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LINFOMA DIFFUSO A GRANDI CELLULE B (DLBCL)
Nel DLBCL non ho una singola traslocazione che sia rappresentativa, ma si ha la deregolazione di BCL-6, che è un fattore di trascrizione nucleare, è simile a quello che succede con myc → crescita molto rapida dei linfonodi con sintomi sistemici importanti.
DLBCL ha come traslocazioni t(3;14), t(3;2), t(3;22): le traslocazioni non sono così frequenti, ma importante sapere che tutte deregolano bcl-6. È un linfoma aggressivo. Si presenta con masse enormi. Le linfoadenomegalie sono singole, hanno dimensioni molto grosse (bulky). Sono sintomatiche → sintomi sistemici come la sudorazione e la febbre. Sono di recente insorgenza perché l'evoluzione della malattia è rapida.
Se ci sono segni di scompenso midollare sono di grave entità visto che la malattia è aggressiva. 12 Rappresenta il 30-35% dei linfomi non-Hodgkin (è l'istologia più frequente), sono il 5% dei.
soluzione di membrana delle cellule B, e possono esprimere anche CD10, Bcl2 e Bcl6 a seconda della variante del linfoma. La biopsia osteo-midollare è necessaria per valutare l'infiltrazione del midollo osseo da parte del linfoma. Questo tipo di biopsia consente di visualizzare le infiltrazioni a livello midollare e di distinguere le diverse varianti del linfoma. È importante ottenere la conferma istologica in tutti i casi per una diagnosi accurata dei linfomi pediatrici. La biopsia linfonodale o d'organo, insieme alla biopsia osteo-midollare e all'aspirato midollare, forniscono informazioni cruciali per la diagnosi. Nel caso dei linfomi follicolari, è comune osservare la deregolazione del gene BCL-2 in circa il 30% dei casi. La deregolazione di BCL-6 è un altro aspetto da considerare per la diagnosi. La biopsia linfonodale mostra un pattern follicolare con grandi cellule, caratterizzate da un nucleo ovale inciso, multilobato, cromatina dispersa e 1-3 nucleoli. Le cellule del linfoma follicolare esprimono marcatori tipici delle cellule B, come CD19, CD20, CD79a e possono esprimere anche CD10, Bcl2 e Bcl6 a seconda della variante del linfoma.subunità del BCR receptor ed è importante nella segnalazione. Non certa espressione di CD10. Il 20% delle cellule hanno mutazione p53 → instabilità genomica, patologie con prognosi aggressiva. Ci sono vari geni che possono essere amplificati come myc (coinvolto nel linfoma di burkitt), BCL-2, IgH. Nel 30-40% dei casi in cui è deregolato BCL-6 con partner diversi di traslocazione. Ha un elevato livello di mutazioni in una serie di geni e fattori trascrizionali → tante mutazioni perché siamo nella cellula responsabile delle mutazioni ipersomatiche per generare Ig nel centro germinativo. REAZIONI DEL CENTRO GERMINATIVO Il centro germinativo è un raggruppamento di cellule, che presenta: - dark zone: mantello - light zone: zona più chiara in cui avvengono le reazioni del centro germinativo con proliferazione delle cellule, generazione delle cellule di memoria ecc. La cellula naive per maturare dal midollo deve passare ai linfonodi, quindi lacellula entra nella dark zone in cui le cellule si riproducono moltorapidamente per espansione clonale, le cellule in questa fase sono centroblasti, cellule che si dividono ogni 12-16h.In questa fase avviene il processo di SHM → AID introduce sostituzione nucleotidiche nelle regioni variabili delle Ig per aumentare la diversità e laproduzione di LB diversi → le cellule poi smettono di proliferare e vanno nella zona chiara del centro germinativo dove incontrano Ag. Se sono stateselezionate sono mature e vanno avanti a produrre Ab, se hanno bassa affinità sono eliminate oppure sono rimandate indietro. Le cellule della zonachiara vanno incontro alla CSR → eventi ricombinatori che conferiscono all’Ab funzioni diverse (genera la classe di Ab: IgG, IgE, IgM). Se qualcosa vastorto danno origine a patologie.RUOLO DI BCL6DLBCL hanno come caratteristica deregolazione di BCL6 che è un master regolatore delle reazioni del centro regolativo: inibisceL'espressione di geni è coinvolta in una serie di processi quali attivazione, risposta a danno del DNA, arresto della ciclo cellulare, trasduzione cellulare, differenziamento. Se tutti i pathway fossero attivi la cellula non potrebbe andare incontro a ipermutazione somatica, vengono introdotte mutazioni e verrebbe quindi attivato il pathway di risposta al danno al DNA. Quando il centroblastico passa da dark a light zone BCL6 deve essere inattivato, i pathway primari inattivati ora vanno attivati. In situazioni normali se BCL6 è attivo ho possibilità di generazione di diversità nel centro germinativo, quindi con il linfocita maturo BCL6 viene spento e ho la formazione delle corrette cellule. Ma se BCL-6 non viene spento ho un aumento della proliferazione, sopravvivenza, continua ipermutazione e produzione di cellule anormali; se continua ad essere attivo causa tumore DLBCL.
