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La gerarchia dei soggetti e degli strumenti della pianificazione: il caso della regione, della provincia e del comune

REGIONE

La regione è il terzo soggetto della pianificazione territoriale a seguito di Unione Europea e Stato; essa legifera nel proprio territorio attraverso le Leggi Regionali, le quali sono caratteristiche per ogni Regione di interesse, ma presentano degli elementi in comune, che sono la struttura degli strumenti tramite cui essa legifera e sono:

  • Legge Urbanistica Regionale: definisce i compiti dei soggetti della pianificazione, la struttura e i contenuti dei piani dei diversi livelli di pianificazione (Regione, provincia, comune); in particolare definisce il Piano Regionale Paesaggistico
  • Piano Territoriale di
Coordinamento: considera tutti gli aspetti che possono essere contenuti in un piano ed è costituito da testi e da cartografie; contiene anche archivi di dati comunali, andando a definire quali sono le strategie evolutive e le direzioni da intraprendere (es. ridurre il consumo di suolo), definisce infine i contenuti del Piano Paesaggistico, del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), del Piano della Qualità delle Acque e del Piano di Risanamento dell'atmosfera. Piano Paesaggistico: esso è parte integrante del Piano Territoriale di Coordinamento e va ad individuare tutti gli ambiti e gli elementi considerati di pregio paesaggistico, fornendone anche delle indicazione per la gestione. Al fine di analizzare la composizione di un piano regionale si prende come esempio quello della Regione Veneto. Per la Regione Veneto la legge di riferimento è la Legge Urbanistica Regionale 11/2004, la quale presenta la novità rendere obbligatoria la Valutazione.Ambientale Strategica (VAS) in ogni livello di pianificazione al di sotto della Regione (essa compresa) al fine di protezione ambientale (ad esempio a livello regionale la VAS per la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta). Secondo tale legge la pianificazione regionale è composta da:
  • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC)
  • Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)
  • Piano di Assetto del Territorio (PAT), Piano degli Interventi (PI) e Piani Urbanistici Attuativi (PUA), nel caso di un Piano organizzati tra più comuni il PAT viene sostituito dai PATI (Piano di Assetto del Territorio Intercomunale)
Per la Regione Veneto il Piano Paesaggistico è parte integrante del PTRC, quest'ultimo rappresenta lo strumento regionale di governo del territorio, indicando gli obiettivi e le principali linee di organizzazione e di assetto del territorio regionale, nonché le strategie e le azioni volte alla loro realizzazione; ècomposto da 6 allegati: - Allegato A - Relazione illustrativa: viene trattata la struttura generale del piano e dei temi trattati - Allegato B: contiene gli elaborati grafici che riportano i diversi settori su cui si basa lo sviluppo della Regione; inoltre suddivide il territorio in 39 "ricognizioni" che analizzano nel dettaglio i valori ambientali, rurali e della rete ecologica principale. Un esempio di carta che viene riportata è quella della mobilità, in cui sono riportate le strutture atte a fornire un collegamento stradale, ferroviario, aeroportuale e portuario e di conseguenza i principali punti cruciali per la mobilità del territorio (es. Verona e Mestre) - Allegato C: è il quadro conoscitivo, il quale riporta l'elenco di tutti i dati territoriali; ad esempio la concentrazione di nitrati nel terreno - Allegato D: riporta il Documento per la valorizzazione paesaggistica, ovvero il Piano Paesaggistico, il

La Regione suddivide il territorio in 39 ricognizioni, ognuna caratterizzata da specifiche caratteristiche. Di seguito viene fornita una descrizione per ognuna:

- Descrizione generale del territorio: vengono fornite informazioni sulla geologia, morfologia e vegetazione presenti nella zona.

- Valori naturalistico-ambientali e storico-culturali: vengono evidenziati i punti di interesse legati alla natura e all'ambiente, così come i siti di importanza storico-culturale, come ad esempio la presenza di un importante duomo.

- Integrità naturalistico-ambientale e storico-culturale: vengono descritti i parchi e le aree protette presenti nella zona, che contribuiscono a preservare l'ambiente e il patrimonio culturale.

- Fattori di rischio e elementi di vulnerabilità: vengono identificati i fattori che possono mettere a rischio il territorio, come ad esempio l'espansione degli insediamenti urbani.

- Obiettivi e indirizzi di qualità paesaggistica: vengono definiti gli obiettivi e le direttive per garantire la qualità del paesaggio, come ad esempio la funzionalità ambientale dei sistemi fluviali.

- Allegato E: riporta le norme tecniche che trattano degli obiettivi e delle linee principali di organizzazione e di assetto del territorio regionale. Queste norme hanno valore di legge e forniscono direttive a diversi livelli di pianificazione, come Regione, Provincia e Comune.

