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SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
art.1: i principi
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività mediante il Servizio Sanitario Nazionale. La tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana.
- Viene promosso il superamento degli OO.PP. attraverso il blocco di tutte le ammissioni
- Si proibisce la costruzione di nuovi Ospedali Psichiatrici e si impone la riconversione del personale
- Gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione devono essere attuati in sede extra-ospedaliera
- Vengono istituiti i Servizi Diagnosi e Cura negli ospedali generali (massimo 15 posti letto): questi devono essere organicamente e funzionalmente collegati, in forma dipartimentale, con gli altri servizi e presidi psichiatrici esistenti sul territorio
- Gli accertamenti e i trattamenti sanitari obbligatori sono legati alla necessità di cura della persona
1) quelle non delegabili paziente grave
2) quelle necessarie, utili o possibili
COMPONENTI STRUTTURALI DEL DSM:
- Centro di Salute Mentale -> è la sede organizzativa dell'équipe degli operatori e la sede del coordinamento degli interventi di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale, nel territorio di competenza, tramite anche l'integrazione funzionale con le attività dei distretti. (1 CSM/150.000 abitanti)
- Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura -> è un servizio ospedaliero dove vengono attuati trattamenti psichiatrici volontari ed obbligatori in condizioni di ricovero; inoltre svolge attività di consulenza e servizio di emergenza/urgenza per il Pronto soccorso. (1 posto letto/10.000 abitanti, non più di 16)
- Day Hospital -> è un'area di assistenza semi-residenziale per prestazioni diagnostiche e terapeutiche riabilitative a breve e medio termine.
- Centro Diurno -> è una struttura
semiresidenziale con funzioni terapeutico riabilitative collocata nel contesto territoriale.
- Strutture Residenziali -> sono strutture extra-ospedaliere in cui si svolge una parte del programma terapeutico-riabilitativo per utenti di esclusiva competenza psichiatrica. Non va intesa come soluzione abitativa. Per favorire lo scambio sociale devono essere collocate in località urbanizzate e facilmente accessibili.
Ci sono quadri clinici molto diversi (a partire dai disturbi d'ansia, che possiamo considerare come qualcosa di più lieve, alla gravità della schizofrenia o di un episodio maniacale come disturbo dell'umore): una persona che soffre di ansia, attacchi di panico, il primo episodio potrebbe portarlo ad andare in pronto soccorso (pensa di avere un infarto), oppure può andare dal medico di base, o fa una richiesta al CSM; in ogni caso viene poi inviato in un ambulatorio. Quindi il paziente con una problematica lieve accede ad una
cura ambulatoriale. Il problema sono le sindromi psichiatriche più gravi, come i disturbi dell'umore, schizofrenia, episodi psicotici che di solito avvengono attraverso uno scompenso della situazione, quindi o un episodio depressivo o un episodio psicotico di scompenso; in queste condizioni il paziente, purtroppo, non ha consapevolezza della propria malattia (problemi del disturbo psichico: alcuni disturbi interferiscono sulla consapevolezza di malattia) e lo differenzia da un paziente sanitario regolare, perché magari non è disposto a farsi ricoverare. Per questo esiste ed è utile il trattamento sanitario obbligatorio, perché questi casi vengono trattati in questo modo, tramite quello. Il trauma oggi, nelle sue valenze psicogenetiche. Nella storia di un paziente con un disturbo psichico in età adulta, dobbiamo ipotizzare che ci sia stato un antecedente nella sua storia infantile, più o meno rintracciabile. Sicuramente una storia.sintomatologica c'è sempre, è una questione di natura: i sintomi prima o poi sono rintracciabili attraverso l'anamnesi e il lavoroterapeutico di ricostruzione della propria storia. Diverso è cominciare a prenderne consapevolezza, e più complesso è andare alle radici di questa conoscenza: un conto è nella storia del singolo individuo rendersi conto di quelli che possono essere stati gli eventi storici individuali che l'hanno portato a soffrire, ma per noi è più complicato entrare nello specifico nel modo con cui avvengono le cose (dobbiamo fare un lavoro di astrazione e generalizzazione di quelli che sono gli eventi patologici e traumatici, che poi sono quelli che nella storia di ogni singolo individuo si declinano in maniera specifica). Il paziente non parlerà mai con termini specifici pensando alla sua storia e nella sua ricostruzione (perché può essere rischioso e andare a finirenell'intellettualizzazione); quello di cui ha bisogno il paziente è di comprensione emotiva quello che gli è successo. Quali noi pensiamo siano oggi le condizioni traumatiche evidenti o subliminali che portano la genesi di situazioni psicopatologiche di diversa natura nell'individuo? Situazioni traumatiche di natura diversa possono generare quadri clinici diversi: sia a seconda dell'entità di quanto l'offesa sia stata stereotipata, prolungata e ripetuta nel tempo, sia dalle risorse idiosincratiche (stato d'animo insofferente e avversativo) dell'individuo, e da quanto il singolo soggetto ha trovato, fin da bambino, delle risorse alternative per poter in qualche misura rimediare o contenere i danni. Importante per la nostra professione perché troveremo dei pazienti che hanno una storia apparentemente non troppo traumatica sul piano sia del loro ricordo, ma anche in terapia non emerge una situazione così imponentemente.traumi nella vita di una persona. I traumi possono essere causati da eventi come abbandoni, perdite di un genitore, situazioni gravi o lutti. Anche se all'apparenza tutto sembra essere andato abbastanza normalmente, la persona può soffrire molto e il danno psichico che subisce può essere significativo e grave. Esistono individui che sono molto resilienti e questo è oggetto di studio perché è una variabile molto importante. Queste persone, nonostante affrontino una situazione traumatica e avversa, riescono a sfruttare l'unico elemento positivo della situazione, come ad esempio un nonno, un parente, l'oratorio o gli scout. Questo elemento permette loro di utilizzare le proprie risorse e costituisce una difesa, un argine contro gli elementi di sofferenza. Altre persone, invece, non riescono a sfruttare queste alternative o, anche partendo da situazioni meno gravi, sperimentano una sofferenza psichica imponente. Tutto ciò è legato alla precocità e alla continuità di certi traumi.fallimenti e danni relazionali ed è su questi che una persona fa fatica poi, in terapia, a mentalizzare, a rappresentare danni molto precoci (difficile fare un'esperienza psichica di un qualcosa che è avvenuto molto precocemente, in epoca preverbale). Sostanzialmente quello che noi oggi sappiamo essere estremamente dannoso e potenzialmente generatore di sofferenza psichica e, quindi, psicopatogenetico, sono essere traumi cumulativi avvenuti in epoca cumulativi: preverbale (trauma non macro trauma evento, ma la somma di piccoli micro traumi silenziosi mancanza di qualche ingrediente più legati a qualcosa che tendenzialmente non avviene, all'indispensabile, per lo sviluppo della vita emotiva e della psiche, che il caregiver non riesce a dare e che qui può fallire, ma in un modo specifico, attraverso il fatto che "una goccia tutta i giorni, anche se piccola, può fare una cava molto più potente in una roccia che una cascata di acqua".all'improvviso"). Il concetto di trauma in psicoanalisi, inizialmente, è legato sin dal suo apparire a eventi esterni che, agendo sul soggetto, lo "offendono" e lo feriscono. Inizialmente è