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(FSH).
• Ormone luteinizzante (LH).
• Ormone tireotropo (o
tireotropina, TSH).
• Ormone melanotropo (o
stimolante i melanociti, MSH, o
intermedina).
La neuroipofisi non è un vero e proprio organo ghiandolare, ma un serbatoio che riceve due ormoni
prodotti dall’ipotalamo e che riversa in circolo a seconda delle necessità; i due ormoni sono:
• Ormone antidiuretico (ADH, o vasopressina).
• Ossitocina (od oxitocina).
La vascolarizzazione dell’ipofisi L’ipofisi è irrorata da arterie ipofisarie, superiori e inferiori.
Le arterie ipofisarie superiori nascono dal circolo di Willis
e penetrano nel peduncolo ipofisario come arterie
anteriori e posteriori che si capillarizzano nel peduncolo
stesso e nell’infundibolo, dando origine a grappoli
capillari. Questi ultimi si aprono in venule che portano nel
lobo anteriore sboccando nei sinusoidi della parte distale.
Si realizza così la circolazione portale ipofisaria che
permette al sangue di scorrere in capillari situati nel
peduncolo e nell’infundibolo prima di raggiungere,
tramite le venule, la rete sinusoidale del lobo anteriore. In
questo modo i fattori di rilascio o inibenti ipotalamici
possono raggiungere, attraverso il sangue, l’adenoipofisi.
Le arterie ipofisarie inferiori derivano dalla carotide
interna e si distribuiscono con i loro rami al lobo anteriore ma specialmente a quello posteriore,
senza entrare a far parte della circolazione portale.
Le vene reflue dall’ipofisi fanno capo ai circostanti seni venosi della dura madre.
La tiroide
La tiroide è una ghiandola endocrina di origine branchiale, con struttura tipicamente follicolare.
Produce gli ormoni tetraiodotironina (T4) e triiodotironina (T3) che agiscono sul metabolismo
cellulare e sui processi di accrescimento e differenziazione. Oltre i tireociti, presenta anche le cellule
C, di origine neuroectodermica, che producono invece l’ormone polipeptidico calcitonina che agisce
sul ricambio del calcio. Tireociti sono cellule epiteliali cubiche
cilindriche, epitelio semplice con lamina
basale. Queste cellule quando la cavità
follicolare contiene poco colloide queste
cellule appaiono più alte e sono
microfollicoli perché hanno poco colloide
nella cavità, la tiroide è attiva dunque,
quando invece nella cavità sta tanto
colloide i tireociti appaiono più bassi
(cubici) e quindi la tiroide è inattiva (non
sono immessi ormoni tiroidei nel torrente
circolatorio) e sono i macrofollicoli.
Le paratiroidi
Le paratiroidi sono piccole ghiandole endocrine di origine branchiale che producono
il paratormone, un ormone che regola, assieme alla calcitonina prodotta dalla tiroide, il ricambio del
calcio e del fosforo. Hanno forma per lo più ovale e dimensioni e peso variabili (il diametro
maggiore è compreso fra 4 e 15 mm e il peso fra 0,2 e 0,5 g). Sono poste a contatto con la faccia
posteriore dei lobi laterali della tiroide cui aderiscono per mezzo di connettivo lasso e sono
comprese entro la guaina peritiroidea. Generalmente sono in numero di quattro, due superiori e
due inferiori. Non è rara l’evenienza di paratiroidi sovrannumerarie, mentre più difficilmente
accertabile è l’assenza di una o più paratiroidi, data la possibilità di una loro ectopia. Infatti la
posizione delle paratiroidi non è costante; talvolta quelle inferiori possono essere spostate
caudalmente e prendere rapporto con il timo, raggiungendo il mediastino. Hanno colorito bruno
caratteristico ma, specie nei soggetti anziani, possono apparire giallastre per infiltrazione adiposa.
Le paratiroidi inferiori contraggono rapporto costante con un ramo dell’arteria tiroidea inferiore e
si trovano generalmente a breve distanza (1-2 cm) dal nervo laringeo inferiore. Le paratiroidi
superiori, in genere più piccole delle inferiori, si trovano più frequentemente all’unione del terzo
superiore con il terzo medio della faccia posteriore dei lobi tiroidei.
In qualche caso, una paratiroide può essere contenuta nel contesto della ghiandola tiroide
(paratiroide interna).
Il surrene
Il surrene è un organo endocrino pari situato nella loggia renale della cavità addominale in posizione
retroperitoneale al di sopra del polo superiore del rene. Ha una forma di piramide a base triangolare
con dimensioni di 5 cm in altezza, 3 cm in larghezza e 1 cm in lunghezza e un peso di circa 5 g. La
forma dei due surreni è leggermente diversa in quanto il sinistro si trova direzione più obliqua
rispetto al destro. Il surrene di destra è in rapporto: anteriormente con l’interposizione della fascia
prerenale doppiata dal peritoneo parietale posteriore con la faccia viscerale del fegato su cui lascia
una impronta; posteriormente con il pilastro laterale destro del diaframma, la 12^ vertebra toracica e
costa e il seno pleurico costodiaframmatico interposto; medialmente con la vena cava inferiore e con
i rami nervosi del plesso celiaco. Il surrene di sinistra entra in rapporto: anteriormente con la borsa
omentale, la faccia posteriore dello stomaco e del pancreas e l’arteria splenica; posteriormente con il
pilastro laterale sinistro del diaframma, i corpi della 12^ vertebra toracica e 1^ vertebra lombare e il
seno pleurico costodiaframmatico interposto; medialmente con l’aorta addominale e i rami nervosi
del plesso celiaco.