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L’AMBIENTE
L’ambiente generale è dato (è valido per tutte le organizzazioni che si
trovano all’interno di un sistema) il task environment è scelto
dall’organizzazione. Quest’ultimo si può modificare nel corso del tempo. Esso
porta incertezza. Da dati oggettivi bisogna rilevare la percezione di
incertezza, che è soggettiva. Ciascun decision maker ha una percezione di
incertezza diversa da altri. L’incertezza non può mai essere 0.
Quali sono gli strumenti organizzativi che possono essere utilizzati dalla nostra
organizzazione per fronteggiare l’incertezza ambientale?
Schema da seguire= Mappo, Posiziono e decido qual è lo strumento
organizzativo adatto.
Campo di azioneà Ogni organizzazione ha il suo specifico campo di azione o
task environment. Ambiente generale invece vale per tutti.
Incertezza organizzativa non è cancellabile, abbiamo degli strumenti
organizzativi che ci consentono di identificarla e gestirla correttamente.
TASK ENVIRONMENT (fondamentale perché le organizzazioni sono sistemi
aperti) ⬇
Complesso di interlocutori i quali, direttamente o indirettamente, appaiono
rilevanti per la definizione dello scopo dell’organizzazione e per il
raggiungimento dello stesso. Essi influenzano in modo diretto o indiretto la
nostra organizzazione e sono fondamentali perché sono i nostri interlocutori.
L’Interscambio con essi è vitale ⤵
- Clienti
- Concorrenti
- Fornitori
- Gruppi di regolamentazione = sindacati che tutelano e
rappresentano diritti dei lavoratori.
“ACCREDITAMENTO DEL TASK ENVIRONMENT”
Come facciamo a decidere chi sono i nostri clienti o fornitori. La mia
organizzazione non prende una decisione univoca. L’organizzazione può
scegliere il proprio task ma a sua volta esso deve dare il proprio ok. La
definizione del TE non è un atto unilaterale. Accreditamento consiste nel
dare l’ok da entrambe le parti. Perché si tratta di un interscambio e
quindi deve essere garantita la bilateralità, in quanto c’è
INTERDIPENDENZA. Fornitori, clienti, concorrenti devono autorizzare lo
scambio. È fondamentale perché sancisce i rapporti di reciproca
dipendenza tra le parti. ACCREDITAMENTO è basato sulle reciproche
aspettative.
INCERTEZZA AMBIENTALE (per il nostro campo di azione)
Poniamo la nostra organizzazione in uno dei 4
quadranti. La studiamo avvalendoci di un
processo, 1 step da fare:
1) mappatura del nostro task
environment. Attività preliminare
di analisi, descrizione analitica del
mio specifico campo d’azione. Devo definire chi sono i miei
interlocutori e i miei gruppi di autoregolamentazione mediante un
elenco (definire qual è il mio campo di azione).
2) svolgo l’analisi dell’incertezza ambientale, attraverso la matrice
(percived environmental unsurtantive).
PEU La rilevazione
dell’incertezza si basa su delle percezioni, analisi di dati che
scaturiscono delle percezioni ai decision makers, esse sono
soggettive. Gli elementi che usiamo per costruire la matrice sono
quelle nella slide. Un ambiente è “semplice” quando il n. di fattori che
lo vanno a comporre è basso e moderato (clienti fornitori, concorrenti).
Stabile (bassa frequenza del cambiamento, con cambiamenti Previsti
o prevedibili)
Instabile (frequenza del cambiamento è alta e cambiamenti difficili
da prevedere)
[ nel 2 aumenta la frequenza del cambiamento. Massimo livello di incertezza
nel quadrante 4 con elevata frequenza del cambiamento—> Campo turbolento]
In ognuno dei quadranti, se li incrociamo, avremo dei livelli differenti di
incertezza.
3) Terzo passaggio quali strumenti per FRONTEGGIARE L’INCERTEZZA
AMBIENTALE (comportamento attivo) possiamo attivare
congiuntamente o disgiuntamente.
Se aumenta la complessità (si riferisce al numero dei fattori delle variabili che
compongono il mio specifico task environment, riferendosi alla numerosità ed
eterogeneità) dell’ambiente esterno, di conseguenza deve aumentare anche la
reciprocità
complessità interna per il meccanismo della . Aumentare significa
che aumenta il numero di posizioni e di unità organizzative.
Posizione: microstruttura organizzativa
Unità organizzative: macrostrutture organizzative. È un concetto
aggregativo. Unità organizzativa= concetto aggregativo di un gruppo di
individui che condividono le stesse risorse e gli stessi obiettivi operativi.
Aumenta complessità ambiente Interno àaumenta il n. di posizioni micro e
unità macro-organizzative. un individuo occupa una posizione organizzativa
micro.
