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ECONOMIA AZIENDALE
samuele.trestini@unipd.it
Esame orale (17 giugno, 2 luglio)
10.03.2020
Introduzione economia
Economia viene da oikos che fa riferimento alla casa, tendenzialmente economia ha un concetto che è quello di economia domestica. Il primo ambito in cui un soggetto ha responsabilità è la famiglia, la casa. Ha a che fare con la gestione delle risorse. Il problema della scarsità delle risorse nasce nel medioevo, poi si era introdotto un processo di grande espansione delle risorse. La definizione di economia dà come assunto che abbiamo delle risorse scarse.
Economia ha la stessa radice di ecologia che riguarda la gestione dell'ambiente.
Economia è la scienza delle decisioni di soggetti razionali che vivono in una società (come i soggetti economici prendono decisioni) con l'intento di suggerire le linee di azione in grado di migliorare il benessere del consorzio umano. Fornisce delle vie per migliorare la società. Si permette
di spiegare perché una società si permette di produrre determinati beni, con che tecnologie e quali sono i destinatari dei prodotti. È la nuova ricchezza di un paese prodotta all'interno di un PIL, anno, è il prodotto interno lordo. La microeconomia studia il comportamento dei singoli individui, i singoli consumatori oppure i mercati di specifici prodotti. Economia positiva è un'economia che vuole vedere come si comportano i consumatori, cerca di interpretare. Quella normativa dice come ci dobbiamo comportare. Studia gli strumenti o gli interventi di politica economica. L'economia è una scienza a tutti gli effetti. È una scienza sociale, studia i comportamenti dei singoli. Il sistema sociale è frutto di interazioni. Ogni volta che noi assumiamo un comportamento è una nostra scelta ma deriva anche da quello che ci sta intorno. Noi abbiamo un sistema di variabili complesso che influenza i nostri comportamenti. Le variabili chescienze. Tuttavia, l'economia è un campo molto complesso e le variabili che determinano un comportamento sono moltissime. Anche se ipotizziamo che le persone siano razionali, non possiamo saperlo con certezza. La nostra capacità di prevedere un fenomeno in una scienza sociale non è così facile. È molto rilevante la dimensione storica e l'esperienza di ogni singolo individuo di fronte a una situazione. Noi non possiamo fare degli esperimenti controllati come in altre scienze. Un economista che vuole studiare un fenomeno in realtà lo influenza. Quando studiamo il comportamento di un consumatore, ad esempio, è difficile non influenzarlo. I comportamenti degli individui non sono semplici reazioni, ma sono scelte consapevoli. L'individuo esprime l'intenzione di modificare il suo comportamento. Nella capacità previsionale, l'economia è molto più complessa rispetto alle altre scienze, ma si opera nello stesso modo. Si osserva il fenomeno, si utilizza la statistica e la matematica per interpretare il fenomeno, si effettua un esperimento economico e successivamente si postula una teoria. In questo modo, agiamo come agiscono le altre scienze.utilizzando politiche economiche volte a garantire la stabilità e la crescita dell'economia, nonché a ridurre le disuguaglianze sociali. Nel processo decisionale, è importante considerare anche le non scelte, ovvero le alternative che vengono scartate. Questo perché ogni scelta comporta dei costi e dei benefici, e valutare le alternative ci permette di prendere decisioni più consapevoli. Le decisioni dei soggetti possono essere considerate razionali, ma esistono due approcci differenti: la razionalità strumentale e la razionalità strategica. La razionalità strumentale si basa sul principio che il soggetto considera solo se stesso e i propri obiettivi, valutando le proprie condizioni e cercando di massimizzare il proprio interesse. La razionalità strategica, invece, tiene conto del comportamento degli altri soggetti e cerca di massimizzare il proprio interesse considerando anche le azioni degli altri. Un esempio di razionalità strumentale è quello di Ulisse e delle sirene: Ulisse, consapevole del pericolo delle sirene, si fa legare all'albero della sua nave per evitare di essere attratto dal loro canto. In questo modo, prende una decisione razionale per evitare di cadere nella tentazione. Nel contesto economico, gli attori principali che studiamo sono i consumatori, le imprese e il governo. Le imprese hanno come obiettivo la massimizzazione del profitto, cercando di produrre e vendere beni e servizi in modo efficiente. I