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CREDETE CHE SIA PROFONDO CIÒ CHE COMUNEMENTE

S’INTENDE PER SERIO SIETE DEI SUPERFICIALI. La 1. DISTRUGGERE IL FANTASMA romantico ossessionante e

superiorità dell’uomo su tutti gli animali è che ad esso solo fu doloroso DELLE COSE dette GRAVI, estraendone e

dato il privilegio divino del riso. sviluppandone il ridicolo, col sussidio delle scienze, delle arti,

della scuola.

BISOGNA ABITUARSI A RIDERE DI TUTTO QUELLO DI

CUI ABITUALMENTE SI PIANGE, sviluppando la nostra 2. Combattere il dolore fisico e morale con la loro stessa

profondità. L’UOMO NON PUÒ ESSERE CONSIDERATO parodia. Insegnare ai bambini la massima varietà di sberleffi,

SERIAMENTE CHE QUANDO RIDE. La serietà in tal caso ci di boccacce, di gemiti, lagni, strilli, per preservarli dagli abituali

viene dalla ammirazione, dall’invidia, dalla vanità. QUELLO pianti.

CHE SI DICE IL DOLORE UMANO NON È CHE IL CORPO 3. Svalutare tutti i dolori possibili, penetrandoli, guardandoli da

CALDO ED INTENSO DELLA GIOIA RICOPERTO DI UNA ogni lato, anatomizzandoli freddamente.

GELATINA DI FREDDE LAGRIME GRIGIASTRE.

Scortecciate e troverete la felicità. 4. INVECE DI FERMARSI NEL BUIO DEL DOLORE,

ATTRAVERSARLO CON SLANCIO, PER ENTRARE NELLA

Si è fino alla nausea fatto del vieto romanticismo sopra le LUCE DELLA RISATA (> MARINETTI)

sventure umane; le deformità del corpo, le malattie, le

passioni, la miseria, la vecchiaia, i cataclismi, le carestie, 8. Trasformare gli ospedali in ritrovi divertenti, mediante

furono ritenute sciagure tutte da bagnare di pianto. Se esse five o’ clock thea esilarantissimi, café-chantants, clowns.

fossero state un tantino approfondite, noi le avremmo già Imporre agli ammalati delle fogge comiche, truccarli come

come le fonti più vive della nostra allegrezza. Nulla fu creato attori, per suscitare fra loro una continua gaiezza. I visitatori

con malinconia, ricordatelo bene; NULLA È TRISTE non potranno entrare nei palchetti delle corsie se non dopo

PROFONDAMENTE, TUTTO È GIOIOSO. esser passati per un apposito istituto di laidezza e di schifo, nel

quale si orneranno di enormi nasi foruncolosi, di finte bende,

ecc. ecc.

9. Trasformare i funerali in cortei mascherati, predisposti e turchi, palestre. Organizzare scampagnate diurne e bals

guidati da un umorista che sappia sfruttare tutto il grottesco del masqués notturni nei cimiteri.

dolore. Modernizzare e rendere comfortables i cimiteri 12. Trasformare i manicomi in scuole di perfezionamento per

mediante buvettes, bars, skating, montagne russe, bagni le nuove generazioni.

|||

L’uomo che attraversa il dolore è simile a un Dio, la via è un purgatorio di spine e il modo per attraversarlo è

attraverso la gioia. Non affrontare la vita con il pianto ma con la risata, cercare la gioia nella disgrazie,

ridendo > cinismo, ridere in faccia al lutto ha qualcosa di violento. si tratta di un movimento violento nei

confronti del sentimento di tristezza >>> futurismo di Palazzeschi > la violenza che lui dà al sentimento

LASCIATEMI DIVERTIRE (da L’incendiario, 1910)

Tri tri tri, Scikoku… koku koku

fru fru fru, Ma se d'un qualunque nesso Sciu

uhi uhi uhi, son prive, Ko

ihu ihu ihu. perché le scrive Ku.

quel fesso?

Il poeta si diverte, Come si deve fare a capire?

pazzamente, bilobilobilobilobilo Avete delle belle pretese,

smisuratamente! blum! sembra ormai che scriviate in giapponese.

