Imperium proconsulare
maius
• Augusto deteneva l’imperium su
tutte le province con eserciti
(Spagna, Gallia, Siria, Egitto),
superiore a quello di qualsiasi
governatore proconsolare.
Le province senatorie
• Erano province pacificate governate
da proconsoli nominati dal senato,
prive di legioni, mentre le province
imperiali erano controllate
direttamente da Augusto.
Riforma amministrativa
provinciale
• Augusto rafforzò il controllo centrale
sulle province, migliorò la riscossione
tributaria e istituì il censimento
quinquennale per la fiscalità diretta.
Riforma dell’esercito
• Creò eserciti professionali
permanenti di lungo servizio (16-25
anni), con veterani stanziati in
colonie militari di confine per
romanizzare i territori.
Le legioni augustee
• Ridusse le legioni a circa 28, ognuna
di 5.000-6.000 uomini, stazionate in
province strategiche per difesa e
deterrenza, garantendo fedeltà
personale all’imperatore.
La guardia pretoriana
• Corpo d’élite di circa 9.000 uomini
stanziato a Roma, creato per
proteggere l’imperatore e agire come
forza di sicurezza politica e militare.
Riforme fiscali
• Augusto istituì l’aerarium militare per
le pensioni dei veterani, finanziato
con tasse sulle eredità e tributi
provinciali, stabilizzando l’economia
imperiale.
Politica edilizia augustea
• Restaurò templi, costruì il Foro di
Augusto, Ara Pacis e Mausoleo,
promuovendo un programma
urbanistico e ideologico di rinascita
morale e politica di Roma.
Propaganda e ideologia
augustea
• Attraverso arte, letteratura (Virgilio,
Orazio, Livio) e religione, Augusto si
presentava come restauratore della
pax romana e dell’ordine dopo le
guerre civili.
Restaurazione dei culti
tradizionali
• Augusto promosse il ritorno alla
religione ancestrale, restaurò
sacerdozi e introdusse il culto
imperiale nelle province come
strumento di legittimazione.
Politica familiare e morale
• Le leggi Iuliae punivano adulterio e
celibato, incentivavano i matrimoni e
la natalità tra le classi dirigenti,
consolidando l’ordine sociale
tradizionale.
Il senato sotto Augusto
• Ridotto da circa 1.000 a 600 membri,
epurato e controllato dall’imperatore,
mantenne funzioni consultive,
giudiziarie e di gestione delle
province senatorie.
Carriera senatoria e
questura
• Augusto regolò il cursus honorum,
stabilendo età minime e sequenza
obbligatoria per l’accesso alle
magistrature, sotto la supervisione
imperiale.
Relazioni con l’aristocrazia
• Integrò l’aristocrazia senatoria nel
nuovo regime, garantendo prestigio e
cariche onorifiche in cambio di lealtà
e rinuncia a reali poteri politici
autonomi.
Politica estera augustea
• Consolidò i confini imperiali,
annettendo Egitto, Galizia e regioni
alpine, stabilendo una frontiera
stabile sul Reno-Danubio e evitando
guerre di espansione rischiose.
Sconfitta di Teutoburgo (9
d.C.)
• La distruzione di tre legioni da parte
di Arminio bloccò l’espansione oltre il
Reno e segnò i limiti della politica
estera augustea in Germania.
Morte di Augusto
• Morì nel 14 d.C. a Nola. Fu divinizzato
dal senato e sepolto nel Mausoleo di
Roma, lasciando il potere a Tiberio,
primo imperatore della dinastia
Giulio-Claudia.
Interpretazione storiografica
• Gli storici vedono Augusto come un
abile politico che creò una monarchia
sotto il velo repubblicano,
garantendo stabilità e prosperità
all’impero per due secoli.
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