La PROVINCIA recepisce le leggi e le direttive imposte da soggetti gerarchici superiori e disciplina le attività ai soggetti inferiori (comuni); lo strumento con cui essa pianifica il territorio è il Piano Territoriale Provinciale. La Legge Nazionale 142/1990 stabilisce le funzioni della Provincia, ad essa infatti spettano le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardano vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale in ambito di difesa, tutela e valorizzazione del suolo, delle risorse idriche, dei beni culturali, dei trasporti, della flora e della fauna e dello smaltimento dei rifiuti. La stessa Legge inoltre predispone e adotta il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP),

Necessario per esercitare le funzioni ad essa attribuita. La Legge è stata assorbita dal D.L. 267/2000, ma le funzioni e i compiti rimangono invariati.

In riferimento alle Province della Regione Veneto, che vengono prese come esempio, si fa riferimento alla legge urbanistica 11/2004 e nel PTCP si trovano le competenze già attribuite alla provincia a livello nazione; alcuni contenuti del PTCP sono:

  • Recepimento dei siti interessati da habitat naturali e da specie floristiche e faunistiche di interesse comunitario
  • Definisce gli aspetti relativi alla difesa del suolo e alla sicurezza degli insediamenti con riferimento al rischio idrogeologico
  • Detta norme in difesa all'inquinamento
  • Individua e disciplina i corridoi ecologici

Come per tutti i piani, anche il PTCP è formato da una relazione, dagli elaborati grafici, dalle norme tecniche, da una banca dati e dalla VAS; i documenti principali fanno riferimento ai vincoli, alle fragilità del territorio.

All'assetto vegetazionale e faunistico e alla rete ecologica. Un esempio di cartografia in riferimento alla Provincia di Verona (quella dove abito) è quella del sistema ambientale, in cui sono riportati gli elementi che contribuiscono ad accrescere il valore ambientale e naturale del territorio come aree nucleo, corridoi ecologici, SIC, ZPS, sorgenti, ecc.

COMUNE

Il comune è l'ente territoriale che recepisce tutte le direttive imposte dai soggetti superiori e in esso si concretizzano le leggi e i decreti. In linea generale i Piani comunali italiani si articolano in 3 parti:

  • Un Piano generale che descrive nel dettaglio il territorio ed è corredato da numerose cartografie esplicative (PAT per il Veneto)
  • Un Piano dettagliato che regolamenta l'attività edificatoria, in cui si trovano indici e standard urbanistici (PI per il Veneto)
  • La Valutazione Ambientale Strategica (VAS), che stabilisce gli impatti che potrebbe subire ogni
risorsa del territorio a seguito dell'attuazione del piano In riferimento ai Comuni della Regione Veneto, la nuova legge urbanistica 11/2004 stabilisce l'obbligatorietà di redigere il Piano di Assetto del Territorio (PAT o PATI se coinvolti più comuni nello stesso piano) e il Piano degli Interventi (PI) una volta scaduto il vecchio piano regolatore comunale. Il PAT è lo strumento di pianificazione urbanistica che delinea le scelte strategiche di assetto e sviluppo per il governo del territorio comunale, individuandone le caratteristiche al fine di tutelare l'integrità fisica e ambientale, nonché l'identità culturale e paesaggistica del comune stesso. Il PAT quindi fissa gli obiettivi e le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni ammissibili, con durata decennale. Il PAT ha il compito di governare numerose variabili nel territorio comunale, alcuni esempi sono: disciplina le invarianti di natura idrogeologica,individua gli ambiti per la formazione di parchi e riserve naturali, determina illimite per le zone agricole trasformabili e detta una specifica disciplina con riferimento ai centri storici, alle zone ditutela e alle fasce di rispetto. Le cartografie più importanti che vanno a costituire il PAT sono 4 e solitamente hanno una scala 1:10.000: - Carta dei Vincoli e della pianificazione territoriale: identifica tutti gli elementi del territorio oggetto di vincolo oderivanti da strumenti di piano sovra-ordinati, degli esempi sono il vincolo idrogeologico e il vincolopaesaggistico. - Carta delle fragilità: definisce i vari livelli di trasformabilità del territorio in base alla caratteristichegeomorfologiche e idrogeologiche e individua nel territorio le parti di valore storico e ambientale chenecessitano di particolari misure di tutela, subordinati a precise direttive e prescrizioni (es. aree idonee acondizione o aree non idonee). - Carta delle invarianti: identificagli usi ammessi e le modalità di intervento. Il PI è redatto dal Comune e deve essere coerente con ilPiano Strutturale.anistici Attuativi (PUA). Il PI ha durata di 10 anni e definisce le modalità di intervento sul territorio comunale. La localizzazione e il PI sono strumenti fondamentali per la pianificazione urbanistica e consentono di organizzare e gestire in modo razionale lo sviluppo del territorio.
Dettagli
A.A. 2021-2022
19 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fabio.simoncello di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pianificazione ecologica del territorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Cattaneo Dina.