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AID:AID (Activation-induced cytidine deaminase)

È un enzima coinvolto nella generazione di anticorpi attraverso la maturazione dell'affinità anticorpale. Esso funziona come deaminasi, trasformando la citochina in uracile. Questa reazione porta alla formazione di un'appaiamento non corretto tra l'uracile e l'adenina durante la replicazione del DNA, portando così all'inserimento di una mutazione puntiforme nel DNA.

Tuttavia, il risultato finale di una mutazione dipende dal tipo di cambiamento che si verifica nella sequenza del DNA. Esistono mutazioni silenti, che non hanno alcun effetto sulla proteina finale; mutazioni che aumentano l'affinità dell'anticorpo, note come mutazioni migliorative; e mutazioni peggiorative, che possono compromettere la funzione della proteina. Poiché la mutazione è un evento casuale, la maggior parte delle mutazioni sono silenti o neutre, molte sono deleterie.

Anno: 2022/2023 Mara Bonelli

sente più l'antigene e muore per apoptosi. Se invece le mutazioni casuali sono state migliorative, il linfocita B mantiene il contatto con la cellula dendritica e riceve segnali di sopravvivenza che gli permettono di continuare a proliferare e differenziarsi in plasmacellule o cellule di memoria. In questo modo, il sistema immunitario seleziona e amplifica le cellule B che producono anticorpi con una maggiore affinità per l'antigene, migliorando così la risposta immunitaria.è più in grado di legare gli anticorpi trattenuti dalle FDC. In questo caso, la perdita di contatto con le FDC induce la morte del linfocita B tramite apoptosi. Al contrario, i linfociti B che hanno mantenuto o migliorato l'affinità di legame per l'antigene continuano a mantenere il contatto con le FDC. Le FDC inviano segnali di sopravvivenza al linfocita B per permettergli di rimanere in vita. Questo banco di prova fornito dalle FDC serve per garantire che dal linfonodo vengano fuori solo quelle cellule B che hanno mantenuto o aumentato l'affinità di legame per l'antigene. In questo modo, si assicura che solo gli anticorpi più efficaci siano prodotti per combattere l'agente patogeno. In sintesi, AID e la maturazione dell'affinità anticorpale sono essenziali per generare una risposta immunitaria efficace contro gli agenti patogeni. L'immunità acquisita attraverso la produzione di anticorpi è un aspetto.

Il sistema immunitario è fondamentale per la difesa del nostro organismo. Le cellule B svolgono un ruolo importante nella produzione di anticorpi, che sono proteine specializzate nella neutralizzazione di antigeni estranei. Quando i linfociti B incontrano un antigene estraneo, si attivano e si differenziano in cellule plasmatiche, che producono grandi quantità di anticorpi per eliminare l'agente patogeno. Tuttavia, non tutte le cellule B diventano plasmacellule. Alcune rimangono come cellule di memoria che continuano a differenziarsi in piccole quantità e a produrre anticorpi anche in assenza del patogeno. Questi anticorpi ad alta affinità derivano dalle cellule di memoria che hanno migliorato l'affinità di legame per l'antigene durante il loro primo incontro con l'antigene stesso. L'importanza delle cellule di memoria è che, nel momento in cui ci si riconnette con lo stesso patogeno, gli anticorpi ad alta affinità eliminano il patogeno prima che si sviluppi la malattia.

In questo modo, l'immunità acquisita garantisce una risposta rapida ed efficace all'infezione. La tabella fornisce una panoramica delle caratteristiche dell'attivazione dei linfociti B nei foci extrafollicolari e nel centro germinativo. Una delle principali differenze è lo scambio isotipico, che avviene in modo elevato solo per quanto riguarda il linfocita B del centro germinativo. Inoltre, l'ipermutazione somatica e la maturazione dell'affinità avvengono solo per i linfociti che maturano nel centro germinativo. Infine, le plasmacellule che derivano dai linfociti B sono diverse: quelle dei foci extrafollicolari sono a breve sopravvivenza e producono principalmente IgM, mentre quelle che derivano dal centro germinativo sono a lunga sopravvivenza e da qui escono anche le cellule della memoria. L'ipermutazione somatica e la maturazione dell'affinità nei centri germinali sono meccanismi fondamentali che permettono lasopravvivenza sono responsabili della produzione di anticorpi ad alta affinità. La comprensione di questi processi è fondamentale per lo sviluppo di strategie di vaccinazione efficaci e per il trattamento di malattie autoimmuni e neoplastiche. Le plasmacellule a lunga sopravvivenza si localizzano inizialmente nella parte centrale del linfonodo e successivamente nel seno midollare del linfonodo. Dopodiché, abbandonano il linfonodo e tornano nel midollo osseo, dove avviene la maggior parte della produzione anticorpale. Tuttavia, se l'antigene è stato captato a livello delle mucose, le plasmacellule a vita lunga si localizzano nuovamente a livello mucosale. Quindi, se l'antigene è arrivato dai tessuti periferici, le plasmacellule si localizzano prevalentemente a livello del midollo osseo, mentre se lo captiamo a livello delle mucose, le plasmacellule si localizzano di nuovo a livello mucosale. Queste plasmacellule a lunga sopravvivenza sono fondamentali per mantenere una risposta immunitaria duratura e specifica contro gli antigeni.sostenere l'attivazione dei linfociti T. Questa interazione tra linfociti B e linfociti T è fondamentale per una risposta immunitaria efficace. I linfociti T, a loro volta, possono essere divisi in due sottopopolazioni principali: i linfociti T helper (CD4+) e i linfociti T citotossici (CD8+). I linfociti T helper sono responsabili di coordinare la risposta immunitaria, rilasciando citochine che stimolano l'attivazione dei linfociti B e dei linfociti T citotossici. I linfociti T citotossici, invece, sono in grado di riconoscere e distruggere le cellule infettate da agenti patogeni. La risposta immunitaria ad un antigene può essere divisa in due fasi: la fase primaria e la fase secondaria. Nella fase primaria, i linfociti B e i linfociti T vengono attivati per la prima volta dall'antigene. Questa attivazione porta alla produzione di anticorpi specifici e alla generazione di linfociti T citotossici specifici per l'antigene. Nella fase secondaria, invece, la risposta immunitaria è più rapida ed efficace grazie alla presenza di linfociti B e linfociti T memoria. Queste cellule sono state precedentemente attivate dall'antigene e, una volta riattivate, sono in grado di produrre anticorpi o di svolgere la loro funzione citotossica in modo più rapido ed efficiente. In conclusione, il sistema immunitario è complesso e coinvolge diverse cellule e molecole che lavorano insieme per proteggere l'organismo dagli agenti patogeni. La risposta immunitaria è caratterizzata dall'attivazione dei linfociti B e dei linfociti T, che producono anticorpi specifici e svolgono funzioni citotossiche. La presenza di linfociti memoria permette una risposta più rapida ed efficace in caso di reinfezione da parte dello stesso antigene.portare all'attivazione dei linfociti B in modo simile a quello che si ha con l'interazione con i linfociti T helper. In questi casi, si può avere uno scambio di classe verso le IgG e lo sviluppo delle cellule della memoria. In conclusione, l'attivazione dei linfociti B può avvenire in modo diverso a seconda del tipo di antigene coinvolto e ciò porta a risultati differenti in termini di produzione di anticorpi e sviluppo della memoria. RISPOSTA ANTICORPALE PRIMARIA E SECONDARIA

