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CICATRIZZAZIONE
Esistono diversi tipi di cicatrizzazione, classificati in base a modalità, tempo di
guarigione e aspetto finale della cicatrice.
1. Guarigione primaria
- minimo danno ai tessuti
- processo di guarigione rapido, con poca infiammazione
- cicatrice sottile e poco visibile
- FASI coagulazione, infiltrazione di cellule infiammatorie,
proliferazione epiteliale, angiogenesi, rimodellamento
2. Guarigione secondaria
- ferita più ampia, profonda e con margini non accostabili
- guarigione lenta, con più infiammazione e tessuto di granulazione
- cicatrice più grande e visibile
3. Guarigione ritardata
- si verifica quando una ferita è lasciata aperta e poi richiusa
chirurgicamente dopo qualche giorno
usata in chirurgia d’urgenza
-
TIPI DI CICATRICI
Ipertrofica
- Cicatrice in rilievo, rossa e spessa, ma limitata ai margini della ferita.
- Causata da eccessiva produzione di collagene.
- Può migliorare col tempo.
Cheloide
- Cicatrice eccessivamente esuberante, che supera i margini della
ferita.
- Più frequente in soggetti predisposti (es. pelle scura).
- Può essere pruriginosa, dolorosa, non regredisce spontaneamente.
Atrofica
- Cicatrice infossata o sottile, dovuta a mancanza di rigenerazione del
derma.
- Tipica di acne grave, varicella o vecchie ferite.
Tipo di Margini ferita Tempo Cicatrice Esempio
cicatrizzazione
Prima intenzione Ravvicinati Rapido Minima Taglio chirurgico
Seconda intenzione Ampi o irregolari Lento Evidente Ustioni, ulcere
Ferita infetta poi
Terza intenzione Ritardati Intermedio Variabile chiusa
FASI DEL PROCESSO DI GUARIGIONE
1. Processo emostatico e infiammatorio:
con l’arresto dell’emorragia
Quando si presenta una ferita, si forma un
tappo emostatico. Così si attiva il processo infiammatorio e si attivano i
leucociti con duplice scopo: rimozione dei detriti di cellule necrotiche e
di microrganismi.
impedimento dell’entrata Infine, avviene la formazione
dell’escara (crosta).
2. Formazione del tessuto di granulazione e riepitelizzazione:
Si forma il tessuto di granulazione (composto da macrofagi), e si attiva il
processo di neoangiogenesi. Poi si susseguono la proliferazione dei
fibroblasti e delle cellule endoteliali. Si convertono i fibroblasti in
miofibroblasti, che determinano la contrazione della ferita.
3. Rimodellamento del tessuto:
La rigenerazione dell’epitelio, con cui si assiste al rimodellamento della
matrice extracellulare e si ha la ricostituzione della membrana basale.
FATTORI CHE INFLUENZANO LA GUARIGIONE
La guarigione delle ferite è un processo che può essere influenzato da molti
che sistemici, che possono ritardare o compromettere l’esito
fattori, sia locali
della riparazione.
Fattori locali agiscono direttamente sulla ferita
1. Apporto di sangue (vascolarizzazione)
Un buon flusso sanguigno porta ossigeno e nutrienti fondamentali.
In caso di ischemia, la guarigione è rallentata (es. in diabetici,
arteriosclerosi).
2. Infezione
La presenza di batteri prolunga l'infiammazione e può
causare necrosi o ascessi.
È la causa più comune di ritardo nella guarigione.
3. Corpi estranei o necrosi tissutale
Ostacolano la riparazione e aumentano il rischio di infezione.
4. Movimento eccessivo della ferita
Ritarda la formazione del tessuto di granulazione e la chiusura della
ferita.
5. Essiccamento della ferita
Le ferite asciutte guariscono più lentamente rispetto a quelle
mantenute umide (ambiente favorevole per la migrazione cellulare).
6. Tipo e profondità della lesione
Ferite superficiali guariscono più velocemente.
Ferite profonde o traumatiche richiedono più tempo e spesso
cicatrizzano peggio
agiscono sull’intero organismo
Fattori sistemici
1. Età avanzata
La guarigione è più lenta per ridotta attività cellulare, meno elasticità dei
tessuti, e problemi vascolari.
2. Stato nutrizionale
Deficit di:
- Proteine (necessarie per sintesi cellulare),
- Vitamina C (collagene),
- Zinco (enzimi riparativi),
- Ferro (ossigenazione).
3. Malattie croniche
- Diabete mellito: altera microcircolo, risposta immunitaria e
ossigenazione.
- Insufficienza renale o epatica: riducono capacità rigenerativa.
- Anemia: meno ossigeno disponibile.
4. Farmaci
- Corticosteroidi: riducono infiammazione ma anche proliferazione
cellulare.
- Chemioterapici e immunosoppressori: rallentano la rigenerazione.
- FANS (a lungo termine): possono influenzare la fase infiammatoria.
5. Fumo
- Vasocostrizione, ridotto apporto di ossigeno, aumentato rischio di
infezione.