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HCV
Altro grande virus epatite.
Il passaggio passa tramite infezione cronica -> cirrosi -> neoplasia
Non abbiamo vaccinazioni ma strategie eradicanti a infezione già avvenuta
Messaggi per i fumatori
A prescindere da causa della neoplasia, a causa del fumo muoio i 2/3 dei fumatori.
• Rischio di morte fumo-correlato è elevato: da metà ai due terzi dei fumatori di lunga
data
moriranno a causa del fumo
• Circa la metà delle morti fumo-correlate avviene tra i 35 ed i 69 anni d’età: perdita
da 20 a 25 anni
di vita rispetto all’aspettativa di vita dei non fumatori
• Smettere di fumare funziona Grafici di uomini e donne in UK e
USA curve più in basso
ovviamente fumatori, sopra i mai
fumatori
Smettere di fumare funzione: chi
smette di fumare, prima smette,
prima ci si avvicina all’aspettativa
di vita dei non fumatori
Strategie di prevenzione primaria contro il fumo
• Tassazione sul tabacco
• Restrizione sul fumo
• Informazione sanitaria e Pubblicità anti-tabacco
• Divieto di pubblicità/promozione
• Trattamenti per favorire la cessazione
dell’abitudine al fumo
Tassazione
Tipi di tasse sul tabacco
- tasse di imposta specifica: difficile da
manipolare dalle industrie del tabacco
-tasse ad valorem: più facili da manipolare
Per ottenere una riduzione di circa un terzo dell’abitudine al fumo nelle regioni a
medio basso income, sarebbe necessario triplicare le tasse di imposta specifica sul
tabacco.
L’aumento delle tasse specifiche favorisce la cessazione piuttosto che lo switching di
brand, cioè passare ad un altro tabacco più economico.
Tassazione: le sigarette costano nelle zone a basso income rispetto a quelle ad alto
income, al diminuire dell’income diminuisce il prezzo delle sigarette al consumatore
Abbiamo tasse specifiche (non manipolabili) molto alte.
Se volessimo ridurre di 1/3 il consumo di sigarette rispetto ai paesi a basso income,
dovremmo triplicare le imposte specifiche
Pubblicità sul tabacco
• Divieto di pubblicità sul tabacco Nonostante la pubblicità a favore dell’uso di tabacco
sia proibita in molte nazioni del mondo, le sigarette rappresentano tuttora uno dei
prodotti più pubblicizzati (spesa per marketing sul tabacco: $8.6 miliardi/anno solo
negli USA)
• Packaging Pacchetti neutri, senza evidenza di marca dati recenti suggeriscono che
→
aumenti i tentativi di cessazione1
• Pubblicità anti-tabacco Immagini shock applicate sul pacchetto possono raggiungere
anche i consumatori illetterati (paesi a basso income)
Trattamenti
• Supporto e counselling: Nonostante la maggior parte dei pregressi fumatori nel
mondo ha smesso di fumare senza aiuto, strategie di supporto e counselling
potrebbero aumentare le probabilità di successo
• Trattamenti farmacologici-Sigarette elettroniche: Ruolo incerto
3) Stile di
vita L’obesità è una piaga
Si associa ad aumentato rischio di neoplasie in
molte zone del corpo umano
Secondo diversi meccanismi sinergici
Il grasso è un tessuto vero e proprio, formato
degli adipolitici
L’aumento del tessuto adiposo aumenta
l’insulina e altri fattori di crescita che stimolano
la replicazione, che si trasforma in anomala
neoplasia
Lo stato infiammatorio cronico risulta ambiente
fertile per lo sviluppo neoplasie, c’è una serie di
meccanismi che rendono ragione del fatto che
si associa a neoplasie
1. OESTROGEN: Dopo la menopausa, estrogeno fatto di cellule grasse può
replicare cellule molto più facilmente nelle mammelle e nella cervice,
aumentando il rischio di cancro
2. INSULINA E FATTORI DI CRESCITA: Grasso in eccesso può causare livelli di
insulina e altri fattori di crescita, che possono dire alle cellule di dividersi molto
più rapidamente
3. INFIAMMAZIONE: Cellule di grasso sono macrophages e rilasciano sostanze
chimiche dette cytokines, che incoraggiano le cellule a dividersi (incluse le
cellule tumorali).
(>-40) livello di riferimento del BMI
Neoplasia utero si associa al BMI, 6.25 volte in più rispetto ai normo peso
Si tratta di una quota importante che possono essere prevenute controllando il peso e
quindi evitando il BMI
Eccesso ponderale, dieta ed inattività fisica giocano un ruolo di rilievo come fattore di
rischio
per numerose neoplasie
4) Alcool
L’assunzione normale consente il nostro fisico di processarlo correttamente
L’assunzione eccessiva non c’è questo processo perché l’organismo non è in grado di
processare l’acetaldeide in modo corretto, perché sono tutti eventi che possono
portare alla forma neoplastica della cellula. L’alcol è classificato come
cancerogeno (gruppo 1) secondo la
classificazione IARC fin dal 1988.
Secondo l’indagine EPIC (European
Prospective Investigation into Cancer
and Nutrition), circa il 10% di tutte le
neoplasie che colpiscono i maschi e il
3% di quelli che colpiscono le femmine
sono attribuibili al consumo di alcolici.
