Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 5
Lezione 3 - Minimalismo Pag. 1
1 su 5
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Donald Judd e gli Oggetti Speci ci è stato un artista e critico d'arte americano, associato al

movimento minimalista. Judd è noto per le sue sculture geometriche e modulari, realizzate con

materiali industriali come acciaio, alluminio e plexiglass. Le sue opere, spesso chiamate "oggetti

speci ci", esplorano la relazione tra l'oggetto e lo spazio circostante, ri utando la

rappresentazione e l’illusione. è uno dei principali teorici del minimalismo, coniando il termine

“oggetti speci ci” per descrivere opere che non rientrano nelle categorie tradizionali di pittura o

scultura.

“Untitled (box with trough)” " è un'opera di Donald Judd realizzata nel 1963. Questa scultura è

composta da una scatola rettangolare in legno (dipinta di rosso) con una scanalatura centrale, che

corre lungo tutta la lunghezza dell’opera. Judd ha sempre cercato di eliminare qualsiasi

riferimento simbolico o narrativo dalle sue opere, concentrandosi invece sulla relazione tra

l'oggetto e lo spazio circostante. "Untitled (box with trough)" esempli ca questa loso a,

presentando una forma geometrica pura che invita lo spettatore a considerare l'opera nel suo

contesto spazial.

“Untitled”(1993)

Una serie di moduli in ottone e plexiglass verde, caratterizzati da forme geometriche semplici e

ripetizione. Le opere interagiscono direttamente con lo spazio circostante, ri ettendo la loso a

minimalista.

Robert Morris è stato un artista e teorico dell'arte americano, considerato uno dei pionieri del

minimalismo e dell'arte concettuale. Morris è noto per le sue sculture minimaliste, che spesso

utilizzano materiali industriali come acciaio, feltro e legno. Le sue opere esplorano la relazione tra

l'oggetto e lo spazio, s dando le convenzioni tradizionali della scultura. Morris introduce un

approccio fenomenologico all’arte minimalista, in uenzato da Maurice Merleau-Ponty. Secondo

questa prospettiva, l’esperienza artistica coinvolge non solo la vista ma tutto il corpo.

"Untitled (Mirrored Cubes)" è un'opera di Robert Morris realizzata nel 1965. Questa scultura

minimalista è composta da quattro cubi identici, ciascuno con super ci a specchio. Ogni cubo

misura circa 61 cm per lato ed è realizzato in legno rivestito di specchi. I cubi sono disposti a terra

in una formazione a griglia, con uno spazio di circa 61 cm tra ciascuno di essi. Le super ci a

specchio ri ettono l'ambiente circostante, creando un'interazione complessa e mutevole tra

l'opera, lo spazio espositivo e lo spettatore. L'uso degli specchi in "Untitled (Mirrored Cubes)"

invita lo spettatore a diventare parte dell'opera, ri ettendo non solo l'ambiente ma anche chi

osserva. Questo e etto di ri essione e trasparenza s da la percezione tradizionale della scultura

come oggetto solido e immutabile. Morris ha voluto esplorare come la percezione dello spazio e

degli oggetti possa essere alterata attraverso l'interazione diretta con l’opera.

“Untitled (Three L-Beams)” (1965-66)

è un'opera di Robert Morris realizzata tra il 1965 e il 1966. Questa scultura minimalista è

composta da tre elementi identici a forma di L, ciascuno realizzato in acciaio inossidabile.

ff fi fl fi ff fl

fi fl fi fi fi fi fi fl

fl fi fi fi fi ff fl fi fi fi

fi fi

Posiziona questi tre moduli identici in diverse posizioni per dimostrare come la posizione nello

spazio in uenzi la percezione. L'opera esplora la relazione tra l'oggetto e lo spazio circostante, un

tema centrale nel lavoro di Morris. La disposizione delle L-beams s da la percezione dello

spettatore, mettendo in evidenza la di erenza tra la conoscenza astratta delle forme identiche e

l'esperienza visiva variabile. Morris ha voluto dimostrare come la percezione di un oggetto possa

cambiare in base alla posizione e al movimento dello spettatore, sottolineando l'importanza del

contesto spaziale nell’arte.

“Untitled (Slab)” (1962/73)

è un'opera di Robert Morris realizzata nel 1966. Questa scultura minimalista è composta da una

lastra di acciaio dipinto, che misura 171 x 239,5 x 171 cm.questa lastra dipinta rappresenta la

“morte dell’artista”: un oggetto prodotto industrialmente che chiunque potrebbe replicare. L'opera

è costituita da una lastra di acciaio posizionata in modo tale da creare un'interazione tra il

pavimento e la parete. La lastra è inclinata, appoggiandosi sia al muro che al pavimento, creando

un e etto di tensione e stabilità precaria. La semplicità della forma e l'uso di materiali industriali

ri ettono l'interesse di Morris per l'arte minimalista e la sua esplorazione della relazione tra

l'oggetto e lo spazio circostante.

Serie di feltro (1968) è un insieme di opere realizzate da Robert Morris nel 1968, che

rappresentano un'importante svolta nel suo percorso artistico verso il Post-Minimalismo. Queste

opere sono caratterizzate dall'uso di feltro, un materiale morbido e essibile, che Morris ha scelto

per esplorare le qualità intrinseche dei materiali e il ruolo del caso nella creazione artistica. Le

opere della "Serie di feltro" consistono in grandi strisce di feltro tagliate e lasciate cadere

liberamente sul pavimento o appese alle pareti. La disposizione casuale del feltro crea forme

organiche e irregolari, in contrasto con le rigide geometrie del minimalismo precedente. Morris ha

deliberatamente rinunciato a un controllo totale sull'opera, permettendo al materiale di

determinare la forma nale. (Quest’opera è un omaggio a Jackson Pollock.) Sebbene meno

rigorosa rispetto al minimalismo tradizionale, questa serie esplora la materialità.

