Estratto del documento

STRATEGIE DI INTERVENTO

 Azioni pubbliche

 Azioni private

Le azioni pubbliche hanno un duplice obiettivo:

 Il miglioramento dell’informazione del consumatore

 Fare in modo che il produttore sia incentivato ad offrire livelli di sicurezza più elevati

Il livello dell’intervento e della tipologia sono oggetto di decisione di politica economica e si basano su

elementi e criteri scientifici, economici e politici.

Tiene conto di:

 Procedure di prevenzione (HACCP)

 Procedure di identificazione e contenimento

 Gestione delle emergenze

Le azioni private hanno come obiettivo l’offerta di sicurezza alimentare come parte dell’offerta di qualità

alimentare.

I sistemi aziendali di gestione della sicurezza rientrano nei “Quality Management Systems”

Essi si esplicano attraverso una riduzione dei costi ad eventi indesiderati:

 Perdita di reputazione e riduzione quota di mercato

 Costi legali

 Costi legati alla “non conformità” alle norme…

Strumenti disponibili per un’azienda per attuare queste strategie sono:

 Certificazione di prodotto (volontaria e regolamentata)

 Sistemi di qualità

 Tracciabilità di filiera

 HACCP: è un sistema di autocontrollo obbligatorio per tutte le aziende che operino su prodotti

alimentari.

COME PREVENIRE E GESTIRE UNA CRISI ALIMENTARE

 Monitoraggio e valutazione

 Riserve di sicurezza alimentare

 Fondi di sicurezza alimentare

 Aiuti alimentari

 Sovranità alimentare

SICUREZZA ALIMENTARE 1: monitoraggio e valutazione

il monitoraggio si basa sulla valutazione in itinere dei dati sulla pluviometria e sulla biomassa vegetale, uniti

a quelli della produzione agricola e del fabbisogno alimentare.

Fasi del monitoraggio:

 Analisi della situazione alimentare

 Analisi delle eventuali misure

 Analisi delle azioni da intraprendere

 Esecuzione del piano di azione

RISERVE DI SICUREZZA ALIMENTARE

Le riserve di sicurezza alimentare, stock di beni alimentari accessibili in periodi di scarsità ed in aree con

limitati collegamenti.

Alle riserve alimentari si accostano quelle idriche: solo lo 0.649% delle acque disponibili sulla Terra può

essere utilizzato come acqua potabile. Bene prezioso, può dare luogo a violenti conflitti.

Aree fragili:

 Medio-Oriente

 Asia centrale

 Valle del Nilo

I FONDI DI SICUREZZA ALIMENTARE

Sono riserve di valuta locale e/o straniera destinati al finanziamento di azioni per affrontare le crisi

alimentari, come l’acquisto e l’importazione di alimenti tramite i canali commerciali (nelle fasi di

emergenza/attesa di aiuto alimentare distribuito dalle agenzie competenti)

GLI AIUTI ALIMENTARI

Con “aiuto alimentare” ci si riferisce alla fornitura di cibo o denaro per l’acquisto di alimenti in tempi di

emergenza o per fornire soluzioni a più lungo termine in aree in cui esistono carenze alimentari.

Spesso è l’unica cosa che si frappone tra le persone e la morte. Tuttavia, gli aiuti alimentari sono fortemente

criticati come una risposta guidata dai donatori che crea dipendenza da parte dei beneficiari e mina i

produttori e gli operatori agricoli locali da cui dipende la sicurezza alimentare sostenibile.

LA SOVRANITA’ ALIMENTARE

La capacità di ogni nazione a mantenere e sviluppare la propria capacità di produrre i suoi alimenti di base

rispetto alle diversità culturali e produttive.

La sovranità alimentare può quindi essere un mezzo per raggiungere la sicurezza alimentare, ma non

viceversa.

SPRECO ALIMENTARE, DEFINIZIONE, CAUSE E STRATEGIE DI INTERVENTO

Definizione FAO: qualsiasi sostanza salutare o commestibile che, anziché essere destinata al consumo

umano, è sprecata persa, degradata o consumata dai parassiti in ogni fase della catena di approvvigionamento

alimentare.

Secondo il Prof. V. Smill dell’uni di Manitoba, l’eccesso di nutrizione dovrebbe anche essere considerato

come uno spreco di cibo come la differenza tra: la quantità di cibo che ogni persona consuma e ciò di cui ha

veramente bisogno.

Secondo un recente rapporto della FAO circa un terzo del cibo prodotto per il consumo umano viene perso o

sprecato a livello globale, il che equivale a circa 1,3 miliardi di tonnellate all’anno.

 Il 14% di ciò che si produce non raggiunge gli scaffali

 Frutta, verdura e cereali soffrono la mancanza di tecnologia nei paesi meno sviluppati e vengono

lasciati in campo

 La FAO stima che per nutrire i 10 miliardi di persone nel 2050, occorrerà un incremento del 70%

nelle produzioni.

La FAO stima che lo spreco alimentare a livello dei consumatori nei paesi industrializzati sia quasi pari alla

produzione netta totale di alimenti nell’Africa Subsahariana. 222-230.

LE CAUSE DELLO SPRECO ALIMENTARE

 Tecnologia limitata o obsoleta

 Scarse infrastrutture di stoccaggio

 Fattori climatici e ambientali

 Politiche e sussidi governativi a favore di eccedenze

 Condizioni di mercato

 Regolamenti e standard

 Limiti al sistema di distribuzione

 Errori nella prevenzione dell’ordine

 Deterioramento dei prodotti e imballaggi

 Marketing e vendite strategie

 Comportamento del consumatore

 Conoscenza e abilità

 Errori nella conservazione

LA SFIDA

 Produrre più cibo e fibre per nutrire una popolazione in crescita con una forza lavoro rurale più

piccola.

