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Estratto del documento

PARTE DELLA PROF LICHENE

Formare cittadini attivi nel mondo i riferimenti culturali

Essere cittadini del mondo → comprendere importanza di una partecipazione attiva e

solidale alla vita delle comunità di appartenenza. L’educazione motoria e sportiva è un aiuto

a crescere in consapevolezza al riguardo.

La pedagogia per formare cittadini attivi e responsabili

La riflessione in ambito pedagogico,generale e sociale aiuta a riflettere su di una possibilità

di essere → rivisitare criticamente gli abituali scenari dell'educazione e della cura, dove il

corpo è spesso assente o imbrigliato.

John Dewey riflette anzitutto l'importanza dell’ambiente sociale e delle interdipendenze delle

azioni-relazioni in esso → una persona non impara col semplice imprimersi nella mente le

cose attraverso la porta dei sensi. Troviamo, inoltre, numerosi spunti di riflessione circa i

processi di apprendimento basati sull’interesse.

Una vasta letteratura esperta a livello internazionale mette in rilievo che pensare

criticamente ai processi di insegnamento - apprendimento significa riflettere sull’idea di

allievo e di cittadino che si ha in mente e di insegnante e di scuola, di ambiente formativo

speciale.

Secondo Dewey, l’educazione prende coscienza dell’unione della mente e del corpo

nell’acquisizione della conoscenza. Egli si preoccupa su una scuola che veicola

atteggiamenti autoritari; tuttavia, Paulo Freire ci ha insegnato che il processo di

coscientizzazione è il più difficile da attuare anche per gli educatori → necessario

condividere con loro delle disposizioni normative in generale e delle indicazioni

programmatiche per quell’ambiente speciale che è la scuola.

Paulo Freire e la scuola del dialogo

Don Milani, Paulo Freire, Hannah Arendt sono pensatori che provengono da culture, storie,

realtà, contesti, molto diversi che, però, hanno arricchito e dato solide radici alla Pedagogia

del Novecento permettendo di ripensare il concetto di cittadinanza attiva e educazione

democratica.

Educazione come atto di libertà

L’educazione chiede a chi la fa di prendere posizione, scegliere e, in tal senso, è atto di

libertà coraggio (scegliere richiede il coraggio di rinunciare definitivamente ad una o più

opportunità) e fiducia (riposta in chi ci accompagna nel viaggio verso il cambiamento).

Crescere come fine dell’educazione

Il crescere (come cambiamento trasformativo) è il fine dell'educazione → acquisire forme di

pensiero critico e riflessivo => non si cresce per diventare adulti.

Come si struttura un cambiamento 'trasformativo':IL FINE E L'OBIETTIVO

-​ FINE → rappresenta la direzione di senso verso il quale tendono i diversi traguardi.

Lega tra loro gli obiettivi e gli dà senso

-​ OBIETTIVO → una serie di traguardi lungo i quali si svolge il percorso di

apprendimento. Un 'buon' obiettivo deve essere:

1.​ definito

2.​ osservabile

3.​ descrivibile

4.​ apprezzabile (soggetto a verifica e valutazione)

5.​ in continuità con quello che lo precede e che lo segue.

Educare come pensiero critico e riflessivo: le fasi del processo di indagine

Il compito dell’educazione è quello di promuovere la capacità di pensare attraverso un

metodo scientifico atto a:

-​ risolvere problemi

-​ acquisire la capacità di argomentare, sostenere le proprie idee e posizioni senza

escluderne altre a priori

-​ evitare che abitudine e pregiudizi governino il nostro agire e pensare

Gli stimoli che attivano il processo di pensiero sono:

-​ pratici

-​ intellettuali

-​ curiosità

La situazione di partenza è:

-​ indeterminata rispetto al suo risultato

-​ confusa

-​ contraddittoria → tende a suscitare risposte discordanti

-​ aperta all’indagine → i suoi elementi costitutivi non dipendono l’uno dall’altro

=> di fronte alla situazione perturbata si possono assumere tre atteggiamenti:

-​ tirarsi da parte

-​ fantasticare

-​ riflettere

La situazione finale è chiusa. L’indagine modifica, trasforma

una situazione → trasformazione che essa opera non riguarda solo lo stato mentale del

soggetto. Poiché è la situazione ad essere indeterminata, il ristabilimento dell’equilibrio deve

essere compiuto mediante operazioni che modificano realmente le condizioni.

Il processo di indagine richiede operazioni materiali (azioni) e operazioni mentali

(rappresentazioni di operazioni materiali).

Le fasi del processo di indagine sono:

-​ suggestione → dipendono dall’esperienza della persona, che dipende dalla cultura

del tempo: guidano il processo di osservazione che caratterizza la seconda fase

dell’indagine. L’intellettualizzazione → consente di trasformare una situazione di

esperienza dubbiosa, perturbata e sollecitante, un’esperienza in una situazione

pensata, nella quale la vaghezza del primo dubbio è sostituita da un problema

(precisazione del dubbio)

-​ osservare → consente di definire i termini e i confini del problema: controlla e verifica

la plausibilità della suggestione. Le idee sono guide per ulteriori approfondimenti;

l’idea guida conduce a nuove e mirate osservazioni

-​ ragionamento → consiste nello sviluppare l’idea trasformandola in una proposizione

“se … allora”.

