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DIFFERENZE ANATOMICHE TRA GRANDI E PICCOLI RUMINANTI

  • I PR hanno una massa corporea 10-12 volte inferiore rispetto ai GR
  • I PR hanno un apparato digerente minore dei grandi ruminanti che, di conseguenza, tendono ad avere un maggiore volume di apparato digerente per unità di fabbisogni energetici
  • I PR devono compensare queste ridotte dimensioni dell'apparato digerente con una più veloce digestione degli alimenti nell'apparato ruminale per ricavare le energie necessarie al metabolismo basale
  • I PR, per riuscire a ricavare le energie necessarie al mantenimento del loro metabolismo, hanno un tempo di ingestione minore degli alimenti nel rumine, con conseguente minore digeribilità delle frazioni a più lenta fermentazione come la fibra
  • I PR hanno un intestino tenue maggiore dei GR, di conseguenza, i primi riescono a digerire in maniera più efficace l'amido tramite digestione enzimatica a differenza dei GR
CONCENTRATE SELECTORS: le specie ruminanti come cervi e daini, che vivono principalmente nei boschi e si nutrono di alimenti con alti principi nutritivi, ma poveri in fibra. GRAZERS: i ruminanti come bovini e pecore, che si nutrono principalmente di erba e foraggi a basso contenuto di principi nutritivi ma ricchi in fibra. INTERMEDIATE FEEDERS: le specie ruminanti come capre e antilopi, che si nutrono di una varietà di alimenti, sia concentrati che fibrosi.bovini e i bufalini che pascolano principalmente erba ed è difficile che si nutrono delle fronde di alberi e cespugli.
  • GRAZERS: i ruminanti che si nutrono principalmente di erba, come i bovini e i bufalini.
  • BROWSERS: i ruminanti che si nutrono principalmente delle fronde di alberi e cespugli, come i caprini.
  • INTERMEDIATE FEEDERS: i ruminanti che presentano caratteristiche intermedie alle due classi precedenti; i caprini sono più simili ai selectors, mentre i bovini ai grazers.
ALIMENTAZIONE OVINA L'agnello alla nascita può essere allattato in maniera naturale (anche se questo sistema è sconsigliato per le razze ovine da latte) e artificiale, questo sistema però è poco utilizzato in Italia, ma è comunque utilizzato negli allevamenti intensivi e richiede uno svezzamento rapido in quanto è una tecnica molto costosa. L'agnello, prima di essere separato dalla madre, è importante che assuma il colostro, in quanto alla nascita non presenta anticorpi e può iniziare ad essere nutrito con latte artificiale dopo i tre giorni di vita. SVEZZAMENTO Lo svezzamento consiste nel passaggio dall'alimentazione lattea a

quellasolida (foraggi, fieni…) e può avvenire in maniera graduale o brusca.

L’età a cui avviene lo svezzamento dipende da vari fattori:

  1. Dalla razza
  2. Dallo sviluppo degli organi digestivi
  3. Dal peso vivo, infatti per gli animali in ovile questo deve essere 2-2,5volte maggiore; per quelli al pascolo 3 volte maggiore
  4. Dalla capacità dell’animale di ingerire alimenti solidi che non deve essereinferiore ai 200-250 g si sostanza secca ingerita

Lo svezzamento può avvenire in maniera naturale, dunque l’età degli agnellipuò variare, non ci sono interventi esterni da parte dell’allevatore se non unaseparazione giornaliera dell’agnello dalla madre, in questo tipo disvezzamento l’agnello rimane con la madre fino ai tre mesi di vita; o losvezzamento può essere precoce, in questo caso l’agnello viene separato dallamadre già a 28-35 giorni di età con una preparazione guidata

dall'allevatore che già dai 7-10 giorni di vita gli fornisce alimenti solidi come fieno e foraggi e grandi quantità di acqua. Questo tipo di svezzamento è consigliato per gli agnelli da macello, così da aver un maggior tempo a disposizione per recuperare lo stress da svezzamento e per le agnelle da rimonta, le quali hanno uno sviluppo precoce dell'apparato gastro-enterico. Durante lo svezzamento l'agnello viene nutrito con fieno di buona qualità e miscele industriali, quali farine di cereali o cereali schiacciati in aggiunta al latte di soia, che possono essere presentati come farine (origine industriale) o pellet (macinatura, schiacciatura... ne aumentano la digeribilità negli animali giovani). Le agnelle fino ai tre mesi di età devono essere nutrite con fieni di ottima qualità e un rapporto foraggi/concentrati (F/C) da 20/80 a 40/60 così da favorire lo sviluppo del rumine e la capacità di ingestione. Dal

quarto alquinto mese il rapporto F/C passa a 60/40 o 70/30 a seconda della qualità del foraggio utilizzato riducendo di 200-300 g l'apporto di concentrati.

PUBERTÀ

La pubertà nell'animale si manifesta ad una certa età (6-7 mesi), in relazione alla specie, e al raggiungimento di un certo peso vivo che deve essere circa il 50-70% di quello da adulto.

Per le agnelle da monta è importante che queste, alla pubertà, abbiano il 60-70% del loro peso da adulte.

Dal quinto mese alla monta, il sistema reticolo-ruminale formatosi consente di ridurre al minimo la somministrazione di concentrati nell'alimentazione delle agnelle sempre in funzione del foraggio somministrato. Si parla di "Flushing", ovvero somministrazione di 200-300 g di concentrato tre settimane prima e due settimane dopo la monta, e, dalla monta al parto le agnelle vanno alimentate come pecore adulte.

Dalla monta al primo mese di gravidanza viene ridotto il consumo

Durante il secondo e terzo mese di gravidanza, le necessità alimentari legate alla gravidanza sono trascurabili, ma bisogna coprire i fabbisogni di mantenimento dell'agnella. Siccome la capacità di ingestione è ancora elevata, il gregge può essere nutrito con foraggi ricchi in fibra e opportuni integratori per aumentarne la digeribilità. Di norma, in questa fase l'animale viene messo in asciutta (durante la fase terminale dell'asciutta l'animale potrebbe presentare problemi come la tossiemia gravidica, in quanto la capacità di ingerire è quasi nulla; questi problemi non si presentano durante la

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Publisher
A.A. 2022-2023
5 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/17 Zootecnica generale e miglioramento genetico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ambrafal155 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi zootecnici ecocompatibili e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Panaro Maria Antonietta.