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IL DIAGRAMMA DEL FLUSSO CIRCOLARE

Il diagramma del flusso circolare descrive in modo semplificato il funzionamento di un’economia di mercato

(solo famiglie e imprese, niente settore pubblico e niente settore estero).

Il mercato in generale si può suddividere in due parti:

-Il mercato dei beni (output), dove i compratori sono le famiglie (domanda) e dove i venditori sono le imprese

(offerta).

-Il mercato dei fattori produttivi (input), dove i compratori sono le imprese (domanda) e i venditori sono le

famiglie (offerta).

Il mercato rende tra loro compatibili le scelte razionali delle famiglie e delle imprese attraverso il meccanismo

dei prezzi, garantisce il coordinamento delle scelte di imprese e degli individui.

L’allocazione delle risorse scarse può avvenire in due modi:

-Attraverso il meccanismo di mercato basato sulle decisioni dei singoli agenti economici (economie di mercato)

-Attraverso il meccanismo della pianificazione dell’attività economica (economie pianificate)

Secondo Adam Smith nelle economie di mercato una mano invisibile guiderebbe tutti gli individui, nel perseguire

i loro interessi individuali, i quali consentono anche il contemporaneo raggiungimento dell’interesse collettivo.

Tuttavia, lo stesso Smith è consapevole del fatto che, spesso, questo meccanismo virtuoso non funziona come

previsto. Nelle situazioni in cui i costi o benefici in gioco toccano altre persone oltre al decisore (costi e benefici

esterni) il meccanismo della mano invisibile può non funzionare e si apre lo spazio per un intervento pubblico

(fallimento del mercato).

CAPITOLO 2: LA DOMANDA E L’OFFERTA

Un mercato è costituito dall’insieme dei compratori e dei venditori di un bene o servizio. Come si definisce un

mercato? Normalmente tutti associano i mercati ai luoghi fisici dove avvengono gli scambi. Gli economisti li

definiscono in base alla sostituibilità tra prodotti. I prodotti appartengono ad uno stesso mercato quando

risultano altamente interscambiali. Alcuni mercati possono anche raggiungere una dimensione mondiale.

Gli strumenti fondamentali per lo studio di un mercato sono la curva di domanda e la curva di offerta.

La legge della domanda: afferma che la quantità domandata di un bene o servizio è più alta se il prezzo è più

basso. Inoltre, la pendenza negativa della curva di domanda riflette la legge della domanda, ed è la risultante dei

confronti tra costi e benefici dei compratori.

La curva di domanda è inclinata negativamente e ci dice qual è la quantità OTTIMA domandata dai consumatori

per ogni livello di prezzo sulla base della loro disponibilità a pagare (interpretazione orizzontale).

Alternativamente la curva di domanda ci dice anche a quale prezzo massimo, detto prezzo di riserva, i

consumatori sono disposti ad acquistare successive unità del bene (interpretazione verticale).

Fattori che determinano la forma e la posizione della curva di domanda:

-il reddito e gusti dei consumatori dato che ognuno ha un reddito e dei gusti diversi

-i prezzi dei beni sostituti e/o dei beni complementari

-le aspettative sull’andamento futuro dei prezzi e del reddito

- i fattori demografici

La variazione del prezzo del prodotto determina un movimento lungo la curva di domanda (varia la quantità).

La variazione di un altro fattore determina uno spostamento della curva (si modifica la domanda del bene per

ogni livello del prezzo).

La funzione di domanda è la rappresentazione matematica della domanda di un prodotto e descrive la quantità

richiesta del mercato per ogni possibile combinazione dei prezzi e degli altri fattori. Per esempio, la domanda di

mais può dipendere dal prezzo del mais, dai prezzi delle patate e del burro e del reddito dei consumatori.

Incrementi nel prezzo di mais e burro riducono la quantità di mais domandata dai consumatori. Incrementi nel

prezzo delle patate aumentano la quantità di mais domandata dai consumatori.

La legge dell’offerta: afferma che la quantità offerta di un bene o servizio è più alta se il suo prezzo è più alto. La

pendenza positiva della curva di offerta riflette la legge dell’offerta ed è la risultante nei confronti tra costi e

benefici dei venditori.

La curva di offerta è inclinata positivamente e ci dice qual è la quantità OTTIMA offerta dai produttori per ogni

livello di prezzo (interpretazione orizzontale), alternativamente la curva di offerta ci dice qual è per i produttori il

prezzo minimo (di riserva) al quale sono disposti ad offrire ogni successiva unità aggiuntiva di prodotto

(interpretazione verticale).

I fattori che determinano la forma e la posizione della curva di offerta sono:

-la tecnologia

-i prezzi dei fattori produttivi

-il numero dei produttori

-le aspettative sul futuro andamento dei prezzi

-le condizioni metereologiche

La variazione del prezzo del prodotto determina un movimento lungo la curva di offerta (varia la quantità

offerta).

La variazione di un altro fattore determina uno spostamento di tutta la curva di offerta (si modifica l’offerta

del bene).

La funzione di offerta è la rappresentazione matematica dell’offerta di un prodotto, che descrive la quantità

offerta dai venditori per ogni possibile combinazione dei prezzi e degli altri fattori. Per esempio, l’offerta di mais

può dipendere dal prezzo di mais, dal prezzo del carburante e dal prezzo della soia. Incrementi nel prezzo del

carburante o della soia riducono la quantità di mais offerta dai venditori. Incrementi nel prezzo di mais

aumentano la quantità di mais offerta dai venditori.

