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Funzioni del midollo spinale
I. conduzione: condurre le vie nervose, sia efferenti (da SNC a periferia) che afferenti (da periferia a SNC);
II. locomozione: possiede al suo interno infatti i generatori dello schema generale (nuclei in grado di sostenere il movimento) che nell'eventualità di mancata comunicazione del proencefalo con il midollo spinale, garantiscono ugualmente il sostenimento del movimento;
III. riflessi.
Osservando le vertebre, anteriormente (cioè nella porzione ventrale) troviamo il corpo vertebrale con all'interno il nucleo polposo, il quale a livello embrionale si è originato dalla notocorda. Nello spazio tra il corpo vertebrale e i processi della vertebra, abbiamo un foro che costituisce il canale vertebrale all'interno del quale è presente il midollo spinale. Ogni vertebra è separata dalle altre grazie ai dischi intervertebrali e i processi tra di loro lasciano degli spazi chiamati forami intervertebrali che sono gli spazi dai quali usciranno i nervi.
spinali.Il midollo per essere protetto deve essere rivestito da una serie di membrane,dall’interno verso l’esterno: pia madre, aracnoide e dura madre/sacco durale; talimembrane formano insieme le meningi. Nello spazio subaracnoideo è presente illiquor. La motilità del midollo è garantita dal grasso epidurale (molto vascolarizzato,dunque ideale per le iniezioni), il quale protegge le vertebre durante il moto dallo’sfregamento’. Le ossa tra loro sono legate da legamenti, uno anteriore e unoposteriore, rispettivamente: il legamentolongitudinale posteriore e il legamentogiallo/legamento flavio. Le meningi spinalirivestono le radici anteriori e posteriori finoal punto in cui esse attraversano il forointervertebrale. Lateralmente a questo siforma il nervo spinale.Nell’adulto il midollo spinale non ricopre tuttoil canale vertebrale, si interrompe a L1 L2. Inquesta zona il midollo si riduce in diametroformando il cono midollare che va a
Il midollo spinale costituisce la parte terminale del midollo spinale. Fino alla 12° settimana di gestazione il midollo occupa l'intera lunghezza del canale vertebrale. Successivamente la colonna vertebrale cresce più rapidamente: vi è così una risalita del midollo. Al fine di innervare gli organi periferici tuttavia, accompagnata alla crescita della spina vertebrale, si formano e crescono una ventina di radici. Queste radici andranno a formare la cauda equina. I nervi spinali della regione cervicale superiore fuoriescono retti/perpendicolari al midollo spinale, mentre quelli posti in corrispondenza dei livelli inferiori percorrono distanze crescenti prima di uscire. Il midollo spinale quindi occupa i 2/3 superiori del canale vertebrale adulto ed è lungo 45 cm e spesso circa 1,4/1,8 cm. Parte dal forame magno e termina a livello della vertebra L1/L2. La porzione caudale è detta cono midollare. Il cono midollare si assottiglia sempre di più, e la porzione centrale del midollo spinale forma la cauda equina.Il midollo finisce nel filum terminale, formato essenzialmente dalla pia madre (meninge ben adesa al midollo che lo accompagna fino alla fine). Il filum terminale, che è una striscia di tessuto fibroso, diventerà il legamento coccigeo, che si ancorerà sulla porzione dorsale delle vertebre coccigee (il midollo spinale ha dunque uno dei suoi punti di ancoraggio al livello del legamento coccigeo e delle vertebre coccigee).
Suddivisione longitudinale: se tagliassimo una sezione longitudinale, il cilindro di midollo spinale non risulterebbe uniforme lungo tutto l'asse. Esso presenta infatti dei punti di diametro maggiore chiamati rigonfiamenti, questi sono: il rigonfiamento cervicale (tra la quinta vertebra cervicale C5 e la prima vertebra toracica T1) e il rigonfiamento lombare (tra la seconda vertebra lombare L2 e la seconda vertebra sacrale S2). Il motivo di questi rigonfiamenti è dato dal fatto che, al livello cervicale e lombare, si ha una fuoriuscita di nervi che andranno a...
innervare la muscolatura degli arti: per gli arti superiori vi è il nervo del plesso brachiale, il quale esce dal rigonfiamento cervicale, mentre per gli arti inferiori vi sono inervi del plesso lombosacrale, i quali escono dal rigonfiamento lombare. Poiché gli arti necessitano di una grande quantità di neuroni (motoneuroni e neuroni sensitivi) i rigonfiamenti del midollo spinale servono proprio perché riescono a contenere un maggior numero di neuroni.
Dai 30 mielomeri (il mielomero identifica un singolo segmento dal quale fuoriesce una coppia di radici: radice anteriore/ventrale e radice posteriore/dorsale) emergono 31 paia di nervi: 8 cervicali, 12 toracici, 5 lombari, 5 sacrali, 1 coccigeo. Per distinguere i nomi delle vertebre e dei nervi si fa riferimento alla notazione romana per i nervi e alla notazione araba per le vertebre. Da ogni mielomero emergono delle radicole che vanno a trasformarsi in 2 paia di radici (una a destra e una a sinistra del mielomero).
