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Nel caso della figura, sia la componente x del vettore sia la sua componente y hanno segno positivo.
r
Se la particella si trovasse nel secondo quadrante, y sarebbe positivo mentre x sarebbe negativo, e
così via.
Alternativamente, anche se non useremo tale notazione nel seguito, il vettore può anche essere
r
individuato dalla sua lunghezza (modulo) e da un angolo formato con l’asse delle x, come indicato in
figura.
La particella si muove nel tempo e descrive una traiettoria, indicata con la linea tratteggiata in figura.
Pertanto il vettore varia nel tempo. Osservando le immagini a tempi diversi si nota come il vettore
r
varia in modulo e direzione.
Vettore spostamento
Il vettore spostamento è definito in un intervallo di tempo come la differenza fra la posizione
∆t
iniziale e la posizione finale:
dove ed sono le posizioni iniziali e finali rispettivamente. E’ importante sottolineare che ∆
r r r,
0
essendo differenza fra due vettori, sarà anch’esso un vettore.
Le componenti del vettore sono (x - x ) e (y – y ).
∆ r 0 0
Come abbiamo già detto nel caso a una dimensione, lo spazio percorso coincide con lo
non
spostamento. Infatti, lo spazio percorso nell’intervallo di tempo è la lunghezza dell’arco, indicato in
∆t
rosso. Lo spazio percorso in genere si indica con la lettera s e non è un vettore.
Legge oraria
Come nel caso unidimensionale, il moto della particella è noto quando è nota la funzione che descrive
il vettore in funzione del tempo. Formalmente si scrive
r =
r r(t)
Questo vuol dire che devono essere note le coordinate x e y della particella in funzione del tempo
x = x(t); y=y(t)
Si noti che le coordinate, o componenti del vettore, non sono grandezze vettoriali, ma scalari.
. Esempio.
Una particella si muove su un piano. Le sue coordinate in funzione del tempo sono
4
= + 0
.
5
x t
π
= 2 − sin( )
y t
Si noti che i coefficienti numerici devono avere opportune unità di misura in modo che sia
x che y siano espresse in metri, e il tempo t in secondi. La posizione al tempo t=0 della
particella è caratterizzata dalle
coordinate x=0.5m e y=2m. Si
ottiene sostituendo a t il suo valore
e si rappresenta come un vettore.
Fra l’istante t=0 e l’istante t=π/2
secondi la particella si sposta
lungo una traiettoria,
rappresentata in viola. La
traiettoria è ottenuta sostituendo
tutti i valori di t nell’intervallo e
rappresentando i punti trovati sul
grafico. In termini corretti si
dovrebbe dire rappresentando la
funzione nell’intervallo dato.
La posizione al tempo t=π/2 s è
individuata dalle coordinate x=2.5m e
y=1m, ottenute sostituendo a t il suo
valore numerico. Si ha dunque un
nuovo vettore posizione. In figura la
traiettoria è sempre riportata in viola.
Lo spostamento è il vettore rosso che
unisce la posizione iniziale con quella
finale.
Essendo un vettore è necessario
calcolarne le due componenti.
La componente lungo l’asse x è la
proiezione del vettore parallela
all’asse x. Tale componente è indicata
in verde nella figura. Il suo valore è
= 1.5 m.
∆x
Analogamente si ricava la
componente verticale (parallela
all’asse y). Si ottiene
= -1m.
∆y
E’ importante il segno negativo della
coordinata y dello spostamento.
Scomposizione del moto in due moti unidimensionali
Un moto a due dimensioni può essere scomposto in due moti ad una dimensione. Come si vede nel
video (video3_cinematica2d.avi ), il moto della particella (rossa) può essere visto come il moto di due
particelle (azzurra e blu) che si muovono sui due assi e il cui moto determina le coordinate del moto
della particella blu.
Se sono soddisfatte alcune semplici condizioni, i due moti sono indipendenti. Non discuteremo oltre
queste condizioni. E’ invece importante capire il significato della scomposizione del moto in due moti
unidimensionali, assumendo che le condizioni che lo rendono possibile siano verificate.
Dovendo studiare il moto della particella, si procede in questo modo.