SOCIALE
attraverso funzioni rituali o banchetti presieduti dai capi come interpreti delle
divinità. Non si esclude poi che oltre alle funzioni politiche ci sia stato un
iniziale sviluppo di funzioni economiche legate al SURPLUS collettivo e SCAMBI
ritualizzati (per adams): le lische di pesce nel tempio VI in varie stanze (sia in
quella del focolare sia in stanze affianco) dovevano indicare il pesce da
redistribuire per cerimonie di culto; inoltre mancano cretule e sigilli (no attività
economica e politica, rispetto alle attività cerimoniali).
Edifici simili a quelli di EIRDU VII a URUK e TELL-UQAIR (pareti spesse) e
piattaforme in PISE' e mattoni crudi anche a SUSA e OUEILI. Molto distribuiti
questi edifici
in mesopotamia meridionale: indipendenza dei singoli villaggi e no gerarchia
degli insediamenti. Comunque vi sono pochi siti grandi molto lontani dagli altri
centri,
quindi abbiamo autogestione di ogni unità abitativa ma con coordinamento tra i
villaggi per legami etnici e poco strutturati politicamente: l'appartenenza al
gruppo e
al territorio è testimoniata dalla presenza di NECROPOLI GRaNDI (URUK e
ERIDU) con tombe STANDARDIZZATE (corpi supini in semplici fosse orientati
allo stesso modo con
stessi vasi). Solo a UBAID 4 (fase tarda) compaiono a ERIDU inumazioni in
casse di MATTONI CRUDI: società egalitaria che nasconde le differenze interne:
per STEIN si
parla di IDEOLOGIA DELL'UGUAGLIANZA per rafforzare i legami con la comunità
e con il tempio che garantisce le eccendenze alimentari e facilità la
mobilitazione del
lavoro e del surplus. Quindi con i dati che abbiamo si può dire che le società
UBAID della BASSA MESOPOTAMIA sono EGALITARIE nelle funzioni, e con elites
con funzioni
di rango che hanno funzioni di guida nella comunità. Qui l'ideologia appiattiva
lo status delle famiglie allo stesso livello ma anche affermare i ruoli privilegiati
del clan o famiglia nel rapporto con il divino, soprattutto per avere benevolenza
contro i rischi geologici e climatici instabili dell'area (salinizzazione, inondazio-
ni ecc...) e quindi abbiamo dalle elite una mobilitazione del surplus agricolo.
Idea (per STEIN) che a UBAID c'era una società di "STAPLE FINANCE" cioè una
società che
centralizza i beni di prima necessità per il controllo della terra/acqua ecc... e
loro reimpiego per attività di susstistenza/elite/supporto, ma in realtà questo
sistema è inverosimile per questo periodo ubaid ma va bene per le società
prestatali o statali. Oppure si parla di CHIEFDOM (per SERVICE) ma non ci sono
molti segni di
attività legate ad esso come commercio e artigianato e no materie prime
tranne l'ossidiana usata molto fin dal neolitico. Inoltre, la presenza di falcetti in
argilla
(fossili guida della cultura UBAID) conferma l'autosufficienza delle culture della
bassa mesopotamia senza strumenti in pietra.
Qui la ceramica ha standardizzazione delle immagini decorative e forme
(soprattutto chiuse per il cibo): organizzazione più efficiente per la manifattura
rispetto ai
pezzi e esigenze d'uso ma meno attenzione a aspetto estetico e
rappresentanza rispetto a quello di utilizzo domestico (si vede dal numero di
pezzi).
Quindi: l'espansione di UBAID nel SUD della mesopotamia (di grandi
proporzioni) non è legata per esigenze commerciali/materie prime (che non ha
la mesopotamia), e non
è legata a scissioni e spostamenti di gruppi (come succede ad HALAF a nord)
qui è il contrario con gruppi stabili legati a CLAN e FAMIGLIE ALLARGATE stabili
a base
agricola. L'espansione allora può essere legata al fatto che i gruppi allargati
(che usano la poligamia) si espandono di più numericamente e quindi i membri
vogliono
espandere il loro status e il loro diritto a esercitare il ruolo rilevante in nuove
zone (e moltiplicazione per STEIN di CHIEFODMS legati alla sfera mitologica).
