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TUMORI DI TIPO EPITELIALE

Nei tumori di tipo epiteliale è necessario distinguere due tipi di epitelio:

1. Epitelio di rivestimento

2. Epitelio ghiandolare.

Ognuno dei tumori siano essi, benigni o maligni hanno nomi diversi.

dell’epitelio

I tumori benigni di rivestimento vengono divisi in: peduncolati e

sessili.

I peduncolati si presentano con una massa vegetante e si dividono in:

 

Polipo un solo asse fibroso vascolare non ramificato.

 

Papilloma con più assi fibrovascolare ramificati.

Nel Papilloma abbiamo una massa neoplastica maggiore rispetto al polipo,

presenta un carattere di progressione peggiore.

I sessili non hanno un asse peduncolare e si presentano più piatti:

 ha una larga base d’impianto, con vegetazioni papillari al di

Verruca

sotto del connettivo.

 sono virali sessili, con larga base d’impianto

Condiloma soprattutto

nelle mucose genitali.

dell’epitelio

I tumori maligni di rivestimento vengono chiamati collettivamente

carcinomi.

In base a quale strato dell’epitelio originino hanno una prognosi differente:

1. Carcinoma a cellule basali (Epitelioma basocellulare): crescono

orizzontalmente e verso la superficie determinando formazione di

ulcere.

2. Carcinoma a cellule squamose (Epitelioma spino cellulare): tendono ad

invadere e rompere la membrana basale e posseggono una notevole

capacità infiltrante.

3. Carcinoma a cellule indifferenziate (Anaplastico): hanno un grado

elevato di atipia e polimorfismo; non si capisce da quale strato

dell’epitelio origini.

dell’epitelio

I tumori benigni ghiandolare sono detti adenomi: tendono a

dell’epitelio da cui derivano.

riprodurre le caratteristiche istologiche

Si distinguono in.

1. Adenomi delle ghiandole a secrezione esterna: i tumori che originano

dall’endometrio, i polipi adenomatosi della cervice del corpo dell’utero, i

tumori della mammella.

2. Adenomi delle ghiandole endocrine: avremo la produzione di ormoni

l’effetto del tumore. La capacità delle cellule tumorali

che fanno risentire

di produrre un ormone.

dell’epitelio

I tumori maligni ghiandolare sono detti adenocarcinomi e

vengono morfologicamente divisi in:

1. Mucosi: presente abbondante quantità di muco nelle cellule tumorali

(tumori dello stomaco definiti ad anello con castone)

2. Scirrosi: forte reazione fibroblastica

3. Cistici: se presentano le caratteristiche di una ciste.

TUMORI DEL TESSUTO CONNETTIVALE

Nei tumori del tessuto connettivale per quanto riguarda i tumori benigni è

sufficiente aggiungere il suffisso -oma al tessuto istologico interessato.

Se il tumore è maligno si aggiunge il suffisso -sarcoma per i tessuti

differenziati dove è possibile identificare il tessuto di origine.

Per quanto riguarda i tumori indifferenziati, detti sarcomi ad elevata

immaturità la nomenclatura tiene conto della morfologia delle cellule che

costituiscono il tumore ed alla loro struttura.

I teratomi sono tumori che originano da numerosi tipi cellulari derivanti da

tutti e tre i foglietti embrionali quindi da un errore disontogenetico.

1. Teratomi benigni si dividono in teratoma maturo o cisti dermoide;

2. Teratomi maligni sono definiti teratocarcinoma.

TUMORI DEI TESSUTI EMOPOIETICI

I tumori dei tessuti ematopoietici e linfoidi sono neoplasia che originano da

cellule del sangue e del sistema immunitario, come linfociti, plasmacellule e

cellule staminali emopoietiche.

Questi tumori possono compromettere la produzione di cellule sanguigne

normali e alterare le funzioni immunitarie.

Leucemie

Le leucemie sono tumori del sangue che derivano da cellule staminali

emopoietiche. Si distinguono in:

 

Leucemie acute caratterizzate da una rapida proliferazione di cellule

immature, con una progressione rapida della malattia.

 

Leucemie croniche caratterizzate da una proliferazione più lenta di

cellule mature, con un decorso più indolente.

