L’INTEGRAZIONE VITAMINICA
Cenni storici:
- La storia scienti ca delle vitamine ha 150 anni, ma l’intuizione che negli alimenti ci fossero delle sostanze
con funzione bene che per l’organismo umano e animale risale a molti secoli fa: nel 1700 un medico
della reale marina britannica, impose che alle ciurme dei marinai impegnati nei viaggi transoceanici fosse
garantita anche un’alimentazione a base di agrumi e frutta, per evitare che andassero incontro allo
scorbuto. Questi prodotti erano ricchi di vitamina C, che permette di scongiurare la forma patologica
dello scorbuto. Le vitamine non erano conosciute, ma si intuì che questo era un buon modo per
mantenersi in salute.
- Nel 1800, alcuni esperimenti dimostrarono l’esistenza di componenti alimentari essenziali per la salute
dell’organismo. Gli scienziati scoprirono che, alimentando animali con diete composte solo da amido,
proteine e grassi puri, questi sviluppavano patologie, dimostrando così che carboidrati, proteine e grassi
da soli non erano su cienti a garantire un corretto funzionamento dell’organismo.
- Nel 1897, Eijkman nutrì dei polli con riso brillato, ovvero riso privato dello strato esterno della cariosside,
mantenendo solo la parte interna, chiamata mandorla. Questo processo impoveriva il riso di vitamine
essenziali presenti negli strati esterni del chicco. I polli svilupparono una patologia nota come polineurite
aviaria.
- Nel 1906, Hopkins avanzò l'ipotesi che negli alimenti fossero presenti “altri composti” oltre a carboidrati,
proteine e grassi, indispensabili per una crescita e uno stato di salute ottimali. Li de nì “fattori accessori
della nutrizione”. 57
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- Nel 1912, Casimir Funk isolò una sostanza organica azotata tramite idrolisi acida da crusca di frumento,
pula di riso e lievito di birra. Somministrando questa sostanza ai polli colpiti da polineurite aviaria, ne
osservò un rapido miglioramento. Poiché questa sostanza era un’ammina indispensabile per la vita, Funk
la chiamò “vitamina”, termine che da allora indica questi composti essenziali.
De nizione di vitamine
Le vitamine sono composti organici e sono circa una quindicina, con strutture chimiche diverse tra loro.
Anche a dosaggi molto bassi (dell’ordine di mg/kg, ppm, e per no μg/kg), le vitamine svolgono
un’importante funzione bioregolatrice, intervenendo in numerosi processi biologici come coenzimi per molti
enzimi.
Sebbene anche gli ormoni e alcuni elementi minerali abbiano un ruolo regolatore, esistono di erenze
fondamentali: gli ormoni non vengono accumulati nell’organismo, mentre le vitamine possono esserlo.
Inoltre non sono sintetizzate in un organo, ma vengono apportato con la dieta, e non agiscono su un organo
bersaglio speci co, ma alcuni sono più sensibili a carenze (importanza della vit. D per ossa e muscoli).
Gli elementi minerali, oltre al ruolo di coenzimi e regolatori, svolgono anche funzioni strutturali e siologiche,
che non sono caratteristiche delle vitamine. In sintesi, le vitamine, insieme agli ormoni e agli elementi
minerali, contribuiscono al mantenimento dell’equilibrio biologico nell’organismo, regolando funzioni vitali.
Classi cazione delle vitamine
Questa quindicina di sostanze sono distinte in due gruppi sulla base della loro solubilità: liposolubili (solubili
nei grassi) e idrosolubili (solubili in acqua).
La denominazione delle vitamine segue una regola di tipo:
- Simbolico: vitamina A, D, E, K, …
- Funzionale: nome che richiama la loro funzione principale nell’organismo. Ad esempio, la vitamina D è
detta anche “antirachitica” (rachitismo: sviluppo scheletrico insu ciente)
- Chimica: ad esempio, la vitamina A fa parte di un gruppo di sostanze chiamate retinoli, quindi si può
chiamare anche retinolo.
provitamine,
Ci sono anche le che sono dei precursori delle vitamine. Ad esempio, ci sono dei precursori
che si trovano nei vegetali e che, una volta che vengono assunti, vengono trasformati in vitamine.
anti-vitamine,
Ci sono anche le cioè sostanze molto simili alla vitamina e che possono agire in senso
negativo perché l’organismo le scambia per vitamine, ma non sono e caci perché hanno una piccola
di erenza a livello strutturale.
Classi cazione e origine delle sostanze vitaminiche:
Le vitamine liposolubili sono quattro (A, D, E, K), ma nello schema ne appaiono cinque perché la vitamina D
si distingue in due forme: D2 e D3. Le vitamine idrosolubili, invece, sono otto e sono comunemente note
come "vitamine del gruppo B". 58
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Inoltre, in fondo allo schema sono riportate tre sostanze, tra cui la vitamina C, che vengono generalmente
associate alle vitamine ma che, tecnicamente, non lo sono del tutto. Queste sostanze presentano infatti
una vitamina deve essere assunta
caratteristiche speci che che le di erenziano dalle vere vitamine:
principalmente con l’alimentazione e non sintetizzata dall’organismo, mentre per queste sostanze, la sintesi
endogena è possibile e, in alcuni casi, su ciente.
Ad esempio, la vitamina C può essere prodotta in quantità adeguate da alcuni animali, mentre altri
necessitano di assumerla con la dieta.
