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AREE DI VOCE
È de nita in base alla collocazione
temporale (TEMPO) e spaziale
(RELAZIONE) della narrazione
rispetto alla storia e alla sua
collocazione logica rispetto al
racconto (LIVELLO)
Di cilmente racconto in forma sul tempo preciso ma
si de nisce in base alla temporalità della storia.
Rispetto alla storia la convocazione può essere:
ULTERIORE
•
Successiva alla storia e il tempo è al passato
ANTERIORE
•
precedente alla storia il tempo e al futuro (racconto
profetico, predittivo, apocalittico (letteratura
medievale)
SIMULTANEA
•
contemporanea, il tempo è al presente, ricorrente nei
romanzi novecenteschi (esempio: Ulisse oppure
l’ultimo capitolo della coscienza di Zeno)
INTEGRATA
•
storia e narrazione si avvicinano cosicché la
narrazione agisce sulla prima o entra a farne parte
L’atto che genera la voce è dato per Nel momento in cui una voce esterna dice
scontato, il narratore inizia subito a “narratore racconta che“ viene istituita una
primo grado
raccontare nel racconto di voce narrativa e si genera un racconto di
secondo grado, questo è detto intradiegetico
DIEGESI = RACCONTO
EXTRADIEGESI = FUORI DA RACCONTO METADIEGESI = È la seconda DIEGESI
INTRADIEGESI = DENTRO AL RACCONTO interna al primo livello
Narrazione estranea Presenza limitata, il Opposto di
alla storia, il narratore è come un eterodiegetico, il
narratore non è personaggio narratore è il
presente come protagonista
secondario (esempio
personaggio un testimone)
inizia subito a raccontare.
Nessuno rappresenta il narratore,
È una reazione con i fatti della storia, hanno fatto molto
descrittivo e dettagliato E c’è coerenza tra ambiente-carattere e
ambiente (la signora proprietaria del locale essa stessa è
coerente con il locale che gestisce)
Esempio : Papà Goriot di Balzac amico
Inizia subito a raccontare ma il narratore è del protagonista,
lo a anca durante la storia
Nessuno introduce il narratore, che nell’esempio è Pip e
sua storia.
racconta la Egli è il protagonista e narratore!
Esempio : Grandi Speranze di Dickens
Esempio: Decameron di Boccaccio Il Decameron e I
10 giorni Nell’esempio il narratore extra eterodiegetico Racconta la racconti di
10 personaggi Canterbury sono gli
storia di ragazzi, questi sono introdotti da lui e della storia i
10 narratori introduttori di questa
ragazzi non fanno parte delle storie che raccontano, è una
10 novelle al nuova struttura a
giorno raccolta di novelle cornice
100 racconti Esempio: Berta ?
In un pezzo narratore, amico del dottore, va a visitare il
dottore; il dottore chiede al narratore se vuole sentire la storia
TESTIMONE
della ragazza matta: il dottore è stato della
protagonista, la donna amata di cui il dottore vuole parlare e
storia di qualcun
che è rinchiusa in una stanza (si parla della
altro)
Esempio: la pelle di zigrino SUA
A metà romanzo il protagonista inizia raccontare la
STORIA, È la storia del narratore
Naturalmente questi narratori sono presentati e inizia storia con determinate caratteristiche ma
cambiare modi cando il LIVELLO o la RELAZIONE
possono
Cambi di livello Cambi di relazione
da extra a intra Omodiegetico > Autodiegetico
È possibile cambiare oppure
quando il narratore si sveglia all’improvviso e È possibile passare da omodiegetico a
da intra a extra: autodiegetico, Generando una suspense
cambia questi cambi di livello fortissima e accorciando la distanza del
METALESSI
si chiamano narratore della storia (esempio quando
qualcuno ha raccontato tutto senza dirci che
era la sua storia
Autodiegetico > Omodiegetico
Esempio : Mobydick il narratore dice Al contrario può succedere che si prendono le
“chiamatemi Ismaele“ ma realtà non è la distanze dalla storia, un certo punto si capisce
storia di Ismaele ma del capitano. che in realtà è un personaggio secondario o
addirittura estraneo alla storia
Dire Che uno scrittore crei delle persone vere e proprie, dei
caratteri, signi ca attribuirgli un potere enorme perché,
essendo tutta nzione, egli crea solo un’illusione: ci illudiamo …infatti…
di conoscere un personaggio-carattere. bravo poeta
Un ci dà la
SUPERFICIALE
La nostra conoscenza è sensazione di un
personaggio a tutto tondo
Anche l’idea che ci sia una conseguenza temporale, nella che simuli una persona viva
narrativa occidentale, è una necessità ma é sempre pura e reale
illusione, naturalmente.
➡
Aristotele Nella narrativa epica e
tragedia non si imitano i caratteri ma si
rendono motivo dell’azione poiché
sensazione non può esserci nulla senza
caratteri si!
