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Patologia generale - Termoregolazione Pag. 1
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Difatti, è il processo con cui il corpo mantiene la temperatura interna stabile,

generalmente intorno ai 36,5 37,5 °C, nonostante le variazioni

dell’ambiente esterno. È un meccanismo fondamentale per il corretto

funzionamento di enzimi, cellule e organi.

L’ipotalamo, una piccola parte del cervello, è il centro di termoregolazione del

corpo che riceve informazioni sulla temperatura da recettori distribuiti sulla

pelle, negli organi interni e nel sangue. Se rileva una deviazione dalla

temperatura ideale, attiva meccanismi per correggerla.

I meccanismi in questione sono quelli per abbassare o per aumentare la

temperatura.

 Meccanismi per abbassare la temperatura

Di solito essi si attivano quando fa caldo o se c’è febbre.

- Vasodilatazione cutanea: i vasi sanguigni della pelle si dilatano,

aumentando la dispersione del calore.

- Sudorazione: il sudore evapora dalla pelle, raffreddando il corpo

Riduzione dell’attività muscolare:

- meno produzione di calore interno.

 Meccanismi per aumentare la temperatura

Si attivano quando fa freddo.

- Vasocostrizione cutanea: i vasi della pelle si restringono per trattenere

il calore interno.

- Brividi: contrazioni muscolari involontarie che generano calore.

- Aumento del metabolismo: il corpo brucia più energia per produrre

calore.

- Comportamenti adattivi: cercare calore, vestirsi di più, accendere il

riscaldamento.

Quando si ha la febbre, l’ipotalamo “alza” il punto di regolazione della

temperatura.

TERMOGENESI

La termogenesi è il processo mediante il quale il corpo produce calore per

mantenere la temperatura corporea. È una parte fondamentale della

termoregolazione.

Il sistema nervoso simpatico regola la termogenesi: quando la temperatura

corporea scende, l’ipotalamo attiva i nervi simpatici che stimolano i muscoli,

per i brividi, e il grasso bruno, per la termogenesi senza brividi.

viene prodotto calore attraverso l’attività

Nel meccanismo di termogenesi

metabolica, lavoro muscolare e metabolismo basale.

Si divide in: 

1. Termogenesi obbligatoria stimolata dagli ormoni.

È produzione basale di calore in condizioni di riposo.

dovuto all’aumento degli ormoni che

Nei casi di ipertiroidismo,

stimolano un aumento della produzione di calore (stimolano la

produzione di ATPasi), è indipendente dai segnali che trasmette

l’Ipotalamo. stimolata dal brivido, attraverso l’attività

2. Termogenesi facoltativa

metabolica delle cellule. Produce calore in eccesso rispetto al

fabbisogno.

In situazioni normali, quando la temperatura è più elevata, l’ipotalamo

comunica al corpo che deve attivare il meccanismo di termodispersione

attraverso la vasodilatazione, la sudorazione, con i meccanismi di conduzione

(con il contatto con una superficie più fredda) oppure con la convenzione in

cui il trasferimento avviene con l’interposizione di aria tra i due corpi.

CENTRI TERMOREGOLATORI

I centri termoregolatori si trovano principalmente nell’ipotalamo, una struttura

del cervello che funge da “centralina” per il controllo della temperatura

corporea. Ricevano segnali dall’ambiente interno ed esterno e attivano

risposte per mantenere la temperatura costante.

I centri termoregolatori ricevono segnali da parte di recettori periferici (pelle) e

recettori centrali (sangue, organi interni). Confrontano la temperatura rilevata

con un set point ( valore di riferimento, che normalmente è 37°C).

Essi attivano risposte efferenti attraverso:

 Sistema nervoso autonomo

 Sistema endocrino

 Comportamenti

L’ipotalamo comunica al corpo se attivare il meccanismo di termogenesi o

termodispersione. Esso governa questo centro grazie a dei neuroni che

costituiscono insieme la temperatura di riferimento o set point.

Questi neuroni sono:

 Neuroni W (Warm), sensibili alle variazioni della temperatura;

 Neuroni I, insensibili alle variazioni di temperatura;

 Neuroni w, responsabili della termodispersione;

 Neuroni c (Cold), responsabili della termogenesi.

Quando si abbassa la temperatura corporea al di sotto di quella di

riferimento, l’ipotalamo invia degli impulsi che attivano la risposta

termoconservativa: vasocostrizione, porta la produzione di calore attraverso il

“brivido”.

Quando la temperatura corporea aumenta al di sopra della temperatura di

l’ipotalamo comunica all’organismo di avviare la

riferimento, risposta

termodispersiva: vasodilatazione, sudorazione ecc.

IPERTERMIA FEBBRILE E NON FEBBRILE

L’ipertermia è un aumento anomalo della temperatura corporea al di sopra

dei valori normali, ma può avvenire con o senza febbre.

L’ipertermia febbrile è l’aumento della temperatura causato da un reset del

set point ipotalamico. La causa principale sono le infezioni (batteriche, virali),

i tumori, le malattie autoimmuni.

Le citochine agiscono sull’ipotalamo, che alza il set point.

corpo si “adatta” alla nuova temperatura attraverso brividi, vasocostrizione,

il

aumento del metabolismo.

Degli esempi sono: influenza, polmonite, appendicite, COVID-19.

L’ipertermia non febbrile è l’aumento della temperatura senza modifica del set

point ipotalamico. La causa principali è il sovraccarico termico o deficit di

dispersione del calore e non un’infezione, come per quella febbrile.

Il corpo non riesce a dissipare il calore in eccesso. L’ipotalamo funziona

normalmente, ma i meccanismi di raffreddamento sono insufficienti o bloccati.

Degli esempi sono: colpo di calore, ipertermia maligna, sindrome

serotoninergica.

Caratteristica Ipertermia febbrile Ipertermia non febbrile

Set point ipotalamico Aumentato Normale

Causa Infezione, infiammazione Calore esterno, farmaci, sforzo

Brividi Sì No

Risposta ad antipiretici Sì No

Esempi Influenza, COVID Colpo di calore, anestesia

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
5 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elecuglia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Bei Roberto.