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MODELLAZIONE DEL COMPORTAMENTO MECCANICO DEL TERRENO

1 MECCANICA DEL CONTINUO PER MEZZI PULVEROS: - Quali strumenti adotta la meccanica classica per considerare un continuo? - LA MECCANICA DEL CONTINUO: Le grandezze variano nell'intorno del continuo - È legata al pulvis alla continuità: operazione di limite che tende a 0      (es. calcolo il peso di un granulo H2O, gas) - Una questione di scala → Esiste su tutti i materiali      (perciò dei limiti all'operazione di limite) - Non posso arrivare a 0 semplicemente con il fisico più... - Definirsel il peso di volume dell'UNITA DI MISURA. - {PESO du un oggettino se lo sposto, il cubo            (sempre la stessa cosa) - Il terreno si presenta in più fasi: SOLIDO e LIQUIDO. Quindi si possono      avere due approcci: FASE SOLIDA e FASE LIQUIDA.

- È possibile pensare che siano presenti cellule       coerenti sovrapposti.

2

- I costrutti suprapposti che occupano lo stesso spazio e che avranno       la caratteristica di estere legati da una caratteristica di CONTINUI - In un terreno una variazione di volumi è prodotto solo da       una variazione degli spazi interstiziali.

12.

Compatibilità Volumetrica

  • il solido non può cambiare volume.
  • Il fluido può cambiare volume.
  • parliamo di: pressione e movimento dell'H2O nei fluidi.
  • tensione e deformazione dei solidi.
  1. Caratteri di un solido continuo (solido e liquido) possibili solo in determinate condizioni (di massa costante).
  2. L'H2O nei solidi non può andare, altrimenti cambia la massa.

Tensione di Sforzo

  • Consideriamo un corpo soggetto a delle forze e supponiamo che sia in equilibrio, si prende un punto P nel corpo e per questo punto si taglia il corpo stesso.
  • Individua le due parti:
    • all'interno c’è stato di sforzo.
  • Per stare in equilibrio ci sarà un sistema di forze che reagiscono agli sforzi inducendo a quelle sui sforzi equivalenti (principio di azione e reazione):
    • Lo stato di sforzo di un punto dipende dalle forze e dalla curvatura sulla superficie di taglio.

Cos’è una tensione?

  • È il rapporto tra forza (df) ed area (da)
  • T = df/da lim df/da da -> 0 [N/m2]
  • Tensione Normale = lim dfN/da da -> 0
  • Tensione Tangenziale = lim dfT/da da -> 0
  • Possiamo preoccuparci con un altro punto di riferimento: due assi sui piani tangenziale e normale della faccia.

DIREZIONE DELLO STATO DI SFORZO:

  • TRACCIA DELLA MATRICE: Somma dei termini diagonali principali.
  • DETERMINANTE DELLA MATRICE: det[σij]
  • MINORI DI ORDINE DI MATRICE: matrice 2x2.

→ È importante per la geotecnica definire degli invarianti dello sforzo, perché i materiali non hanno comportamenti elastici.

→ Se è un comportamento dove lo stato di deformazione dipende dallo stato di sforzo, in questo caso da condizioni iniziali di quelli.

→ Invece per il terreno questo succede perché non è un materiale elastico ma anelastico.

  • Se prendiamo un terreno e lo comprimiamo, aggiungiamo sforzo, anche se poi togliamo la compressione, i granuli non tornano nello stato primordiale, ma abbiamo comportamenti anelastici. Quindi abbiamo bisogno di effettuare percorsi di sforzo.

→ Diventa la stessa cosa molto labirintica caratterizzando gli invarianti e la curva di stress dipende più dal percorso tracciato tra invarianti di sforzo attraverso percorso di carichi (per comportamenti anelastici).

→ Gli invarianti importanti sono le tensioni principali (come σ1, σ2)

  • Idrostatica
  • Deviatorica

P = σ1 + 2σ2/3 = σ1 + 2G3/3

Q = σ1 - σ2 = σ1 - σ3 → Invariante alla parte deviatorica

  • σ cerchio

→ Percorso di carico: è importante lo stato iniziale e quello finale, non il percorso in sé, però comunque è importante il percorso per comportamenti anelastici.

Percorso dove comunque storia della composizione isotropa.

Stato di Sforzo Deviatorio:

T = [

σx - σm τxy

τyx σy - σm]

Stato di Sforzo 3D:

Ho 3 stati di sforzo piani a cui corrispondono 3 cerchi di Mohr.

Concetto di Deformazione di un Continuo:

Un corpo soggetto a forze si sposta, si deforma o si defluisce, ogni punto può spostarsi lungo le direzioni: (x, y, z)

u = v (u v) (0 0 v) x

v = v (v 0) (v 0)

Deformazioni Assiali:

  • εxx = δu/δx ; εyy = δv/δy ; εzz = δw/δz

Distorsioni Angolari:

  • γxy = δv/δx + δu/δy ; γxz = δw/&delta>x + δu/&delta>z ; γyz = δw/&delta>y + δv/&delta>z

Tensore della Deformazione:

  • ε = [εxx εxy εxz
  • εyx εyy εyz
  • εzx εzy εzz] con εij = (δxi/δi) / 2 simbolica

La Deformazione Volumetrica è un Invariante Isotropo:

  • εv = εxx + εyy + εzz (vedi pag. 15-16)

2)

Siaendo riferimento a vettoriam liberati e non liberati (generici) tra forza e spostamento

SE Si incrementa la f di Δf allora:

in generale, possiamo dire che, se i terreni hanno comportamenti non lineari (relazione tra tensioni e deformazioni non lineari), cambierà spesso lo stato di sforzo, ma anche da altre parti.

ciò che tensioni litostatiche che esitato a causa delle sue proprietà.

Problemi di rottura (ESH):

inizio (con l'e) + fine (ciò che "metto l')

piano campagna (p.c.)

se prendo un punto (•) dentro il continuo, posso scrivere:

  • 6 equazioni
    • 3 traslazione
    • 3 rotazione
  • 9 incognite stato di sforzo
    • 3 sigma
    • 6 tau

una di troppo sulle 9 incognite (per la reciprocità delle tensioni tau generici)

A questo punto capiamo che tra σvo (tensioni verticali) e σho (tensioni orizzontali) esiste una proporzione data da un certo K:

σho = Kσo · σvo

con K = coeff. di spinta in quiete

In definitiva, per calcolare le tensioni litostatiche:

  1. σvo = z · γ
  2. σmi = γmi · zi
  3. σho = Kσo · σvo
  4. σho = Kσo · (σ'vo + u) conoscendo K
  5. σHo = γz - μo

e poi disegno il "gra#h":"ra fi"

ES#1:

p.c.

σho

zA: terreno acquoreo e H2O al p.c.:σvo > σho

Il coefficiente angolare è μ.

ES#2:

Lo

σho

LA = terreno stratificato

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
51 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/07 Geotecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher barbaries94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di geotecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Fontanella Enzo.