Estratto del documento

P>MC;

La misura in cui il prezzo eccede il costo marginale rappresenta una misura del

potere di mercato di un’impresa in corrispondenza della quantità che massimizza

il profitto.

L’indice di Lerner di un’impresa è uguale alla differenza fra il prezzo e il costo

marginale, ed è indicato come % sul prezzo.

- Il mark-up è tanto più elevato quanto più la domanda è rigida;

- Viceversa, tende ad essere basso in presenza di una curva di domanda

elastica;

- La formula del mark-up è un altro modo per vedere il potere di mercato del

monopolista.

A differenza della concorrenza perfetta, nel caso di concorrenza imperfetta, il valore

dell’output aggiuntivo derivante dall’ultimo lavoratore è pari al ricavo marginale per

il prodotto marginale del fattore.

MR X MPL = W

Il monopolista può cercare di utilizzare il potere di mercato di cui dispone per

operare la cosiddetta discriminazione di prezzo (cioè la pratica per fissare prezzi

differenti per diversi acquirenti);

Quando il monopolista è in grado di discriminare il prezzo, egli trasforma una parte

dei benefici dei consumatori in profitto.

Per poter praticare la discriminazione di prezzo l’impresa deve:

• Disporre di potere di mercato;

• Poter distinguere le unità per le quali la disponibilità a pagare dei

consumatori è maggiore da quelle per cui tale disponibilità risulta inferiore

• Non deve essere possibile rivendere il bene.

Un monopolista può discriminare perfettamente il prezzo se conosce in maniera

perfetta la disponibilità a pagare dei consumatori per ogni unità che vende e può

quindi applicare prezzi diversi alle differenti unità.

Esistono principalmente 4 forme di discriminazione di prezzo:

1) Discriminazione perfetta di prezzo (di 1° grado): l’impresa conosce

perfettamente la disponibilità a pagare dei consumatori. La curva del ricavo

marginale coincide con la curva di domanda di mercato.

La quantità che massimizza il profitto è quella in corrispondenza della quale

la curva di domanda interseca la curva del costo marginale.

Il monopolista vende la stessa quantità che venderebbe in un mercato di

concorrenza perfetta.

La tariffa in due parti rappresenta un piano tariffario che consente di

discriminare perfettamente il prezzo, massimizzando il profitto di un

monopolista. Con una tariffa in due parti, i consumatori pagano una quota

fissa più un prezzo separato per ciascuna unità che decidono di acquistare;

sono utilizzate dai monopolisti e dalle imprese che hanno potere di mercato

simile a quello di un monopolista. Il vantaggio sta nella semplicità in quanto

anziché individuare un prezzo diverso per ogni unità venduta, il monopolista

deve solo individuare una quota fissa e un prezzo unitario.

Massimizzazione del profitto: P = MC

2) Vendite in mercati separati (di 3° grado): consiste nel fissare prezzi diversi

su mercati diversi o a diverse categorie di consumatori.

L’impresa può però classificare i consumatori all’interno di gruppi differenti in

base a caratteristiche osservabili. È possibile separare i consumatori in

gruppi diversi applicando prezzi diversi in momenti temporali diversi.

Il monopolista fissa prezzi diversi se i vari gruppi hanno un’elasticità di

domanda differente; pratica un prezzo più elevato per i gruppi di consumatori

con domanda meno elastica. Generalmente il gruppo che fronteggia il prezzo

più alto è quello con la domanda più rigida in corrispondenza del livello di

prezzo che porterebbe a massimizzare i profitti qualora la discriminazione di

prezzo non fosse possibile.

Massimizzazione del profitto: MR = MC

3) Discriminazione di prezzo di 2° tipo: le imprese impongono prezzi diversi a

unità diverse del bene; offrono sconti sulle quantità (diminuisce il prezzo se il

consumatore acquista maggiori quantità) e tariffazione a blocchi o scaglioni

(elettricità ecc.)

4) Discriminazione di prezzo tramite auto-identificazione dei consumatori.

Fissazione del prezzo in base alle quantità e auto – selezione:

Quindi, un monopolista che è in grado di discriminare perfettamente il prezzo,

massimizza il suo profitto applicando una tariffa in due parti.

Immaginiamo esistano due tipi di consumatori, con diversa disponibilità a pagare.

Si praticheranno due pacchetti di tariffe a due parti, uno per ognuno dei due gruppi

cosi che il monopolista massimizzerà il suo profitto.

Tale livello dei profitti non può essere raggiunto se le caratteristiche dei

consumatori non sono direttamente osservabili.

Se, concedendo la possibilità di scelta fra due piani con lo stesso prezzo unitario,

tutti i consumatori optassero per il piano a basso consumo, non ci sarebbe

alcun processo di auto-selezione da parte dei consumatori come basato sulla

propria disponibilità a pagare. Occorre costruire diversi pacchetti (quota fissa e

variabile) che siamo specificamente finalizzati a diversi gruppi di consumatori e

costruirli in modo che ogni gruppo selezioni quello a lui destinato. Di solito le

imprese riescono ad appropriarsi dell’interprete surplus dei consumatori con bassa

disponibilità a pagare ma non dell’intero surplus di quelli ad alta disponibilità.