(Può esserci una storia senza dei
personaggi ma non possono esserci dei
personaggi senza una storia)
PRAGMATA MYTHOS
I fatti e il racconto sono l’obiettivo della tragedia ed imitazione
MIMĒSIS BIOY ANTHRÓPŌN
di azioni e non di uomini
L’obiettivo è mettere in scena i fatti e non gli uomini
IL PERSONAGGIO UNISCE:
Un agente può avere un carattere perché il testo dice
ESPLICITAMENTE la sua qualità descrittiva AZIONI
La qualità descrittiva viene attribuita da delle e
non da un agente, in maniera quindi in diretta DEDUCE
L’azione dell’agente lascia trasparire un proponimento da cui si la
qualità, ed a cui è deducibile quel determinato carattere (non viene detto
che esplicitamente)
Appropriato e coerente all’azione dell’agente
E cace e in grado di portare l’azione no alla ne, il carattere È fondamentale
quando è parte attiva dell’azione
Conforme alla realtà del modello, cioè a chi imita, deve essere conforme all’uomo
reale che quel carattere imita
Coerente con il modello per tutta l’azione per farsi che tutti costruito per necessità
e verosomiglianza.
Infatti deve essere coerente tutto il tempo per dare l’illusione che tra il carattere
l’azione compiuta ci sia una relazione necessaria e verosimile plausibile (non reale
ma che potrebbe essere reale NON VERO MA SIMILE AL VERO)
Le azioni vengono classi cate secondo tre assi di investimento semantico del personaggio
narrativo: SOGGETTO OGGETTO
Un desidera un
investimento semantico del volere
Per farsi che si crei il desiderio deve accendersi la miccia del
comunicazione soggetto che
desiderio, grazie alla di un
stimola il desiderio (DESTINATORE) PRECEDENTEMENTE
comunicazione DESTINATORE
Fa parte della / un pone di
fronte al DESTINATARIO l’OGGETTO del volere (si presenta
qualcuno che propone l’oggetto desiderato)
relazioni di alleanza e opposizione
Si intrecciano
per favorire o intralciare il desiderio:
AIUTANTE = Agisce verso l’oggetto per
◦ comunicazione
facilitare la
OPPOSITORE = impedisce
◦ complementari
Gli attanti sono gure tra loro che diventano
successivamente ATTORI, sono sulla stessa linea di azione (esempio:
oggetto e soggetto, destinatario e oppositore, eccetera)
rappresentazioni antropomorfe,
Sono personaggi determinati dalle
azioni che compiono o dal carattere che hanno
L’autore permette ai personaggi di incaricarsi in determinati attanti e di conseguenza attori
caratterialmente determinati. I narratori contemporanei cercano di lasciare i personaggi aperti e
stop alla narrativa causale
non chiuderli in un solo carattere, mettendo un punto di e rendendola
più gratuita.
passaggio fenomeni:
Nel da attanti ad attori possono avvenire alcuni
➡
1 ATTANTE 1 ATTORE
➡
1 ATTANTE + ATTORI
➡
+ ATTANTI 1 ATTORE
La parola letteraria esprime:
Una parola poetica è mono logica perché lingua, punto di vista e intenzionalità sono dell’autore.
L’autore riempie tutto il testo, la lingua è
la sua, le intenzioni sono sue e il punto di
vista è il suo!!!
La parola poetica monologica é:
CENTRIPETA SOGGETTIVA
UNIVOCA Il testo è ingabbiato in una struttura
precisa: pause, rime, eccetera
La parola romanzesca è dialogica perché il dialogo tra più parole è presente e si sovrappongono
almeno due o più discorsi diversi.
Ci sono più lingue, più punti di vista (Il narratore può avere un punto
di vista più ampio ma indipendentemente dal punto di vista e le cose
vengono investite di certe caratteristiche) e più intenzioni diverse
La parola romanzesca dialogica é:
PLURIVOCA CENTRIFUGA INTERSOGGETTIVA
Tante voci La produzione del senso parte Diverse soggettività che possono
dall’autore verso l’esterno, è una essere: madre
parola più libera e non c’è alcuna ‣ Soggettività (autore)
ttizie
‣ Soggettività
matematica alla base (narratore e personaggi)
LIBERTÀ DEI PERSONAGGI
La libertà del personaggio nella narrativa è fondamentale, va contro la tendenza dell’autore di
accentrarsi, è una libertà programmata e può no all’ultimo mostrare i suoi tratti . SOGGETTIVA/
La parola del personaggio narrativo è sempre estranea a quella dell’autore, si dice
OGGETTIVA , Ovvero il soggetto e oggetto dell’autore che è sempre lui a decidere quanta
sia libera che pilotata!!!)
autonomia hanno i personaggi (libertà
XX SECOLO
Qui il dialogismo e il monologismo sono più complicati
da distinguere.
ANTOLOGIA DI SPOON RIVER Di Edgar Lee Masters (1915)
All’inizio sembra vi sia una corale, in realtà è un prologo e
nella prima poesia un personaggio racconta la sua vita e
la sua morte: Dalì si capisce che i ragazzi che “dormivano
sulla collina“ rappresentati nel prologo erano il
personaggio della prima di molte poesie e altri successivi
che raccontano le loro storie e le loro morti
La vita di 3/4 delle persone è in uenzata dal colonialismo “the Empire Writes Back: Theory and
Practice in Post Colonial Literature” 1989
Analizza il fatto che l’atteggiamento dei neri nei confronti dei fratelli di colore e in un modo,
diverso è invece rispetto alle persone bianche questo a causa dell’esperienza del colonialismo
PUNTI CARDINE
DELLA LETTERATURA POST - COLONIALE
RAPPRESENTAZIONE DI SE
Attraverso la lingua dell’altro il soggetto coloniale e l’ex colonizzato nalmente
rappresentano se stessi. Gli scrittori te