Non lo state a insolentire, Filofilofilofilofilo

lasciatelo divertire flum! Abì, alì, alarì.

poveretto, Bilolù. Filolù. Riririri!

queste piccole corbellerie U. Ri.

sono il suo diletto. Non è vero che non voglion dire, Lasciate pure che si sbizzarrisca,

Cucù rurù, voglion dire qualcosa. anzi è bene che non la finisca.

rurù cucù, Voglion dire... Il divertimento gli costerà caro:

cuccuccurucù! come quando uno gli daranno del somaro.

si mette a cantare

Cosa sono queste indecenze? senza saper le parole. Labala

Queste strofe bisbetiche? Una cosa molto volgare. falala

Licenze, licenze, Ebbene, così mi piace di fare. falala

licenze poetiche! eppoi lala…

Sono la mia passione. Aaaaa! e lalala lalala.

Eeeee!

Farafarafarafa, Iiiii! Certo è un azzardo un po' forte,

tarataratarata, Ooooo! scrivere delle cose così,

paraparaparapa, Uuuuu! che ci son professori oggidì

laralaralarala! A! E! I! O! U! a tutte le porte.

Ahahahahahahah!

Sapete cosa sono? Ma giovanotto, Ahahahahahahah!

Sono robe avanzate, ditemi un poco una cosa, Ahahahahahahah!

non sono grullerie, non è la vostra una posa,

sono la… spazzatura di voler con così poco Infine io ò pienamente ragione,

delle altre poesie. tenere alimentato i tempi sono molto cambiati,

Bubububu, un sì gran foco? gli uomini non domandano più nulla

fufufufu. dai poeti,

Friu! Huisc...Huiusc... e lasciatemi divertire!

Friu! Huisciu… sciu sciu,

La violenza viene mascherata dal grido di gioia > il futurismo entra con la distruzione del verso

tradizionale attraverso le onomatopee, gridolini, parole senza senso >si gioca con il materiale letterario e si

recuperano anche gli scarti >> fare poesia con il no-senso (a Palazzeschi piace che non si capisca niente).

Gran foco è la poesia, le persone dicono di lasciar sfogare il pazzo, i professori diranno che non si fa così la

poesia, ma lui da uno schiaffo al pubblico e la sua reazione è irriverente: gli uomini non domandano più nulla

al poeta e quindi i poeti scrivono come vogliono.

|

Bisogna sempre cercare di rispondere alla stessa domanda: a cosa serve la poesia nel Novecento? >

Palazzeschi e i futuristi rispondono così.

12° lezione 06.11.23 IL FUTURISMO

In Italia nasce il futurismo dalle radici SIMBOLISTE di Filippo Tommaso Marinetti >> i modelli dei futuristi sono

i simbolisti francesi. Baudelaire è il mattone sulla quale il futuristi costruiscono le avanguardie, egli lascia

due concetti fondamentali:

1. la TEORIA DELLE CORRISPONDENZE: processo analogico (no logico) della poesia. In che modo si

rielabora il processo associativo che mette insieme ad es. l’odore e il colore

2. il TEMA DEL VIAGGIO: viaggio verso l’ignoto

Noi rinneghiamo i nostri maestri simbolisti ultimi amanti

della luna, 1917

Nelle prime 5 righe di questo manifesto futurista troviamo una

contraddizione. Se il futurismo nasce dal simbolismo e i futuristi

sono allievi di Baudelaire, qui vengono rinnegati questi maestri. In

realtà c’è una dipendenza forte rispetto a questi modelli e si sente

necessità “di uccidere il padre”.

Il poeta da un lato pesca dal repertorio tematico di Baudelaire,

dall'altro lo rifiuta > è un percorso progressivo: prima un’ aderenza

totale, poi la consapevolezza che ciò è talmente esposto che deve essere eliminato. L’ avanguardia si fonda

sui manifesti (le opere derivano da precetti impostati dal manifesto) vs sperimentalisti (un’opera fa da modello

per le successive). In questo manifesto “Noi rinneghiamo i nostri maestri simbolisti ultimi amanti della luna”, si

dichiara il rifiuto nei confronti dei MAESTRI ma il titolo rivela la dipendenza al simbolismo >> “i maestri”.