La risposta anticorpale del nostro organismo ad un antigene può variare in base al fatto che sia il primo o il secondo contatto con esso. Nel caso in cui sia il primo, l'organismo ha bisogno di qualche giorno per produrre una risposta anticorpale efficace. Infatti, la curva degli anticorpi nel sangue dell'individuo aumenta gradualmente e raggiunge il picco massimo dopo circa 3 settimane. Questo intervallo di tempo così lungo è dovuto al fatto che bisogna

attivare ilinfociti B, che devono proliferare edifferenziarsi in cellule produttrici dianticorpi. Tuttavia, una volta che illinfocita B è attivato e si è differenziato,esso produrrà anticorpi specifici perquell'antigene. Inoltre, se il soggettoviene esposto nuovamente allo stessoantigene, la risposta anticorpale saràmolto più rapida ed efficace grazie alle cellule di memoria che sono state generate durante il primo contattocon l'antigene. Queste cellule di memoria hanno un alto grado di specificità per l'antigene e sono in grado diprodurre rapidamente una grande quantità di anticorpi ad alta affinità. In conclusione, la risposta anticorpaleAnno: 2022/2023 Mara Bonelliè un processo complesso che richiede tempo per essere attivato, ma che può essere molto efficace grazie allagenerazione di cellule di memoria durante il primo contatto con l'antigene. La memoria immunologica è allabase di

questa risposta secondaria: infatti, dopo il primo contatto con un antigene proteico, una frazione dei linfociti B attivati diventa un pool di cellule B di memoria che si insediano in organi come il midollo osseo o la milza, dove rimangono per molto tempo, anche per tutta la vita dell'individuo, pronte ad entrare in azione in caso di reinfezione con lo stesso antigene.

Nella risposta secondaria, le cellule B di memoria vengono attivate immediatamente, senza la necessità di una stimolazione iniziale da parte degli antigeni, producendo quindi anticorpi in modo molto rapido e in grande quantità. Inoltre, questi anticorpi sono più efficaci rispetto a quelli prodotti nella risposta primaria: hanno una maggiore affinità per l'antigene specifico e appartengono principalmente agli isotipi IgG e IgA, che hanno un'attività più specifica e duratura rispetto alle IgM.

Inoltre, la presenza di anticorpi di memoria ci protegge dalle infezioni in modo

più efficiente, riducendo la durata e l'intensità della malattia e impedendo la diffusione del patogeno nell'organismo.

La risposta anticorpale di memoria è alla base dell'immunità acquisita, che è la capacità dell'organismo di difendersi da un patogeno che ha già incontrato in passato. Questa immunità si sviluppa in modo naturale dopo una malattia infettiva o dopo la vaccinazione, che simula l'infezione ma senza provocare la malattia. In entrambi i casi, si attiva la memoria immunologica e l'organismo diventa immune all'agente infettivo, in grado di difendersi efficacemente in caso di una nuova esposizione.

La risposta immunitaria umorale si sviluppa in modo sequenziale, con la produzione di anticorpi IgM seguiti dallo scambio di classe e dalla produzione di anticorpi IgG. Durante la risposta primaria, la produzione di anticorpi IgM è precedente rispetto alla produzione di anticorpi IgG, mentre nella

isposta secondaria la produzione di anticorpi IgG è predominante e rapp
Dettagli
A.A. 2022-2023
199 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher antonio.brillante.bi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia cellulare e fisiopatologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Bonelli Mara.