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USA
Gran Bretagna comprendono così che è necessario risollevare l’economia tedesca, si
cambia la moneta, introducendo il Rentenmark che si basa non più sul mercato
dell’oro ma su quello del grano.
Storia Contemporanea 8 5.03.2024
L’intervento statunitense inaugura una lunga stagione di aiuti americani in Europa, il
legame con il mercato europeo nel 1929 causerà un crollo oltre che del mercato
americano anche di quello europeo di conseguenza. Nel 1924 con il piano Dows,
quindi l’introduzione del Marco verde, inizia una nuova stagione per la Germania, che
torna ad essere una delle principali potenze industriali europee.
Nella politica diplomatica Francia, Gran Bretagna e Belgio, vivono dei radicali
cambiamenti politici. In Francia sale al potere il partito radicale alleato dei
socialisti, che inaugurano una nuova politica europea, di stampo europeista, il che
conduce a un apertura diplomatica di collaborazione con la Germania. Una Germania
debole potrebbe essere sbranata dal comunismo, o essere vittima di un ritorno della
forza imperialista del Kaiser. In Germania emerge la figura di Gustav Streseman,
liberale moderato, che crede nella repubblica, è stato per breve periodo cancelliere, ed
è ora ministro degli esteri, trovandosi così a discutere coi colleghi francese e
britannico e riuscendo a far riconoscere alla repubblica tedesca i confini di Versailles, e
con il trattato di Locarno, grande conferenza europea, per la prima volta si gettano
le basi per un’età che sarà poi definita età delle illusioni. Dopo anni di turbolenze si
giunge ad un momento di reale stabilità. La morte imprevista di Ebert costringe il
Reichstag ad eleggere un nuovo capo dello stato, trovato nella persona di Paul von
Hindenburg, capo di stato maggiore tedesco nella Grande Guerra, il quale tenterà
fino all’ultimo di arginare la “resistibile ascesa” di Hitler, che l’8novembre del 1923, in
occasione del quinto anniversario della rivolta repubblicana, organizzerà un colpo di
stato in Baviera assieme ad alcuni reduci e militanti di estrema destra, colpo di stato
che partendo da Monaco si sarebbe dovuto poi trasformare in un volano per una
rivolta nazionale che avrebbe rovesciato il governo repubblicano e proclamato un
regime nazionale. Hitler, Ludendorff ed altri verranno fermati ed arrestati, la fine del
colpo di stato di Monaco inizierà l’ascesa di Hitler, che durante l’anno di prigionia
scriverà il Mein Kampf.
La definizione più efficace di fascismo dice: il fascismo è un fenomeno politico
moderno, nato quindi da una stagione di modernizzazione che ha rivestito il paese tra
la fine dell’ottocento e i primi anni del novecento, che trae la sua forza da questa
modernizzazione, ed è moderno perché adotta criteri, strumenti e prassi
completamente nuovi, nazionalista, perché fa della patria la cifra di riferimento più
importante, prima di tutto la difesa della nazione, rivoluzionario, perché mette in
discussione le dinamiche politiche e sociali del paese, tant’è che le cambierà
sensibilmente con il corporativismo e la statalizzazione delle principali imprese
nazionali, nemico del sistema liberale, inteso sia come democrazia parlamentare,
sia come sistema economico liberista, è invece favorevole ad un sistema misto
dell’economia, statalista, anche se non in modo totale come il modello comunista,
antimarxista, perché contro ogni principio della lotta di classe, classi che devono
cooperare per il benessere supremo della patria, è un partito milizia, gli iscritti al
partito sono mobilitati ogni qual volta necessario, tutti gli iscritti dovevano partecipare
ai sabati fascisti. Il fascismo era un’esperienza collettiva.
Il fascismo, così come lo stesso Mussolini, fu un fenomeno magmatico data la
grande capacità di cambiare, da anticlericale e antimonarchico a pattolateranense e
filomonarchico. Nel programma di Piazza San Sepolcro arriverà addirittura la proposta
del voto alle donne come elettorato sia attivo che passivo, ma tutto questo svanirà in
brevissimo tempo. Le statue fasciste saranno riproposizione della forma patriarcale
dell’antica Roma; la donna era presentata come una massaia rurale, dea del focolare,
strumento di produzione di una nuova generazione di guerrieri. Il disprezzo verso
quella “Italietta giolittiana” viene riaffermato con il tentativo di dimostrare che la
nuova Italia è forte e rinnovata. La nazione è intesa come comunità
organica ed omogenea, si parla solo l’italiano, persino il dialetto era malvisto, non
esistono minoranze etniche nell’Italia fascista, organizzata in uno stato gerarchico,
dove tutti rispondono all’autorità di riferimento locale che via via risponde a Mussolini.
Dopo quella dei Cesari e quella dei Papi sarà la Roma di Mussolini a dominare il
Mediterraneo, tornando ad essere padrona del Mare Nostrum, che assieme a
tedeschi e giapponesi cercherà di dare una nuova visione del mondo.