CLASSIFICAZIONE DLBCL
DLBCL possono derivare sia dai centroblasti sia da centrociti
→ due malattie diverse: - Germinal Centre B-like cells (GCB-like) → derivati da una cellula del centro germinativo. Se deriva da una cellula del centro germinativo, la sopravvivenza del paziente è migliore - Activated B-like → derivati da un linfocita B attivato. Prognosi peggiore 20 anni fa è stato fatto un lavoro per vedere i vari tipi di DLBCL → la classificazione predice la prognosi. È il primo modello per differenziare la prognosi da un punto di vista molecolare. Si cerca di tramutare l'espressione genica in un algoritmo immunofenotipico → definisce sulla base dell'espressione di alcuni marcatori l'origine delle cellule → algoritmo di Hans. Se CD10 è positivo è indicativo di GCB, mentre se negativo si va a valutare l'espressione di BCL6; se è BCL6- è non GBC, se è BCL6+ si va in MUM1 da cui definisco se è centro germinativo o no. Questo studio ha consentito di comprendere cheprocessi che portano ai due casi sono profondamente diversi: - GCB: nel centro germinativo ho attivazione di proteine che modificano gli istoni, ho blocco di differenziamento terminale, attivazione ciclocellulare e blocco apoptosi, inoltre per perdita di PTEN cascate di segnale - ABC: medesima situazione, in più c'è attivazione di pathway di segnalazione citochinici, JAK/STAT si è potuto pensare a trattamento specifico; COO=cell of origin, quindi emerge che GCB vanno bene, mentre negativo per ABC, per cui sono studiati ipathway e si è ipotizzato se si possessero targettare le vie di segnale a valle. La terapia tradizionale R-CHOP (rituximab + chemio) non era in grado di essere attivo su entrambi. 13 Oltre alla cell of origin sono state descritte recentemente entità gnoseologiche: la classificazione della WHO vede la classificazione delle due, ma considera anche la presenza di linfomi che hanno riarrangiamenti di myc-BCL2, myc-BCL6, myc-BCL2-BCL6 chesono eventi genetici di traslocazione che possono essere diagnosticati con FISH: - Double hit lymphomas - Triple hit lymphomas Ma anche l'espressione di myc e BCL ha valore prognostico e si parla di dual expressive lymphoma: - Myc 40-50% - BCL2 50-70% → sono overespressi anche per mutazioni puntiformi I double hit lymphomas sono molto aggressivi e li diagnostico con FISH, i riarrangiamenti sono un'entità rilevante a un punto di vista biologico e chimico. Sono normalmente caratterizzati da cariotipi complessi. Quindi va studiato myc e lo studio avviene con sonda che è break apart che marca il centromero in verde e telomero in rosso. Quando ho rottura di myc il segnale si splitta; a questo punto posso andare a valutare se ci sia double o triple hit lymphoma. Ci sono anche casi non canonici in cui si rompe solo un cromosoma. I linfomi double hit sono molto aggressivi, derivano da cellule B mature con riarrangiamento di myc e BCL2 e/o BCL-6 sul cromosoma 3: questidalla terapia. La LCC è caratterizzata dalla presenza di linfociti B maturi che si accumulano nel sangue, nel midollo osseo e nei linfonodi. È il tipo più comune di leucemia negli adulti occidentali. La prognosi varia a seconda del grado di avanzamento della malattia e della presenza di determinati fattori prognostici, come la presenza di mutazioni genetiche specifiche. Il trattamento può includere chemioterapia, immunoterapia e trapianto di cellule staminali.dal fatto che siano o meno trattate. Un aspetto comune a molti tipi di linfoma