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RIGHT FOOT

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PRONATED SUPINATED

NORMAL

(Leaning inward) (Leaning outward)

Trattamento

• lesioni stabili,

Per ovvero per una lesione minimamente scomposta del malleolo laterale (senza

lesione del malleolo mediale), si può effettuare il trattamento conservativo.

• lesioni scomposte instabili

Per o si effettua l’osteosintesi.

• placche e viti laterale, viti mediale.

L’osteosintesi prevede per il malleolo solo per il

• Se si associa la frattura del terzo malleolo (ovvero la protuberanza del margine distale posteriore

della tibia) si deve effettuare l’ostesintesi.

• Se si rileva un’instabilità della sindesmosi questa deve essere fissata con una vite tra tibia e

perone (asportata poi dopo 45 giorni per il rischio di rottura della sindesmosi).

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Patologie del piede

Alluce valgo

Definizione ed epidemiologia

• Si tratta di una patologia estremamente comune caratterizzata dalla deviazione dell’alluce verso

le altre dita; associata alla concomitante sporgenza mediale del primo metatarso.

• E’ particolarmente frequente nelle donne adulte.

Eziologia

• Si tratta di una patologia generalmente acquisita, che assume una stretta correlazione con le

scarpe indossate (in particolare scarpe con punta stretta e tacco alto).

• del piede, obesità alterazioni posturali.

Può essere anche dovuta a lesioni e

• E’ possibile anche una predisposizione genetica.

Clinica

• L’articolazione metatarso-falangea deformata è generalmente dolente e gonfia.

• La cute che riveste l’articolazione è arrossata ed ispessita; nei casi gravi può ulcerarsi ed

infettarsi.

• Nei casi più gravi oltre alla deformazione estetica si ha anche una limitazione funzionale.

• progredire

Con il della patologia viene interessato anche il secondo dito; l'alluce valgo tende a

dorsi-flettere il secondo dito con conseguente dolore anche del secondo metatarso.

• sindrome posturale

Con il tempo la deformazione può evolvere in una vera e propria che

valgismo anche del ginocchio lombalgia cronica.

comporta e

Diagnosi

• L’esame obiettivo è sufficiente a porre la diagnosi.

• altre indagini l’esame baropodometrico l’RX

Si fanno comunque quali e per valutare il grado di

valgismo dell’alluce.

Trattamento

• Il trattamento può essere un trattamento conservativo sintomatico nelle prime fasi, ma la

risoluzione è possibile solo con la chirurgia.

• trattamento conservativo scarpe comode, plantari di scarico

Il si avvale di delle teste metatarsali,

bendaggio, ghiaccio, cuscinetti separa-dita antidolorifici.

e

• trattamento chirurgico nell’osteotomia

Il consiste risolutiva e può essere effettuato sia in

modalità open che mini-invasiva.

Dito a martello

Definizione ed epidemiologia

• Si tratta di una deformità dovuta all’atteggiamento in flessione del dito stesso, con conseguente

sub-lussazione dorsale dell’articolazione metatarso-falangea.

Eziologia

• Può essere dovuta a scarpe troppo corte o troppo strette; tuttavia può essere anche dovuto ad

una morfologia del piede con il secondo dito più lungo del primo.

Diagnosi e trattamento

• La diagnosi è clinica e il trattamento può essere sia conservativo che chirurgico.

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Fascite plantare

Definizione ed epidemiologia

• E’ una condizione frequente e benigna.

• Si tratta di una tendinite localizzata all’inserzione della fascia plantare sulla tuberosità posteriore

del calcagno; con annesso dolore locale.

Eziologia

• E’ dovuta alla retrazione dei muscoli del polpaccio e della fascia plantare.

• fattori di rischio

Tra i principali si trovano:

- Stile di vita sedentario.

- Arco plantare eccessivamente cavo o eccessivamente piatto.

- Tacchi alti, stazione eretta prolungata o cammino prolungato su superfici dure.

Clinica

• La clinica è caratterizzata dal dolore nella parte inferiore del tallone quando questo è sotto

carico.

• In particolare il dolore si presenta nei primi momenti del mattino e si riduce di intensità entro

5-10 minuti per poi ricomparire nell’arco della giornata.

• Il dolore tipico inoltre peggiora durante la fase di spinta.

• dolore urente margine mediale del piede,

Alcuni pazienti lamentano anche localizzato al durante

deambulazione.

la ☢

Diagnosi

• Per confermare la fascite plantare all’esame obiettivo si dovrà esercitare una pressione sul

calcagno mantenendo il piede in dorsiflessione.

• Se questa manovra evoca dolore si conferma la fascite plantare.

• La RM può individuare una eventuale lacerazione della fascia plantare.

Trattamento

• Nella maggior parte dei casi non richiede la chirurgia, si risolve infatti con semplici esercizi di

stretching del tendine d’Achille.

• tutori durante la notte

Si possono anche posizionare dei per distendere il polpaccio e la fascia

plantare. Pagina 2 di 3

Neuroma di Morton

Definizione ed epidemiologia

• decorre al di sotto e in mezzo

Si tratta di una condizione irritativa del nervo interdigitale, il quale

ai metatarsi; innervare le dita.

si estende distalmente per

• Il nervo interdigitale viene traumatizzato tra le teste metatarsali, con conseguente

ingrossamento e fibrosi.

