ESTRINSECA:
2) meta di grati cazione esterna
Ha regolazione:
-ESTERNA
-INTROIETTATA
-IDENTIFICATA
-INTEGRATA
In realtà, non è quasi mai né nell’una né nell’altra, ma è situato in un punto sul
continuum tra i due poli.
Le persone spesso possono essere motivate contemporaneamente da un insieme
di fattori molto diversi, anche con ittuali che interagiscono fra loro e si integrano a
PROFILO MOTIVAZIONALE.
formare il
conta COME siamo motivati
Non quanto siamo motivati ma (se si parla di DE-
motivazione allora non c’è la regolazione)
FLOW/FLUSSO
MASSIMO della motivazione intrinseca
Essere completamente assorbito da un’attività
TEORIE
1.TEORIA ISTINTI MCDOUGAL E JAMES
caratteristica ereditaria
Un istinto è una comune a tutti i membri di una specie che
produce automaticamente una certa risposta quando l’organismo viene esposto ad un
particolare stimolo (stimolo scatenante).
di cili distinguere
CRITICHE: tra ciò che è innato e ciò che Appreso (da istinto a
bisogno).
2
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Biologicamente al contrario di molte specie animali, non possediamo tanti istinti ma
acquisiamo inclinazioni
Le teorie distinte umani sono andate via via scomparendo, perché sostenute da scarse
prove e spesso basate su ragionamenti circolari. Si mette anche in dubbio proprio
l’esistenza di Istinti nell’uomo., perché ogni comportamento è fortemente guidato da tanti
processi. Oggi gli scienziati studiano in modo più costruttivo i contributi genetici alle
motivazioni, i ricercatori conducono studi sui gemelli e sui gli adottati per esaminare
quanto sia forte l’in uenza dell’ereditarietà nelle di erenze fra persone in molti aspetti del
comportamento motivato.
2. TEORIA PULSIONALE DI HULL
alterazioni siologiche dell’omeostasi
Le producono PULSIONI (stati di tensione interna
che motivano l’organismo a comportarsi in modo da ridurre tali tensioni) .Hull a ermò che
qualsiasi comportamento dal quale derivava una riduzione di queste pulsioni sarebbe stato
rinforzato MA spesso ci comportiamo in modo tale da aumentare anziché ridurre gli stati di
tensione.(ad esempio, quando saltiamo i pasti per stare a dieta o quando andiamo al
cinema a vedere un lm horror che genera tensione,) (Es: andare in una galleria d’arte non
è un comportamento necessariamente dettato da un impulso interno, inoltre la riduzione
della pulsione non è in sè su ciente a rendere conto del’apprendimento ed esistono altri
fattori che in uenzano il modo in cui apprendiamo )
3.TEORIA DELL’ATTIVAZIONE OTTIMALE HEBB
Approccio che si basa su due assunti
1- l’ambiente in uenza Attivazione cervello
2- cervello in uenza comportamento stimolazione
Un eccesso o carenza di stimoli venivano considerati indesiderabili e l’area di
ottimale si trovava in un punto intermedio fra quei due stati. (Es: se al’organismo si
presenta un ambiente noioso andrà alla ricerca di stimoli, al contrario , se gli si presenta un
ambiente troppo ricco di stimoli, andrà alla ricerca di pace e tranquillità.
4.BIS E BAS GRAY
ci spinge verso alcune cose e ci allontana da altre.Tendiamo
La motivazione a
massimizzare il piacere e minimizzare il dolore. Queste tendenze ri ettono l’attività di due
neuronali
sistemi del cervello
BAS stimolato
1- ( SISTEMA DI ATTIVAZIONE COMPORTAMENTALE): viene ad agire da
RICOMPENSA GRATIFICAZIONE
segnali di potenziale e di un’esigenza.
Produce emozioni di: euforia, felicità e speranza
Persone BAS preferiscono cambiamenti e novità
Area prefrontale dell’emisfero sinistro
3
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2-BIS (SISTEMA DI INIBIZIONE COMPORTAMENTALE): risponde a stimoli che segnalano
DOLORE, MANCATO RINFORZO e PUNIZIONE.
potenziale
Produce: paura e inibizione del comportamento oltre che comportamenti di fuga
Persone BIS nutrono preferenza per ciò che è familiare
Numerose strutture del sistema limbico e frontale destrO
(Metti foto pag 496)
6. TEORIA DEI BISOGNI MCCLELLAND
MCCLELLAND iniziò ad indagare sulle di erenze individuali del bisogno di realizzazione. Lui
e Atkinson hanno proposto che il comportamento per realizzarsi possa derivare da:
-una motivazione orientata in senso positivo (motivazione al sux), ricerca di
a ermazione,perfezione ed eccellenza
-una orientata in senso negativo (paura di fallire) FORTEMENTE
Le persone che hanno obiettivi elevati e poca paura di fallire sono persone
MOTIVATE AL SUX. Quando i compiti sono impegnativi chi è fortemente motivato rende
fortemente motivato lotta duramente per il sux quando
meglio di chi lo è di meno. Chi è
si ritiene responsabile dell’esito. Di fronte alla scelta fra un compito facile (alta Probabilità
sux), un compito moderatamente di cile ( dal 40% al 60% pox sux), un compito di cile
(scarse pox sux), contrariamente a ciò che si pensa una persona fortemente motivata
preferisce il rischio intermedio, perché l’esito è incerto. Per comprendere questo modello
dobbiamo renderci conto che ciò che conta è la percezione che ha il singolo dell’incertezza
dell’esito.
7.TEORIA DEGI STILI ATTRIBUTIVI WEINER
8. TEORIA DELLE CREDENZE IMPLICITE DELA MOTIVAZIONE
DWECK
9.TEORIA ASPETTATIVA-VALORE BREHM E SELF
pulsioni fattori interni
Se sono che spingono un organismo all’azione, gli INCENTIVI/
stimoli ambientali attirano
RICOMPENSE rappresentano gli che un organismo verso un
obiettivo. cognitivo) comportamento rivolto verso un obiettivo
Secondo questa teoria (approccio il
determinato dell’aspettativa che ha la persona di giungere A un
viene dalla forza
obiettivo tramite un determinato comportamento.
Motivazione= aspettativa x valore incentivo
Alcuni obiettivi sono cosi desiderabili che motivano un comportamento pure senza bisogno,
altri invece cosi poco desiderabili che si ri utano nonostante un forte bisogno interno
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