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LA CULTURA DI UBAID NELLA REGIONE Dello HAMRIN (IRAQ del Nord) e
STRUTTURA SOCIALE e ORGANIZZAZIONE di un VILLAGGIO della FASE 3
Il nord della mesopotamia viene occupato dalla cultura Ubaid, e quindi la
cultura precedente Samarra del nord è spazzata via. I cambiamenti sono lo
sviluppo di società
simili a Ubaid del meridione, e si nota nei siti di TELL SONGOR e TELL ABADA:
diffusione della ceramica dipinta meridionale e casa tripartita simili a centri del
sud
come TELL OUEILI che altri come TELL ES-SAWWAN: la sala centrale della casa
è la principale rispetto alle altre stanze. Nel centro di TELL ABADA nel primo
livello di
occupazione (Fine SAMARRA - UBAID 3 livello 3) vi sono case simili a quelle di
ES-SAWWAN (I-II) con stanza centrale e alcune laterali e OUEILI con stanza
centrale
indivisa e stanzette piccole (tipo i granai di TELL OUEILI). Questi dati indicano
che già dalla seconda metà del VI millennio vi erano rapporti tra l'areale di
UBAID e
il nord della mesotamia prima che essa venisse occupata dalla cultura di UBAID
(si vede nella somiglianza ceramica tra le ceramiche CHOGA MAMI
TRANSITIONAL del nord e
quelle UBAID 1-2 del sud). Solo quando si sviluppa UBAID 3 al sud, l'areale di
HAMRIN a nord è occupato dalla cultura UBAID: si vede l'espansione lenta del
sistema dei
CHIEFDOM meridionali sul territorio del nord che avevi gruppi sociali
culturalmente, etnicamente e economicamente affini. Rispetto al sud poco
studiato, ci sono molti
studi di centri del nord che hanno riportato in luce l'INTERA STRUTTURA DI
VILLAGGIO a TELL ABADA.
- TELL ABADA: nela fase più antica di abitato (livello 3) vi sono 2 livelli di
abitato della fase antica UBAID 3, il centro poi è piccolo e quindi è stato
riportato
quasi completamente in luce: nucleo di 8-10 famiglie, case tripartite con stanza
centrale che divide la casa in due settori simmetrici con 2 ali lateriali: forma a
croce. La planimetria non è identica ma la forma è inalterata, e alcuni edifici
sono simili alla casa di ABADA III (transizione dal modello delle case di
SAWWAN), ma
in generale il modello nuovo p quello della casa tripartita con ali laterali a
croce: gli edifici A e B sono così e con ali parallele alla sala centrale (sono di
grandi famiglie con case che simboleggiano la loro preminenza nel gruppo?).
L'edificio di A mostra elementi di grandi famiglie: è il più grande di ABADA, con
muri
rinforzati e decorati da pilastri interni distanziati (come nei templi di ERIDU) e
terrazza con muro spesso; inoltre vi sono muretti e due file di stanzette
unificanti
comunicanti. E' stato trovato materiale all'interno: no oggetti domestici,
c'erano contenitori ceramici nella sala centrale (in un ripostiglio in muretti di
mattoni)
ma c'erano TOKENS (contatori) di varie forme geometriche e 57 sepolture di
bambini sotto il pavimento: Era la CASA DEL CAPO che aveva contatti con il
divino e per
questo aveva i TOKENS e al suo interno si sepellivano i bambini come legame
di tutta la co,unità (Adulti sepolti fuori per presenza di necropoli in quel
periodo)
Inoltre i TOKENS indicano che il capo o la sua famiglia avevano funzioni di
controllo residenziale delle transazioni e controllo amministrativo (cretule e
sigilli).
