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Il sistema di conduzione del cuore
Normalmente l'impulso rallenta a livello del nodo atrio-ventricolare per dare la possibilità che tutta la fase di depolarizzazione e tutti gli impulsi abbiano un'ottima risposta sia dall'atrio destro che dall'atrio sinistro; quindi, per far sì che tutto avvenga funzionalmente e che quindi i tempi degli atri e dei ventricoli siano rispettati nelle varie forme di depolarizzazione nel nodo atrio-ventricolare, la velocità si rallenta. Solitamente le cellule che fanno parte del nodo atrio-ventricolare non riescono ad auto-eccitarsi ma soltanto in casi estremi di gravità. Dopo il nodo atrio-ventricolare c'è il fascio di His; il fascio di His si biforca in due grossi rami, il ramo destro e il ramo sinistro che vanno poi a depolarizzare i ventricoli; questi fasci diventano sempre più piccoli fino ad arrivare dentro al muscolo perché devono depolarizzare tutte le cellule e le parti più piccole vengono chiamate.fibre di Purkinje. Il sistema di conduzione presenta tre tipologie di cellule:
- le cellule del nodo del seno: si autoeccitano;
- le cellule di trasporto: trasportano l'impulso elettrico fino al terzo tipo di cellule;
- le cellule miocardiche di lavoro: si devono contrarre una volta che vengono stimolate dall'impulso; contraendosi danno l'impulso per mantenere la funzione di pompa normale del nostro cuore.
Tutti questi tre tipi di cellule agiscono in maniera sinergica e normo funzionante, perché se uno di questi non agisce adeguatamente il cuore perde la sua funzione di sincronismo e di pompa. Un esempio è che le cellule miocardiche di lavoro si possono contrarre adeguatamente e il sistema di conduzione lavora normalmente, purtroppo però non funziona il nodo seno-atriale cioè non si riesce a inviare adeguatamente l'impulso; quindi, l'impulso non parte, se non parte l'impulso non partono gli impulsi lungo le fibre internodali e non arriva
niente a livello nodo atrio-ventricolare e ai fasci di His, di conseguenza il muscolo normale non può essere stimolato.
Il muscolo cardiaco presenta tre tipi di tessuti:
- Tessuto nodale: sono le fibre muscolari capaci di auto-eccitarsi;
- Tessuto di conduzione: trasmette al sistema contrattile gli impulsi;
- Tessuto contrattile: è il tessuto lavorante, il miocardio lavorante.
Per far sì che il cuore abbia una funzione normale è necessario che tutti e tre i tessuti devono adeguatamente e sinergicamente agire.
La parete del cuore è composta di tre tonache:
- miocardio: muscolatura degli atri e dei ventricoli; caratterizzata da fibre muscolari striate cardiache involontarie. Si contrae circa 60 volte al minuto;
- epicardio: tonaca esterna;
- endocardio: tonaca interna, riveste la parete e le valvole. Possono esserci delle malattie che prendono il nome di endocarditi che degenerano e danneggiano le valvole.
Durante la contrazione cardiaca i filamenti di actina scivolano su
quelli dimiosina, andando a provocare l'accorciamento e la contrazione. Nella fase di rilassamento, quindi durante il riempimento è importante la presenza di tropomiosina e troponina in modo tale che ci sia il blocco del recettore per la miosina. La propagazione dell'eccitazione cardiaca permette un sincronismo tra gli atri e poi i ventricoli e questo permette di arrivare al ciclo cardiaco. Il ciclo cardiaco è il periodo di tempo che è compreso tra l'inizio di un battito cardiaco e il successivo ma il dato importante è che è costituito da una sistole e da una diastole. Per far aprire e chiudere le valvole è molto importante quello che viene definito il gradiente di pressione. Nel momento del riempimento degli atri e quindi delle vene polmonari in atrio sinistro e delle vene cave in atrio destro l'aumento del sangue all'interno degli atri comporta un aumento della pressione in queste cavità; questo aumento della pressione pianoIl piano sovrasta ed è superiore alla pressione che troviamo in quel momento nei ventricoli che sono in una fase di rilassamento. Questo aumento di pressione maggiore negli atri permette l'apertura delle valvole atrio-ventricolari, in quanto la pressione negli atri è superiore a quella dei ventricoli e inizia così la fase del riempimento ventricolare.
