Origine del termine
• Il termine 'minimalismo' deriva
dall’arte e dalla musica, applicato
alla narrativa per indicare una prosa
ridotta all’essenziale, priva di orpelli
stilistici.
Contesto storico-culturale
(parte 1)
• Fine Novecento: postmodernismo
maturo, consumismo diffuso, perdita
delle grandi narrazioni ideologiche.
Contesto storico-culturale
(parte 2)
• Influenze: minimalismo americano
(Raymond Carver) e narrativa
oggettiva, 'dirty realism'.
Contesto storico-culturale
(parte 3)
• In Italia si diffonde una scrittura
sobria, quotidiana, focalizzata su
esperienze personali e microstorie.
Caratteristiche generali
(parte 1)
• Frasi brevi, sintassi semplice, lessico
quotidiano, assenza di retorica e
descrizioni ornamentali.
Caratteristiche generali
(parte 2)
• Narrativa in prima persona,
focalizzata su dettagli concreti e
oggetti del quotidiano.
Caratteristiche generali
(parte 3)
• Tematiche legate all’alienazione
urbana, alle relazioni affettive, alla
solitudine metropolitana.
Temi principali (parte 1)
• Alienazione, incomunicabilità, senso
di vuoto e insensatezza della vita
contemporanea.
Temi principali (parte 2)
• Amore, sesso, relazioni frammentate,
desiderio di autenticità.
Temi principali (parte 3)
• La descrizione realistica di gesti
quotidiani, abitudini, microeventi
insignificanti.
Stile minimalista (parte 1)
• Riduzione al minimo degli aggettivi,
verbi di percezione e interpretazione
psicologica.
Stile minimalista (parte 2)
• Dialoghi essenziali, descrizioni
concrete, ritmo secco e rapido.
Stile minimalista (parte 3)
• Assenza di moralismi e giudizi,
sguardo distaccato o neutro.
Aldo Busi (parte 1)
• 1948. Tra gli autori italiani che hanno
utilizzato uno stile essenziale pur
contaminato da ironia e cultura pop.
Aldo Busi (parte 2)
• Opere: 'Seminario sulla gioventù'
(1984), romanzo autobiografico con
stile diretto e spiazzante.
Silvia Ballestra (parte 1)
• 1969. Esordisce negli anni ’90 con
racconti minimalisti su adolescenza e
provincia.
Silvia Ballestra (parte 2)
• Opere: 'La guerra degli Antò' (1992),
romanzo generazionale con
linguaggio semplice e diretto.
Silvia Ballestra (parte 3)
• Temi: amicizia, sballo,
disoccupazione, provincia come
microcosmo.
Niccolò Ammaniti (parte 1)
• 1966. Esordisce negli anni ’90 con
romanzi di scrittura semplice e
cruda.
Niccolò Ammaniti (parte 2)
• Opere: 'Branchie' (1994), 'Fango'
(1996), storie pulp, grottesche e
minimaliste.
Niccolò Ammaniti (parte 3)
• Tema: marginalità urbana,
sradicamento, violenza e solitudine
giovanile.
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