-​ verifica delle ipotesi → il ragionamento mostra che, se l’idea sarà adottata, ne

seguiranno certe conseguenze.

-​ nella situazione finale → situazione rischiarata nella quale eventi e oggetti prima

sentiti come sconnessi ricevono un senso, un significato, consentono un’azione

intelligente

=> per Dewey il compito dell’educazione è formare cittadini capaci di pensare, costruirsi

opinioni a partire dalla raccolta di osservazioni, informazioni, condividerle e confrontarle e

metterle alla prova della realtà per verificarle. Inoltre, per lui la Democrazia indica una forma

di vita associativa nella quale tutti i cittadini possano “partecipare a condizioni eguali a quel

che ha di buono la società”.

PARTE DELLA PROF GUSMINI

La professionalità educativa

E’ orientata al cambiamento positivo in funzione dei valori di riferimento e della disponibilità

di saperi specialistici provenienti dalla ricerca educativa. La discrezionalità e l'autonomia che

distinguono le professioni dal lavoro prettamente tecnico rimandano ad un uso appropriato e

riflessivo del sapere.

→ non si può non pensare alle professioni educative delle pratiche motorio-sportive: in ottica

fenomenologica (ritorno alle cose stesse, al fenomeno così come si presenta), la corporeità

è dimensione costitutiva dell’uomo. L’uomo è corpo e il corpo è il centro costitutivo della

persona, senza il quale non è possibile nessuna esperienza.

Mettere il CORPO e la CORPOREITÀ al centro delle professioni educative-motorie-sportive:

dal corpo-cosa al corpo-progetto

-​ corpo che si fa progetto → invece di alienare il corpo nella ripetitività, è meglio

ricondurre a progetto: capacità di iniziare a costruire un progetto di vita comprensivo

della propria corporeità, diventare (e restare) consapevoli che il cambiamento fa

parte dell’esistenza umana e che non sempre siamo noi a governarlo

Architettura delle competenze pedagogiche-educative per insegnanti edu fisica e allenatori

Responsabilità educativa

Il corpo è il nucleo centrale della nostra identità e deve essere inteso come corpo-soggetto e

come corpo progetto → infatti, accanto alle conoscenze e abilità legate ai saperi del corpo

(anatomia, fisiologia, medicina, biologia) e alle competenze utili per promuovere lo sviluppo

motorio => vanno apprese anche le competenze pedagogico-educative.

Metacompetenze

Si caratterizzano per uno sguardo critico, ed esprimono la consapevolezza delle proprie

competenze e la capacità di gestirle.

Intenzionalità

-​ esplicita → si esprime nell’intento organizzato dell’insegnamento di corrispondere

alle esigenze del destinatario

-​ orizzonte di senso → capacità di dare significato alle azioni educative, includendole

in una prospettiva di senso che implica la visione antropologica (l’idea di uomo a cui

tendere), quella axiologica (l’insieme dei valori di riferimento) e quella teleologica (la

prospettiva dei fini)

-​ apertura all’altro → costruzione di senso collettiva, aperta al dialogo e impegnata a

comprendere e a valutare la visione del mondo del soggetto a cui ci rivolgiamo

-​ postura di reciprocità → assumere una prospettiva di confronto e di apertura

attenta al rischio di cadere nella tentazione di assumere una prospettiva appoggiata

a pregiudizi

Progettualità

Dà corpo e sistematicità alle complesse possibilità che si presentano e che si costituiscono

come opzioni, punti di svolta, percorsi e modalità operative che delineano il

progetto → consente il passaggio alla concretezza dell’azione educativa, scartando,

scegliendo, definendo, costruendo opzioni e percorsi.

Riflessività

-​ connessione teoria-prassi → capacità di mantenere attivo il circolo teoria-prassi,

costruendo modelli per l’azione e l’innovazione delle pratiche

-​ valutazione → contesto operativo-educativo: mantenere in stretta relazione

intenzionalità e progettualità, valutando il processo educativo e la funzionalità della

progettazione e del progetto

-​ autovalutazione ed ecovalutazione → riflessività diviene metacompetenza al servizio

del perfezionamento della propria professionalità sia nel valutare la propria

formazione sia nel valutare nel contesto e nel gruppo di lavoro il livello di

competenza e di performance

Le competenze trasversali o attitudini educabili

Competenze che possono appartenere a più professioni. Sono delle attitudini o competenze

già in possesso della persona prima che possa trasformarle in una precisa competenza

professionale.

Competenze di base

Insegnante di educazione motoria e allenatore a confronto

Life skills nello sport

-​ allenatore condivide le finalità educative in modo consapevole e intenzionale

-​ relazione educativa fondata sulla conoscenza della persona e sulle sue capacità →

allenatore promuove un clima di fiducia reciproca con atleta e tra i compagni

-​ strategie specifiche per apprendere le life skills

-​ allenatore ricorre alle risorse dell’ambiente di appartenenza (Es. genitori)

-​ patto di corresponsabilità educativa tra genitori, di

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
19 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pierpi0427 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Lichene Claudia.