Funzioni dei movimenti nella
società
• I movimenti svolgono funzioni
fondamentali: mettono in discussione le
istituzioni, danno voce a istanze marginali,
catalizzano l’innovazione normativa e
culturale, costruiscono nuove forme di
cittadinanza.
Movimenti e mutamento
sociale
• Il mutamento sociale è spesso guidato dai
movimenti: essi producono pressioni per il
cambiamento politico, trasformano valori e
mentalità, ridefiniscono identità collettive
e spazi di partecipazione.
Teorie classiche sui
movimenti
• Le teorie classiche li spiegavano come esiti
di frustrazione, privazione o
disorganizzazione sociale. Tali approcci
tendevano a vederli come irrazionali o
temporanei, perdendo di vista la loro
logica interna.
Teoria della mobilitazione
delle risorse
• La teoria della mobilitazione delle risorse
interpreta i movimenti come attori
razionali che utilizzano risorse (persone,
soldi, visibilità) per perseguire i propri
scopi, pianificando strategie e alleanze.
Teoria dei nuovi movimenti
sociali
• I nuovi movimenti sociali (anni ’60-’80)
pongono al centro cultura, identità, qualità
della vita. Non si fondano solo su interessi
economici, ma su valori simbolici: genere,
ambiente, diritti civili.
Movimenti post-materialisti
• I movimenti post-materialisti nascono in
società avanzate, dove i bisogni primari
sono soddisfatti. Richiedono
partecipazione, autodeterminazione,
sostenibilità, uguaglianza, pluralismo e
riconoscimento.
Movimenti e identità
collettiva
• L’identità collettiva è il collante dei
movimenti: permette di costruire un “noi”,
di definire nemici simbolici, di creare un
senso di appartenenza e di dare significato
all’azione collettiva.
Partecipazione politica e
sociale
• La partecipazione è la base dell’azione
collettiva. Essa può esprimersi in molte
forme: voto, militanza, volontariato,
mobilitazione, auto-organizzazione,
condivisione di informazioni e valori.
Forme tradizionali di
partecipazione
• Le forme tradizionali includono iscrizione a
partiti, sindacati, associazioni;
partecipazione a manifestazioni, comitati e
assemblee; invio di lettere, raccolte firme,
scioperi e referendum.
Nuove forme di
partecipazione
• Le nuove forme includono campagne
online, flash mob, crowdfunding, petizioni
digitali, hashtag campaigns. Sono più
flessibili, episodiche, personalizzate e
accessibili anche a chi ha poco tempo.
Digitalizzazione e attivismo
online
• Internet ha trasformato l’attivismo:
permette di aggirare i media tradizionali,
diffondere informazioni, costruire reti,
organizzare azioni rapide e coordinate su
scala globale.
Social media e
mobilitazione
• I social media amplificano la visibilità dei
movimenti, costruiscono narrazioni
alternative, attraggono nuove generazioni,
ma rischiano anche la superficialità,
l’iperconnessione e la sorveglianza.
Democrazia partecipativa
• La democrazia partecipativa valorizza il
coinvolgimento diretto dei cittadini nei
processi decisionali. I movimenti spingono
per nuove forme di democrazia
deliberativa, trasparente, inclusiva.
Esempi di movimenti
contemporanei
• Esempi contemporanei: Fridays for Future
(clima), Black Lives Matter (antirazzismo),
MeToo (genere), Extinction Rebellion
(ambiente), Occupy Wall Street
(disuguaglianze), movimenti anti-austerity.
Repressione e resistenza
• I movimenti si confrontano con repressioni
statali, disinformazione, criminalizzazione.
Ma anche con logiche di cooptazione o
neutralizzazione da parte delle istituzioni e
del mercato.
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