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TIPO II
È definita mediata da anticorpi. L’ipersensibilità di tipo II comporta il riconoscimento di antigeni presenti sulla membrana delle
cellule e della MEC da parte degli anticorpi IgG o IgM. Tipi di interazione:
Se sono le IgG che legano avremo fagocitosi dovuta a opsonizzazione o avremo l’attivazione di linfociti NK;
- se legano le IgM si attiverà il complemento.
-
Questo è quello che succede normalmente in una reazione immunitaria, se non fosse che gli antigeni considerati sono propri di
alcune cellule e in questo caso sarebbero utili al soggetto.
Esempio classico di ipersensibilità II citotossica: incompatibilità dei gruppi sanguini AB0 Il gruppo sanguigno è definito e prende
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il nome in base a delle proteine (antigeni) presenti sui globuli rossi/emazie/eritrociti a livello della membrana. A ha antigeni A; in
circolo ha anticorpi anti-B. B ha antigeni B; in circolo ci sono anticorpi anti-A. AB ha antigeni A e B; in circolo non ci sono anticorpi
specifici. Se si fa una trasfusione IgG o IgM possono legare l’eritrocita > questo fa attivare il complemento sull’eritrocita con
conseguente emolisi intravasale. Le IgG sono anche delle opsonine > quando gli eritrociti arrivano a livello della milza sono
degradati (macrofagi splenici). Se l’eritrocita arriva alla milza ricoperto da opsonine IgG, si ha emolisi extravasale. Una cellula
ricoperta da IgG viene riconosciuta come una cellula da eliminare da parte dei NK, che riconoscono l’eritrocita come una cellula non
sana e lo portano a lisi. NON è una reazione autoimmune.
Incompatibilità Rh: Rh è una proteina che può essere presente sugli eritrociti. Se la madre non ha l’Rh e il feto sì, durante il parto il
sangue viene a contatto e si sensibilizza. Alla pima gravidanza non succede nulla. Alla seconda gravidanza si ha idrope fetale. La
madre passa al feto IgG anti-Rh che causano emolisi.
Esempio ipersensibilità II non citotossica: Morbo di Graves l’Ig si lega ai TSHR e questo insuce una iperproduzione degli ormoni T3 e
T4 ipertiroidismo che è caratterizzato dalla perdita di peso, soggetti soffrono di caldo e si osteoprosi. E’ una malattia
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autoimmune.
Miastenia gravis → abbiamo il recettore per l’acetilcolina che solitamente riceve la stimolazione nervosa tramite il rilascio
dell’acetilcolina e il muscolo così può contrarsi. In questo caso gli anticorpi legano il recettore per l’acetilcolina e lo bloccano, lo
inibiscono quindi impediscono all’acetilcolina di legare il recettore. 24
TIPO III
L’ipersensibilità di tipo III è definita anche ipersensibilità da immunocomplessi (complessi antigene anticorpo); intervengono le IgG
e le IgM che si legano agli antigeni. Abbiamo una reazione infiammatoria nelle sedi d’accumulo degli immunocomplessi perché non
riescono ad essere eliminati e il nostro sistema immunitario riconosce le Fc→ sintomi. La patologia dipende da dove si localizza
l’immunocomplesso: vasculite, artrite, glomerulonefrite. Questo antigene può essere esogeno e scatenare quindi la reazione
dell’ipersensibilità, o potrebbe essere endogeno causando malattie autoimmuni come lupus eritematoso. Quando invece
l’antigene è libero quindi non adeso a una membrana cellulare, allora in questo caso qui può venirsi a formare il macro-complesso
molecolare antigene-anticorpo generando l’immunocomplesso II vs. III.
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Esempio: malattia da siero che è dovuta alla somministrazione di immunoglobuline esogene in un soggetto, scatena la formazione
di immunocomplessi. Era molto frequente prendere le immunoglobuline dal siero di cavallo, abbiamo calato molto le reazioni degli
immunocomplessi e delle malattie da siero da quando le immunoglobuline non sono più cross-specie.
Esempio: Lupus eritematoso che è una patologia autoimmune. È una patologia autoimmune in quanto è scatenata dalla risposta di
auto-anticorpi, che si trovano abbreviati come ANA che sta per anticorpi antinucleo, che sono diretti verso componenti
intracellulari quindi verso componenti nucleari o citoplasmatici. Le cellule prima o poi rilasceranno il loro contenuto intracellulare a
causa di danno e il rilascio del contenuto intracellulare scatena una risposta autoimmune. Le manifestazioni cliniche del lupus
eritematoso sono esacerbate, accentuate, dall’esposizione ai raggi ultravioletti perché causa danni cellulari. Anche forti situazioni
di stress.
La reazione di arthus con proteine eterologhe è quello che avviene talvolta in seguito all’iniezione di vaccini quando si forma quel
rigonfiamento a livello della zona in cui c’è stata l’iniezione. Febbre reumatica post-streptococcica→ in alcune proteine del nostro
organismo a livello articolare o cardiaco sembra che ci sia una somiglianza con la proteina M dello streptococco, il sistema
immunitario si sbaglia e risponde allo streptococco e alle nostre proteine causando artriti. Si usa la penicillina e un
antiinfiammatorio contro i sintomi ma senza l’antibiotico non posso togliere lo streptococco e il tutto si cronicizza. NON è una
malattia autoimmune.
