda => meno che proporzionale
Viceversa, una diminuzione del 20% del prezzo, fa aumentare del 10% la domanda
Domanda ad elasticità unitaria: la variazione percentuale della quantità domandata corrisponde
alla variazione percentuale di prezzo 49
Casi estremi di elasticità della domanda:
- Perfettamente rigida => |ε | = 0
D
La quantità domandata NON varia, qualsiasi sia la variazione di prezzo
(es. la domanda di insulina da parte dei diabetici, la domanda di farmaci
salvavita; la domanda di benzina durante il ritorno da un viaggio in auto, etc)
- Perfettamente elastica => |ε | = ∞
D
Basta un piccolissimo incremento di prezzo per azzerare la quantità domandata
ed una lievissima riduzione di prezzo per rendere ‘altissimo’ l’incremento della
domanda
Se diminuisco un po’ domanda diventa grandissima e viceversa
La domanda del mercato rivolta alla singola impresa che opera in concorrenza perfetta è
perfettamente elastica
NB: Elasticità della curva di domanda lineare
Una retta ha pendenza costante MA NON elasticità costante ! La percentuale di quantità viene
raddoppiata => si fa +100% della
quantità
Ma il prezzo è calato molto poco
Sul gra co il punto di partenza
della quantità è molto piccolo =>
incide molto
Il prezzo invece è molto grande
A occhio le variazione assolute
sono uguali MA le variazioni
percentuali sono molto diverse
Rapporto tra pendenza è costante => prezzi alti-quantità piccole 50
fi Effetto della variazione dell’offerta:
- Prodotto a domanda elastica
Telefoni cellulari: da una prima fase A di ridotta offerta e prezzi alti, entrano
nuove imprese ed è disponibile tecnologia a più basso costo => la curva di
offerta si sposta verso destra
La domanda è elastica => il nuovo equilibrio si colloca in B, che ri ette una
maggiore spesa per telefoni dei consumatori e maggiori ricavi per tutti i
produttori.
- Prodotto a domanda rigida
Un “nuovo” prodotto agricolo (es. Kiwi negli anni ‘80), ovvero un prodotto
“tipico” (es. radicchio rosso di Treviso). Finché le super ci investite sono
ridotte, l’offerta è limitata ed i prezzi di mercato sono remunerativi (punto
A). Con l’ingresso di nuovi produttori l’equilibrio si sposta in B, con
diminuzione dei ricavi di tutti i produttori. Questa è una delle motivazioni
economiche che giusti cano la delimitazione territoriale della produzione di
prodotti tipici e/o i vincoli sulle rese (es. vini DOC)
Effetti sui ricavi:
- EFFETTO KING (!!): nel caso di prodotti agricoli, con raccolti abbondanti, che aumentano
l’offerta, e domanda rigida, i prezzi diminuiscono più che proporzionalmente provocando una
diminuzione dei ricavi degli agricoltori
=> gli agricoltori nelle annate cattive ricavano di più, mentre nelle annate buone ricavano di meno
=> si crea un paradosso
Succede principalmente nei mercati più di nicchia/locali (es. radicchio) piuttosto che in quelli
grandi (es. mais) => interessa mercati in cui il fenomeno interessa tutto il mercato
Ciò avviene perchè la domanda dei prodotti agricoli è una domanda rigida => al diminuire dei
prezzi la quantità cresce meno che proporzionalmente e i ricavi diminuiscono OQ AP > OQ BP
1 1 2 2
Una cattiva annata genera uno
spostamento verso sx della
curva di domanda
Una buona annata genera uno
spostamento verso dx => calo
dei prezzi molto importante a
costo di aumento di quantità
VS Domanda elastica: al diminuire dei prezzi la quantità domandata cresce più che
proporzionalmente e i ricavi aumentano OQ AP < OQ BP
1 1 2 2 51
fi fi fl
Il prezzo che massimizza i ricavi è quello cui corrisponde un’elasticità
unitaria della domanda
L’elasticità della domanda al prezzo si modi ca allorché gli acquirenti hanno la possibilità di
modi care degli elementi (abitudini, informazioni, dotazioni di beni complementari, etc) che
vincolano a loro capacità di reagire a variazione dei prezzi dei beni.
Normalmente è minore nel breve periodo che nel lungo periodo, allorché gli acquirenti sono in
grado di reagire all’aumento del prezzo di un bene o di un servizio sostituendolo con altri.
