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ULCERE CRONICHE

Il risultato di questo processo ritardato provoca la comparsa di ulcere croniche. Sono il risultato di un processo non fisiologico di guarigione delle ferite.

Si ha uno scompaginamento della MEC dovuto a:

  1. progressiva distruzione dei vari tipi di collagene
  2. proteolisi dell'elastina e delle proteine fibrillari → sono il supporto per fibroblasti

Si ha incapacità dei fibroblasti di percepire la conformazione della matrice extracellulare e di interagire con essa → non si formano fibre collagenecorrette che non si orientano in maniera corretta → deposizione di MEC degenerata con con caratteri morfologici simil-cicatriziali.

Dobbiamo anche considerare i problemi sociali che queste ferite che fanno fatica a guarire portano nei pazienti, i quali non possono andare incontro ad una vita lavorativa normale.

MEDICAZIONI

Bisogna mettere in atto medicazioni che, conoscendo i meccanismi di riparazione, ne favoriscono lo svolgimento corretto. Abbiamo:

  • ...
Medicazioni tradizionali: coprono la ferita →viene sterilizzata la ferita usando delle garze sterili di cotone idrofilo o garze grasse che sono quindi impregnate di vasellina e che servono per mantenere umida la cute nel caso in cui la lesione sia superficiale, come le escoriazioni. Una medicazione di questo tipo può bastare per una ferita di prima intenzione ma non per le altre. Medicazioni interattive (o avanzate): mantengono umido l'ambiente della ferita → in ambiente umido avvengono i processi di riparazione. Sono medicazioni a base di Alginati, idrocolloidi, poliuretani, idrogeli. Medicazioni bioattive: interagiscono con i processi riparativi della ferita. Sono rappresentate dai biomateriali. Tessuti ingegnerizzati: una volta applicati sulla sede della lesione ricostruiscono il derma o l'epidermide e sono formati da cellule autologhe, che vengono prelevate dal soggetto e inseminate in una matrice di collagene e fibroblasti. La vulnologia si occupa del.

Processo di guarigione delle ferite.

MEDICAZIONE AVANZATA O INTERATTIVA

Uso di un materiale biocompatibile:

  • materiale in sintonia con i tessuti biologici circostanti con cui interagisce e che quindi ha la capacità di indurre una risposta biologica specifica e appropriata
  • interazione di un materiale con un tessuto biologico con conseguente evocazione di una risposta specifica

Le caratteristiche teoriche ideali sono:

  • fornire un ambiente ottimale per la riparazione tissutale
  • mantenere un ambiente umido nell'interfaccia tra medicazione e lesione
  • consentire uno scambio selettivo dei gas → ipossia: stimola la proliferazione dei capillari mediata da macrofagi, favorisce la crescita dei cheratinociti e la liberazione dei fattori di crescita da parte dei macrofagi
  • fornire un isolamento termico
  • impermeabilità ai micro organismi
  • assenza delle particelle contaminanti
  • non aderente
  • sicurezza d'uso

Le caratteristiche pratiche ideali sono:

  • gestire l'essudato
della lesione 0 rimuoverlo dal fondo della lesione- preservare i margini della lesione: non sempre l'assunzione di antibiotico per bocca o via endovenosa non riesce a raggiungere la ferita- prevenire o trattare l'infezione- rimuovere il tessuto devitalizzato (l'essudato prodotto dalla ferita è ricco di leucocito polimorfonucleati e macrofagi che unitamente alla florabatterica residente liberano granulociti lisosomiali contenente enzimi proteolitici)- coprire il 100% della superficie: non è scontato, soprattutto se la ferita non è piana In caso di ferite anfrattuose o lacero contuse perforanti,serve qualcosa che raggiunga anche le zone che non sono facilmente raggiungibili.- controllare il dolore →il controllo del dolore è legato al fatto che nell'interfaccia tra medicazione avanzata e ferita si determina unasituazione di ipossia. Questa è necessaria per la produzione di acido arachidonico e dei suoi metaboliti, chesembrano modulare/ ridurre la sintomatologia dolorosa. Il dolore cronico è una delle manifestazioni cliniche che si associano alle ulcere croniche che non guariscono → pazienti assumono antidolorifici (anche oppiacei) per contrastare il dolore. Il dolore è prodotto da stimolazione cronica di fibre nervose. Le caratteristiche strutturali ideali della medicazione avanzata sono: - Deve essere in grado di veicolare i principi attivi - Avere un buon rapporto costo-beneficio - Consentire il monitoraggio della lesione → necessità di poter vedere costantemente l'avanzamento della guarigione. - Deve fornire una protezione meccanica - Deve essere sempre sterilizzabile, mediante autoclave o ossido di metilene - Deve essere conformabile e quindi riuscire a coprire tutta la zona di interesse - Deve essere disponibile in tutte le dimensioni e conformazioni - Deve garantire una frequenza di cambio il più ridotta possibile Tipologie di medicazione avanzata: 8- medicazioneprimaria: quella che entra in contatto diretto con la superficie della lesione- medicazione secondaria: quella che ancora la medicazione primaria alla cutePer esempio riferendosi alle medicazioni tradizionali la medicazione primaria è rappresentata dalla garza, la secondaria dal cerotto che attacca la garza alla cute.Posso avere materiali che non sono autoancoranti → materiale secondario che applico sopra.Le principali categorie di medicazioni avanzate sono:- alginati- collagene- garze impregnate- idrocolloidi- idrofibre- idrogeli- medicazioni non aderenti- paste- polveri- pellicole trasparenti (films)- schiumeLe principali caratteristiche sono:- Capacità assorbente, ovvero capacità di gestire l'essudato- Capacità idratante, ovvero di mantenere un ambiente umido- Adesività, ovvero di attaccarsi al fondo della ferita- ConformabilitàNella fase essudativa uso certi tipi di medicazione, nella seconda fase uso medicazioni che permettonoil tessuto adiposo sottocutaneo, facilitando la rigenerazione cellulare. La teoria del moist wound healing si basa sull'idea che mantenere l'ambiente della ferita umido favorisca la guarigione. Questo è stato dimostrato da George Winter nel 1962 presso il dipartimento di ingegneria biomedica del Royal Orthopedic Hospital. Nella guarigione per seconda intenzione, le cellule dermiche migrano dai bordi e dal fondo della lesione verso il centro attraverso un meccanismo chiamato "salto di rana". Per effettuare questo salto, le cellule devono essere mantenute umide. Le cellule neoformate scivolano le une sulle altre per riempire lo spazio lasciato vuoto dalla perdita di tessuto. In un ambiente asciutto, l'epitelio si muove tra il derma essiccato e il tessuto adiposo sottocutaneo, causando la separazione dei tessuti intermedi. Questo processo avviene lentamente. In un ambiente umido, la migrazione delle cellule avviene tra la giusta quantità di essudato e il derma, facilitando la rigenerazione cellulare.