indolente è la tendenza a subire una trasformazione blastica, con accelerazione del quadro clinico. È la leucemia più frequente nei paesi occidentali, più frequente nei maschi, aumenta incidenza con età con picco a 60, è la più frequente leucemia cronica e non c'è correlazione eziologica con i principali fattori leucemogeni. Nel 30% dei casi circa la diagnosi è occasionale sulla base di esami laboratoristici di routine. I principali quadri clinici sono caratterizzati da: - Aumento volumetrico dei linfonodi delle stazioni linfoghiandolari superficiali - I linfonodi sono più frequentemente indolenti, mobili, di consistenza non dura, senza tendenza a confluire o alla fistolizzazione - Splenomegalia - Possibile aumento volumetrico dei linfonodi profondi - Scompenso mieloide: anemia e/o piastrinopenia → ho ridotta eritropoiesi perché ilintensità. Inoltre, possono essere presenti altre marcature come CD79b, CD200 e FMC7. TRATTAMENTO Il trattamento della leucemia linfatica cronica dipende dallo stadio della malattia e dalla presenza di sintomi. Nei pazienti asintomatici con stadio precoce, può essere adottata un'approccio di "osservazione attenta" senza iniziare immediatamente la terapia. Nei pazienti sintomatici o con malattia avanzata, il trattamento può includere chemioterapia, immunoterapia con anticorpi monoclonali, trapianto di cellule staminali e terapie mirate. PROGNOSI La prognosi della leucemia linfatica cronica varia notevolmente da paziente a paziente. Alcuni pazienti possono vivere per molti anni senza sintomi o con sintomi lievi, mentre altri possono avere una progressione rapida della malattia. La presenza di determinati fattori prognostici, come la presenza di mutazioni genetiche specifiche, può influenzare la prognosi. PREVENZIONE Non esistono misure preventive specifiche per la leucemia linfatica cronica. Tuttavia, evitare l'esposizione a sostanze chimiche nocive e mantenere uno stile di vita sano può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare la malattia. CONCLUSIONE La leucemia linfatica cronica è una forma di leucemia caratterizzata dalla proliferazione di linfociti B maturi. La diagnosi si basa sull'esame emocromocitometrico e sull'immunofenotipo delle cellule. Il trattamento dipende dallo stadio della malattia e dalla presenza di sintomi. La prognosi varia da paziente a paziente.sangue per valutare la presenza di anomalie genetiche o proteiche. La densità con restrizione monotipica per le catene leggere k/λ è un test utilizzato per valutare la presenza di una proliferazione monoclonale di plasmacellule nel midollo osseo. Questo test è particolarmente utile nella diagnosi e nel monitoraggio delle malattie del sangue come il mieloma multiplo. Nell'aspirato midollare, si cerca la presenza di infiltrazione linfoide midollare superiore al 30%. Questo indica una possibile proliferazione di plasmacellule monoclonali. Successivamente, la biopsia ossea viene eseguita per valutare il tipo di infiltrazione midollare e l'emopoiesi residua. Questo aiuta a determinare la natura e l'estensione della malattia. In alcuni casi, possono essere eseguite anche analisi del sangue per valutare la presenza di anomalie genetiche o proteiche che possono essere associate alle malattie del sangue. Utilizzando questi test, è possibile ottenere informazioni importanti per la diagnosi e il monitoraggio delle malattie del sangue, consentendo una gestione più accurata e personalizzata del paziente.