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IL PHYLUM DEGLI CNIDARI

Il phylum degli Cnidari rispetto ai poriferi risulta un pochino più avanzato;

Andremo ora ad osservare quali siano questi gradi di avanzamento

nell’evoluzione, quindi questo phylum comprende fondamentalmente circa

9000 specie dei quali sono maggiormente delle specie marine pochi risultano

di acqua dolce. Quali sono le loro caratteristiche? Nel phylum degli cnidari

sono compresi delle specie che possono presentare delle conformazioni

c ompletamente differenti l’una dall’altra, possiamo trovare delle forme sia sessili

(ossia a polipo che possiamo trovare adese molte volte ad alcuni organismi come

per esempio gasteropodi ma queste forme possiamo trovarle anche nei porti, nelle

rocce o ancora in simbiosi con le alghe con delle “fanerogame” ed in questo caso

parliamo dell’ ”hydra d’acqua dolce), ma anche delle specie di forma medusoide

che vengono trasportate dalle correnti marine; Quindi vedremo come all’interno

degli cnidari possiamo trovare delle diverse classi ed in ognuna di queste delle

diverse specie che possono presentare delle forme differenti. Ma perché il nome

cnidari? Questo deriva dal fatto che tutti gli organismi, tutte le specie che

appartengono a questo phylum presentano dei “cnidociti” i quali non sono che dei

piccoli corpuscoli che vengono utilizzati fondamentalmente dai cnidari per la difesa

nei confronti dei predatori oppure anche per predare altre specie in realtà diciamo

che la presenza dei cnidocisti nei cnidari è un elemento di fondamentale importanza

per la distinzione rispetto agli altri phylum, con l’avvento della genetica di

popolazione insieme ai cnidari venivano considerati anche i ctenofori, (che oggi

viene considerato un altro phylum) ma in realtà ci si rese conto che i cnidari ed i

ctenofori venivano considerati nel gruppo dei celenterati perché in realtà ambedue

phylum presentavano il celenteron, con la genetica molecolare ci si rese conto

inoltre che i ctenofori non solo non sono simili ai cnidari ma anche dal punto di vista

morfologico non sono simili soprattutto perché i ctenofori non presentavano i

cnidocisti (strutture tipiche dei cnidari) che servono sia per la difesa che per la

predazione; Nel ambito (del ciclo vitale di una specie) dei cnidari possiamo avere

l’alternanza di due differenti tipologie di morfotipi: le forme pelagiche quindi di

forme medusoidi che solitamente sono deputate alla riproduzione di tipo sessuato

alternati ai polipi i quali che differentemente dalle meduse sono sessili e sono

deputate alla riproduzione di tipo asessuato in realtà diciamo che l’alternanza della

forma pelagica medusoide con quella sessile polipoide è presente in quasi tutte le

classi dei cnidari ad eccezione di una: la classe degli antozoi dove troveremo gli

anellidi, i coralli in cui è presente solamente la forma sessile polipoide; Nei cnidari

quindi abbiamo l’alternanza di due diversi morfotipi: quello medusoide e quello

polipoide, i quali sembrano molto simili nel fatto che il polipo sembra “una medusa

rovesciata”; Andiamo a vedere le caratteristiche dei due, il polipo presenta una

forma tubulare nel quale si può distinguere una parte basale detto “disco basale”

nel quale sono presenti molte volte delle cellule ghiandolari che secernono delle

sostanze adesive proprio per permettere l’attacco del polipo al substrato

generalmente rappresentato da una roccia ma può essere rappresentato anche da

corpi estranei come chiglie delle navi etc. Quindi da questo polipo dal disco basale

si distacca il così detto “peduncolo” nel quale è presente una cavità bianco-grigia

che prende il nome di “celenteron” o “cavità celomatica” al termine di questa cavità

vi è un’apertura che rappresenta la bocca ma in realtà questa è l’unica apertura del

polipo, dove quindi entrano le sostanze alimentari ma fuoriescono le sostanze di

rifiuto, attorno a questa bocca vi è una corona di tentacoli ove nella maggior parte

sono concentrati i cnidocisti con le nematocisti proprio perché a questo livello

possono servire sia per prendere delle prede ma anche per potersi difendere da

eventuali predatori. Se si va ad osservare la medusa (il cui nome deriva proprio

dall’omonima figura mitologica) si noterà che questa ha una struttura molto simile a

quella che abbiamo appena descritto soltanto che è rovesciata, abbiamo sempre la

presenza di una bocca che entra in una cavità gastrovascolare detta anche

celenteron poi attorno a questa ci sono anche i tentacoli. Altre caratteristiche dei

cnidari, sono degli organismi un po' più evoluti dei poriferi perché in essi è presente

la così detta simmetria radiale quindi piani che dividono l’organismo sempre in parti

uguali ed in realtà tale simmetria è quasi del tutto assente nei poriferi (solo

pochissime specie ne fanno eccezione) mentre nei cnidari è presente in entrambi i

morfotipi, inoltre i cnidari presentano un'organizzazione di tipo tissutale (più cellule

si riuniscono a costituire dei tessuti che svolgono a loro volta delle azioni

specializzate) mentre i poriferi di tipo cellulare; Se andiamo a guardare

attentamente sia il polipo che la medusa possiamo vedere che c’è la presenza di

un’epidermide, una sostanza gelatinosa che prende il nome di “mesoglea” e che

corrisponde al mesoilo che abbiamo visto nei poriferi, (ha una funzione pressoché