La modernizzazione investe l’Italia dall’unità in avanti, è un lento processo
economico e sociale che porta alla formazione di grandi centri industriali soprattutto
nel triangolo MTG, ma anche altri nel Meridione. La mobilitazione sociale porta la
massa contadina a diventare una massa operaia. Così si forma
una nuova classe sociale, le fabbriche portano alla nascita non solo di una classe
operaia ma anche di una classe borghese. Non si parla più quindi di proletariato,
bensì di piccola e media borghesia. I caratteri del fascismo si basano su una serie di
movimenti radicali, che possono appartenere sia alla destra nazionalista, che con
Corradini guarda con nostalgia alla Roma imperiale, ma non solo, anche il futurismo
di Marinetti affascinerà il regime, soprattutto con il mito della velocità, che con la
vocazione iconoclasta ripudierà il passato. Il senso attivistico della vita degenera
anche nella “bella morte”, con l’idea che il sacrificio del singolo possa soltanto
rafforzare l’obiettivo comune; l’uomo potrà ora esprimere al meglio la propria identità;
nasce l’idea di nazione come forza collettiva; con l’attendismo di una svolta storica, la
quale annullerà definitivamente quella civiltà borghese, intesa come approccio alla
vita. Il disprezzo allo stesso tempo però del parlamentarismo, poiché la democrazia
non porterà mai ad altro che non alla decadente plutocrazia francese, non si può
pensare che il popolo possa guidare la nazione. La pubblica opinione deve essere
trasformata in un elemento comune. La violenza non deve essere combattuta,
diventa lo strumento migliore per imporre e per convincere. La guerra, come atto
catartico e rivoluzionario, utile alla rinascita di una nazione.
Giolitti diventerà uno di coloro che per un certo periodo tenterà di utilizzare il
fascismo come strumento utile a contrastare la potenziale minaccia bolscevica, non
rendendosi conto che il vero nemico del fascismo non era il comunismo, bensì la
democrazia e lo stato liberale stesso. Liberal-democrazia
che ha interrotto il processo di risorgimento, del quale il fascismo si sente erede. Il
sogno garibaldino è stato interrotto dagli accordi compromissori dell’Italietta liberale.
Altro esponente che sarà ispiratore del fascismo sarà Alfredo Oriani, che definirà
l’Italia giolittiana come traditrice degli ideali risorgimentali. La rivoluzione bolscevica
sarà visto come un fenomeno prima affascinante, poi come una rivoluzione da
combattere, combattere la rivoluzione classista per affermare invece quella
nazionale. il mito della vittoria mutilata, dove fu imposto all’Italia un trattato
inaccettabile. La nascita dei partiti di massa renderà necessario il nascere di una forza
che sappia proporre un leader in grado di condurre queste masse politiche.
Abbiamo quindi due Mussolini: un mussolini socialista contrario alla guerra e un
mussolini interventista favorevole ad essere “protagonista di questo magnifico
dramma”. Mussolini sarà cacciato dal Partito Socialista e fonderà il suo giornale “Il
Popolo d’Italia” con i soldi ottenuti da francesi e massoni; si convincerà via via della
necessaria esistenza di un partito in grado di unire i socialisti, proponendo un
socialismo nazionale e corporativista.
Storia Contemporanea 9 8.03.2024
D’Annunzio non è antifascista, non si è mai riusciti a definire un’esatta etichetta del
poeta. Negli anni successivi a Fiume d’annunzio rappresenterà per alcuni un sostituto
di Mussolini, quando gli accordi lateranensi scontenteranno alcuni fascisti.
Il 23 marzo 1919 nascono i Fasci Italiani di Combattimento in Piazza San Sepolcro.
Il termine “fascio” era già nato con la Repubblica Romana di Garibaldi, che aveva
adottato il simbolo del fascio con un’aquila circondata dalla corona d’alloro; il termine
fu adottato anche dai fasci siciliani contro il governo Crispi. Il fascismo è un
socialismo patriottico, che ricorre alla violenza come strumento politico contro i
socialisti. il fetz nero apparteneva al corpo d’assalto degli arditi, il nero diventerà il
colore delle squadre d’azione, così come i teschi saranno utilizzati come simboli
fascisti.
Il programma Sansepolcrino rappresenta qualcosa di totalmente innovativo.
Nel programma si proponeva l’introduzione dei minimi di paga e della giornata legale
di otto ore di lavoro; la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori al
funzionamento tecnico dell’industria, all’amministrazione ed anche ai profitti quindi;
una modificazione del progetto di legge di assicurazione di invalidità e di
pensionamento; suffragio universale a scrutinio regionale, con rappresentanza
proporzionale e voto ed eleggibilità per le donne; minimo d’età di eleggibilità
abbassato a 18 e 25 anni per senatori e deputati; l’abolizione del senato, di nomina
regia e non eletto, che avrebbe significato dare uno scossone decisivo alla monarchia;
la convocazione poi di un’assemblea costituente che avrebbe dovuto stabilire la forma
di costituzione dello Stato; una sorta di milizia nazionale con compiti esclusivamente
difensivi; forte imposta straordinaria sul capitale a carattere progressivo; sequestro di
tutti i beni delle congregazioni religiose. Questo programma sarà esposto come una
sorta di vangelo irrealizzabile, si vive ora una fase intermedia; il fascismo scende a
compromessi con una serie di poteri per poter rafforzarsi, questa la versione ripetuta
agli elettori.
Il fascismo di piazza san sepolcro è un fascismo antisocialista, che si pone come
una sorta di vero