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ENERGIA ASSORBITA IN UN PERIODO
INGEGNERIA ELETTRICA 54
POTENZA ASSORBITA DA UN RESISTORE
INGEGNERIA ELETTRICA 55
POTENZA ASSORBITA DA UN INDUTTORE
INGEGNERIA ELETTRICA 56
POTENZA ASSORBITA DA UN CONDENSATORE
INGEGNERIA ELETTRICA 57
CORRENTE ATTIVA E REATTIVA
Nel caso generale, si può scomporre la corrente istantanea nella somma di due termini:
Uno in fase con la tensione (come nei resistori)
(t)
Corrente Attiva: i A
Uno in quadratura con la tensione (come negli induttori e nei condensatori)
(t)
Componente Reattiva: i R
INGEGNERIA ELETTRICA 58
CORRENTE ATTIVA E REATTIVA: RAPPRESENTAZIONE NEL PIANO
COMPLESSO
la corrente I che assorbe il dipolo la possiamo vedere come la somma della corrente
attiva (in fase con la tensione) e della corrente reattiva (che è in quadratura di fase
rispetto alla tensione)
INGEGNERIA ELETTRICA 59
POTENZA ISTANTANEA ATTIVA E REATTIVA
INGEGNERIA ELETTRICA 60
La potenza istantanea attiva non cambia mai segno
(t) > 0
- Se cos > 0 allora sempre .
p A
-Si ha un Flusso Unidirezionale di Energia (dall’esterno verso il bipolo se cos > 0.
La potenza istantanea reattiva è una funzione sinusoidale del tempo con pulsazione
2ω
-L’energia ad essa associata fluisce alternativamente dall’esterno verso il bipolo e
viceversa.
- In un intervallo di durata pari a un semiperiodo di v e i, l’energia complessivamente
scambiata tra il circuito e il bipolo è nulla.
POTENZA ATTIVA (t)
Valore Medio sul periodo della potenza istantanea attiva . Coincide anche con il
p A
= (t) + (t)
valore medio sul periodo della potenza istantanea .
p(t) p p
A R
INGEGNERIA ELETTRICA 61
Unità di Misura : W (Watt)
L’energia assorbita da un bipolo in un intervallo di durata molto grande rispetto al
periodo può essere ottenuta dalla relazione
POTENZA REATTIVA
Valore Massimo della potenza istantanea reattiva col segno di
Unità di misura: VAR ( Volt-Ampere Reattivo ) perché non produce lavoro
Convenzionalmente si attribuisce:
- Segno «+» alla potenza reattiva assorbita dagli induttori.
- Segno «–» alla potenza reattiva assorbita dai condensatori.
POTENZA APPARENTE
è un parametro che deriva dalle potenze attive e reattive
1
=
E’ definita dalla relazione: S V I
M M
2
Unità di Misura: VA (Volt-Ampere)
INGEGNERIA ELETTRICA 62
TRIANGOLO DELLE POTENZE
Rappresentazione grafica delle relazioni tra Potenza Attiva, Reattiva e Apparente
SEGNI DELLE PARTI REALI E IMMAGINARIE
INGEGNERIA ELETTRICA 63
RIFASAMENTO MONOFASE
Fissata l’ampiezza tensione , a parità di potenza attiva P assorbita dal carico
V
M
l’ampiezza della corrente è inversamente proporzionale al fattore di potenza
L’ampiezza della componente attiva della corrente è fissata dal valore della Potenza
Attiva
INGEGNERIA ELETTRICA 64
)
Al diminuire del fattore di potenza (cioè all’aumentare dell’angolo aumenta
l’ampiezza della componente reattiva della corrente (e quindi l’ampiezza della corrente
totale)
Un basso cos() comporta :
Diminuzione della potenza disponibile sugli impianti di alimentazione o
sovradimensionamento degli impianti a parità di potenza attiva;
Aumento delle cadute di tensione, con conseguenze negative sul funzionamenti
degli apparecchi utilizzatori;
Aumento delle perdite di energia nei conduttori a causa della maggiore intensità di
corrente in circolazione a parità di potenza;
Maggior costo dell’energia a causa delle maggiorazioni tariffarie previste in
relazione all’energia reattiva fornita.
