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Lezione 7: IL SISTEMA DEI MATERIALI E DEI SERVIZI DI INPUT
Ci occupiamo adesso del sistema dei materiali e dei servizi di input.
Come già sappiamo, questo è uno dei sottosistemi del più ampio sistema della produzione e, come possiamo
vedere da questo schema, è un sub sistema che con gli altri ha diverse relazioni che appunto qualificano il
fatto di essere componente di un sistema di livello più ampio.
Quando parliamo del sistema di materie e servizi di input sostanzialmente stiamo parlando di quell'insieme
di strumenti, attività, processi, decisioni e anche aspetti organizzativi, quindi di ruoli organizzativi che si
occupano dell'approvvigionamento di fattori correnti, cioè di quei fattori che sostanzialmente si sfondano
nel processo di produzione e che altrove abbiamo anche già identificati come fattori produttivi a fecondità
semplice, cioè vengono utilizzati per un solo ciclo di produzione poiché il loro impiego porta a consumare
questi fattori nel processo di produzione.
Quindi, quando parliamo di questo sistema, ci occupiamo sostanzialmente dell’ approvvigionamento di
questi fattori di produzione correnti e diciamo che questo sistema comprende l'insieme delle attività degli
strumenti che vanno dalla definizione delle prospettive di acquisto dei beni e servizi (quindi quali sono per
esempio i mercati, quali fornitori, quali devono essere gli standard qualitativi, quali quantità, quali condizioni
di acquisto) sino a un reperimento effettivo di tali bei servizi, compresa ovviamente anche la regolazione del
rapporto amministrativo e finanziario con i fornitori, il che significa, per esempio, non soltanto la
determinazione e la contrattazione del prezzo di acquisto, ma anche le condizioni di acquisto. Ad esempio,
le dilazioni di pagamento che i fornitori possono concedere rispetto invece alle dilazioni di pagamento che
l'azienda acquirente vorrebbe ottenere.
Tutto questo sistema si basa sostanzialmente su tre attività fondamentali come abbiamo già detto. Sono
attività che è importante riconoscere, raccolgono sempre le relazioni che l'impresa ha con l'ambiente di
riferimento, così come abbiamo già visto in una lezione passata.
Infatti, il sistema della produzione è perfettamente integrato nel sistema delle relazioni impresa – ambiente,
perché tutti i sottosistemi che compongono il sistema della produzione si svolgono appunto attraverso una
serrata e fitta trama di relazioni che l'impresa intrattiene con i soggetti terzi (i clienti, i finanziatori, i fornitori).
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In questo caso veramente parliamo prevalentemente dei fornitori, e le attività fondamentali di questo
processo di approvvigionamento sono sostanzialmente tre:
1) la prima è l'analisi del mercato di approvvigionamento, quindi analisi di mercato di
approvvigionamento significa sostanzialmente riflettere e comprendere quali siano le diverse
alternative di finanziamento, quali quindi sono i fornitori a cui potersi rivolgere, ma anche conoscere
le caratteristiche dei vari fornitori in termini, ad esempio, di standard qualitativo o in termini di
politiche di vendita di questi di questi fornitori;
2) seconda attività è la politica dei materiali e dei servizi: questo è un tema che riguarda
prevalentemente l’impresa, perché la politica di acquisto dei materiali e dei servizi deve essere
sostanzialmente tale da integrare il mercato delle caratteristiche del mercato di approvvigionamento
con quelle che sono le caratteristiche del sistema di produzione aziendale. In questo ambito rientra,
per esempio, anche il comprendere se sia per esempio necessario un certo livello di magazzino di
materie prime ad esempio, necessario a controbilanciare eventuali ritardi di consegna da parte dei
fornitori di materie per esempio.
3) l’altra attività è quella della politica delle relazioni azienda – fornitore, cioè fino a che punto la nostra
azienda deve sviluppare una relazione con il fornitore, fino a che punto quindi si tratta di un fornitore
che è semplicemente utile nel momento della transazione o fino a che punto, ad esempio, si può
intendere, si può guardare un certo fornitore come un “pannello” strategico per lo sviluppo
continuativo di lungo periodo dell'impresa.
Adesso andiamo ad analizzare ognuna di queste tre attività cercando di capire un po’ meglio qual è il
contenuto di queste attività, e cominciamo con l'analisi del mercato di approvvigionamento.
Che cosa significa analizzare il mercato di approvvigionamento? Significa sostanzialmente svolgere una serie
di analisi volte a conoscere le caratteristiche di questo mercato, che è rappresentato dai fornitori.
Quindi quali sono sostanzialmente i fornitori potenzialmente interessanti per l'impresa. Ma poi, soprattutto,
qual è il grado di concentrazione del mercato? Per esempio, un conto è che l'impresa abbia la possibilità di
scegliere per una certa fornitura tra 10 diversi fornitori, un conto è che quella particolare materia sia fornita
da un fornitore soltanto. In questo caso si può parlare di configurazioni di mercato assimilabili al monopolio
sul mercato della fornitura. E questo che cosa significa? Significa sostanzialmente che, nel caso in cui ci siano
più fornitori, ovviamente l'impresa avrà la possibilità di scegliere tra questi quello che più conveniente nel
rapporto tra prezzo e qualità, quindi ci può essere un grado di concorrenzialità tra i fornitori che può aiutare
la nostra impresa a ricercare quella condizione che è più conveniente.
