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INDIVIDUIAMO 4 FORME DI MERCATO
1) Concorrenza perfetta (forma estrema di
mercato) (settore ortofrutticolo)
2) Monopolio (settore trasporti ferroviari)
3) Concorrenza monopolistica (settore
bevande analcoliche)
4) Oligopolio (forma estrema di mercato)
(settore automobilistico)
Da questa tabella possiamo intuire che la concorrenza perfetta ha potere di mercato nullo, il monopolio ha il
potere di mercato assoluto, la concorrenza monopolistica ha potere di mercato parziale mentre l’oligopolio ha
un parziale potere di mercato. BARRIERE
!!! Lo studio delle forme di mercato ha evidenziato, tra le caratteristiche fondamentali, la presenza di
ALL’ENTRATA ovvero un ostacolo al possibile ingresso di nuove imprese nel mercato e sono:
• Barriere competitive riguardano la disponibilità di alcune risorse aziendali, si distinguono a loro volta in:
Sono distinguibili in barriere finanziarie, tecnologiche e commerciali
• Barriere economiche sono relative alla capacità di realizzare un prodotto con caratteristiche distintive
Sono distinguibili in barriere di scala, di differenziazione e relative
• Barriere istituzionali relative a vincoli legislativi imposti della stato
Sono i brevetti e le licenze.
LE BARRIERE ALL’USCITA sono degli ostacoli alla decisione di un ‘impresa di abbandonare il mercato e sono
dovuti ai costi irrecuperabili (oneri sostenuti nell’avvio o espansione dell’attività e non recuperabili all’uscita del
mercato quindi sono un vincolo)
Altri tipi: • resistenze al cambiamento del management
• interdipendenze strategiche e investimenti verticali
• impedimenti politico-sociali
17/20/31 ESEMPI
15 CONCORRENZA PERFETTA BREVE PERIODO
4 caratteristiche fondamentali:
1. numero elevatissimo di imprese (teoricamente illimitato) a fronte di numerosi acquirenti. Nessun
operatore è in grado di influire le condizioni di mercato con le proprie decisioni
2. prodotto omogeneo senza alcuna differenziazione qualitativa, ciò ne garantisce una perfetta
sostituibilità ;
3. piena disponibilità delle informazioni sulle condizioni di mercato e sulle caratteristiche del prodotto;
4. assenza di barriere all’entrata e all’uscita dal mercato.
PRICE-TAKER = metodologia con cui operano le aziende nella concorrenza perfetta in quanto non esercitano
influenza sul prezzo di mercato in quanto il prodotto è perfettamente sostituibile e esiste una scala produttiva
minima.
PE = prezzo di mercato = determinato dal mercato stesso in corrispondenza del punto di equilibrio tra
domanda (somma orizzontale delle curve di domanda dei singoli consumatori) e offerta di mercato (somma
orizzontale delle curve d’offerta delle imprese) Qd=Qs Pe
Questo prezzo rappresenta per l’azienda il ricavo marginale RMa, ricavo medio RMe e la curva di domanda.
quantità e prezzo di mercato su x e y
domanda e offerta di mercato che andranno a determinare
l’equilibrio di mercato.
Nel secondo grafico traslo il prezzo di equilibrio e trovo la
funzione di domanda dell’impresa
partendo dal secondo grafico e inserisco la curva di costo marginale e
determino il punto di equilibrio dell’impresa.
L’impresa determina quantità ottimale paragonando Prezzo di
equilibrio con ricavo marginale.
17/20/31 ESEMPI Una volta che l’impresa ha determinato qe, inserisco la funzione del costo
medio totale di breve periodo CMet.
Determiniamo l’area di profitto dove qe tocca CMet e rappresentera il costo
medio unitario associato.
potrebbe anche non esserci profitto, avviene quando la curva del costo
medio giace al di sopra del prezzo medio
P= prezzo
CMeV costo medio variabile
!!! se P>CMeV L’impresa produce (recupera tutti i costi variabili e alcuni fissi)
!!! Se P<CMeV l’impresa non produce ( si fa carico dei costi fissi e alcuni variabili)
Sulla base delle precedenti considerazioni, è possibile mostrare graficamente la curva di offerta dell’impresa
(rappresenta la variazione di quantita prodotta al variare del prezzo stabilito dal mercato)
Cma costo marginale
CMeV costo medio variabile
NEL RANGE DELLA LINEA VERTICALE ALL’IMPRESA NON CONVIENE PRODURRE
NEL RANGE DI QUELLA DIAGONALE ALLIMPRESA CONVIENE PRODURRE
Se P<CMeV deduciamo che q=0 quindi l curva di offerta è nulla
Se P>CMeV deduciamo che P=costo marginale
16 CONCORRENZA PERFETTA LUNGO PERIODO
In un contesto di lungo periodo, le imprese possono muoversi tra i vari mercati alla ricerca del profitto
economico più elevato.
Considerando un contesto di mercato perfettamente concorrenziale, questo processo è garantito dall’assenza
di barriere all’entrata e all’uscita che assicura il libero spostamento delle imprese in funzione della reddittività.
17/20/31 ESEMPI
Il profitto economico di alcune imprese porterà all’interesse di nuove imprese, queste aumenteranno l’offerta
di mercato e ci sarà una contrazione del prezzo con conseguente riduzione di produzione e profitto
Primo grafico del mercato con D1 curva di
domanda iniziale, S1 curva di offerta iniziale
e punto di equilibrio E1
Secondo grafico riportiamo curva di
domanda dell’impresa e relativa funzione
di costo marginale con punto di equilibrio
determinando q1.