l rifasamento degli impianti ha acquistato importanza poiché l'ente distributore
dell'energia elettrica ha imposto clausole contrattuali attraverso i provvedimenti tariffari
del CIP (n° 12/1984 e n° 26/1989) che, di fatto, obbligano l'utente a rifasare il proprio
impianto, per una migliore e più economica utilizzazione dell'energia. In particolare per
gli impianti in bassa tensione e con potenza impegnata maggiore di 15kW:
1. Quando il fattore di potenza medio mensile è inferiore a 0.7 l'utente è obbligato a
rifasare l'impianto;
2. Quando il fattore di potenza medio mensile è compreso tra 0,7 e 0,9 non c'è
l'obbligo di rifasare l'impianto ma l'utente paga una penale per l'energia reattiva;
3. Quando il fattore di potenza medio mensile è superiore a 0,9 non c'è l'obbligo di
rifasare l'impianto e non si paga nessuna quota d'energia reattiva.
INGEGNERIA ELETTRICA 65
L'utente è quindi sollecitato a rifasare almeno fino ad un cos = 0.9 .
Le tariffe elettriche attualmente in vigore prevedono l'addebito dell'energia reattiva in
due diversi scaglioni:
-Sotto al 50% dell'energia attiva prelevata (co sφmm>= 0.9) nessun addebito
- Dal 50% al 75% dell'energia attiva prelevata (0,8< cos φmm <0.9) un addebito al
kvarh, pari a circa il 33% del prezzo di ciascun kWh;
-Oltre il 75% dell'energia attiva prelevata (cos φmm< =0.8) un addebito al kvarh, pari a
circa il 58% del prezzo di ciascun kWh.
Schema Semplificato della Distribuzione dell’Energia Elettrica:
Impedenza equivalente della linea :
= +
Z R jX
L L L
Condizioni di funzionamento ottimali:
1. Ampiezza della tensione sul carico praticamente indipendente dalla corrente
(normalmente gli utilizzatori sono progettati facendo riferimento a un valore
nominale della tensione. Sono tollerati scostamenti di pochi percento dal valore
nominale prefissato)
2. Minima dissipazione di potenza nella linea
Al crescere dell’ampiezza della corrente I nella linea
- si riduce l’ampiezza della tensione sul V carico
= + − > = −Z
V Z I V V V I
G L G L
-aumentano le perdite per effetto Joule lungo la linea
2
=
P R I
L L eff
INGEGNERIA ELETTRICA 66
Si collega in parallelo all’utilizzatore un bipolo puramente reattivo ( ) con
jX
R
reattanza di segno opposto a quella del utilizzatore stesso.
Se il carico è ohmico-induttivo -> > 0 ( > 0), (caso più comune) la reattanza
X
U
XR deve essere negativa ( Quindi un condensatore).
Dimensionando opportunamente la reattanza si può fare in modo che:
X
R
Gli scambi di potenza reattiva avvengano prevalentemente tra il carico e il bipolo di
rifasamento, riducendo gli scambi di potenza reattiva con il generatore.
La componente reattiva della corrente nel carico circoli prevalentemente nel
I
R ′
bipolo di rifasamento, riducendo l’ampiezza della corrente reattiva nella linea.
I
R
La potenza reattiva assorbita complessivamente dal carico e dal bipolo di
rifasamento è
′ = +
Q Q Q
R
Per portare il fattore di potenza da cos() ad un valore accettabile cos(′) la
potenza reattiva assorbita dal bipolo di rifasamento deve essere
Se il bipolo di rifasamento è un condensatore (capacità = CR) si ha
INGEGNERIA ELETTRICA 67
Quindi la capacità di rifasamento vale
NUMERI COMPLESSI
INGEGNERIA ELETTRICA 68
VANTAGGIO DEI SISTEMI TRIFASE
In generale la trasmissione di energia elettrica tra due punti può avvenire nei seguenti
tre modi:
Corrente Continua (CC)
Corrente Alternata (AC) Monofase a frequenza industriale
Corrente Alternata (AC) Trifase a frequenza industriale.