consumatori, invece, cercano di massimizzare l'utilità, ovvero di soddisfare al meglio i propri bisogni e desideri con le risorse a loro disposizione. Il governo ha come obiettivo il benessere sociale, e per raggiungerlo adotta politiche economiche che favoriscono la crescita economica, la stabilità e la riduzione delle disuguaglianze. In conclusione, lo studio delle decisioni in ambito economico ci permette di comprendere come gli attori economici prendono le loro scelte, considerando sia le proprie condizioni e obiettivi, sia il comportamento degli altri soggetti.sua disponibilità. Inoltre, il bene economico deve avere un valore di scambio, cioè deve essere oggetto di compravendita sul mercato. La microeconomia si occupa dello studio del comportamento degli individui e delle imprese nell'ambito economico. Analizza come vengono prese le decisioni di consumo e di produzione, come si formano i prezzi e come si determina la quantità di beni e servizi prodotti. La macroeconomia, invece, si occupa dello studio dell'economia nel suo complesso. Analizza i fenomeni che riguardano l'intera economia di un paese o di una regione, come il livello di occupazione, l'inflazione, la crescita economica e la politica monetaria. L'economia positiva si basa sull'analisi oggettiva dei fatti economici, cercando di descrivere e spiegare come funzionano i fenomeni economici senza fare giudizi di valore. L'economia normativa, invece, si occupa di formulare giudizi di valore e di proporre politiche economiche per migliorare la situazione economica. Si basa su valutazioni soggettive e su obiettivi di equità e giustizia sociale. In conclusione, il marketing delle imprese può influenzare i bisogni e le scelte dei consumatori, ma non può crearli completamente. Non tutti i beni sono beni economici, ma solo quelli che sono scarsi e hanno un valore di scambio sul mercato. La microeconomia e la macroeconomia sono due rami dell'economia che si occupano di studiare i fenomeni economici a diversi livelli di analisi. Infine, l'economia positiva si limita a descrivere e spiegare i fatti economici, mentre l'economia normativa si occupa di formulare giudizi di valore e di proporre politiche economiche.La disponibilità effettiva di un bene è un elemento determinante per stabilire se esso è economico o meno. Un bene che non è economico è un bene che soddisfa bisogni ma non è scarso, come ad esempio l'aria. Tuttavia, l'aria può diventare un bene economico se vivo in una città inquinata. L'acqua, invece, è un bene economico ed è sicuramente scarso. In alcuni territori, la disponibilità dell'acqua è regolata da turni stabiliti dal consorzio di bonifica. Se l'acqua non fosse un bene economico, dovrebbe essere sempre disponibile. È importante sottolineare che un bene può essere economico in alcune zone e non economico in altre. Le risorse naturali rientrano in una specifica categoria di beni. Per capire se un bene è scarso, possiamo porci una domanda molto semplice: se quel bene avesse un prezzo pari a zero, la disponibilità di quel bene sarebbe sufficiente a soddisfare la domanda? Se la risposta è sì, il bene non è economico; se la risposta è no, il bene diventa economico.
Noi ci occuperemo di beni economici, però bisogna sapere che un bene non economico potrebbe diventare un bene economico. Un bene può essere un servizio che lo stato offre ai cittadini. Come risolviamo il problema di allocare i beni economici? Il problema dei beni economici è che la domanda è superiore alla disponibilità, se è così, come possiamo distribuire questi beni? Con che modalità di distribuzione? Possiamo partire da un modello naturale che ci offre della disponibilità di beni di prima necessità, come per esempio il contesto in cui vivono gli animali. Immagino che ci sia una scarsità di cibo, come lo alloco? Possono essere allocate in base alla necessità, secondo il numero di persone per famiglia, modello sovietico. Oppure semplicemente si fanno delle guerre per avere più disponibilità, prevaricare gli altri e accaparrarci il cibo degli altri. Il modello di cui ci occupiamo noi per allocare.beni e servizi è un modello di mercato. Nel giardino dell'eden noi eravamo consumatori poi abbiamo dovuto cominciare a lavorare e quindi diventi produttore. A questo punto chi produce ha la disponibilità di beni e servizi, ma come allocare queste risorse? Il modello che risolve questa cosa dell'allocazione della risorse è il modello di mercato. Il modello economico che noi trattiamo è quello di mercato, ma ci sono anche altri modelli economici.
