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Moti Rigidi Piani

Un moto rigido si può ritenere piano quando è possibile individuare il moto dell'intero corpo a partire dal movimento dei soli punti appartenenti ad un piano del corpo stesso.

Consideriamo un piano fisso, un corpo e consideriamo due piani di questo corpo, m, m', paralleli tra di loro ed equidistanti tra di loro e con la medesima distanza da. Mantengono la loro distanza durante tutto il moto.

Dimostriamo che il moto dei soli punti appartenenti a m permette di individuare il moto di tutti gli altri punti del sistema.

Prendiamo due punti sul piano m, diciamo (P,Q) e consideriamo i punti (P',Q'), che sono la proiezione di (P,Q) sul piano m'. Essendo il moto rigido i piani m, m' rimangono paralleli ed equidistanti tra di loro.

Si ricava: P - P' = Q - Q' = u0 (vettore costante)

Da ciò si ricava che:

  • Vp - Vp' = 0 ⇒ { Vp = Vp' }
  • ap - ap' = 0 ⇒ { ap = ap' }

Quindi (P',Q') si muoveranno rispettivamente come (P,Q) ossia le traiettorie dei punti del piano m sono sovrapponibili a quelle dei corrispettivi punti del piano m'.

Definizione

Un moto rigido si definisce piano quando esiste un piano dello spazio solidale che resti costantemente equidistante e parallelo ad un piano fisso. Il piano fisso è detto piano direttore e il piano dello spazio solidale è detto piano mobile.

Caratterizzazione

  • W

Invariante Cinematico

Velocità pura di traslazione

v ∈ (lm)

I = v ∧ ω

P - P'0

VP - VP' = 0

VP = VP'0 + ω (P - Po)

ω ∧ (P - P') = 0

ω ∧ lm

V ∈ lm

ω ∦ lm

ω ⊥ lm

∑ = 0

Atto di moto puramente traslatorio se ω (t*) = 0

Atto di moto puramente rotatorio se ω (t*) ≠ 0

Valutiamo i gradi di libertà

Vediamo quanti parametri sono necessari per individuare il moto della terna solidale rispetto alla terna fissa

I primi due parametri sono necessari ad individuare la posizione della terna solidale rispetto la terna fissa: (x0, x0')

L'ultimo mi darà l'anomalia di A1 rispetto a e1: θ = Θ (t)

I PARAMETRI SONO 3 (x0, x0', θ) => QUINDI I GRADI DI LIBERTÀ SONO 3

APPLICAZIONE

1) Esempio (Ellissografo)

Consideriamo una barrette vincolata in due estremi a scorrere su due guide fisse. Assegnata la velocità del punto A determinare: il modulo, la direzione e il verso di un punto Q della bielletta.

Con questo primo esempio vogliamo dimostrare come la conoscenza del centro di istantanea rotazione permetti di determinare le velocità di tutti i punti del sistema.

Per determinare il centro di istantanea rotazione vado a considerare il teorema di Chasle quindi il centro di istantanea rotazione si trova sulle normali.

VQ = ω × (Q - CI)

VA = ω × (Q - CI) => |VA| / |VA| = |A - CI| / |Q - CI| => VA = |VA| |Q - CI| / |A - CI|

La direzione di Q varia ortogonale al vettore (Q - CI).

Il verso del punto Q è quello concorde al verso del punto B e del punto A perché tutti i punti ruotano intorno all'asse di istantanea rotazione ed è normale al piano dove giace la bielletta è passante per il centro di istantanea rotazione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
8 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/07 Fisica matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dentegregorio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica matematica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof De Angelis Monica.