Il confronto tra i pesi di materiale conduttore è uno dei criteri che determina la
convenienza economica della linea.
Infatti, il peso del conduttore incide sia sul costo dei conduttori che su quello dei
sostegni, della posa in opera della linea.
Il confronto tra i tre sistemi di trasmissione deve essere effettuato rispettando le
seguenti ipotesi:
Parità della Potenza Trasmessa P [W];
Parità della Tensione di Trasmissione V [V];
Parità della Lunghezza di Linea L [m];
Parità della Potenza Dissipata sulla Linea ∆p [W];
Stesso Materiale Conduttore (quindi stesso peso specifico γ e stessa resistività ρ)
PESO CAVI IN CORRENTE CONTINUA
una rete in corrente continua può essere rappresentata con un generatore, due cavi
elettrici, la resistenza RL del cavo di andata e l’altra è del cavo di ritorno. per la legge di
ohm la potenza che si dissipa è delpaP=2RlL^2
Indicando con Rl la resistenza di linea relativa ad un conduttore e con I la corrente di
linea, la potenza persa nei due conduttori è data da:
INGEGNERIA ELETTRICA 69
Sostituendo le espressioni Rl =ρL/S e I =P/V si ottiene: (TALE PASSAGGIO È UTILE
PER TROVARE LA SEZIONE DEL CAVO)
Sostituendo le espressioni Rl =ρL/S e I =P/V si ottiene:
Essendo S e 2LS rispettivamente la sezione ed il volume dei conduttori di linea, il peso
totale dei conduttori di linea è dato da:
dove si è definito il fattore costante k =γρL^2 P^2 /(V^2 ∆p).
INGEGNERIA ELETTRICA 70
PESO CAVI IN CORRENTE ALTERNATA MONOFASE
in corrente alternata monofase la potenza è uguale a VIcosfi
Fare le linee di distribuzione non sono facili da fare in corrente alternata, risulterebbe
conveniente in tal caso solo se fi=1 ma è molto difficile che venga.
Rispetto al caso DC, cambia solo l’espressione della corrente che è I=P/(V cosφ) e
pertanto, nella formula del peso comparirà a denominatore il termine cos2(φ),
ottenendo:
INGEGNERIA ELETTRICA 71
PESO CAVI IN CORRENTE ALTERNATA TRIFASE
trifase = abbiamo tre linee e tre generatori
Essendo tre i conduttori si ha:
INGEGNERIA ELETTRICA 72
Per cui, il peso complessivo dei tre conduttori di Linea è:
CONFRONTO
I pesi in AC monofase e trifase dipendono dal fattore di potenza. Il peso tende
all’infinito per cos(φ) tendente a zero e assume valori minimi per cos(φ) =1. Valori
= 4k, = 3k
min min
che sono rispettivamente: G G
cam cat
Per qualsiasi valore di cos(φ), essendo Gcat < Gcam, il peso della linea in corrente
alternata trifase è sempre minore di quello in corrente alternata monofase
INGEGNERIA ELETTRICA 73
Per qualsiasi valore di cos(φ), essendo Gcc < Gcam, il peso dei conduttori in
corrente continua è sempre inferiore a quello in corrente alternata monofase, salvo
che per cos φ)=1, caso in cui i due pesi sono uguali;
Risolvendo la disequazione Gcc < Gcat si ottiene cos2(φ) ≤ 3/4 e quindi,
considerando solo il valore positivo, cos(φ)≤ 3/2 ≤ 0.866.
In definitiva, per fattori di potenza