Questi maestri hanno un legame con il passato, cioè la TRADIZIONE.

Il futurismo vuole eliminare tutto quello che è letteratura, tradizione, no alle scuole, ai musei, alle accademie

perché bisogna ricostruire su delle nuove basi

L’antecedente di «Poesia», 1905-1909

Nella rivista letteraria simbolista “Poesia”, la voce dei giganti della letteratura si fa sentire. Marinetti la fonda

nel 1905 e la fa terminare nel 1909 in

concomitanza con la pubblicazione del Manifesto

del Futurismo (1909) > la rivista è un organo di

diffusione del Simbolismo in Italia.

La prima fonte di celebrità per Marinetti è quello di

farsi voce attraverso i simbolisti: chi sono ?, come

scrivono?, quali sono le innovazioni?, per la sua

rivista Marinetti manda inchieste e interroga

intellettuali francesi e italiani per discutere di temi

letterari, stilistici e culturali.

Il primo numero della rivista è dedicato a

CARDUCCI (il poeta vate della tradizione) >

CONTRASTO FORTE: i futuristi poi vorranno eliminare la tradizione. Tra le lettere di adesione troviamo anche

Giovanni Pascoli. Prima del Manifesto Futurista Marinetti si lega a due nomi che non c’entrano con

l’avanguardia > i poeti cambiano e non appartengono alla stessa etichetta > un omaggio al simbolismo.

Le cose poi cambiano con il testo conclusivo dei Fiori del Male (raccolta del 1857), il quale insegna ai

futuristi una postura violenta. Questo invita a superare i confini della vita moderna, non ha niente di violento è

EVOCATIVO. Baudelaire è caratterizzato da due sentimenti opposti:

1. SPLEEN > malinconia, nostalgia, pesantezza della vita di tutti i giorni, sentimento di oppressione e

rincorsa dell'uomo moderno alla realizzazione, alla sopravvivenza > metafora dello spleen: un cielo che

è come una cupola di nuvole grigie che schiacciano la terra

2. IDÉAL > la libertà, la leggerezza, il poter andare fuori dai confini di questa oppressione, il viaggio

come una metafora di libertà, della possibilità di conoscere e godere di un altrove dove c’è qualcosa

che ci può salvare, si va per conoscere, per godere, per trovare qualcosa di nuovo >> le voyage

|

Il testo mette in pagina il tema dell’idéal e Baudelaire interroga i viaggiatori (chi è riuscito ad andare al di là,

cercare l'ideale e la felicità) domandando cosa hanno visto e cosa hanno trovato.

IL VIAGGIO (Baudelaire, Le Voyage)

Per il ragazzo, innamorato di mappe e III che il caso ricava dalle nuvole:

di stampe, Straordinari viaggiatori, quali nobili e sempre il desiderio ci tallonava

l'universo è pari alla sua vasta brama. storie dappresso.

Come è grande il mondo alla luce leggiamo nei vostri occhi profondi VII

della lampada, come il mare. Amaro sapere, quello che si ricava dal

come, agli occhi del ricordo, meschino! Mostrateci gli scrigni della vostra ricca viaggiare!

Un mattino partiamo, il cervello in memoria, Il mondo, piccolo e monotono oggi

fiamme, i gioielli meravigliosi fatti di astri e di come ieri, come domani, come

il cuore gonfio di rancore e di voglie etere. sempre,

amare, Senza vapore né vela vogliamo ci mostra la nostra immagine:

e andiamo seguendo il ritmo delle navigare! un'oasi d'orrore in un deserto di

onde, Per alleviare il tedio delle nostre noia!

cullando il nostro infinito sul finito dei prigioni Partire? Restare? Se puoi, resta,

mari: fate passare sui n

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Publisher
A.A. 2023-2024
85 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maddaluna di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Barboni Federica.