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Concetto di salute e malattia

mercoledì 26 febbraio 2020

Patologia: si occupa dei meccanismi di base responsabili delle malattie.Patologia clinica: applica le tecniche di indagine della patologia generale alla malattia e riguarda i singoli casi clinici.Adesso si parla di medicina personalizzata, ogni paziente deve avere un proprio piano terapeutico.La farmacia diventa modello, presidio di prevenzione e salute; quindi il ruolo del farmacista riguarda anche la prevenzione della malattia.

  1. Studio delle cause e degli agenti della malattia= eziologia
    • Cause esterne
    • Generiche
  2. Studio dei meccanismi di insorgenza con cui la malattia si sviluppa= patogenesi, sequenza di eventi che si verificano nella cellula->tessuto->organo come risposta fino all’insorgenza della malattia. Ad esempio una persona che beve tanto alcol, quando l’epatomeato si prende alcol, cirrosi alcolica, quando non funziona tutto l’organismo ne risente e si va alla cirrosi epatica e che riflette su tutto l’organismo una situazione di malessere.
  3. Studio dell’alterazione strutturale che possono essere a livello di cellule, tessuti ed organi e degli apparati.
  4. Studio dell’impatto clinico delle alterazioni funzionali e morfologiche= patologia clinica, malattia conclamata.

Concetto di salute: è un concetto molto discusso. È uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. È in salute chi vive in un ambiente sociale positivo nelle proprie possibilità.

OMEOSTASI: è un insieme di meccanismi messi in atto da ogni essere vivente per mantenere costante la sua composizione.MALATTIA: perdita transitorio dell’omeostasi, quindi perdita dell’equilibrio funzionale. Si ha la malattia quando la capacità di gestione da parte dell’organismo non riesce a contenere i danni.

Le cellule sono immerse nell’ambiente esterno =liquido extracellulare ed è altamente controllato. L’ambiente interno della cellula è protetto dall’ambiente esterno dalla membrana cellulare.Danneggiamento, cellule reagiscono adattandosi o non ce la fanno, muoiono, stato male e si ha la irreversibilità della cellula stessa; se le cellule rivive; si ha lo stato di benessere.Quando l’equilibrio viene meno si ha la perdita dell’omeostasi e si ha il processo di invecchiamento.In situazioni intermedie o quelle malatte della malattia che è espressione di disagio, se la malattia perdura a lungo, si creano capacità alterazioni e si hanno più adattamenti sia a livello molecolare che organico, ovvero l’organismo non riesce a compensare il danno.

La perdita dell’omeostasi può portare a un periodo transitorio che coinvolgono meccanismi di scomposizione che può evolversi in situazione di benessere o alla malattia.Quando si ha un eccesso o un difetto di stimoli e la cellula può rispondere con un aumento o una diminuzione della sua attività funzionale e si ha ancora PROCESSO DI ADATTAMENTO CELLULARE, cioè la cellula reagisce agli stimoli adattandosi e porta un tentativo di cambiamento interno e la cellula sopravvive. Se gli stimoli superano le capacità di adattamento si va incontro al DANNO CELLULARE.

Adattamenti cellulari: possono derivare da stimoli che sono in accesso o in difetto. Gli adattamenti comprendono:

  • Ipertrofia: aumento delle dimensioni delle cellule perché sono sintetizzati i singoli componenti in maniera aumentata. Ci sono delle situazioni congenite, ad esempio quando una mamma diabetica partorisce un bambino macrosomico, cioè un bambino più grosso perché è stato esposto nella vita fetale in maggiori quantità di glucosio. Oppure il gigantismo, oppure condizioni dovute a situazioni di elevato sollecitazione funzionale ad esempio gli atleti che fanno sollevamenti pesi.
  • Iperplasia: aumento del numero di cellule di un tessuto o di un organo. Ad esempio l’endometrio quando si ha il ciclo mestruale, gli stimoli degli ormoni fanno sì che si ha proliferazione delle cellule e si ha la a iperplasia delle vie ormonali nella donna. Iperplasia patologica: ad esempio nel fegato la presenza delle cellule epatiche rigenerative e questa iperplasia va controllata e può rappresentare un substrato per le neoplasie. Di per sé l’iperplasia è un adattamento però l’attenzione va al substrato che può essere un potenziale substrato per la proliferazione cancerosa.
  • Atrofia: riduzione delle dimensioni cellulari dovuta alla perdita delle componenti cellulari e se è persistente porta a morte. L’immobilizzazione è una delle cause più frequenti di atrofia ed è imponente perché succede anche da persone molto giovani. Oppure si può avere atrofia da compressione dovuta a neoplasie benigne che comprimono ciò che li circonda. Altre cause di atrofia è il marasma senile, ovvero quando il vecchio non mangia più e l’organismo cerca di regredir e vanno deplete le normali riserve di grasso e successivamente il muscolo. E la perdita della secrezione endorina in menopausa e non si ha un supporto ormonale che si atrofizza che sviluppano in condizioni sia estetiche che dell’organismo.
  • Aplasia: mancanza o arresto di sviluppo di un organo o di una sua parte.
  • Metaplasia: modificazione reversibile ovvero un tipo cellulare viene sostituito da un tessuto differenziato diverso dal solito.