Inserendo curva di costo medio di lungo
periodo evidenziamo area di profitto
positivo (rossa) che attira nuove imprese Creando S2 che sarà piu bassa di S1 e sposterà il prezzo di
equilibrio su P2.
P2 determinera nuova curva di domanda determinando q2 nel secondo grafico, che sarà più basso di
q1 e quindi diminuira profitto (area blu)
Stabilità raggiunta quando il profitto sarà nullo e non ci saranno più ingressi di altre imprese.
Sapremo che ricavi totali RT – costi totali CT saranno uguali a zero quindi RT=CT ovvero che il prezzo P sara
uguale al costo medio totale
L’equilibrio di lungo periodo può esser cosi rappresentato:
rappresentiamo curva di domanda dell’impresa (orizzontale)
funzione di costo marginale e funzione di costo medio di lungo
periodo (tangente alla curva di domanda dell’impresa dove
questa interseca il costo marginale)
In corrispondenza di E, il profitto economico dell’impresa risulta essere nullo.
Nel caso in cui le aziende percepiscano un profitto economico negativo il processo sarà contrario: le imprese
meno efficienti usciranno dal mercato, facendo diminuire l’offerta di mercato e determinando l’innalzamento
del prezzo di equilibrio. Le imprese restanti incrementeranno la produzione con
conseguente aumento del profitto. (uguale a quello sopra)
rappresentiamo curva di domanda dell’impresa (orizzontale)
Funzione di costo marginale e funzione di costo medio di
lungo periodo (tangente alla curva di domanda dell’impresa
dove questa interseca il costo marginale)
Determiniamo E e vediamo che nel lungo periodo questa è l’unica situazione che può venire a crearsi nel
mercato di concorrenza perfetta
17/20/31 ESEMPI 18 MONOPOLIO
Caratterizzato da quattro elementi:
1. Vi è un’unica impresa che è in grado di soddisfare l’intera domanda di mercato (notevole potere di
mercato)
2. prodotto unico e non sostituibile
3. piena disponibilità delle informazioni sulle condizioni di mercato e sulle caratteristiche del prodotto;
4. Nessuna impresa può entrare nel mercato a causa della presenza di barriere all’entrata. (pieno
controllo del mercato stesso)
PRICE-MAKER = metodologia con cui operano le aziende nel monopolio in quanto esercitano notevole
influenza sul prezzo di mercato in quanto il prodotto non è sostituibile.
il prezzo di mercato viene determinato dal monopolista indirettamente, dopo aver definito il volume di vendita
ottimale.
Nel determinare la quantità ottimale che garantisce il massimo profitto economico, il monopolista deve
soddisfare la seguente condizione: Rma=CMa
!!! NEL MONOPOLIO il ricavo marginale non coincide con il prezzo di mercato !!!
&=a-bQd
E considerando che RT sono il prodotto tra prezzo e quantità abbiamo
RT=P*Q=(a-bQ)*Q=aQ-bQ^2
Il ricavo marginale (Rma) rappresenta l’incremento del ricavo totale dovuto alla vendita di un’unità aggiuntiva
di prodotto e può essere così determinato: RMa=deltaRT/deltaQ oppure a-2bQ
Confrontando la curva di domanda di mercato con la funzione di ricavo marginale si può giungere a due
conclusioni: 1. Il ricavo marginale ha un’inclinazione (pari a -2b) doppia rispetto alla curva di
domanda (pari a –b);
2. il ricavo marginale è inferiore al prezzo e questo divario è tanto maggiore
quanto più è rigida (inelastica) la curva di domanda. Ciò è dovuto al fatto che
per vendere un’unità aggiuntiva del bene o servizio, il monopolista deve
abbassare il prezzo per tutte le unità vendute
Una volta determinato l’equilibrio di monopolio, è possibile determinare il profitto dell’impresa, introducendo la
funzione di costo medio:
17/20/31 ESEMPI
Il profitto così determinato non è destinato a mutare nel tempo, in quanto altre imprese non entreranno nel
mercato.
L’equilibrio nel monopolio non ha differenza in breve e lungo periodo; può cambiare solo in base alla
domanda o alla variazione della struttura dell’azienda.
IL monopolio ha la Forma di mercato che minimizza il benessere sociale, infatti il prezzo è superiore al costo
marginale e al costo medio minimo. (forma di mercato inefficiente)
19 LA DISCRIMINAZIONE DI PREZZO
politica commerciale con cui un’impresa vende il medesimo prodotto a prezzi diversi, a seconda di chi
acquista o di quanto si acquista
Esistono tre forme di discriminazione:
• Discriminazione del primo ordine (o discriminazione perfetta)
applicazione ad ogni consumatore un prezzo differente, che corrisponde al prezzo massimo
che l’acquirente è disposto a pagare per disporre del prodotto (massimo guadagno)
Discriminazione del secondo ordine
• l’impresa applica un prezzo unitario differente a seconda del quantitativo acquistato dal
consumatore (sconti sulla quantità e le tariffe a due parti)
( l’impresa riesce a fare proprio una parte del surplus del consumatore così da aumentare il
proprio profitto economico.)
• Discriminazione del terzo ordine
l’impresa applica un prezzo a seconda della categoria di appartenenza del consumatore
(tariffe aeree, tariffe trasporto ferroviario, biglietti manifestazioni artistiche o sportive)
(l’impresa riesce a fare proprio una parte del surplus del consumatore così da aumentare il
proprio profitto economico.)
17/20/31 ESEMPI 21 LA CONCORRENZA MONOPOLISTICA
Un mercato di concorrenza monopolistica è caratterizzato da quat