 Più materie prime per un mercato delle bioenergie potenzialmente enorme.

 Contribuire allo sviluppo complessivo nei numerosi sviluppi dipendenti dell’agricoltura paesi.

 Adottando metodi di produzione più efficienti e sostenibili e si adattano ai cambiamenti climatici.

L’impronta di carbonio sprecato globalmente ogni anno è pari a 3.3 miliardi di tonnellate di biossido di

carbonio. Se gli sprechi alimentari fossero un paese sarebbero il terzo emettitore principale dopo gli Stati

Uniti e Cina.

Il costo economico della quantità complessiva di spreco alimentare è di circa 750 miliardi di dollari quanto

il PIL della Svizzera.

In Italia, nel 2014, circa il 2,74% della produzione agricola è rimasta in campo, equivalente a 12.466.034

quintali di prodotto agricolo.

CONSUMI ALIMENTARI E STILI DI VITA

Nel 2018 la spesa delle famiglie italiane sembra più attenta e ricercata. Nel corso dell’anno sono stati i

prodotti a largo consumo confezionati a trainare la spesa, mentre la spesa dei prodotti sfusi si è contratta.

Il meridione registra una contrazione degli acquisti sia per i prodotti sfusi che per i confezionati ma la

flessione per gli sfusi è meno accentuata rispetto alle altre marco-aree.

Abbiamo che:

1. Per ogni persona malnutrita, ce ne sono due che sono obese o in sovrappeso.

2. Un terzo dell’intera produzione alimentare globale è destinato all’allevamento.

3. Ogni anno nel mondo vengono sprecate 1,3 miliardi di tonnellate di cibo.

PARADOSSO: non usufruiamo della nostra potenzialità agroalimentare e mangiamo male in casa nostra.

Soluzione Dieta Mediterranea.

Lezione 4

SOLUZIONE:

1. Passare a una dieta più ricca di frutta e ortaggi e legumi, diminuendo allo stesso tempo il consumo di

latticini e carne.

2. Lo spreco alimentare: ridurre la perdita e lo spreco di cibo del 50%

3. Portare le calorie assunte giornalmente a livelli più salutari:

 L’obesità in tutto il mondo è quasi triplicata dal 1975

 La maggior parte della popolazione mondiale vive in paesi in cui il sovrappeso e l’obesità

uccidono più persone che l’essere sottopeso

 38 milioni di bambini sotto ai 5 anni erano in sovrappeso o obesi nel 2019

 Oltre 340 milioni di bambini e adolescenti di età compresa tra 5 d 19 anni erano in

sovrappeso o obesi nel 2016.

 L’obesità è prevenibile.

DIETA SOSTENIBILE: DIETA MEDITERRANEA

La dieta mediterranea è associata a una migliore qualità di vita, che si traduce in una migliore stato

psicofisico e metabolico. Questo è dovuto alla tipologia di alimenti inclusi nella dieta mediterranea che,

singolarmente e in associazione tra di loro hanno un effetto protettivo e preventivo.

La dieta sostenibile è una dieta a basso impatto ambientale concorre alla protezione e al rispetto della

biodiversità e degli ecosistemi, è culturalmente accettabile, economicamente equa e accessibile, adeguata,

sicura e sana sotto il profilo nutrizionale, ma anche in grado di ottimizzare le risorse naturali e umane.

Lezione 5

GOVERNANCE

La governance globale del settore agricolo passa soprattutto attraverso tre sfide:

1. Fornire supporto politico-istituzionale

2. Coordinare diverse dimensioni dello sviluppo

3. Assicurare risorse

La governance dello sviluppo agricolo e rurale abbraccia molteplici problematiche:

 Conservazione risorse

 Tutela biodiversità

 Sicurezza alimentare

 Controllo malattie

 Ricerca e sviluppo

 Cambiamenti climatici

 Tutela biodiversità

La FAO, una tra le più grandi organizzazioni dell’ONU si pone come missione:

1. L’incremento del livello nutrizionale e del tenore di vita all’interno degli stati membri

2. Il miglioramento della produzione e della distribuzione di beni agroalimentari

3. Il miglioramento delle condizioni di vita e lavoro delle popolazioni rurali

4. La lotta contro la fame

La FAO riesce nel suo intento a perseguire i suoi obiettivi mediante:

1. Raccolta, analisi e divulgazione informazioni

2. Tecnici in campo

3. Offrire competenze politiche

4. Offrire assistenza tecnica

5. Fornire un forum neutrale per accordi

6. Linee di condotta comune

La pubblicazione di report scientifici attraverso la divulgazione è una delle più importanti attività svolte dalla

FAO.

PROGRAMMI FAO

WFP- world food programme

Viene definito come il braccio operativo per gli aiuti alimentari delle Nazioni Unite

Opera in 4 settori di attività (missione)

1. Emergenza

2. Ricostruzione

3. Sviluppo

4. Operazioni logistiche

IFAD- International Fund for Agricultural Development

Nacque dalla necessità di creare uno strumento per il supporto finanziario ai progetti di sviluppo agricolo nei

paesi in via di sviluppo.

La riduzione della fame richiede quindi la riallocazione di risorse attraverso progetti ed interventi.

La Missione dell’IFAD:

1. Lotta alla fame e sviluppo umano e sociale

2. Migliora l’accesso alle risorse produttive naturali e tecnologiche

3. Favorire l’accesso ai servizi finanziari ed i mercati

UNDP- United Nations Development Programme

È la rete di sviluppo globale d

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Scienze agrarie e veterinarie AGR/01 Economia ed estimo rurale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giovannidesalve di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica agraria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Miglietta Annarita.
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