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SOCIOLINGUISTICA MODULO C
i dialetti locali possono ancora essere uno
Nelle società industrializzate di oggi,
strumento valido di comunicazione? Il dialetto, se continua a esistere, dipende dal
fatto che i giovani continuino a parlarlo o meno.
Dinamiche in atto in Europa
Negli ultimi decenni, le lingue standard
1. (norma prescrittiva codificata dalle
si sono rafforzate modernizzazione mobilità delle società
grammatiche) grazie a: e
industriali; cambiamenti delle politiche scolastiche; diffusione dei mass media e
dei social media. conseguenze sui dialetti,
Questi fattori hanno avuto due determinando
l’indebolimento delle strutture e del lessico, restrizione dei suoi usi e
ma anche la
delle sue funzioni. avvicinassero alla
Ciò ha permesso che da una parte i dialetti si
lingua standard assimilandone molti tratti (standardizzazione) e, dall’altra parte, i
hanno assunto tratti regionali
dialetti (regionalizzazione).
restrizione negli usi e nelle funzioni del dialetto,
2. A ciò corrisponde la manifestandosi
processo di sostituzione di lingua
in un (language shift), il quale fenomeno avviene in
ritmi e modi differenti nelle diverse aree di uno stesso paese.
Norvegia Danimarca:
Possiamo ad esempio prendere in considerazione la e la
In Norvegia valutazione positiva
i dialetti godono di una in quasi tutti i
contesti;
In Danimarca i dialetti sono presenti al circa 5% (anziani), a causa della
mancata trasmissione ai giovani.
Si possono quindi fare alcune osservazioni generali che riguardano i paesi:
a. I dialetti locali sono più o meno seriamente minacciati quasi ovunque;
Le varietà regionali con un raggio socio-geografico più ampio conservano
b. una notevole vitalità;
L’indebolimento dei dialetti non sopprime il desiderio e il bisogno di
c. esprimere la componente locale (o regionale) della propria identità
attraverso il linguaggio. il revival dei dialetti:
3. La dimostrazione più evidente di tale bisogno è rivalutazione e
rinnovato interesse verso l’uso dei dialetti in vari campi (musica, teatro, cartoni,
comunicazione mediata dal computer).
Che cosa succede in Italia?
L’ultima inchiesta condotta nel 2012, mostra che anche in Italia si hanno dinamiche analoghe a
quelle europee:
Forte diffusione della lingua italiana a partire dall’unificazione politica del 1861:
1. tra gli anni Sessanta e Novanta del Novecento, in Italia si compie un fenomeno definito
“rivoluzione nascosta” in quanto milioni di individui abbandonano il dialetto e si spingono
verso l’utilizzo dell’italiano, la quale lingua era ancora sconosciuta a molti.
Formazione dell’italiano popolare:
2. parlato e scritto da persone con istruzione bassa,
che apprendono l’italiano come seconda lingua a scuola; mentre il dialetto è la loro lingua
madre.
Ristandardizzazione dell’italiano:
3. si consolida un nuovo standard (neo-standard)
accanto a quello tradizionale. Esso accoglie tratti tipici della lingua parlata e anche alcuni
tratti regionali.
Formazione di varietà intermedie quali:
4. (mollica, tovaglia),
Gli italiani regionali: regionalismi semantici oggetto
(poco fa incontrai a Maria
preposizionale ), uso di verbi intransitivi come transitivi
(entra la biancheria che sta piovendo);
I dialetti italianizzati in cui alcune parole tipiche del dialetto vengono sostituite
invece di
da parole di origine italiana, alle quali viene data una veste dialettale (
“puma” si dice “meli”).
Passaggio dal repertorio di diglossia a dilalia:
5. in Italia esistevano due varietà di cui
una alta (italiano), appresa a scuola e usata solo in situazioni formali ma mai in famiglia; e
la varietà bassa (dialetto locale), acquisita in famiglia e usata in tutti i contesti informali.
Oggi la diglossia ha lasciato il posto alla dilalia: l’italiano viene sempre più spesso
acquisito in famiglia come lingua madre e usato anche in contesti informali in alternativa
(o insieme) ai dialetti locali. Ciò significa che in tutte le situazioni informali i parlanti sono
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liberi di scegliere se parlare italiano o dialetto. Pertanto il concetto di permette di
tra dialetto e italiano vi è una sovrapposizione funzionale.
affermare come
Uso di entrambi i codici nella conversazione
6. (code switching o commutazione di
codice).
Grande variabilità nella regressione dei dialetti in Italia in rapporto a diversi
7. fattori: Variazione inter-regionale: nel Nord-ovest è più forte la riduzione nell’uso e
nelle funzioni del dialetto; mentre nel Nord-est e nel Sud i dialetti locali godono di
maggiore vitalità;
Variazione intra-regionale: i dialetti sono più usati in provincia che nei centri
urbani;
Variazione socio-demografica: i dialetti sono più parlati da:
a. Parlanti meno istruiti e ceti sociali più bassi;
b. Generazioni più anziane rispetto a quelle più giovani;
c. Dai maschi più che dalle femmine (ma questo punto è controverso).
Variazione situazionale: i dialetti sono molto più usati in situazioni private e
quindi informali che in circostanze pubbliche.