Le leucemie possono essere suddivise in:

1. Leucemia linfoblastica acuta (LLA)

2. Leucemia mieloide acuta (LMA)

Linfomi

I linfomi sono tumori che originano dai linfociti, cellule del sistema

immunitario. Si suddividono in:

 

Linfoma di Hodgkin caratterizzato dalla presenza di cellule di Reed-

Sternberg, è meno comune e ha una prognosi generalmente

favorevole.

 

Linfomi non-Hodgkin comprendono una varietà di sottotipi, alcuni dei

quali ad andamento indolente, altri più aggressivi. I linfomi non-Hodgkin

sono più frequenti del linfoma di Hodgkin e rappresentano una parte

significativa dei tumori ematologici.

Mieloma multiplo

Il mieloma multiplo è un tumore delle plasmacellule, cellule del midollo osseo

che producono anticorpi. La proliferazione incontrollata di plasmacellule

tumorali può danneggiare l’emopoiesi normale e indebolire il tessuto osseo,

provocando lesioni e fratture dolorose.

TUMORI DEL TESSUTO NERVOSO

I tumori del tessuto nervoso sono neoplasie che originano dalle cellule del

– –

sistema nervoso centrale (SNC) cervello e midollo spinale p del sistema

nervoso periferico.

Possono essere benigni o maligni, ma anche i tumori benigni del cervello

possono essere pericolosi a causa della loro posizione e della compressione

delle strutture nervose.

Tumori del sistema nervoso centrale (SNC)

1. Tumori gliali

Tipo Cellula di origine Comportamento

Da benigno (grado I) a maligno

Astrocitoma Astrociti (grado IV = glioblastoma)

Glioblastoma Tumore maligno cerebrale più

Astrociti

multiforme (GBM) aggressivo

Oligodendroglioma Oligodendrociti A crescita lenta, ma può malignizzare

Può ostruire il flusso del liquor

Ependimoma Cellule ependimali (idrocefalo)

2. Tumori non gliali

Tipo Descrizione

Origina dalle meningi; di solito benigno

Meningioma ma può comprimere il cervello

Maligno, frequente nei bambini, si sviluppa

Medulloblastoma nel cervelletto

Schwannoma (es. neurinoma Origina dalla guaina dei nervi periferici;

acustico) spesso benigno

Tumori del sistema nervoso periferico

 Neurofibroma: benigno, può essere associato

a neurofibromatosi (malattia genetica).

 Schwannoma: tumore benigno del nervo, più raro nella forma maligna.

 Tumori maligni della guaina nervosa periferica (MPNST):

rari, aggressivi, spesso associati a neurofibromatosi tipo 1.

TUMORI EMBRIONALI

I tumori embrionali sono un gruppo di tumori rari e spesso maligni, che si

sviluppano a partire da cellule embrionali immature (cellule staminali

primitive) che non hanno completato il loro normale processo di

differenziazione. Sono più frequenti nei bambini e nei giovani, perché

derivano da tessuti in via di sviluppo.

Le caratteristiche principali dei tumori embrionali sono:

 Origine da cellule embrionali totipotenti o pluripotenti

 Tendenza a insorgere nell’infanzia o nella prima adolescenza

 Spesso aggressivi, ma in molti casi curabili con terapie multimodali

 Possono insorgere in diversi organi: cervello, reni, ovaie, testicoli, ecc.

Tumore Sede più comune Età tipica Note

Ghiandole surrenali, Tumore solido extracranico più

Neuroblastoma <5 anni

sistema nervoso simpatico frequente nei bambini

Tumore cerebrale maligno più

Medulloblastoma Cervelletto (SNC) 3-9 anni frequente in età pediatrica

Nefroblastoma Buona prognosi se

Reni 2-5 anni

(tumore di Wilms) diagnosticato precocemente

Rischio genetico se familiare;

Retinoblastoma Occhio (retina) <3 anni può essere bilaterale

Raro, ma curabile se trattato

Epatoblastoma Fegato <5 anni presto

Tumori germinali Ovaie, testicoli, regione Infanzia o Comprendono teratomi,

embrionali sacrococcigea adolescenza carcinomi embrionali

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
7 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elecuglia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Bei Roberto.