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L’evento scatenante della Prima guerra mondiale fu l’uccisione a Sarajevo, il 28 giugno

1914, da parte di un giovane nazionalista che uccide dell’arciduca Francesco Ferdinando,

erede al trono degli Asburgo. Lo uccide perché fa parte di un movimento nazionalista che

rivendica l’autonomia del proprio paese.

Quando c’è questo attentato, inizialmente sembra un episodio come tanti altri e non c’è la

percezione di guerra nei Balcani, dove c’erano già state molte guerre. Una guerra inizialmente

locale, si trasforma in una guerra mondiale secondo la previsione di Angel.

Scattano i meccanismi delle alleanze: i governi, uno dietro l’altro, sulla base dei trattati che li

legavano tra loro in accordi. (un gruppo riunito nell’intesa, Francia e Gran Bretagna, mentre

altro era l’accordo che teneva insieme gli imperi centrali, Austria Ungheria e la Germania, che

erano in realtà alleati anche dell’Italia – triplice alleanza.)

C’è un sistema rigido di alleanza che funziona alle spalle dei parlamenti. In teoria, la

decisione dovrebbe essere presa ascoltando il parlamento, ma questo non avviene perché le

guerre vengono decise attraverso i meccanismi della diplomazia segreta, alle spalle dei

parlamenti.

Nel caso dell’Italia, si parla di “”colpo di stato””: una parte delle istituzioni agisce al di fuori

delle regole costituzionali, prendendo il potere oppure entrando in guerra senza un voto del

parlamento. Gli autori di questa decisione sono il Re, il Presidente del Consiglio e il ministro

degli affari esteri italiano.

Il meccanismo delle alleanze è solo europeo: metà del mondo entra i guerra solo perché sono

paesi controllati da Francia e Gran Bretagna, che usano i soldati dei paesi coloniali per

combattere.

Quello che identifica la Prima guerra mondiale e la distingue dalla seconda e da ogni altro

conflitto, il simbolo della Prima guerra mondiale, è la trincea.

La trincea fa sì che la Prima guerra mondiale sia statica: la linea del fronte non si muove per

anni, o si muove di pochi chilometri.

Le trincee erano fossati lunghi decine di km, che in inverno si riempievano di fango e cadaveri

che non si potevano spostare per motivi di sicurezza. I comandanti comandavano l’avanzata,

ovvero uscire dalle trincee e prendere le trincee dei nemici che erano di fronte, alcune

centinaia di metri. Queste avanzate, si trasformavano in massacri dove non si otteneva nulla

e dove in pochissimi secondi potevano morire migliaia di soldati.

La fanteria Francese 1914

Nel 1870 la Francia perde una guerra rapidissima con la Prussia, nucleo della Germania, la

guerra Franco prussiana.

Esercito tedesco 1914:

Perché andavano in guerra con questo abbigliamento colorato e questi elmi (quelli in acciaio

davano più garanzie) che verranno in seguito sostituite?

I colori rappresentavano le bandiere o un elemento di riconoscimento ed erano

- essenziali perché nel 1870 le battaglie riguardavano pochi militari di carriera e quando

c’era lo scontro corpo a corpo bisognava riconoscere a quale stato appartenessero i

soldati.

Questo nelle trincee dovrà cambiare perché bisognava avere meno elementi di

riconoscimento rispetto al colore del terreno possibile. (mimetiche dei militari sono dovute al

fatto che bisognasse nascondersi).

Definizione di trincea:

La trincea è un tipo di fortificazione militare difensiva costituita, nella sua forma più

- semplice, da un fosso lineare scavato nel terreno per ospitare al suo interno le truppe,

che in questo modo si trovano protette dal tiro delle armi nemiche.

PRIGIONIERI FRANCESI 1917: indossano elmi di metallo e non più

berretti. È rapidissima la conversione delle dotazioni degli eserciti.

La Prima guerra mondiale è anche il primo conflitto in cui vengono impiegati i gas che

facevano strage tra i soldati e animali (i muli trasportavano grandi quantitative di armi dalla

guerra bianca alla guerra sui fronti di montagna tra Italia e Austria).

Mitragliatrice Fiat-Revelli, 1914: Il motivo per cui i soldati sono costretti a rinchiudersi dentro le trincee è che le

dotazioni in termini di artiglieria degli eserciti, hanno un nuovo elemento: la

mitragliatrice che sparava sequenza di colpi senza interruzione molto

rapidamente. Gli eserciti vengono dotati di questi strumenti che hanno una

letalità molto più elevato.

i paesi industrializzati hanno in dotazioni armi letali in quantitativi come non si

era mai visto prima.

Fronte ad Amiens (Francia), 1918: primo impiego dei carri armati

Il Primo prototipo di carro armato blindato che consentiva di avanzare: fu molto

importante per determinare la sconfitta della Germania su quel fronte. In realtà,

la Germania la guerra la perde più per implosione. Non c’è una sconfitta

clamorosa né dell’esercito tedesco né austriaco: perdono la guerra per

logoramento = la guerra impiega cosi tante risorse economiche e umane che le

vite di quei paesi sono stravolte da quel conflitto.

L’aviazione

Altra novità della guerra dal punto di vista militare: per la prima volta gli aerei

vengono riconvertiti a uso militare e impiegati per sganciare bombe sul fronte e

oltre.

Rappresenta una figura femminile circondata da altre figure femminili che

rievoca il momento in cui c’è stato il primo bombardamento.

