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NEOPLASIE DELLA LARINGE Le neoplasie della laringe nel 90% dei casi sono costituite da carcinomi squamocellulari (a vario grado di differenziazione, più raramente, invece, possiamo avere tumori indifferenziati, linfomi (non Hodgkin), sarcomi (a partire dalle altre strutture non epiteliali che la costituiscono) ed adenocarcinomi. Una prima distinzione che possiamo fare per le neoplasie della laringe è data dalla sede di presentazione, suddividendo l’organo in 3 parti: neoplasie sopraglottiche (zona vestibolare 35-40%, zona ventricolare 10%, zona marginale), neoplasie glottiche (cordale 25%, commissura anteriore 1-2%), neoplasie sottoglottiche (2-3%); inoltre possiamo aggiungere le neoplasie ipofaringee che nella maggior parte dei casi presentano le stesse caratteristiche di quelle laringee anche se possono differire per la presentazione (nel 95% dei casi interessano i seni piriformi). La sede maggiormente colpita è quella glottica (60%), seguita dalla sopraglottica (35%) e più raramente dalla sottoglottica (5%). Inoltre la neoplasia può avere carattere vegetante, infiltrativo o ulcerativo. L’accrescimento neoplastico è molto condizionato dalle proprietà biologiche del tumore (aggressività), ma anche dalla sede di insorgenza, dalle strutture coinvolte e dalle modalità di accrescimento (orizzontale-intraepiteliale- e verticale-infiltrativa); inoltre la crescita per continuità è limitata da punti di forza e di debolezza: praticamente i tumori della porzione sopraioidea tendono ad estendersi verso la faccia laringea dell’epiglottide e verso la sua faccia linguale, le vallecule e la base della lingua; quelli della porzione infraioidea dell’epiglottide tendono ad estendersi in superficie a tutta la faccia laringea dell’epiglottide ed alle false corde, interessando solo tardivamente le pliche ari-epiglottiche; il cancro del piede dell’epiglottide tende ad invadere la metà anteriore delle false corde, distruggendo il legamento tiro-epiglottico; quello delle false corde tende a distruggere le false code lasciando beante il ventricolo, mentre quello del vestibolo invade la loggia io-tiro-epiglottica e deborda frequentemente dalla porzione marginale a livello delle pliche ariepiglottiche; il cancro glottico si propaga per continuità verso la commissura anteriore, i ventricoli del Morgagni o la regione sottoglottica. Sono il 2-3% di tutti i tumori ed il 60% dei tumori testa-collo; hanno una maggiore incidenza nella VI-VII decade e sono prevalenti nel sesso maschile, anche se c’è stato un incremento negli ultimi 20 anni per il sesso femminile, si pensa legato all’aumento nelle donne dell’abitudine al fumo, il principale fattore di rischio di queste neoplasie (90-95% dei cancri della laringe sono in soggetti fumatori). Altri fattori di rischio sono l’alcool (per l’ipofaringe e i sovraglottici), i processi infiammatori cronici che portano anche a precancerosi (pachidermia, leucoplachia) che precedono il cancro, sembra giocare
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Publisher
A.A. 2014-2015
7 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Luke_9393 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organi di senso e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Grossi Stefania.