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IMMORTALIZZAZIONE
In questa fase, le cellule:
Non invecchiano (cioè non entrano in senescenza);
Non muoiono spontaneamente (resistono alla morte cellulare,
o apoptosi);
Sono immortalizzate, cioè possono vivere e dividersi molto più a lungo
del normale.
TRASFORMAZIONE NEOPLASTICA VERA E PROPRIA
Le cellule si moltiplicano anche in assenza di fattori di crescita.
Grazie a questi esperimenti hanno scoperto cosa sono gli oncogeni.
Essi non solo ci hanno permesso di capire il motivo della crescita abnorme
delle cellule ma sono diventati anche i bersagli delle terapie.
Gli oncogeni sono geni che, quando attivati o alterati, possono trasformare
una cellula normale in una cellula tumorale.
Esistono diversi tipi di oncogeni, in base al tipo di proteina che producono:
1. Fattori di crescita Stimolano la divisione cellulare.
Esempio: oncogene sis.
2. Recettori di membrana per i fattori di crescita Ricevono segnali
dall’esterno per far partire la crescita. Esempio: oncogene erb.
3. Chinasi intracellulari Enzimi che attivano segnali interni di crescita e
divisione. Esempio: oncogene src (dal Sarcoma di Rous).
Regolano
4. Fattori di trascrizione direttamente i geni che controllano la
divisione cellulare. Esempio: oncogene myc.
Molti oncogeni sono identificati con acronimi di 3 lettere, spesso derivati dal
nome del tumore virale in cui sono stati scoperti.
Ad esempio:
→ dal virus del
SRC Sarcoma di Rous
MYC, RAS, FOS, ecc.
Quali sono i protooncogeni che diventano oncogeni nelle cellule?
I protooncogeni sono:
fattori di crescita,
recettori per fattori di crescita,
proteine coinvolte nella trasduzione del segnale,
proteine che rappresentano fattori di trascrizione,
Cicline e chinasi.
Quando sono normali, sono dei protooncogeni, nel momento in cui vanno
incontro a mutazione (o perché viene alterata la struttura del gene o perché
l’espressione della struttura del gene) il
viene alterata protooncogene diventa
un oncogene, un gene che presenta un guadagno di funzione e determina un
aumento della proliferazione cellulare.
Protooncogene Oncogene Funzione normale Alterazione oncogena
Chinasi tirosinica, Attivazione costitutiva
c-src v-src trasduzione del segnale della chinasi
Mutazione → proteina
Proteina G, regolazione
c-ras ras della proliferazione sempre attiva
Iperespressione →
c-myc myc Fattore di trascrizione attivazione continua dei
geni
Mutazione o
c-erbB erbB Recettore per EGF sovraespressione del
recettore
Subunità di un fattore di Eccesso di stimolo
c-sis sis crescita (PDGF) mitogenico
Fusione con gene BCR
c-abl bcr-abl Tirosin-chinasi (es. leucemia mieloide)
Nelle cellule, agenti chimici, fisici e biologici inducono delle mutazioni a carico
dei protooncogeni.
Le mutazioni indotte a carico di questi geni fanno crescere le cellule
maggiormente.
Quali sono le mutazioni?
Durante la trasformazione neoplastica, i protooncogeni possono diventare
oncogeni attraverso diversi meccanismi genetici. Ecco i principali:
1. Mutazione puntiforme un singolo cambiamento di base nel DNA può
attivare in modo permanente la proteina prodotta dal protooncogene.
Ad esempio, RAS. Una mutazione puntiforme nel gene RAS lo rende
sempre attivo. Il risultato è una trasduzione del segnale continua e uno
stimolo costante alla crescita cellulare.
2. Amplificazione genica la cellula produce più copie del
protooncogene, quindi più proteina.
Questo porta ad una sovraespressione di fattori di crescita e un
aumento delle proteine della trasduzione del segnale. Il risultato è un
vantaggio proliferativo per la cellula.
L’amplificazione genica è quindi un meccanismo di attivazione
oncogenica.
3. Riarrangiamenti genetici parti di cromosomi si scambiano di posto e i
geni finiscono in nuove posizioni. Il protooncogene può finire sotto
controllo di un promotore molto attivo oppure fondersi con un altro
gene. Ad esempio, MYC.
I GENI ONCOSOPPRESSORI
Nella trasformazione neoplastica non vi è l’alterazione di un solo gene.
all’alterazione dell’oncogene abbiamo l’alterazione dei geni
Oltre anche
oncosoppressori.
Nei tumori metastatici quando vengono analizzate le mutazioni ce ne sono
circa un centinaio. Ci sono tante mutazioni che favoriscono la progressione
nella neoplasia.
Le mutazioni riguardano:
➔
Protoncogeni che diventano oncogeni con conseguente guadagno di
funzione, ma soprattutto le mutazioni riguardanti i geni oncosoppressori
che vanno incontro a perdita di funzione dagli inibitori.
Se viene alterato un gene oncosoppressore ed abbiamo la mutazione del
oncogene, l’oncosoppressore non può effettuare lo stress
protooncogene in
genotossico e non può impedire che ci sia la progressione neoplastica.
Se si altera la proteina p53 non c’è modo di bloccare la progressione.