L’organismo necessita delle vitamine, insieme agli elementi minerali, per diverse funzioni di regolazione
biologica. Queste sostanze vengono assunte principalmente attraverso alimenti di origine animale e
vegetale. Le vitamine del gruppo B e parte delle vitamine E e K si trovano soprattutto nei vegetali, mentre le
vitamine di origine animale le apportano tutte, ad eccezione della vitamina D2, che è di origine vegetale, e
della colina, di cui spesso si registra una lieve carenza.
Per quanto riguarda la vitamina A e la vitamina D, il mondo vegetale fornisce delle provitamine, che devono
essere trasformate nelle forme attive delle vitamine dall’animale.
Un’altra fonte signi cativa di vitamine deriva dalla sintesi microbica: i microrganismi, infatti, producono
numerose vitamine, in particolare del gruppo B, nel proprio organismo. Quando abbiamo dei problemi
intestinali e prendiamo degli antibiotici ad uso orale che ci puliscono temporaneamente il microbiota
intestinale, il medico ci associa generalmente delle vitamine del gruppo B per compensare
temporaneamente la riduzione della produzione microbica intestinale.
Negli animali con un’intensa attività microbica intestinale, vi è una produzione signi cativa di vitamina B,
che rende super ua un’integrazione esterna. Alcuni animali possono assorbire vitamina B anche attraverso
il contatto con il suolo o grufolando, e persino tramite contatto con le proprie feci, da cui riescono a
recuperare una certa quantità di vitamine.
In pochi casi, come per i roditori, è presente la coprofagia, cioè l’ingestione di parte delle feci, un
comportamento che permette loro di riassorbire nutrienti preziosi, tra cui le vitamine del gruppo B. I conigli,
invece, praticano la cecotro a: producono due tipi di feci, quelle normali e i cecotro , feci più morbide e
nutrienti che ingeriscono nuovamente per reintegrare vitamine e altri composti essenziali.
Nei ruminanti, la ora microbica presente nel rumine è estremamente attiva e produce grandi quantità di
vitamina B, rendendo super uo un apporto aggiuntivo di questa vitamina.
Negli animali, l'integrazione più comune riguarda le vitamine liposolubili. Per quanto riguarda le vitamine
idrosolubili, la necessità e l’intensità dell'integrazione dipendono dalle condizioni alimentari e dalla ora
microbica dell'animale.
Ci sono situazioni in cui la sintesi organica delle vitamine avviene solo in casi speci ci: ad esempio, alcuni
animali sono in grado di sintetizzare la vitamina C in modo abbondante e naturale, mentre nell'uomo la
sintesi è insu ciente, rendendo questa vitamina particolarmente importante.
La vitamina D3, invece, viene prodotta dall'organismo a partire da un composto simile al colesterolo. Anche
l’acido nicotinico, noto come niacina o vitamina B3, può essere parzialmente sintetizzato dall'organismo.
Di erenza tra vitamine liposolubili e idrosolubili
- Solubilità: una prima distinzione tra le vitamine riguarda la loro solubilità: le vitamine liposolubili sono
solubili nei grassi, mentre quelle idrosolubili si sciolgono in acqua.
- Assorbimento: l’assorbimento delle vitamine liposolubili è strettamente legato alla presenza di grassi nella
dieta, poiché queste vitamine vengono assorbite insieme ai lipidi. Al contrario, l'assorbimento delle
vitamine idrosolubili avviene in modo passivo. Questa di erenza ha implicazioni pratiche: ridurre la
frazione grassa della dieta, ad esempio per dimagrire, può compromettere l'assorbimento delle vitamine
liposolubili. Di conseguenza, una dieta priva di grassi può causare carenze, rendendo necessario
garantire un livello minimo di grassi o un'integrazione di vitamine.
- Escrezione: le vitamine liposolubili vengono escrete principalmente attraverso la bile e le feci, mentre le
vitamine idrosolubili vengono eliminate per via urinaria.
- Composizione: vi sono di erenze nella loro composizione chimica: le vitamine liposolubili sono costituite
principalmente da carbonio, idrogeno e ossigeno (composti organici puri), mentre quelle idrosolubili
possono contenere anche azoto, zolfo e cobalto.
- Funzioni: le vitamine liposolubili hanno diverse funzioni nell'organismo, mentre le vitamine idrosolubili
agiscono generalmente come coenzimi in numerosi processi enzimatici. 59
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- L’avitaminosi si riferisce alla carenza di una vitamina, che può manifestarsi in problemi di salute
nell'animale. Le carenze di vitamine liposolubili, come la vitamina D, possono causare sintomi speci ci
come il rachitismo, mentre le carenze delle vitamine del gruppo B tendono a presentarsi con sintomi
aspeci ci, in uenzando il metabolismo generale dell’organismo.
- Tossicità: in termini di tossicità, le vitamine liposolubili possono presentare rischi solo in caso di
assunzione a dosaggi molto elevati, mentre le vitamine idrosolubili sono generalmente considerate non
tossiche; anche in caso di sovradosaggio, l'organismo tende a eliminarle attraverso le urine. Pertanto, è
più comune riscontrare problemi di carenza piuttosto che di eccesso.
Motivi che giusti cano elevati livelli di integrazione vitaminica negli alimenti per animali:
Considerando l'importanza delle vitamine e il fatto che i rischi di tossicità siano limitati, l’integrazione
vitaminica viene praticata in abbondanza. Le vitamine sono composti facilmente prodotti dall'industria
farmaceutica a basso costo, senza comportare signi cativi problemi di inquinamento ambientale. Questa
integrazione è comune
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