Carl Andre (Modularità) è stato un artista e scultore americano, riconosciuto come uno dei

pionieri del minimalismo. Andre è noto per le sue sculture astratte composte da blocchi, mattoni e

piastre metalliche disposte direttamente sul pavimento. In uenzato da artisti come Constantin

Brâncuși e Frank Stella, Andre ha sviluppato un'estetica che privilegia l'ordine e la ripetizione. Le

sue esperienze lavorative nei cantieri ferroviari negli anni '60 hanno contribuito a plasmare il suo

approccio metodico e strutturato alla scultura.

“Equivalent V” (1966-69) Fa parte di una serie di otto sculture che Andre ha esposto per la prima

volta nel 1966 alla Tibor de Nagy Gallery. L'opera è composta da 120 mattoni disposti

direttamente sul pavimento in una con gurazione rettangolare. I mattoni sono impilati in due strati,

creando una struttura bassa e piatta. Ogni scultura della serie "Equivalent" ha la stessa altezza,

volume e peso, ma di erisce nella disposizione dei mattoni. L’opera sottolinea la relazione diretta

tra l’oggetto e lo spazio.

“Fall” (1968) Questa scultura minimalista è composta da una serie di piastre di acciaio disposte

direttamente sul pavimento. L'opera è costituita da piastre di acciaio disposte in una

con gurazione rettangolare. Le piastre sono posizionate in modo da creare una super cie

continua e uniforme, che invita lo spettatore a camminare sopra di essa e a interagire sicamente

con l’opera. La scelta di materiali industriali e la disposizione a livello del suolo ri ettono

l'interesse di Andre per l'integrazione dell'arte nello spazio quotidiano e per la s da alle

convenzioni tradizionali della scultura. "Fall" esempli ca l'approccio di Andre alla scultura, che

enfatizza la materialità e la presenza sica dell'opera. L'uso di piastre di acciaio, un materiale

comune e non associato all'arte ne, sottolinea l'intento di Andre di esplorare la relazione tra

l'oggetto e lo spazio circostante. L'opera invita lo spettatore a considerare la scultura non solo

come un oggetto da osservare, ma come un'esperienza spaziale e tattile.

Dan Flavin (Scultura di Luce)

è stato un artista minimalista americano, famoso per le sue sculture e installazioni realizzate con

tubi uorescenti commerciali. Le opere di Flavin sono caratterizzate da un uso minimalista dei

materiali e da una forte attenzione alla percezione dello spazio. Ha creato installazioni site-speci c

che trasformano l'ambiente circostante attraverso l'uso della luce.

fl fi ff

fl fl fi

ff fi fi ff fi fi fl fi

fl fi fl fi fi fi

“The Diagonal of May 25, 1963” è un'opera iconica di Dan Flavin, realizzata nel 1963. Questa

scultura minimalista è composta da un singolo tubo uorescente giallo posizionato diagonalmente

su una parete. L'opera misura circa 244 cm di lunghezza e utilizza un tubo uorescente standard,

montato su supporti metallici. La scelta di un tubo uorescente commerciale sottolinea l'interesse

di Flavin per l'uso di materiali industriali e comuni, distaccandosi dalle tecniche artistiche

tradizionali. L’opera è considerata una pietra miliare nell'opera di Flavin, segnando l'inizio del suo

uso sistematico della luce uorescente come mezzo artistico. s da la tradizionale distinzione tra

scultura e installazione.

“Monument for V. Tatlin VII” (1964)

Composta da tubi uorescenti bianchi disposti verticalmente, l'opera richiama la forma di una

torre e misura circa 244 cm di altezza. Flavin ha utilizzato tubi uorescenti commerciali per creare

un e etto di luce di usa che interagisce con lo spazio circostante. Questo lavoro è un omaggio a

Vladimir Tatlin e al suo progetto non realizzato del Monumento alla Terza Internazionale, una torre

a spirale simbolo di utopia socialista e modernità. "Monument for V. Tatlin VII" esplora le

possibilità formali della luce e ha avuto un impatto signi cativo sull'arte minimalista, in uenzando

il modo in cui gli artisti utilizzano la luce e lo spazio.l

“Untitled” (1996, Richmond Hall) è un'installazione site-speci c di Dan Flavin per Richmond

Hall, parte della Menil Collection a Houston. L'opera utilizza tubi uorescenti commerciali per

creare un ambiente immersivo di luce e colore. All'esterno, luci verdi evidenziano i bordi superiori

dell'edi cio, mentre all'interno, lampade a luce diurna sono montate diagonalmente sulle pareti

dell'ingresso. Nella sala principale, una linea di lampade ultraviolette divide orizzontalmente le

pareti lunghe, con tubi uorescenti colorati (rosa, giallo, verde e blu) disposti verticalmente sopra

e sotto la linea centrale. Questa disposizione trasforma l'ambiente, invitando i visitatori a

interagire con lo spazio in modo nuovo e dinamico. L'opera esplora le possibilità formali della luce

e la sua capacità di trasformare lo spazio architettonico.

(Critiche al Minimalismo)

Michael Fried e la “Teatralità”

Il critico Michael Fried accusa il mini

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DD_01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fenomenologia delle arti contemporanee e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Nuova Accademia di Belle Arti - NABA o del prof Galati Gabriela.