Nella fase terminale di svuotamento degli atri e quindi nella fase terminale della diastole (cioè il rilassamento, significa che il cuore si riempie) ventricolare; piano piano che questi ventricoli si riempiono aumenta la pressione all'interno e a questo punto l'atrio per espellere la maggiore quantità di sangue deve aumentare la sua forza, deve contrarsi e quindi si ha quella che è la contrazione atriale, la sistole atriale. Al termine della sistole atriale le pressioni nei ventricoli superano le pressioni negli atri e questo permette la chiusura dei lembivalvolari; intanto i ventricoli
parasimpatico). Il sistema simpatico stimola il cuore aumentando la frequenza cardiaca e la forza di contrazione, mentre il sistema parasimpatico ha un effetto opposto, rallentando la frequenza cardiaca. Questo equilibrio tra i due sistemi permette al cuore di adattarsi alle diverse situazioni e di mantenere una corretta funzione. In conclusione, il cuore è un organo vitale che svolge un ruolo fondamentale nel nostro corpo. Grazie alla sua struttura complessa e alla sua capacità di contrarsi e rilassarsi, il cuore permette il corretto flusso del sangue e assicura l'apporto di ossigeno e nutrienti a tutti gli organi e tessuti del nostro corpo.Il sistema simpatico aumenta il numero di battiti al minuto, aumenta la frequenza cardiaca perché stimola il nodo seno-atriale ad aumentare gli impulsi. Quindi aumenta la stimolazione dei battiti (effetto cronotropo), aumenta la velocità delle conduzioni dell'impulso (effetto dromotropo) e aumenta anche l'eccitabilità delle fibre (effetto batmotropo) e il sistema simpatico aumenta anche la forza contrattile del muscolo cardiaco (effetto inotropo). Tutto ciò presenta degli effetti:
- Aumento del numero dei battiti;
- Aumento della velocità di conduzione dell'impulso;
- Aumento della eccitabilità delle cellule che provocherà le aritmie;
- Aumento della forza contrattile del muscolo cardiaco.
Il vago (stimolazione vagale) fa l'opposto, riduce la frequenza cardiaca cioè riduce il numero di battiti che partono dal nodo del seno, il numero degli impulsi, riduce la velocità di conduzione delle fibre, aumenta
Il tempo di passaggio al livello del nodo atrio-ventricolare e riduce l'eccitabilità delle fibre. Ad esempio, i battiti al minuto normalmente sono 60-70, esistono gli atleti aerobici che arrivano ad avere di base 35-40 battiti al minuto; se non fossero degli atleti bisognerebbe ricoverarli immediatamente nell'unità di terapia intensiva; la vera spiegazione è che gli atleti hanno questi battiti perché si sviluppa enormemente il tono vagale. Quindi l'aumento del vago riesce a far arrivare alla base una stimolazione del nodo del seno soltanto di 35-40 volte al minuto.
Funzione del cuore:
La funzione del cuore è quella di trasportare durante la fase sistolica, attraverso la grande e la piccola circolazione il trasporto di ossigeno, di glucosio, di altre sostanze nutritizie ai tessuti che stanno lavorando. Il muscolo cardiaco è un muscolo indipendente da tutto, agisce costantemente 60-70 volte al minuto, si contrae e si rilassa ma
l'indice di frequenza cardiaca (numero di contrazioni del cuore al minuto).frequenza cardiaca (numero di battiti al minuto). Normalmente la quantità di sangue è circa 5/6 litri al minuto in un soggetto sano; mentre in un soggetto sportivo la portata cardiaca è di 35/40 L. Prevenzione cardiovascolare Le malattie dell'apparato cardiovascolare rappresentano la patologia maggiormente responsabile delle morti nel mondo; infatti, il 45% di tutte quelle che sono le morti dipendono dal cuore. Sembrerebbe che circa quasi 9 milioni di morti sono dovute nel mondo al sistema cardiovascolare. Il 40% delle cause di morte è sempre per malattie cardiovascolari e maggiormente per quelle che sono le malattie legate al processo che viene chiamato aterosclerosi delle arterie coronariche, cioè di quelle arterie che portano il sangue al cuore. Nei paesi ricchi le morti sono maggiormente dovute a cancro, però nei paesi in via di sviluppo e nei paesi poveri, le malattie cardiovascolari sono ancora le patologie maggiormente responsabili dellamortalità. Secondo l'OMS oltre i tre quarti della mortalità cardiovascolare globale possono essere prevenuti mediante l'adozione di adeguate modifiche dello stile di vita; quindi, se viene migliorato lo stile di vita e vengono ridotti i fattori di rischio, sicuramente la mortalità viene ridotta, ma viene ridotto anche l'insorgere delle malattie cardiovascolari; quindi bisogna iniziare a parlare di prevenzione cardiovascolare.
La prevenzione cardiovascolare viene definita (secondo le linee guida europee 2016 sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, che riprendono quelle mondiali) come una serie di azioni coordinate intraprese a livello di popolazione, volte ad eliminare o ridurre al minimo l'impatto delle malattie cardiovascolari e delle relative disabilità, cercando di ridurre quella che è l'insorgenza delle malattie tramite la riduzione dei fattori di rischio e con il miglioramento dello stile di vita.
Esistono diversi tipi
di preve