Attività in comune (edificio II) per allevamento animali (abbeveratoio e zona
per il letame) e cibo da foraggio dall'altra parte: edificio grande per più unità
familiari, anche se non è confermato l'uso comune. Inoltre vi sono aree adibite
per i forni usati in modo singolo o per più persone. Invece nell'ultima fase di
occupazione le case rimangono come l'edificio A che ha le stesse funzioni,
mentre scompare l'edificio B forse per motivi di espansione del chiefdom di
UBAID verso
altre zone. Nonostante gli scavi a TELL ABADA non vi sono tracce di strutture
templari come a ERIDU o piattaforme simili come a OUELI: no stessa
frequenza/importanza
dei siti dei templi del sud. Questo dato, oltre agli insediamenti piccoli e assetto
dei villaggi (come TELL ABADA) mostra la società con struttura parentale e
domestica simile a quella del sud con gerarchie nascenti, ma meno
separazione lignaggi preminenti e - ruolo importante. Qui vi sono al nord elites
e gruppi meno
potenti e riconosciuti anche per condizioni ecologiche meno estreme (al SUD ci
sono inondazioni, salinizzazioni... che rendono più importante il contatto con il
divino
di gente legata ad esso) e meno apparato ideologico che giustifica meno le
famiglie di elite. Queste zone del nord non vedono la riproduzione delle società
gerarchiche
della mesopotamia meridionale (UBAID), ma queste zone occupate sono una
"periferia" della bassa mesopotamia e zone di lancio per l'espansione verso
HALAF a nord.
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LA UBAIDIZZAZIONE DI HALAF A NORD: NASCITA DI UN NUOVO TIPO DI
SOCIETA' GERARCHICA
Inizio V millennio: DECLINO HALAF a Nord e diffusione di ceramica simile a
quella UBAID 3 (SUD),e l'architettura imponente è quella delle case tripartite
del SUD. Si
parla di occupazione violenta e distruzione per segni di edifici distrutti
(distruzione casa di TELL ARPACHIYA nell'ultimo livello HALAF TT6 dopo la
comparsa di UBAID
qui nel TT5). Ma in realtà la transizione è calma e graduale, con pochi
rinvenimenti HALAF verso la sua fine (A KHIRBET DERAK in IRAQ ci sono fosse
con poca ceramica
del TARDO HALAF, con pezzi che imitano quella UBAID o hanno frammenti
UBAID sopra, e con molta ceramica UBAID). Il caso di TEPE GARWA è notevole.
- TEPE GARWA: questo sito ha anche questo la frequenza che mostra il
passaggio da HALAF a UBAID. Dai periodi XIX e XVII vediamo ancora ceramica
HALAF con ritrovamenti
simili a KHIRBET DERAK. C'è un complesso abitativo nel periodo XIX di stanze
piccole disposte intorno e ai lati di 2 grandi cortili: strutture di
immagazzinamento o di
attività collettive (come i siti neolitici del JEZIRA) e compare il primo edificio a
pianta tripartita, nel livello XVII invece troviamo strutture con contrafforti o
divisori vicino alle Tholoi HALAF. Solo tra periodo XVI e XV troviamo qui una
completa adozione di architettura UBAID (come a TELL ABADA e altri siti
dell'HARMIN).
Idea di BRENIQUET: non si parla di arrivo di un bagaglio culturale dal sud, ma
necessità del NORD di HALAF di assimilare la cultura UBAID del SUD con i loro
comporta-
menti e strategie produttive: nella necessità di espandersi e adattarsi al
territorio, hanno adottato comportamenti delle comunità UBAID del sud per
continuare la loro
organizzazione socio-economica, e ciò ha portato allo stravolgimento socio-
economico e relazionale interno nelle comunit&agra
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Preistoria vicino oriente
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Preistoria e protostoria del Vicino Oriente Antico
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Preistoria
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Preistoria, triennale