Invece, nella situazione in cui ci fosse un solo fornitore, è chiaro che i rapporti e la contrattazione con questo
solo fornitore per l’impresa sarebbero complicati, proprio perché non ci sono altre alternative rispetto al
fornitore e in oggetto alle quali l'impresa potrebbe rivolgersi. Per esempio, questa è una situazione che capita
molto spesso in molte imprese che si occupano di subfornitura, che quindi svolgono una serie di servizi, ma
sono costrette dal cliente principale ad acquisire determinati materiali, determinati componenti da specifici
fornitori. In questo caso l’impresa, ovviamente, ha un potere contrattuale molto modesto, perché
chiaramente non ha la possibilità di rivolgersi ad altri possibili fornitori, quindi capiamo benissimo che il grado
di concentrazione del mercato o, se lo vogliamo dire diversamente, anche qual è il grado di concorrenzialità
o la possibilità per l'impresa di rivolgersi a diversi fornitori alternativi quindi rispetto ad un particolare
soggetto può rappresentare un discrimine molto importante per la valutazione del mercato di
approvvigionamento.
Idealmente diciamo che, tanto maggiore è il grado di concorrenzialità tra fornitori (quindi tanto maggiore è
il numero di fornitori potenzialmente attivabili per un certo componente, o con una certa materia o per un
certo servizio), tanto sarà più semplice per la nostra impresa trovare una condizione di qualità e di prezzo
che sia la migliore possibile.
Ovviamente, l'analisi del mercato di approvvigionamento è anche molto interessante per quanto riguarda le
barriere all'entrata e le barriere all'uscita. 25
Di che cosa si tratta? Quando parliamo di barriere all'entrata identifichiamo appunto quei fattori che sono
ostativi e che rendono complesso a un’impresa entrare in un nuovo mercato, e quando parliamo di barriere
all'uscita, invece, dedichiamo quelle situazioni che rendono difficile per l'impresa abbandonare un mercato
o un settore nel quale sia localizzata.
Possono essere queste barriere di vario tipo; pensiamo per esempio che barriere all'entrata possono essere
di tipo legale, ad esempio, per svolgere determinate attività, ho bisogno di una specifica autorizzazione, e se
per esempio il numero di autorizzazioni disponibili è limitato, è chiaro che non tutte le imprese che pure
avrebbero la possibilità o la capacità di svolgere quella certa attività potranno comunque svolgerla.
Questo è un tipico caso di barriera all’entrata, ma altre barriere alle entrate sono per esempio rappresentate
dall'ammontare degli investimenti necessari, o dalla capacità finanziaria della quale l'impresa può disporre
per poter ad esempio entrare a operare all'interno di un certo settore.
Tipologie di barriere all’uscita, invece, che cosa riguardano? Riguardano, ad esempio, la situazione di
un'impresa che, se decidesse di uscire dal settore, sarebbe costretta a rinunciare al valore di tutti i beni che
sono naturalmente di sua proprietà perché ad esempio non c'è nessuna altra impresa disponibile ad
acquisirla. Quindi, molto spesso, la barriera all’uscita rende un'impresa incatenata ad un certo settore.
Ma perché le barriere all'entrata e all'uscita fanno la differenza nell'analisi del mercato di
approvvigionamento? Per alcune motivazioni. Pensiamo ad esempio a un fornitore che sia in una situazione
particolarmente difficile per quanto riguarda il conseguimento dell'equilibrio economico, però abbia elevate
barriere all’uscita. Quindi, sostanzialmente, l'alternativa per questo fornitore è quello di accondiscendere alle
richieste di riduzione magari dei prezzi di acquisto che fa la nostra impresa pur di evitare un'uscita che
sarebbe estremamente dolorosa da un punto di vista delle perdite sopportabili. Quindi è chiaro che, in una
situazione in cui il nostro fornitore ha delle elevate barriere all’uscita (quindi sostanzialmente incatenato al
mercato e al settore in cui opera), questo può essere particolarmente utile per le imprese clienti, in quanto
potrebbero ottenere per gli acquisti delle condizioni di maggior favore.
Facciamo un altro esempio sull'influenza delle barriere all'entrata, che possiamo vedere ad esempio in questo
in questo modo le alte barriere che impediscono ai fornitori alternativi di entrare in un certo settore rende
quei fornitori che già sono presenti particolarmente protetti dalla concorrenza esterna e quindi riescono
questi fornitori già presenti a fare blocco rispetto alle richieste di eventuali sconti o riduzioni di prezzo o
migliori condizioni contrattuali da parte delle imprese.
Ovviamente, tutto questo ambito ha un ruolo estremamente importante e viene anche giocato dal ritmo di
innovazione tecnologica, perché l'innovazione tecnologica è ovviamente un modo per poter anche superare
quella che è la obsolescenza tipica che caratterizza tutti gli impianti, macchinari ma anche proprio le
conoscenze e le competenze che sono alla base dello sviluppo e della capacità di un'impresa di generare
profitti e di essere in equilib