CONCORRENZA MONOPOLISTICA

Fino ad ora abbiamo analizzato l’ingresso di nuove imprese in mercati con prodotti

omogenei. Se i prodotti sono differenziati l’impresa deve anche scegliere quale

prodotto offrire.

Caratteristiche:

• Molte imprese;

• Libertà di entrata e uscita;

• Prodotto differenziato (curva di domanda inclinata negativamente).

L’entità del potere monopolistico dipende dal grado di differenziazione (si ipotizza

che le decisioni di prezzo non siano interdipendenti).

Equilibrio di breve periodo:

Domanda inclinata negativamente;

➢ Domanda relativamente elastica;

➢ MR < P;

➢ Massimo profitto MR = MC;

➢ L’impresa può fare profitti economici positivi.

Equilibrio di lungo periodo:

I profitti attraggono nuove imprese (no barriere all’entrata);

❖ La domanda di ciascuna impresa diminuisce;

❖ L’output e il prezzo diminuiscono;

❖ L’output dell’industria cresce;

❖ Profitto economico nullo P = AC;

❖ P > MC —> potere di mercato non nullo.

Il potere di mercato porta a un prezzo più alto e una quantità inferiore che in

concorrenza perfetta e una perdita secca in concorrenza monopolistica.

L’impresa opera al di sotto della sua scala efficiente.

Il beneficio è connesso alla differenziazione del prodotto.

Potere di mercato —> P > SMC = LMC

➢ Massimo profitto breve periodo —> MR = SMC

➢ Massimo profitto lungo periodo —> MR = LMC

➢ Impianto ottimo per impresa —> SAC = LAC

➢ Impianto non ottimo per collettività —> LMC L # (diverso) LAC

➢ Impianto sottoutilizzato —> SMC # SAC breve

➢ Profitto nullo —> P = SAC = LAC

TEORIA DEI GIOCHI

Il gioco è una situazione in cui i giocatori prendono decisioni strategiche che

tengono conto delle reciproche azioni e risposte.

Il payoff è un valore associato a un possibile risultato.

La strategia è una regola o piano d’azione per partecipare a un gioco.

La strategia ottimale è una strategia che massimizza il payoff (utilità; profitto)

atteso di un giocatore.

L’equilibrio di Nash è una situazione nella quale ciascun giocatore massimizza il

proprio payoff date le strategie adottate dagli avversari. In questo caso, la strategia

ottima per ciascun giocatore dipende dalle scelte effettuate dagli altri giocatori.

In un equilibrio di Nash la strategia giocata da ogni individuo rappresenta la

risposta ottima alle strategie adottate dagli altri.

Ogni giocatore anticipa correttamente quello che faranno gli altri e sceglie la

➢ migliore fra le sue alternative.

L’equilibrio di Nash rappresenta un accordo self-enforcing (autovincolante), se i

giocatori si accordano per giocare strategie costituenti un equilibrio di Nash

nessuno ha interesse a violare l’accordo.

OLIGOPOLIO

In un regime oligopolistico sono presenti poche grandi imprese in grado di produrre

la maggior parte dell’output di mercato e spesso sono presenti barriere all’entrata

di nuove imprese che possono essere di natura tecnologica o strategica.

La caratteristica principale dell’oligopolio, che lo differenzia da tutte le altre

forme di mercato, è costituita dal comportamento strategico delle imprese

presenti.

Le decisioni di ciascuna impresa oligopolistica, in merito al prezzo da imporre e alle

quantità da produrre, dipendono dal comportamento di tutte le altre imprese

oligopolistiche presenti sul mercato. Nella descrizione dell’equilibrio di oligopolio

occorre tener presente l’interazione strategica tra le altre imprese.

A seconda delle ipotesi che si fanno in merito al comportamento strategico delle

imprese oligopolistiche, si avranno diversi modelli di oligopolio (noi analizziamo il

comportamento di due imprese —> duopolio).

Nel modello di Cournot le ipotesi fondamentali sono tre:

1) I due duopolisti scelgono contemporaneamente la quantità che

massimizza il proprio profitto;

2) Ciascun duopolista sceglie la quantità da produrre ipotizzando che

l’altro duopolista non varierà la produzione;

3) Le due imprese competono una sola volta.

Date queste ipotesi, ciascun duopolista sceglierà quanto produrre eguagliando il

costo marginale al ricavo marginale derivante dalla domanda residuale.

La curva di domanda residuale è quella soddisfatta da ciascun duopolista e si

ottiene sottraendo dalla curva di domanda di mercato la quantità prodotta dall’altro

duopolista (P1= (a – bQ2) – bQ1).

Dalla massimizzazione del profitto scaturisce la funzione di reazione del

duopolista.

La funzione di reazione descrive la quantità ottima di output offerto da ciascun

duopolista in funzione della quantità di output offerta dall’altro duopolista

(Q*1 = (a – bQ1) / 2b).

Le funzioni di reazione rappresentano il luogo geometrico di tutte le

➢ scelte ottime di ciascun duopolista per le possibili infinite scelto dell’altro;

L’equilibrio del gioco si verifica quando la scelta associata alla risposta

➢ ottima di ciascun duopolista è compatibile con la scelta associata alla

risposta ottima dell’altro;

I punti delle funzioni di reazione rappresentano coppie di scelta e sono

➢ assimilabili alle caselle delle tabelle, le rette svolgono i

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gaia1893 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Conti Maurizio.
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