Se sono un lavoratore dipendente la mia risorsa che scambio è il mio lavoro e chiedo in cambio un reddito monetario. Noi siamo produttori. Noi in questo caso facciamo riferimento a un sistema economico tipicamente strutturato in questo modo, ci sono due macro gruppi di attori, da una parte ci sono le imprese e dall'altra ci sono le famiglie. Le imprese hanno come attività quella di produrre beni e servizi, le famiglie in cambio in un mercato scambiano con le imprese denaro. Dall'altra parte
le famiglie questo denaro lo devono recuperare da qualche parte quindi le famiglie danno alle imprese lavoro quindi scambiano un servizio e le imprese danno alle famiglie denaro cioè reddito. È un modello economico molto semplice, circolare in cui non c'è un soggetto pubblico ma solo imprese e famiglie. In realtà nel modello economico che conosciamo c'è anche il governo che è un rappresentante della collettività a tutti gli effetti che drena parte delle risorse dai ricavi e dai redditi rispettivamente delle imprese e dei consumatori. Però in cambio alle imprese dà beni e servizi. Parte delle famiglie possono lavorare presso il governo. In questo modello entra già in gioco il denaro ma non è una cosa necessaria. Il denaro è stato introdotto con la finalità di facilitare gli scambi, ma prima della comparsa della moneta i soggetti economici scambiavano beni e servizi con il baratto.il mercato possa funzionare correttamente è che ci sia fiducia nella moneta utilizzata come mezzo di scambio. La moneta deve essere riconosciuta come un valore stabile e accettato da tutti i partecipanti al mercato. Inoltre, il mercato si basa sulla legge della domanda e dell'offerta. I prodotti o servizi che sono richiesti dalla maggior parte delle persone avranno un valore più alto, mentre quelli meno richiesti avranno un valore più basso. Questo meccanismo di determinazione dei prezzi permette di regolare l'equilibrio tra domanda e offerta nel mercato. Oggi, con l'avvento delle nuove tecnologie, il mercato si è esteso anche al mondo virtuale. Grazie all'e-commerce, è possibile acquistare e vendere prodotti e servizi online, ampliando così le possibilità di scambio e di accesso al mercato. In conclusione, il mercato è diventato un elemento fondamentale dell'economia moderna. Grazie alla moneta come mezzo di scambio e alla legge della domanda e dell'offerta, è possibile regolare l'attività economica e favorire lo sviluppo e l'accumulo di ricchezza.Una moneta ha valore perché la sua offerta è governata. Però la moneta in sé non ha valore. Per esempio i dollari sono riconosciuti ovunque, non tutte le monete hanno un valore stabile, il valore della moneta rimane finché tutti hanno fiducia in quella moneta. Oggi noi siamo disposti ad accumulare monete perché abbiamo fiducia in questa moneta e quindi potremmo utilizzarla in futuro.
Il mercato è un luogo fisico o virtuale dove due o più agenti si incontrano per scambiare beni e servizi. Il mercato può essere benissimo il luogo del baratto, noi utilizziamo la moneta, quindi all'interno del mercato che conosciamo noi scambiamo beni e servizi in cambio di moneta. Nel mercato il valore di un bene che viene scambiato è il prezzo. Per noi il prezzo (P) è il valore unitario dei beni che vengono scambiati. La spesa è quanto il consumatore spende per acquistare una certa quantità.