L’EQUILIBRIO DI MERCATO

Graficamente, il prezzo di equilibrio è il prezzo al quale le curve di domanda e di offerta si intersecano. In

equilibrio i consumatori e i venditori sono entrambi soddisfatti nel senso che è impossibile migliorare la

situazione di qualcuno senza contemporaneamente peggiorare quella di qualcun altro.

Se il prezzo corrente è superiore al prezzo di equilibrio, la quantità offerta sarà superiore a quale domandata

(eccesso di offerta) ed i venditori avranno l’incentivo ad abbassare i prezzi.

Se il prezzo corrente è inferiore al prezzo di equilibrio, la quantità sarà superiore a quella offerta (eccesso di

domanda) ed i venditori avranno l’incentiva ad aumentare i prezzi.

I prezzi di mercato si aggiustano quindi in modo da rendere la quantità domandata uguale a quella offerta.

In sintesi il meccanismo del mercato:

-il prezzo di equilibrio è determinato dalla interazione tra offerta e domanda.

-furori dall’equilibrio, il mercato tende ad aggiustare i prezzi e a riportarsi in equilibrio

-perché questo meccanismo funzioni è necessario che il mercato sia competitivo (concorrenza perfette).

FUNZIONI ALLOCATIVE DEI PREZZI

I prezzi di equilibrio servono a distribuire i beni ai consumatori che attribuiscono loro il maggior valore e servono

anche a segnalare verso quali settori produttivi far affluire risorse produttive.

LE 5 CONDIZIONI DELLA CONCORRENZA PERFETTA

1) le imprese producono un bene indifferenziato

2) le imprese sono price tacer, nel prendere le loro decisioni considerano come dato il prezzo del prodotto

3) i fattori produttivi sono perfettamente mobili nel lungo periodo

4) le imprese e i consumatori dispongono di un’informazione perfetta e non agiscono strategicamente

5) libertà di entrata e di uscita

L’equilibrio di concorrenza perfetta garantisce l’efficienza allocativa delle risorse, nel senso che garantisce il

completo sfruttamento delle possibilità di guadagno derivanti dallo scambio. Non esiste la possibilità, né per i

consumatori né per le imprese, di accordarsi per effettuare scambi reciprocamente vantaggiosi ad un prezzo

diverso da quello che scaturisce dall’equilibrio di mercato. Tale esito viene valutato misurando il surplus che

risulta massimo in equilibrio concorrenziale. Date le caratteristiche e le risorse inizialmente attribuite ai

consumatori e ai produttori, Q e P di equilibrio costituiscono il miglior risultato possibile. L’esito efficiente

raggiunto dal mercato non implica automaticamente che tale esito sia desiderabile in termini assoluti. Può

accadere che tutti i mercati siano in equilibrio e contemporaneamente che vi siano situazioni di disagio e/o

povertà. L’efficienza del mercato ci consente di dire che, dato il loro basso livello di reddito, anche gli individui

più poveri potranno, grazie al libero scambio, utilizzare al meglio quel reddito.

PREVEDERE E SPIEGARE LE VARIAZIONE NEI PREZZI E NELLE QUANTITA’ DI EQUILIBRIO

In generale e a parità di altre condizioni: un aumento della domanda conduce sempre ad un aumento sia del

prezzo che della quantità. Una riduzione della domanda conduce sempre ad una riduzione sia del prezzo che

della quantità. Un aumento dell’offerta conduce sempre ad una riduzione del pezzo e ad un aumento della

quantità. Una riduzione dell’offerta conduce sempre ad un aumento del prezzo e ad una riduzione della quantità.

Quando domanda e offerta si spostano entrambe, l’impatto sul prezzo e la quantità di equilibrio dipendono da:

-La dimensione relativa e la direzione dei cambiamenti

-La forma delle curve di domanda e offerta

Cosa determina la dimensione dei cambiamenti dell’equilibrio di mercato quando una curva si sposta?

-Ampiezza del cambiamento della curva che si sposta

-Inclinazione della curva che non si sposta

Che significato diamo all’inclinazione della curva?

L’inclinazione della curva riflette la sensibilità di domanda e offerta ai cambiamenti di prezzo.

Una curva O maggiormente inclinata implica un maggior cambiamento del prezzo ed un minor cambiamento

della quantità. In seguito ad uno spostamento della O: Una curva D maggiormente inclinata implica un maggior

cambiamento del prezzo ed un minor cambiamento della quantità.

Dobbiamo costruire una misura che ci aiuta a identificare i costi e i benefici che intervengono sui singoli mercati.

Talvolta abbiamo necessità di valutare in che modo il benessere dei consumatori varia, al variare delle

condizioni in più mercati contemporaneamente. La curva di domanda può anche essere interpretata come la

disponibilità a pagare per avere quel bene. Tuttavia, ciascun individuo paga il prezzo di mercato per tutte le unità

del bene che egli acquista. La differenza tra ciò che il consumatore è disposto a pagare per quel bene e ciò che

paga effettivamente, rappresenta il surplus del consumatore.

Surplus consumatore=prezzo riserva-prezzo di mercato.

Quindi, l’area al di sotto della curva di domanda e al di sopra del prezzo di mercato misura il surplus del

consumatore. Il surplus del consumatore varia se vara il prezzo di mercato. Utiliz

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Antix111 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Bottasso Anna.
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