strutturale determinando la forma del corpo dei cnidari che è costituito da circa 90%

da acqua ma è presente in esso anche il collagene e talvolta sono presenti delle

cellule può avere funzione differente a seconda dalla gastrodermide, il termine

mesoglea deriva dal inglese jelly=gelatina da qui il nome jellyfish) separa

l’epidermide dal gastrodermide ma oltre a ciò vi sono anche numerose cellule: le

epitelio-muscolari (presenti al livello della bocca e dei tentacoli, cellule deputate alla

contrazione della medusa e quindi partecipano quando le meduse si muovono a

livello d’acqua all’interno della cavità celomatica poi per contrazione si muovono

come uno stantuffo nella colonna d’acqua) , le ghiandolari (parlando del polipo è il

disco a pedale, molte volte può aderire al sub-strato grazie alla presenza di

sostanze appiccicose, queste sostanze sono proprio prodotte da queste cellule

ghiandolari che secernono questa sostanza proprio per permettere al livello di

adesione del discopedale del polipo proprio a livello del sub-strato, non sono

presenti solo a livello del discopedale ma possono essere presenti anche a livello

della bocca anche della medusa, in questo caso secernono un muco che aiuta anche

l’entrata della preda a livello della cavità celomatica), le interstiziali (presenti

soprattutto a livello dell’epidermide, sono delle cellule indifferenziate come una

base di accumulo che possono permettere di differenziarsi in tutte le cellule che

vediamo ad eccezione delle epitelio-muscolari le quali si autoduplicano, non hanno

bisogno di avere origine dalle cellule interstiziali, tutte le altre sono come una base

di accumulo per la differenziazione in differenti tipi di cellule), le sensoriali (sono

presenti soprattutto a livello dell’epidermide, possono formare anche delle sinapsi

con le cellule nervose che sono presenti ad un livello basale dell’epidermide e

queste cellule nervose sono percorse da impulsi che a differenza delle cellule

nervose che vedremo negli organismi più evoluti, l’impulso nervoso viene trasmesso

sempre da neuro-trasmettitori, guidato quindi da neuro-trasmettitori però il senso/la

direzione dello stimolo nervoso è in ambedue le direzioni a differenza quindi degli

organismi più evoluti dove vedremo poi che avrà un’unica direzione, a loro volta le

sensoriali sono caratterizzate da un prolungamento che forma una sinapsi con le

cellule nervose ma ci possono essere anche delle specie di sensilli, delle specie di

flagelli che fuoriescono dall’epidermide e svolgono una funzione sensoriale quindi

avvertono l’avvicinarsi di predatori ) abbiamo parlato di tutte le cellule presenti a

livello dell’epidermide ma non abbiamo parlato dei cnidociti (strutture fondamentali

che determinano la differenziazione del phylum dei cnidari rispetto ad altri phylum e

sono delle particelle usate dagli stessi cnidari per la difesa ma anche per la

predazione, in realtà queste sono delle cellule urticanti che vengono considerate

come delle vere e proprie macchine da guerra per il semplice fatto che queste sono

costituite da una struttura, una capsula che è ripiena di liquido al suo interno e

presenta poi questa struttura qua nel quale è presente un tubo o filamento e può

essere arrotolato in maniera differente perché a seconda di come si arrotola questo

filo possiamo trovare anche differenti tipologie di cnidocisti, molte volte la maggior

parte delle cnidocisti sono dotate a loro volta di un “cnidociglio ” che è proprio il

flagello di quelle strutture sensoriali che permettono la registrazione del fatto che si

sta avvicinando un corpo estraneo che può essere rappresentato da un predatore o

da una preda vera e propria, in realtà diciamo cosa succede: nel cnidocita è

presente un liquido al suo interno e questo liquido è un liquido prettamente

osmotico per cui in condizioni di riposo la membrana del cnidocita è impermeabile

all’acqua quando invece si avverte al livello del cnidociglio la presenza di un

qualsiasi corpo estraneo allora questa membrana da impermeabile all’acqua

diventa permeabile per cui succede che l’acqua penetra a livello della nematocisti e

come uno scatto viene fatto estroflettere un flagello che può essere caratterizzato

da sostanze urticanti oppure essere seghettato e portare abrasioni a seconda della

specie ci possono essere differenti tipologie di cnidocisti o nematocisti ed una volta

si estroflette questo flagello il cnidocista si disintegra e questo viene

formato/riformato nell’ambito di circa 48h, nei cnidari il filamento dei cnidocisti e

avvolto a spirale e abbiamo la presenza di un piccolo flagello, piccolo opercolo che

determina proprio l’attivazione della formazione dell’apertura di questi nematocisti,

successivamente poi ci possono essere anche dei “spirocisti” o “pticocisti” che sono

caratteristici perché privi di ciglia sensoriali per cui l’attivazione non avviene grazie

alla presenza di questo ciglio ma viene attivata direttamente e sia gli spirocisti che

le pticocisti sono presenti soprattutto al livello degli anemoni a livello

fondamentalmente degli antozoi, e spirocisti e pticocisti si differenziano perché nei<

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A.A. 2023-2024
8 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MarcoBilly di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Follesa Maria Grazia.