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I METODI INDIRETTI DI VALUTAZIONE
Tra i metodi elaborati dalla dottrina, non ne esiste uno ottimale per la stima del capitale economico di un'azienda. La scelta deve tener conto dello scopo dellavalutazione, dell'ambito di applicazione, del settore di appartenenza dell'azienda, del contesto economico entro cui essa opera ecc. Per ottenere il valore più attendibile possibile del capitale economico, nella prassi valutativa si tende ad applicare una pluralità di metodi solitamente tra loro diametralmente opposti. Nell'ambito dell'impiego plurimo, è necessario però definire il ruolo di ognuno dei criteri valutativi impiegati, seguendo uno tra questi approcci:
- gerarchico: si impiega un metodo principale e un altro di controllo;
- sintetico: si effettua una media, semplice o ponderata, dei valori ottenuti;
- range di valori: si crea un range di valori minimo/massimo, tra cui poi si sceglie il valore finale;
- misto: nell'ambito
diversa da quella dei«frutti» impiegati per determinare il valore del capitale economico diun’azienda. Inoltre, un ulteriore elemento distintivo tra i due approcci riguardala distribuibilità dei «frutti». Nel caso del capitale economico è importante chequesti siano astrattamente attribuibili agli aventi diritto, mentre nelle risultanzedi bilancio rileva che questi siano effettivamente distribuibili ex post, sulla basedelle norme di riferimento. Dal punto di vista sostanziale, invece, laprefigurazione annuale dei «frutti» è giustificata da:
- Periodicità dei modelli di simulazione dell’attività aziendale: di frequenteaccade, infatti, che l’attività di budget planning sia predisposta solo conriferimento a periodi annuali, al fine di fornire informazioni economico-finanziarie il più possibile complete;
- Periodicità annuale come giusto compromesso tra esigenze diverse
- modo in cui sono definiti e misurati i flussi reddituali del passato;
- durata dell'orizzonte temporale cui le attese di flussi reddituali fanno riferimento;
- modo in cui tali attese sono espresse (di solito, misure analitiche per i primi anni e grandezze medie o convenzionali per gli anni più lontani);
- modo in cui le proiezioni sul futuro vengono concepite e realizzate, mantenendo o variando in misura più o meno rilevante i risultati che l'impresa ha generato nel recente passato e sta ottenendo nel presente;
- metodo di attualizzazione dei flussi reddituali;
- oggetto della valutazione: azienda stand alone oppure azienda integrata con altre realtà economiche organizzate.
produrre risultati oltre il periodo di previsione analitica. In una prospettiva temporale finita, il DDM diviene, dunque, un modello poco affidabile. Date le difficoltà nell'impiego del DDM, si ricorre al criterio di valutazione finanziario, conosciuto come Discounted Cash Flow (DCF).
L'assunto su cui si fonda tale metodo è che nel lungo termine nessuna impresa può distribuire dividendi in misura superiore alla sua capacità di generare flussi di cassa. Il metodo finanziario stima il valore dell'azienda in funzione della capacità futura di generare flussi di cassa. Il capitale d'azienda in questo caso assume valore in quanto in grado di conseguire risultati idonei a remunerare congruamente tutti i fattori produttivi impiegati, incluse le risorse finanziarie necessarie a sostenere l'attività aziendale.
I flussi di cassa generati dalla gestione aziendale possono essere classificati in tre categorie:
- Operativa, che comprende le
operazioni di acquisizione, produzione e distribuzione di beni e di fornitura di servizi, nonché i flussi non riconducibili alle altre due aree;
Di investimento, che comprende le operazioni di acquisto e vendita delle immobilizzazioni e delle attività finanziarie non immobilizzate;
Di finanziamento, che comprende le operazioni di ottenimento e di restituzione delle disponibilità liquide tramite capitale di rischio o di debito.
La superiorità del modello reddituale rispetto a quello finanziario è legata al fatto che esso sposta l'attenzione da come i flussi di cassa si distribuiscono nel tempo a come i flussi di risultato si generano all'interno dell'impresa. Per accrescere l'affidabilità delle quantità di risultato utilizzate alla base dell'valutazione del DCF è spesso necessario estendere il periodo di previsione esplicita dei flussi. Non è raro, infatti, il caso di applicazione di tale metodo.
aproiezioni di flussi di cassa per periodi molto estesi (a dieci anni e oltre). L'estensione avviene sulla base dell'applicazione al flusso dell'ultimo anno di previsione esplicita di un saggio di sviluppo costante per gli anni residui sino ad aggiungere al flusso finale sulla cui base è calcolato il terminal value. Si riduce, quindi, il peso del terminal value sul valore stimato e si realizza, grazie al lungo arco temporale, una convergenza dei flussi di cassa sui flussi di reddito medio-normali. Tre sono gli ambiti di applicazione in cui il metodo finanziario consente di giungere a risultati affidabili: - Imprese steady state. Con capacità di reddito costante nel tempo e investimenti di mantenimento allineati all'ammortamento; - Imprese in rapida crescita. Che non abbiano ancora raggiunto il pareggio economico, né siano in grado di realizzare nell'orizzonte di previsione esplicita flussi di reddito significativi; - Imprese in declino per le quali.si di valutazione aziendale. In questo contesto, i metodi dei frutti giocano un ruolo fondamentale nella determinazione del valore di un'azienda. Il metodo dei frutti si basa sull'analisi dei flussi finanziari generati dall'azienda nel corso del tempo. Questi flussi possono essere rappresentati dai profitti, dai dividendi o da altri benefici economici che l'azienda genera. Uno dei metodi più utilizzati è il metodo del flusso di cassa scontato (DCF), che prevede la stima dei flussi di cassa futuri dell'azienda e la loro scontazione al valore attuale. Questo metodo tiene conto del valore temporale del denaro e permette di valutare l'azienda in base ai suoi flussi di cassa futuri. Un altro metodo utilizzato è il metodo dei dividendi, che si basa sulla stima dei dividendi futuri che l'azienda distribuirà ai suoi azionisti. Questo metodo è particolarmente adatto per le aziende che distribuiscono regolarmente dividendi ai propri azionisti. Infine, il metodo dei profitti si basa sulla stima dei profitti futuri dell'azienda. Questo metodo è particolarmente adatto per le aziende che non distribuiscono dividendi o che reinvestono i propri profitti nell'attività aziendale. In conclusione, i metodi dei frutti sono strumenti fondamentali per valutare il valore di un'azienda. Essi permettono di prendere in considerazione i flussi finanziari generati dall'azienda nel corso del tempo e di valutare l'azienda in base a questi flussi.