• Una volta che si ispessisce viene maggiormente traumatizzato e si instaura un circolo vizioso.

Eziologia

• E’ dovuto all’uso di calzature costrittive o inadeguate.

Clinica

• Il sintomo principale è il dolore localizzato attorno alle teste metatarsali o alle dita.

• spesso nel secondo o terzo spazio

Si tratta di un dolore tipicamente monolaterale localizzato più

interdigitale.

• fase iniziale

In causa un episodio di lieve dolore indossando specifiche calzature, ovvero quelle

strette davanti.

• progredire della condizione, nervo si ispessisce dolore

Dopodiché, con il il ancora di più e il

peggiora, assumendo un carattere urente/lancinante con associate parestesie.

• irradiarsi distalmente sottoforma

Il dolore può avere anche caratteristiche ingannevoli, infatti può

di formicolio; prossimalmente alla gamba.

oppure può portarsi

• Con il tempo, i pazienti non sono più in grado di indossare calzature chiuse, camminando infatti

i pazienti spesso avvertono un'ingannevole sensazione di sassolino nella scarpa.

Diagnosi

• La diagnosi è clinica.

• Viene inoltre confermata dalla dolorabilità alla digitopressione plantare dello spazio interdigitale;

udibile click

accompagnata da un (segno di Mulder).

Trattamento

• prima istanza

In il trattamento è conservativo e si avvale di plantari di scarico delle teste

metatarsali.

• infiltrazioni intra-articolari di corticosteroidi.

In questa prima fase è possibile anche effettuare

• trattamento chirurgico.

Quando il trattamento conservativo non è funzionale, si procede al

• La resezione del nervo interdigitale è l’intervento di scelta, questo permette di risolvere il dolore

(pur residuando una lieve ipoestesia sulle superfici affrontate del terzo e quarto dito).

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Tumori ossei

Generalità

• Le lesioni ossee possono essere benigne, maligne e pseudo-tumorali; nell’ambito delle lesioni

maligne si distinguono le lesioni primitive e secondarie (metastasi).

• bambini

Nei la maggior parte dei tumori ossei sono primitivi e benigni.

- tumori maligni primitivi l’osteosarcoma

Nell’ambito dei sono più frequenti nei bambini e il

sarcoma di Ewing.

- lesioni metastatiche rare

Le in età pediatrica sono e sono tipicamente dovute al

neuroblastoma.

• adulti

Negli le lesioni ossee secondarie (metastasi) sono più frequenti rispetto ai tumori primitivi.

Clinica

• dolore

Il è il sintomo più frequente e anche il più precoce.

• dolore lentamente ingravescente.

Si tratta solitamente di un

• tumefazione ossea,

Si può avere una dovuta sia alla proliferazione extra-ossea del tumore che

al rigonfiamento dell’osso stesso.

- lentamente ingravescente

Una tumefazione propende per una lesione benigna.

- tumefazione che si sviluppa rapidamente

Una può essere indice di una lesione maligna.

• sintomi sistemici, febbre, astenia calo ponderale.

Altro sintomo possibile sono i quali e

- Sono generalmente assenti quando la lesione è benigna.

- Compaiono tardivamente in quelle maligne.

• fratture patologiche.

Altro sintomo possibile sono le

- Le fratture possono rappresentare un sintomo d’esordio soprattutto in caso di cisti giovanili o

fibromi ossei.

- tumori maligni,

Nel caso dei raramente questi esordiscono con le fratture ossee; queste

tendono a comparire soltanto in fase tardiva, dopo il dolore e la tumefazione.

• limitazione funzionale

Se la lesione ossea si trova in prossimità di un’articolazione si può avere

dell’articolazione stessa.

Diagnosi

• La diagnosi si avvale dell’anamnesi, della clinica e degli esami strumentali e di laboratorio.

• L’età del paziente può indirizzare nelle varie tipologie tumorali.

Età Benigne Maligne primitive Maligne secondarie (origine)

0-10 anni Cisti ossea semplice Sarcoma di Ewing • Neuroblastoma

• Leucemie

10-20 anni • Displasia fibrosa • Osteosarcoma • Neuroblastoma

• Cisti ossea • Sarcoma di Ewing • Leucemie

• Osteocondroma

• Osteoma osteoide

> 40 anni Osteoma osteoide • Mieloma multiplo • Prostata (osteoaddensanti)

• Condrosarcoma • Mammella (osteolitiche/miste)

• Polmone (osteolitiche)

• Rene (osteolitiche)

• Tiroide (osteolitiche)

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• esami strumentali

Per gli si effettuano RX, TC e RM.

• Nell’ambito degli esami strumentali è importante identificare la localizzazione della lesione, le

dimensioni, se c’è osteolisi e reazione periostale.

• Il quadro radiografico permette di distinguere lesioni osteoaddensanti da lesioni osteolitiche,

anche se in realtà i due aspetti possono coesistere nella stessa lesione.

• Un’intensa osteolisi &

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Scienze mediche MED/33 Malattie apparato locomotore

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher biomedunifi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ortopedia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Carulli Christian.
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