UNITÀ CUSCINETTO E DI CONFINE (strumenti di mitigazione (= riduzione) di
incertezze)
Unità cuscinettoà unità organizzative, gruppi di individui che svolgono un
ruolo di cuscinetto, cioè attutiscono un colpo ma non lo cancellano. Il loro ruolo
è di ridurre gli effetti negativi di uno shock che di per sé non è evitabile, riduce
l’impatto negativo dello shock. Finalizzate ad assorbire l’incertezza ambientale,
posizionate a difesa/ tutela del nucleo operativo (=sottosistema di Mintzberg
che è responsabile della trasformazione di input in output organizzativi). [es
magazzino]
Ruoli di confineà non sono unità organizzative, bensì ruoli. Non c’è un gruppo
ma c’è una persona. Sono posizionati in prossimità dei confini organizzativi. Il
compito principale è quello di collegare il sistema organizzativo con le
sollecitazioni che provengono dall’esterno. Collegano e coordinano
l’organizzazione con gli elementi chiave dell’ambiente esterno (non tutti),
scambiando informazioni. Vanno a scambiare info. Mettere ordine nei flussi che
hanno tendenza naturale al caos e al disordine. Rilevano e analizzano gli
stimoli e li trasmettono all’Interno della nostra organizzazione, all’interno del
sistema. Ma anche viceversa. Sono posizionati secondo Mintzberg in prossimità
della tecnostruttura. [Un classico ruolo è dato dalle ricerche di marketing.]
DIFFERENZIAZIONE ED INTEGRAZIONE (LAWRENCE &
LORSCH) vs Mintzberg
Se il livello di incertezza da affrontare è particolarmente alto possiamo
utilizzare uno strumento organizzativo volto a fronteggiare la complessità
dell’ambiente e la numerosità degli interlocutori chiave: l’artificio di
Lawrence e Lorsch. Se Mintzberg ha ideato la suddivisione del sistema
organizzativo in 5 sottosistemi organizzativi occupandosi della struttura
interna, Lawrence e Lorsch hanno usato questo stesso sistema di
segmentazione per ridurre la complessità di un sistema. Essi, quando
replicano
l’ambiente è particolarmente complesso,
l’artificio applicandolo però ai fattori esterni dei
confini organizzativi—> Lo applicano al task
environment.
Se per Mintzberg i sottosistemi erano 5 (numero fisso
SEMPRE) per L&L cambia, non c’è un numero fisso di
sottotask environment, la loro numerosità dipende dal numero di unità
organizzative che compongono la struttura organizzativa.
Differenziazioneà All’interno di ogni organizzazione ci sono dei manager che
hanno dei background specifici, completamente diversi da chi si occupa di
logistica o risorse umane. I manager sviluppano delle conoscenze specifiche
miopia funzionale—>
che a volte però possono portare alla leggo fenomeni solo
è la
alla luce del background che possiedo. Dunque, la differenziazione
diversità degli orientamenti cognitivi ed emotivi tra i manager di
differenti unità funzionali e diversità della struttura tra tali unità. Le
unità organizzative si differenziano per rispondere alle necessità dei
sottoambienti.
➡️➡️➡️ ogni manager analizza la realtà con il proprio background, orientamento
cognitivo ed emotivo in funzione dell’unità organizzativa dove viene collocato.
Alta differenziazioneà indica che diversi manager in diverse posizioni delle
unità organizzative hanno delle visioni e percezioni tra di loro differenti. ogni
Se c’è alta
unità ha un suo percepito con difficoltà di coordinamento.
differenziazione ci sono delle difficoltà di coordinamento . Quindi occorre
rischio di
un investimento associato in integrazione o coordinamento. Il
conflittualità sarà alto . In questo caso deve essere sempre associato un alto
Ad alta differenziazione deve essere sempre associato
coordinamento.
un investimento adeguato in integrazione o coordinamento che a loro
volta possono e devono essere usati come sinonimi. Alta differenziazione ➡️
difficoltà di coordinamento
Integrazioneà (o coordinamento --> parlare di leve di coordinamento o leve di
qualità del coordinamento tra le
integrazione è la stessa cosa). Indica la
unità . Si svolge in 2 direzioni:
Verticale = quando sono coinvolte posizioni o unità organizzative situate su
due diversi livelli gerarchici.
Orizzontale = quando le posizioni o le unità organizzative sono posizionate
sullo stesso livello gerarchico.
Secondo L&L le Organizzazioni hanno risultati migliori quando i livelli
di differenziazione e di integrazione corrispondono al livello di
incertezza e complessità dell’ambiente.
Ad alta complessità esterna—> alta complessità interna
Alta differenziazione—> alta coordinazione
PROCESSI DI MANAGEMENT ORGANICI E MECCANICI
apprendimento adattamento
ORGANICI [il focus principale è su e ]
• I dipendenti contribuiscono ai compiti comuni dell’unità
– organizzativaà la progettazione dei task non avviene su singolo
individuo ma all’unità organizzativa.
I compiti sono adattati e ridefiniti attraverso il lavoro di
– gruppo dei dipendentià non è il singolo ma è il team, che
prevale sull’individuo.
La conoscenza e il controllo relativi ai compiti sono
– localizzati in ogni punto dell’organizzazioneà centralizzazione
bassa
Poca gerarchia e poche regoleà bassa struttura—> sarà piatta,
– e le regole che sono il principale strumento di coordinamento
verticale, si realizzano quando c’è un problema ricorrente che si
manifesta con una certa regolarità, serve per evitare il sovraccarico
decisionale all’unità gerarchica immediatamente superiore rispetto
a quella dove si manifesta il problema. Per evitarlo si
formalizzano/si codificano delle regol