Può quindi procedere molto più velocemente. La caratteristica principale della medicazione avanzata è quella di realizzare una interfaccia umida tra lesione e medicazione.

PELLICOLE TRASPARENTI (FILMS)

Si usano per le lesioni abbastanza superficiali. Mantengono l'ambiente sufficientemente umido per far sì che la ferita superficiale possa guarire spontaneamente. Hanno anche il vantaggio di poter vedere la ferita. In alcuni ambulatori sono anche centimetrate e posso quindi vedere l'avanzamento della ferita o valutare la sua guarigione nel tempo.

Si tratta di membrane trasparenti sottili (polietilene e/o poliuretano + strato adesivo acrilico ipoallergenico), non sono assorbenti: sono permeabili al vapore acqueo e all'O ma non sono permeabili a microrganismi e virus.

Possono essere utilizzate per:

  • protezione preventiva di sedi ad alto rischio e soggetti a frizione
  • ulcere a spessore parziale
  • ulcere con essudazione minima
  • ulcere in fase finale di

riepitelizzazione con tessuto di granulazione- detersione autolitica: trattenere nella sede tutti gli enzimi proteolitici secreti dai leucociti- medicazione secondaria: vengono usate delle sostanze che non sono in grado di rimanere da sole in sede.

Vantaggi:

  • Sono adesive, quindi non hanno bisogno di medicazioni secondarie per rimanere in sede
  • Sono conformanti, quindi le possiamo adattare a tutte le superfici che vogliamo
  • Possibilità di ispezionare la lesione in ogni momento

IDROCOLLOIDI

Sono usati per trattare delle piccole escoriazioni superficiali.

Hanno dimostrato attività fibrinolitica e angiogenetica in vitro → dovuta ai pp derivati dalla degradazione dei polisaccaridi. Si tratta di materiale di supporto (microcellule chiuse o film di poliuretano) che può eventualmente estendersi oltre la placca di idrocolloide per formare un bordo di ancoraggio sulla cute perilesionale.

Quindi è un materiale adesivo + differenti polimeri su cui sono sospese

particelle di carbossi-metil cellulosa-pectina e gelatina.
Gli idrocolloidi si dividono in:
- idrocolloidi puri: particelle di carbossimetilcellulosa in una rete elastomerica ed applicate su un film di poliuretano protettivo semipermeabile
- idrocolloidi compositi: particelle di carbossimetil cellulosa inserite in una reta elastomerica ed applicate su un film di poliuretano protettivosemi permeabile → abbiamo idrocolloide, alginato di calcio e film di poliuretano
Vantaggi:
- adesivi
- conformanti
- capacità assorbente media → possono essere usati per curare ferite che hanno una secrezione media giornaliera sotto i 20-30 cc al giorno
- impermeabili verso contaminati esterni grazie al supporti di poliuretano, quindi contro virus e batteri
- realizzazione di un ambiente umido fondamentale per la migrazione dei cheratinociti e per la copertura della ferita cronica
- possono essere usati in associazione ad un bendaggio elastocompressivo, importante perché in alcuni casi

È necessario applicare una forza di compressione sulla zona trattata poiché l'uso di bende a compressione graduata permette di sottrarre la componente venosa dalla pressione idrostatica a livello della ferita: nel caso in cui ci sia una stasi venosa c'è un edema locale, che non favorisce i processi di migrazione cellulare e di riparazione tessutale, per cui è necessario applicare questa compressione graduata per favorire il processo di guarigione.

Sono utilizzati per:

  • ulcere a spessore parziale e totale
  • ulcere con essudazione medio-bassa
  • detersione autolitica
  • come medicazione secondaria

Vengono usati per l'ulcera varicosa. E' dovuta ad uno sfiancamento della rete venosa degli arti inferiori. Negli stadi più avanzati porta ad un'ulcerazione cutanea di difficile guarigione, perché la pressione idrostatica venosa è molto alta, poiché tutti i sistemi di valvole che favoriscono la progressione del sangue venoso sono danneggiati.

ai piedi al cuore vengono alterati. È necessario applicare una compressione graduata sulla sede d
Dettagli
A.A. 2022-2023
18 pagine
SSD Scienze mediche AGR/12 Patologia vegetale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher veronica.casarotto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiopatologia e fondamenti di terapia biotecnologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Ferraresso Mariano.