Elasticità rispetto al reddito: pari al rapporto tra variazione % quantità domandata e la
corrispondente variazione % del reddito
Per i prodotti alimentari la domanda si irrigidisce progressivamente con l’aumentare del reddito
(legge Engel) ma è comunque meno rigida rispetto al prezzo
Elasticità indiretta/incrociata: pari al rapporto tra la variazione % della quantità domandata di un
bene e la variazione % del prezzo del bene sostitutivo o complementare
Dove i ≠ j
Relazioni:
- Elasticità incrociata positiva —> beni sostitutivi
Es. Caffè-thè, mele-pere, auto-mezzi pubblici, etc
- Elasticità incrociata negativa —> beni complementari
Es. Caffè-zucchero, auto-benzina, etc
- Elasticità incrociata nulla —> beni indipendenti
Es. Farmaci-automobili, etc 52
fi fi
Teorema della ragnatela
Quando il mercato di un bene esce dall’equilibrio per un evento esterno:
- Occorrono più cicli produttivi per tornare in equilibrio (particolarmente importante in
agricoltura)
- Non sempre torna in equilibrio
- Dipende dall’elasticità della domanda e dell’offerta
=> INSTABILITÀ RIFLESSA O A CATENA DEI MERCATI AGRICOLI
Es. Mercato alla produzione della carne bovina: prezzo della carne come prezzo relativo, in
rapporto al prezzo del mais. Un aumento del prezzo del mais riduce il prezzo relativo della carne,
l’offerta di carne si riduce portando il mercato fuori equilibrio etc..
- E > E : il mercato dopo qualche ciclo produttivo torna in equilibrio
D S
- E < E : il mercato anche dopo qualche ciclo produttivo NON torna in equilibrio
D S
- E = E : il mercato nei cicli produttivi successivi NON torna in equilibrio MA continua a
D S
uttuarci intorno 53
fl I mercati dei diversi prodotti sono spesso collegati e il problema è rilevante a causa della lunghezza
del ciclo di produzione. Questo giusti ca politiche di stabilizzazione dei mercati, fatte in diverso
modo:
- Ritiri dal mercato
con la creazione di scorte pubbliche (se possibile)
con il ritiro e la distruzione di prodotto
con l’incentivo alla creazione di scorte private da parte di
Associazioni di Produttori
- Introduzione di quote di produzione
- Introduzione di un prezzo minimo garantito
Quote di produzione
“Se un bene è a domanda rigida, una politica che limiti l’offerta (QUOTE), come nel caso del latte o
dello zucchero, o una limitazione volontaria della produzione aumenta i ricavi dei produttori”
Es. cartello petrolifero; delimitazione ben precisa di un areale per la produzione di un prodotto DOP
o IGP; quote latte
Es. La domanda internazionale di petrolio è elastica o
rigida?
Come noto, il Cartello dei Paesi produttori di petrolio si
riunisce periodicamente per ssare il quantitativo
massimo di petrolio da estrarre ed offrire sul mercato in
un dato intervallo di tempo.
Di fatto autostabiliscono una quota di produzione.
La domanda di petrolio è molto rigida, in quanto principale risorsa energetica.
Se fosse elastica non converrebbe ssare una quota perché i ricavi diminuirebbero.
Se un bene è a domanda rigida si possono sostenere i ricavi dei produttori con una politica di
prezzo minimo garantito MA questa politica produce eccedenze 54
fi fi fi Teoria della produzione
Obiettivo singola impresa: massimizzazione del profitto
P= prezzo totale
Q= quantità totale
CT= costo totale
- Aspetto tecnico
- Aspetto economico
Aspetto TECNICO: relazione tra input necessari (quantità di fattori della produzione) ed output
(quantità di prodotto), data la tecnologia (funzione di produzione)
=> Strumento per analisi tecnica= funzione di produzione che descrive le combinazioni produttive
tecnicamente ef cienti Q=Quantità prodotta
in funzione di
X=fattori di produzione
=> Relazione tra la massima quantità di prodotto che si può ottenere e le quantità di fattori
produttivi necessari per ottenerla (es. capitale, lavoro, tecnologia, ecc.)
Fattori determinati da spazio temporale:
- Breve periodo: intervallo di tempo in cui almeno un fattore produttivo è sso
L’impresa è in grado di modi care solo i fattori variabili (es. lavoro, materi