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Cerchio esterno: intorno al prodotto si possono aggiungere molte cose: design, colore,
forma, prezzo, garanzia, assicurazione…
Lo stesso discorso è legato al brand. La marca ha un suo cuore che dovrebbe restare
fisso e fermo nel corso del tempo. Bmw c’è riuscita e ci stà riuscendo. Performance e
design sono la core identity di bmw, sono bravi perché non l’hanno cambiata nel
tempo. Audi caso eccezionale, brand identity scarsa, scadente, l’hanno portata ad
essere ad un livello più basso di bmw ma molto vicina. Nella nostra mente occupano
una posizione differente l’una dall’altra. Sono differenti perché la nostra mente
percepisce anche l’extended identity, cioè quello che si mette nel cerchio esterno. Per
esempio il prezzo a parità di dimensioni di audi è più basso.
Volkswaghen non ha avuto paura a comprare Porche perché in portafoglio non aveva
dei prodotti che si sovrapponessero con Porche.
La core identity non deve cambiare nel lungo periodo, non deve confondere il cliente e
non deve fare pasticci con la comunicazione. Se occupo una posizione nella mente del
cliente devo essere solido.
Unique value proposition: valore unico del prodotto, esempio smart la parcheggi dove
vuoi.
Coca cola ha mantenuto la core identity nel tempo. Intorno si sono legati valori
positivi. Il valore negativo di coca cola è per chi considera le multinazionali come
sfruttartici, oppure per i paesi anti americani.
MINI: ha una storia di successo, per tutti gli anni 50 mini vinceva tutti i rally (era
l’unico modo per dimostrare la propria bravura e capacità di costruire un’auto). Mini
finisce nelle mani di bmw. Quest’ultima aveva fatto un investimento sbagliato
comprando land rover (nella quale era posseduta anche mini), si libera di land rover,
vendendola e tiene mini.
Mini era un brand conosciuto e forte, in Italia la mini è stata rilanciata nel 2001. La
bmw sa gestire bene i brand. Ma scottati da quanto successo con land rover, decidono
di tenere separati i due brand, bmw e mini. L’idea era quella che se le cose sarebbero
andare male bmw avrebbe venduto mini e il brand non ne avrebbe risentito. Con land
rover il danno era stato economico/finanziario e non d’immagine, quindi adottarono la
stessa strategia con mini. Il cliente bmw che spende per comprare un’auto bmw che
gli da un immagine di potenza, bellezza, non vuole essere assocciato a una
macchinina buffa come mini.
Decidono di tenere mini e di lanciarla sul mercato perché bmw desiderava avere
un’auto di piccole dimensioni, il principale concorrente mercedez si stava costruendo
in auto di piccole dimensioni (smart), bmw per mancanza di fondi decide di non ideare
una nuova auto ma di comprarne una che c’è gia.
Se ne costruisco una da zero, prima devo idearla, poi devo costruire il brand… ci passa
del tmpo e mi viene a costare molto.
Comprandola ci sono piu possibilità di riuscire nell’operazione.
Anche mercedez non unisce i due brand.
Con le auto di piccole dimensioni si cerca di ridurre le emissioni ci co2.
Bmw sceglie di posizionarsi sul posizionamento premium per avere maggiori margini e
per mantenere alto il valore del brand bmw.