Ogni paio di radici è formato da una radice ventrale (la quale contiene i motoneuroni, quindi porta informazioni motorie) e una radice dorsale (contiene i neuroni sensitivi cioè trasporta informazioni sensitive). Esse unendosi a livello del forame intervertebrale andranno a formare il nervo spinale (il nervo spinale è quindi misto perché porta sia informazioni sensitive sia motorie).
N.B. il primo nervo cervicale (C1) non emerge da fori intervertebrali, ma emerge tra l'osso occipitale e l'atlante. Gli altri nervi emergono dai fori intervertebrali, compresi i fori anteriori e posteriori del sacro e lo iato sacrale.
N.B. le radici spinali cervicali prendono il nome dalla vertebra posta caudalmente (fuoriescono al di sopra). Le radici toraciche, lombari e sacrali prendono il nome dalla vertebra superiore (fuoriescono al di sotto). C8 non ha vertebre corrispondenti e fuoriesce tra CVII e TI. A livello clinico, in caso di erniazione (il disco intervertebrale posto
tra le vertebre si sposta dalla sua sede e va ad invadere lo spazio del canale vertebrale schiacciando le radici nervose) del disco, il nervo spinale coinvolto è quello inferiore alle due vertebre adiacenti (eccezione C8). Inoltre è poco probabile vi sia un paziente con un erniazione delle vertebre toraciche poiché il lavoro svolto da queste è molto minore rispetto a quello svolto da quelle cervicali. suddivisione trasversale: tagliando una sezione trasversale, all'interno del midollo troviamo la sostanza grigia posta internamente che contiene i somi e la sostanza bianca posta esternamente che contiene gli assoni. La distribuzione della sostanza bianca e grigia non è uniforme lungo il midollo spinale poiché vi sono punti in cui è necessaria la presenza di un maggior numero di motoneuroni (e.g. negli arti). A livello mediale il midollo può essere suddiviso in due emi-midolli che mantengono una simmetria latero-laterale (cioè sono speculari),E l'asse di simmetria passa ventralmente attraverso la fessura mediana ventrale, al centro attraverso il canale centrale (ciò che rimane del tubo neurale) mentre dorsalmente attraverso il solco mediano dorsale (la differenza tra fessura e solco sta nel fatto che nella fessura vi è uno spazio per passare, mentre il solco è una depressione sottile dove non si può passare).
Ventralmente la fessura mediana anteriore accoglie l'arteria spinale anteriore, mentre dorsalmente il solco non contiene nulla, perché l'arteria spinale posteriore è posta medialmente al punto di emergenza delle radici posteriori.
Nel midollo spinale la sostanza grigia è organizzata in colonne, e la sostanza bianca è organizzata in cordoni (o fascicoli).
Le colonne (o sostanza grigia) mantengono una "mappa" delle relazioni spaziali tra le regioni corporee che si chiama somatotopismo. Le regioni si dicono dunque organizzate in maniera somatotopica.
Vale a dire che:
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L'organizzazione medio-laterale è correlata con l'organizzazione prossimale-distale: infatti nella regione mediale del midollo alloggeranno i motoneuroni che controllano il movimento della porzione prossimale dei nostri arti; mentre nella porzione laterale del nostro midollo alloggeranno i motoneuroni che si occuperanno della parte distale degli arti.
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L'organizzazione dorso-ventrale è correlata con l'organizzazione dei flessori-estensori.
I cordoni (o sostanza bianca): sono anch'essi organizzati in maniera somatotopica. A livello di questi cordoni sono presenti dei fascicoli (assoni mielinizzati) che a seconda della loro posizione hanno funzioni diverse:
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Fasci ascendenti: sono fasci che portano informazioni sensitive dalla periferia verso il SNC. Il cordone posteriore è l'unico che presenta una separazione da parte del setto gliale. Esso separa il fascicolo gracile (che è presente per tutta la lunghezza del midollo) dal fascicolo cuneato (che è presente solo nella regione cervicale e toracica superiore).
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Fasci discendenti: sono fasci che portano informazioni motorie dal SNC verso la periferia. I principali fasci discendenti sono il fascio corticospinale (che controlla i movimenti volontari) e il fascio rubrospinale (che controlla i movimenti involontari).
midollo, posto medialmente, e trasporta informazioni dall'arto inferiore fino al bronco cioè fino a T6) e il fascicolo cuneato (che non è presente per tutta la lunghezza del midollo, ma solo da T6 verso l'alto, postolateralmente, e trasporta informazioni dall'arto superiore). Il setto gliale separa il fascicolo gracile e quello cuneato.
II. fasci discendenti: sono fasci che portano informazioni motorie dal SNC verso gli effettori periferici.
Si definiscono tratti i fasci con funzioni comuni.