In particolare si stima che l'alcol sia
responsabile:
- del 25- 44% delle neoplasie del
distretto testa-collo (bocca, faringe,
laringe e cavità nasali) ed esofagee
- del 18-33% delle neoplasie epatiche
- del 4-17% dei carcinomi del colon-
retto
- del 5% dei carcinomi mammari
Per questa ragione il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (World Cancer Research
Fund) raccomanda di limitare il consumo di bevande alcoliche. Per chi ne consuma si
raccomanda di limitarsi ad 1 unità alcolica al giorno per le donne e 2 per gli uomini,
solamente durante i pasti.
5) Agenti ambientali e occupazionali
6) Tumore cutaneo
La prevenzione primaria fetta fondamentale della lotta alle neoplasie. Si va a formare
di numerosi approcci il cui obiettivo è di conservare lo stato di benessere ed evitare
l’insorgenza delle malattie.
LEZIONE 4 – ONCOLOGIA
PREVENZIONE SECONDARIO
Si rivolge al soggetto MALATO in fase preclinica. E’ un insieme di attività, interventi ed
opere attuati con il fine fare una diagnosi di malattia o di un suo precursore (cioè
quelle anomalie da cui la malattia si sviluppa) prima che si manifestino i sintomi, ed
instaurare un’idonea terapia. La prevenzione secondaria non si rivolge al soggetto
sano, ma ad al soggetto malato in caso preclinico, quindi in quella fase che precede lo
sviluppo dei sintomi. Vuole intervenire e identificare la presenza della malattia prima
che dia dei sintomi, quindi in questa fase preclinica.
Lo screening
Una delle strategie di prevenzione secondaria maggiormente utilizzate è l’utilizzo di
esami di screening Con il termine screening si intende l’utilizzo di indagini
diagnostiche applicate su vasta scala (a tappeto su una fascia più o meno ampia della
popolazione) allo scopo di individuare una malattia o i suoi precursori (prima che si
manifesti attraverso sintomi o segni In particolare gli screening oncologici servono a
individuare precocemente le neoplasie, o i loro precursori, quando non hanno ancora
dato segno di sé.
Possiamo dire che è una serie di indagini di tipo diagnostico e possiamo sottolineare
che i precursori non sono parte della malattia, ma sono i segni che portano ad avere la
malattia franca.
Le fasi
T1 - T2: in questa fase la
cellula normale diventa neoplastica, riguarda un tessuto normale che diventa
neoplastico, in cui la malattia non è identificabile in questa fase.
T2 fase preclinica, in cui si inizi auna fase diagnosticabile, non dà ancora sintomi, non
sa di essere malato, ma siamo in grado di identificarlo in fase preclinica
T3 compaiono i sintomi, il soggetto ha dei sintomi suggestivi per la malattia.
Lo screening, quindi, è un episodio che compare tra T2 e T3, preclinica ma
diagnosticabile.
Lo facciamo con fasi diagnostiche. Se interveniamo in questa fase, c’è una maggior
probabilità di guarigione, infatti se si riesce fare una diagnosi precoce c’è più
possibilità di guarigione.
T4 progressione malattia o decesso
Perché è importante lo screening?
Malattia che coinvolge un elevato numero di persone. Bisogna coinvolgere un
elevato numero di persone, deve essere una malattia prevalente
Esistono lesioni pre-cancerose e/o stadi precoci che è possibile diagnosticare;
Deve essere caratterizzata da lesioni precancerose (precursori malattia franca)
in cui è possibile fare diagnosi, in stadi precoce.
Il trattamento terapeutico effettuato in fase precoce comporta vantaggi (rid.
mortalità e/o incidenza, costi) rispetto a trattamento tardivo;
Devo avere a disposizione dei trattamenti terapeutici effettuati in fase proces.
Deve essere conveniente fare screening in fase precancerosa, in modo da
ridurre l’incidenza della neoplasia
Test da utilizzare facile, ripetibile, innocuo, accettabile;
Deve essere strategia diagnostica facile, innocua, ripetibile, accettabile, tutto
deve essere fatto nel modo più semplice e non invasivo possibile
Concetto che va fatto nella singola realtà in modo di essere in grado di
effettuare diagnosi e terapia. Devo avere strutture sanitarie qualificate,
attrezzate.
Presenza di strutture sanitarie qualificate in grado di effettuare diagnosi e
terapia.
Sono considerazioni che devo fare prima di implementare strategia di screening.
Obiettivi di un programma di screening
Applico un test in una popolazione target del programma di screening per individuare
persone che non sanno di essere malate, ma hanno la malattia (lesione pre/cancerosa,
preclinica), chi ha l’alterazione devo confermare la diagnosi e eseguire terapie efficaci.
Devo ridurre la mortalità. Devo dimostrare che l’applicazione dello screening porta ad
una diminuzione della morte per malattia nella popolazione target.
Applicare il test alla popolazione inclusa nel programma, individuare le persone con
malattia in fase preclinica, confermare la diagnosi e fornire un trattamento efficace.
L’obiettivo finale è la diminuzione della mortalità
Dal momento che lo screening si rivolge ad una popolazione asintomatica, è
necessario che venga fornita adeguata informazione in modo da permettere una
decisione pienamente informata sull’adesione da parte del soggetto.
Pro e contro
Pro:
a) Miglioramento della prognosi
b) Trattamenti meno radicali
c) Rassicurazione per i soggetti con i test negativi
d) Risparmio di risorse in casi di trattamenti meno radicali
Contro:
a) Conseguenze economiche per i falsi positivi
b) Necessità di ulteriori test