TIPO IV
L’ipersensibilità di tipo IV si discosta dalle altre 3 perché non abbiamo più una reazione dovuta all’immunità umorale, quindi
all’intervento delle immunoglobuline, ma è un’ipersensibilità cellulo-mediata o ritardata. Gli eventi patologici sono dovuti
all’intervento di linfociti T helper 1 e T citotossici → gli helper non saranno direttamente responsabili del danno ma produrranno
citochine che richiameranno cellule pro-infiammatorie con conseguente evento clinico-patologico, abbiamo è lo scatenamento di
una risposta infiammatoria sul distretto dove abbiamo avuto il riconoscimento di un particolare tipo di antigene.
Esempio: test della tubercolina rientra a tutti gli effetti sotto un’ipersensibilità cellulo-mediata, è uno scatenamento di
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un’ipersensibilità cellulo-mediata; si scatena questa risposta immunitaria da T helper che producono interferon gamma che
scatenerà i macrofagi e si viene a formare il granuloma.
Esempio: dermatite da contatto è scatenata per esempio dal contatto con una pianta come l’edera velenosa che contiene un
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olio che, quando penetra all’interno della nostra cute è in grado di andar a scatenare questa risposta immunitaria in quanto altera la
conformazione dei peptidi self → cioè le nostre proteine vengono alterate, e diventano non self e quindi viene scatenata una risposta
immunitaria sul distretto cutaneo. Intervengono i linfociti CD4 positivi e i linfociti T citotossici. Le prime manifestazioni compaiano
24/48/72h dopo il contatto con l’edera velenosa → non è un’allergia per una motivazione temporale in quanto le allegre compaiono
immediatamente. Si usano i corticosteroidi che sono sostanze che diminuiscono il prurito. Esempio di una cellulo-mediata
tipicamente con il richiamo di linfociti T citotossici è il diabete mellito di tipo 1 (è anche una malattia auto-immune perché i T-C
sono diretti verso le cellule beta pancreatiche) e il rigetto di trapianti. Anche sclerosi multipla che colpisce le cellule della mielina.
MALATTIE AUTOIMMUNI
Le malattie autoimmuni sono un sottoinsieme dell’ipersensibilità: l’ipersensibilità l’abbiamo definita come quella patologia in cui il
sistema immunitario perde i meccanismi di regolazione e a sua volta è causa della patologia, in questo caso l’azione deve essere
rivolta verso antigeni self; questa reazione immunitaria è la causa principale della patologia, non può essere una conseguenza. Ci
deve essere l’assenza di altre cause note. È difettosa la tolleranza. Caratteristiche cliniche: è una malattia multisistemica, si usano
11 criteri clinico-patologici e viene fatta la diagnosi di LES quando almeno 4 di questi sono rispettati. La diagnosi definitiva consiste
nel ritrovare gli anticorpi antinucleo → le altre situazioni prese tutte assieme potrebbero far avere il sospetto di una malattia
autoimmune però sono abbastanza aspecifiche come eritemi, fotosensibilità, ulcere orali, artriti, nefrotapie, ANA (anticorpi
antinucleo). Averle in compresenza possiamo pensare a una patologia multisistemica quindi eventualmente a una patologia
autoimmune, presi da soli no. Essendo una patologia autoimmune multisistemica queste manifestazioni devono avvenire insieme,
contemporaneamente e può fare sorgere il sospetto di malattia autoimmune e si ricercano gli anticorpi antinucleo. 25
Celiachia Malattia autoimmunitaria scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. È una reazione
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contro la transglutaminasi. Caratteristiche cliniche: infiammazione cronica che, a sua volta, danneggia i tessuti dell’intestino e porta
alla atrofia dei villi intestinali. Manifestazioni cliniche: Diarrea, gonfiore addominale, dolori addominali, perdita di peso,
malassorbimento intestinale... Se non gestita adeguatamente: linfoma e adenocarcinoma. Diagnosi: dosaggio plasmatico degli
anticorpi anti-transglutaminasi, presenza di anticorpi anti-endomisio IgA (EMA), biopsia test istologico della mucosa duodenale.
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Trapianto: procedura con cui si prelevano da un individuo cellule, tessuti oppure. Trasfusione: trapianto di cellule ematiche circolanti
o plasma da un individuo a un altro. Non possiamo far rientrare sotto la definizione di patologie autoimmuni il rigetto. Il trapianto di
cellule o tessuti da un individuo a un altro geneticamente diverso è sempre seguito da rigetto causato dall’immunità adattativa.
Cosa intendiamo per rigetto dei trapianti? È una situazione in cui l’organo che è stato trapiantato viene riconosciuto come non self
dal nostro sistema immunitario e quindi il nostro sistema immunitario reagisce. Il tutto sta sulla differenza di assetto del complesso
maggiore di istocompatibilità e quindi dei geni HLA che ci sono tra il soggetto donatore e il soggetto ricevente → ricercare due soggetti
che sono il più possibile simili. Ci sono 2 vie di rigetto:
VIA DIRETTA l’APC del donatore ha sia l’antigene esposto sull’MHC I che però per il nostro sistema immunitario è un
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antigene non self, sia l’antigene esposto sull’MHC di classe II perché sono APC. Quindi nella via diretta abbiamo
l’attivazione sia dei linfociti T citotossici sia dei linfociti T helper.
VIA INDIRETTA l’APC del ricevente presenta l’antigene non-self che andrà a stimolare solo i T helper perché in quel
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caso l’antigene è stato fagocitato, esposto sull’MHC di classe II e poi attivati i CD4+.
Il tipo di rigetto sostanzialmente è di 3 tipi:
Rigetto iperacuto > avviene nei primi minuti o qualche ora dopo il trap