Primi bombardamenti sulle città

• Tre aerei austriaci sganciano bombe su Verona il 14 novembre 1915,

provocando 29 morti e 48 feriti

• Monumenti dedicati ai «caduti», cerimonie: necessità di elaborazione

del lutto collettivo in Europa

I morti delle guerre vengono chiamati caduti e non morti perché si

possono rialzare, risolleverà, che la loro morte ha avuto un senso. È il

riflesso del fatto che i paesi si trovano a fare i conti con un numero di

morti, feriti invalidi, inimmaginabili. L’ultima classe che viene

chiamata a combattere hanno 17 anni, mandati al fronte perché l’Italia

non aveva più soldati. Bisogna dare un senso a tutte quelle morti dove

dietro ci sono tutte le famiglie che hanno subito un lutto dovuto alla

Vittime civili della Prima guerra mondiale

Il fenomeno dei profughi

I profughi sono le persone che sono fuggite dal proprio paese a causa di guerre o epidemie. È

la prima volta che si verifica questo fenomeno massiccio di spostamento di popolazioni civili

forzato a causa di una guerra.

Le linee dei diversi fronti si estendono per centinaia di km e quindi i territori investiti sono

tutte le retrovie.

Il caso del Trentino (che faceva parte dell’Impero Austro-ungarico)

• Trentini nel campo di internamento di Katzenau, Austria, 1916

Un esempio di profughi trentini, che vengono spostati in campi di prigionia, devono lasciare le

proprie case per proteggerli ma anche perché erano di lingua e cultura italiana e gli austriaci

avevano paura che non fossero leali al governo e potessero diventare una quinta colonna =

nemici interni che potevano ribellarsi. Genocidio degli armeni, 1915-16, PRIMO genocidio della storia

Avviene tra il 1915-16 lo spostamento forzato delle popolazioni

armene che vengono allontanate verso aree semidesertiche della

Turchia, perché gli armeni sono una minoranza all’epoca non

enorme e sono una minoranza religiosa perché l’impero ottomano

è un impero di religione mussulmana mentre gli armeni sono di

religione cristiana. L’impero turco, che va subito in difficoltà,

approfitta del conflitto per liberarsi di una minoranza religiosa con

una serie marce forzate, violente, in cui vengono compiuti

massacri che mirano ad eliminare questa popolazione dal territorio

della Turchia.

Donne al lavoro in fabbrica: ridefinizione del loro ruolo dopo la guerra

Le donne vanno a lavorare in fabbrica per produrre armi e tutto quello che serviva ai

soldati.

Questo comporta una ridefinizione del ruolo della donna all’interno dei paesi coinvolti

nel conflitto: le donne sono chiamate a svolgere dei compiti, un ruolo che non hanno

mai avuto. le donne sono uscite di casa e sono andate a lavorare in fabbrica,

conquistando un ruolo che ha rafforzato la loro rivendicazione di cittadinanza a tutti

gli effetti, compreso il diritto di voto. In Italia, il voto alle donne sarà concesso solo

dopo la Seconda guerra mondiale.

In sintesi:

Tipologia del conflitto: guerra nuova (armamenti)

Dimensioni del conflitto: guerra di massa

Estensione del conflitto: guerra mondiale

L’Italia in guerra in sintesi, 1915-1918, e cosa ha significato?

Conflitti sociali e nazionalismo:

Scioperi nelle fabbriche e proteste sociali: occupazioni di terre

- Movimento nazionalista

-

Intervento sì o no e alleanze

l’intervento come «colpo di stato» alle spalle del Parlamento

- Le piazze e l’intervento

-

Un paese militarizzato: economia e società sconvolte dalla guerra

Fronte interno: censura e propaganda

Si può emigrare durante la guerra? No, i paesi coinvolti nel conflitto non lasciano più emigrare

i cittadini perché devono lavorare come soldati nelle trincee.

L’Italia che entra in guerra ha una serie di problemi che sono un’altissima conflittualità

sociale, (scioperi nelle fabbriche, contadini che scioperano occupando le terre, ) crescita di un

movimento nazionalista che rivendica una grande Italia che deve fare la guerra. Il ventre del

paese non la vogliono la guerra: c’è un’inchiesta dei prefetti sugli spiriti dei cittadini che ci

dice che non erano d’accordo.

Le conseguenze della guerra saranno ancora più gravi rispetto ad altri paesi perché non era

pronta. Una manifestazione dei nazionalisti che volevano la guerra:

Chi vuole la guerra sono una parte, anche studenti, ceti meti e alti che

rivendicano quello che volevano tutti i movimenti nazionalisti dei

diversi paesi, che sono il frutto anche delle azioni che hanno fatto gli

stati per rafforzare il sentimento nazionale. (nelle scuole per esempio).

Massimo Dazeglio disse che dopo aver fatto l’Italia, bisognava fare gli

italiani: instillare negli italiani un’idea di un’appartenenza.

Nazione, Stato, nazionalismo

Nazione: il termine deriva da «nascere» e indica l’appartenenza di un gruppo di

• persone a radici storiche e culturali condivise, a tradizioni, valori, lingua, religione, usi,

costumi condivisi

Stato: organizzazione politica e giuridica di una comunità stanziata in un territorio, cioè

• l’autorità che governa un territorio

Nazionalismo: «Insieme delle dottrine e dei movimenti che attribuiscono un ruolo

• centrale all'idea di nazione e alle identità nazionali. Il nazionalismo si è storicamente

Dettagli
A.A. 2024-2025
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LarisaRamonaGheorghinoiu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del mondo contemporaneo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Bertagna Federica.