Processo parziale della rivalutazione dei dialetti:
8. anche in Italia si verificano forme di
rivalutazione in ambiti quali denominazioni di negozi e ristoranti, di piatti tradizionali
della cucina locale, poesia, teatro, fumetti… e come nel resto d’Europa anche nella
comunicazione mediata dal computer (sms, e-mail, social network, etc.).
oggi in Italia, e in Sicilia vi è in
La domanda cruciale che ci si pone è: in particolare,
corso un processo di sostituzione di lingua? I dialetti sono destinati a scomparire
in un futuro recente, rimpiazzati dall’italiano? Per rispondere a queste domande,
bisogna svolgere delle indagini sul campo, le quali possono essere:
Di tipo qualitativo: basate sull’osservazione del comportamento effettivo dei
parlanti;
Di tipo quantitativo: inchieste su larga scala condotte attraverso questionari
sottoposti a un campione sufficientemente ampio di parlanti.
la differenza tra lingua e dialetto?
Ma la domanda più importante è, in che cosa consiste
- La lingua è un idioma che viene parlato in tutto il territorio nazionale, ha funzione
unificatrice per coloro che la parlano, ha una lunga tradizione scritta e letteraria, è
codificata da vocabolari e grammatiche che ci dicono qual è il modo corretto di parlare e
scrivere, è il veicolo d’istruzione scolastica, viene usato in contesti di maggiore prestigio,
ha una elaborazione lessicale che permette di poter essere utilizzata in testi scientifici e di
cultura.
- Il dialetto ha una diffusione ristretta, non è codificato da grammatiche che ne indicano
l’uso corretto e viene adoperato maggiormente a livello orale in contesti informali non
ufficiali. Come si comportano i parlanti in Sicilia?
Per capire come il dialetto e la lingua vengono utilizzati nelle conversazioni quotidiane, è
necessario osservare come i parlanti si comportano in tutte le circostanze della vita quotidiana, e
quindi condurre inchieste qualitative (nasate sull’analisi del parlato spontaneo).
Alcune definizioni:
- Commutazione di codice (o code switching): passaggio da un sistema linguistico
all’altro (nel nostro caso italiano e dialetto) all’interno di uno stesso episodio comunicativo
da parte dello stesso parlante.
- Alternanza di codice: scelta di un codice diverso a seconda delle situazioni o degli
ambiti in cui ci si trova a interagire (famiglia, scuola, amici, luogo di lavoro, università,
ecc.).
- La commutazione di codice va anche distinta dai prestiti dal dialetto, dai
regionalismi semantici e dai regionalismi lessicali. Mentre le commutazioni
ricorrono a volte nel discorso di un singolo parlante, i regionalismi sono caratterizzati da
una frequenza d’uso e diffusione comunitaria.
La commutazione invece può essere praticata solo dai parlanti che conoscono sia l’italiano
che il dialetto, e sono quindi in grado di passare da un codice all’altro.
classificata dal punto di vista sintattico
La commutazione di codice può essere in:
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SOCIOLINGUISTICA MODULO C “poi io non è che mi
- Inter-frasale quando il passaggio avviene tra una frase e l’altra (es:
posso mettere a fare le telefonate per niente, ogni minuto. Ù telèfunu u pavu iù! Che dici,
tu?”).
- Intra-frasale quando il passaggio da un codice all’altro si colloca all’interno di una stessa
“mio fratello s’accattàu una macchina nuova”).
frase (es:
- Extra-frasale quando vengono commutati elementi non strettamente legati alla frase dal
: “che dite ce ne andiamo,
punto di vista sintattico, come per esempio gli allocutivi (es
carusi?”).
Perché si passa da un codice all’altro?
una funzione specifica
In alcuni casi le commutazioni hanno (enfatizzare un concetto, esprimere
dipendono dal fatto che al parlante che conosce
uno stato d’animo, ecc.), in altri invece
entrambi i codici e li usa comunemente, venga spontaneo passare dall’uno all’altro nella
conversazione, anche senza una ragione e senza neanche accorgersene.
Nel primo caso, quindi quando la commutazione ha una funzione, può essere considerata una
strategia per creare un contrasto all’interno del discorso, e quindi sfruttato a fini comunicativi.
I fattori rilevanti per cercare di capire perché parlando si commuta codice sono tre:
1. Le competenze e le preferenze linguistiche del parlante;
2. Il contesto all’interno del discorso;
3. I valori socio-simbolici dei codici del repertorio.
Le funzioni specifiche della commutazione di codice dall’italiano al dialetto (e viceversa) si
classificano in:
1. Commutazione di codice connessa ai parlanti;
2. Commutazione di codice connessa al discorso.
La commutazione di codice connessa ai parlanti dipende dalle loro conoscenze linguistiche,
difatti una scarsa conoscenza di uno dei due codici costringe spesso il parlante a passare all’altro.
un pensionato si sforza di rispondere in italiano alla
- Limiti nella conoscenza – Esempio:
domanda, ma avendo difficoltà a portare a termine la frase che dovrebbe contenere il
condizionale, passa al dialetto (“1 Int.: Noi siamo dell’università. Stiamo facendo una
ricerca. 2 M: E lei cci aviss’a mmèttiri prima c’avissim’a bbruciari a tutti chi..i ca si ca si
ca fan’u ggovennu. Tutto compre