primo. La metaplasia è molto importante perché di per sè è concettualmente strana in quanto ci sono stimoli esterni che portano al cambiamento e poi perché se un tessuto differenziato si trasforma in un altro tessuto differenziato diventa un substrato ottimale per la proliferazione cancerosa. Quali sono i motivi per cui succede questo cambiamento: il fumo di sigarette, l'epitelio cilindrico ciliato che caratterizza i bronchi si trasforma in epitelio squamoso e si tossisce spesso perché rigidendo le ciglia tutta la polvere e le sostanze esterne che le ciglia cercano di sbattere fuori non succede più per cui si attiva il meccanismo della tosse. Un altro esempio riguarda l’esofago e il reflusso acido dello stomaco va all'esofago, l’esofago con epitelio squamoso diventa cilindrico e il reflusso è penetrato più nelle cellule epiteliali diventando supporto allo sviluppo del tumore all'esofago. Meccanismo è la riprogrammazione di cellule staminali che sono presenti in tessuti normali e in seguito a continui stimoli di infiammazione che coinvolgono la nostra struttura completamente diversa. contenere e può contenere le cellule staminali si modificano e portano al processo di metaplasia. Sono implicate delle sostanze citochine (mediateori dell’infiammazione) e ci sono anche fattori trascrizionali che guidano la cascata di fenotipo e genotipo.

Quando l’adattamento cellulare non è una situazione da tamponare si passa al DANNO CELLULARE: la cellula subisce qualcosa al di fuori della sua normale situazione di omeostasi.Il danno non è unico; la risposta cellulare è variabile e dipende dalla cellula stessa e dalla sua situazione omeostatica.Il danno dipende dalla tipologia, dalla durata e dall’intensità; dipende dalla capacità di adattamento all’evento accaduto ( la risposta all’evento è sempre data dalla relazione tra cellule e tipo di danno). Esistono situazioni con polimorfismi genici che rendono la cellula più capace di adattarsi a tipi di danni e infine dipende da quali sistemi cellulari sono stati danneggiati.SISTEMI CELLULARI VULNERABILI, componenti importanti per l’integrità cellulare

  • mantenimento della membrana integra punto fondamentale affinché la cellula rimanga in buona salute
  • respirazione aerobica, mitocondri
  • conservazione dell’apparato genetico, integrità del patrimonio genetico garantisce la prosecuzione della linea cellulare
  • sintesi proteica, citoscheltro
  • il calcio intracellulare

MECCANISMO DEL DANNO IRREVERSIBILE: È la situazione in cui la cellula non riesce in nessun modo alla situazione di benessere e incontra la morte:- danno mitocondriale- danno di membrana- integrità dell’apparato genetico.

  1. la cellula normale svolge il programma genetico e mantiene la normale omeostasi
  2. adattamento cellulare
  3. danno cellulare:
    • a) reversibile, togliendo lo stimolo di danneggiamento la cellula ritorna al suo equilibrio omeostatico;
    • b) irreversibile: la cellula non può tornare alla condizione di normalità segue la morte cellulare
  4. morte cellulare.

MORTE CELLULARE: ci sono due vie di morte. La morte cellulare è un evento naturale nell’embriogenesi, ad esempio nel processo embrionale ci sono eventi di morte cellulare che portano alla forma finale del soggetto; e il fine della chemioterapia, cioè cura portando a morte un certo tipo di cellule che sono contrarie nel nostro organismo.1) NECROSI: è una morte patologica. È caratterizzata da alterazione della struttura cellulare non del tutto reversibili e che porta a una perdita di funzione vitale a carico di gruppi cellulari, zone di tessuto o porzione di organo. ASPETTI ISTOLOGICI DEL FENOMENO NECROTICO:

  • Necrosi coagulativa: quando il danno è una forma di ipossia.
  • Necrosi colliquativa: liquefarsi; ad esempio il danno celebrale in seguito ad ictus, caratterizzata da una struttura a capsula e diventa inferiore si liquefa.
  • Necrosi caseosa: tipica da infezione minore batterico
  • Necrosi adiposa: strutture che coinvolgono il pancreas e strutture che coinvolgono gli ormoni, perché è caratterizzata dalla digestione dei grassi a carico di enzimi del tipo lipasi.

2) APOPTOSI: è una morte che può avere risvolti positivi ed è legata all’attivazione di un programma suicida ragionata, controllata per eliminare quelle che nel tempo non servono. La morte avviene per via apoptotica senza l’interessamento degli ormoni e l’apoptosi è la forma di morte coerente e riguardante la scelta per l’infiammazione indotte e alterazione geniche e interessa l’attivazione di una serie di eventi coordinati informaticamente programma ormonale o proprio subset specifico di propri geniÈ coinvolta nella distinzione programmata di cellule che durante l’organismo incluso coinvolgimento ormono-dipendente nell’adulto

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
65 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher teresacrupi97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Morales Maria-Aurora.